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Autore: bulma_89    06/06/2007    6 recensioni
Cosa è successo tra Vegeta e Bulma? Come hanno incominciato ad amarsi? Ennesima fan fiction su loro due...li adoro troppo (è la prima che scrivo...)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazzi…mi fa sempre piacere leggere ciò che pensate della mia storia…ormai mancano pochi cap…cmq, ringrazio:

Ciao ragazzi…mi fa sempre piacere leggere ciò che pensate della mia storia…ormai mancano pochi cap…cmq, ringrazio:

 

Kikk@93, come sempre gentilissima! Cmq si ne ho in mente altre con loro…in ambiente diverso però… 1kiss

 

Shari_Aruna, grazie per i complimenti!cmq Vegeta è un duro fino all’osso…

 

bulma_92, grazie…continua a recensire allora! (mi fa sempre piacere…)

 

Heleamicachipss, la nostra cara Bulma è finalmente incinta…

 

Buona lettura e a presto

 

Bulma si torceva nervosamente le mani…sapeva che presto lui sarebbe arrivato, era così tutte le sere…a volte arrivava nel cuore della notte…ma veniva sempre da lei.

Volava, entrava dalla sua finestra…e spesso da li usciva. Una volta si era svegliata e lo aveva visto andarsene. Prima però l’aveva guardata intensamente, a lungo. E lei aveva fatto finta di dormire, ma non era sicura che lui ci fosse cascato.

Gettò lo sguardo alla finestra, le tende svolazzavano, dopo un secondo lui era li. Mani incrociate sul petto, il suo solito ghigno così seducente…come sarebbe riuscita a dirgli ciò che doveva?

Ciao…ciao Vegeta” lui ammiccò “Ciao Bulma” . Ora lei sapeva benissimo ciò che lui avrebbe fatto, si sarebbe avvicinato, le avrebbe preso la testa fra le mani e l’avrebbe baciata.

Infatti lui si avvicinò, il suo passo felpato…a Bulma il cuore batteva troppo, alzò gli occhi verso di lui, si trovò immersa in un mare nero e tempestoso. Lui si chinò a baciarla, lei gli poggiò le mani sul petto e lo respinse dolcemente. “Aspetta, Vegeta” lui storse il naso “Che c’è?” . Bulma si voltò dall’altra parte “Possiamo parlare un po’?” “Parlare? Io credevo avessi in mente anche tu di fare qualcosa di più divertente…” le rispose lui, afferrandola da dietro. Bulma sbuffò, la parte materna in lei si stava arrabbiando “Insomma!Ma tu pensi solo a quello? Ma con cosa ragionate voi saiyan?”

Vegeta la strinse ancora più forte “Senti donna, non ho per niente voglia di discutere, se stasera non ti senti in vena, dimmelo subito” Ecco, si stava arrabbiando…”Prima devo dirti una cosa…smettila di stringermi così, mi fai male!” lui la lasciò di colpo, al ché lei quasi cadde. Lo guardò torva. “Ed ora ascoltami scimmione, perché ho da dirti una cosa molto importate e non è facile per me”

Lui assunse un’espressione scocciata “Dunque…vedi…il fatto è che…” “Su donna! Spara!” “Quanta fretta! Ebbene, io sono incinta!” Lei lo guardò, temendo di scorgervi chissà quale pensiero.

Lui non mutò minimamente espressione. Socchiuse solamente gli occhi “Inevitabile” , Bulma lo fissò stupita, aspettò che aggiungesse qualcos’altro, ma lui se ne restava muto. Impassibile.

“E’ tutto qui quello che sai dire?” “Ti aspetti qualcosa?” La ragazza fu rigidamente colpita dalle sue parole, possibile che il suo cambiamento fosse pura illusione?

Lei tratteneva a stento le lacrime, no, non gli avrebbe dato questa soddisfazione…davanti a lui non avrebbe pianto. Bulma Brief aveva pur sempre un orgoglio da difendere.

“Se non abbiamo più niente da aggiungere te ne puoi anche andare” disse invece al saiyan “Perché dovrei andarmene? Lo sai che non prendo ordini da nessuno”

Lei a quel punto si chiese come aveva fatto ad innamorarsi di lui…si diede della sciocca…perché in quel momento, accecata dallo sconforto, non riusciva a leggere oltre le sue parole? Il vero significato? Gli voltò le spalle, rabbiosa e sconfortata “No Vegeta, non mi aspettavo da te che mi gettassi le braccia al collo e mi dicesti che eri la persona più felice al mondo…ma la tua indifferenza mi fa male, sappilo” Lo sentì sospirare e muovere dei passi verso di lei “Ma io non ti sono affatto indifferente…” rispose lui con una punto di ironia, poggiandole le mani sulla vita. Al che lei espose “Maledetto scimmione che non sei altro! Possibile che non riesci a stare fermo un secondo? Davvero per te non conta nient’altro che farlo! Possibile che mi sia imbrogliata con un essere tanto infimo?” Lui mutò espressione, la schiacciò con il suo peso contro il muro “Bada a come parli, mia cara…” lei tremava, ma non aveva paura “Non mi fai paura Vegeta” “A si?”

E lui la guardò molto bene e si accorse di quanto lei potesse essere fragile, di quanto sarebbe stato facile farla a pezzi in quel momento ed evitare che lei lo trasformasse ancora, come stava facendo.

Ma sobbalzò…si accorse che quel pensiero gli faceva schifo…come aveva potuto pensare una cosa del genere? E lei tratteneva a stento le lacrime…ma i suoi occhi tradivano le sue emozioni.

La lasciò andare improvvisamente “Scusa” le disse e fece per andarsene.

Bulma lo trattenne per un braccio “No, ti prego, non andartene…” Lui si bloccò, lei lo abbracciò goffamente “Rimani accanto a me questa notte…No, non è come pensi tu…non voglio fare l’amore con te…voglio solo dormire accanto a te…” Lui non le rispose e non fece neppure il gesto di ricambiare il suo abbraccio, in quel momento era in lotta con sé stesso.

Cedere alla sua richiesta era come cedere una parte di sé stesso…dimostrare che anche lui sapeva essere “umano”. Ma andarsene in quel momento da lei voleva dire essere bastardo fino all’osso.

E lui era sempre stato così. Almeno fino a quando non era piombato su quel dannato pianeta.

Fino a quando non aveva conosciuto i terrestri, Goku, tutti gli altri. E lei.

A causa loro Vegeta era entrato in contatto con un modo di concepire la vita completamente diverso…parole come amicizia, sacrificio per altre persone, amore…erano penetrate come spini nella sua mente chiusa e guerriera. E gli spini facevano male.

Decise di restare. “Va bene donna, se ci tieni così tanto…” lei alzò gli occhi verso di lui, felice.

 

Sdraiata accanto a lui, non riusciva a prendere sonno. In suo comportamento era ambiguo e difficile da interpretare…cosa aveva provato veramente all’idea di un bambino? Il fatto che fosse rimasto con lei…la riempiva comunque di gioia. Lui aveva gli occhi chiusi, secondo lei faceva finta di dormire. E lei lo osservava…era così affascinante…gli si strinse contro, appoggiò il suo viso contro la sua spalla, lui si mosse appena. “Oh Vegeta, ti prego, abbracciami!” pensò lei, chiudendo gli occhi.

E poco prima di cadere nel sonno, le parve di sentire un braccio possente cingerle le spalle.

Si addormentò, serena.

 

Non seppe contare precisamente il tempo che intercorse tra la sua scoperta di essere incinta e la partenza di lui. Ricordava solo che la sua pancia era lievemente cresciuta e si notava sotto le maglie.

Stava leggendo una rivista, godendosi il tepore di un sole non troppo forte, erano circa le 10.30 di mattina.

Improvvisamente se lo trovò davanti, era vestito di tutto punto, con la sua tuta blu. Bulma lo fissò stupita, strano che ha quell’ora del giorno la venisse a cercare. “Ciao Vegeta…hai bisogno di qualcosa?” Lui la osservò con occhi indecifrabili “Parto”

Disse solamente questa semplice parola, Bulma lasciò cadere la rivista a terra. “Cosa stai dicendo? In che se senso parti?” “Vado ad allenarmi da un’altra parte, ormai l’allenamento nella gravity room è terminato e non sono ancora riuscito a diventare un supersaiyan!” “L’unica cosa che ti interessa rimane solo quella? Diventare biondo?” Lui sorrise sarcasticamente “Dovresti saperlo”

Lei credeva di non avere più il suo cuore nel petto, no, non si era mai sentita così smarrita. “Non hai proprio idea dell’effetto che hanno le tue parole su di me? Una volta ti ho detto di amarti…forse tu non hai capito ciò che significava, dovevo aspettarmelo da uno come te!”

Lui fu quasi sorpreso alle sue parole “Ho detto semplicemente che vado ad allenarmi da una altra parte: Qui ci sono troppe distrazioni” Lei si alzò di scatto in piedi e lo guardò torva “Ti distrae troppo fare l’amore con me la sera?” “Bulma smettila! Ora te lo dirò una volta per tutte: Io vado ad allenami da un’altra parte e non sarai tu a farmi cambiare idea. Ho detto che me ne andrò, non che ti avrei lasciata!” Detto questo si girò e prese ad allontanarsi da lei. Bulma rimase come pietrificata “Tornerai?” lei aveva bisogno di lui…gli mancava già e sentiva un nodo dentro al petto, lui si fermò un attimo “Credo di averti già risposto, Bulma…”

 

 

   
 
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