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Autore: FireMC    19/11/2012    5 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction, la protagonista è Lydia che notando uno strano comportamento di Derek nei suoi confronti, cercherà di scoprire che cosa può aver irritato così tanto l'Alpha. Si tratta di una Sterek e spero vi piaccia, saranno presenti tutti i personaggi delle due stagioni, tranne Erica e Boyd.
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Lydia Martin, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'About a Sourwolf and a hyper kid'
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Ecco il secondo capitolo, ringrazio di cuore tutti coloro che stanno seguendo la storia e che l'hanno aggiunta tra le seguite, le preferite e le storie da ricordare e ovviamente ringrazio e saluto anche Garwood che mi ha lasciato una recensione. Buona lettura e scusate se mi è sfuggito qualche errore di battitura.

 

Jealousy

 

Lydia sa perfettamente che non dovrebbe fare innervosire

l'Alpha, ma al diavolo, adora lo sguardo omicida che

le rivolge Derek Hale ogni volta che si avvicina

troppo ad un ignaro Stiles Stilinski.

 

 

Il fatto che Derek Hale fosse attratto dagli uomini non la sconvolse così tanto, in fondo, il migliore amico del suo ragazzo era gay e lei non aveva proprio nulla nei loro confronti, purché tenessero giù le mani da Jackson ovviamente. Si diede ripetutamente della stupida a non aver notato prima il particolare interesse che l'Alpha riservava al figlio dello sceriffo, vero era che il licantropo passava la maggior parte del suo tempo a maltrattare e minacciare il ragazzo, mentre quest'ultimo più di qualche volta aveva proposto a Scott di lasciare morire il sopracitato lupo che affermava di odiare con tutto se stesso. Eppure Lydia aveva notato, anche se solo negli ultimi giorni, il particolare legame tra i due ragazzi. Potevano anche litigare furiosamente e maledirsi tra borbottii seccati e ringhi furiosi, ma tra quei due c'era un'innegabile chimica.

-Ne sei sicura?-le chiese Allison una sera di luna piena.

Lydia aveva approfittato del fatto che i ragazzi fossero tutti al vecchio deposito di bus, dove Derek e Peter sarebbero stati in grado di tenerli a bada senza troppe complicazioni, per trascorrere una serata libera e poter spettegolare con Allison. Inutile dire che non aveva perso un secondo per raccontare alla Argent ciò che aveva scoperto.

-Derek e Stiles? Il nostro Stiles? Davvero?- continuò la sua amica incredula.

Lydia alzò gli occhi al cielo sbuffando.

-Sì Allison, Derek e Stiles...anche se questa cosa riguarda solo Derek al momento, Stiles non si è ancora reso conto di nulla.-le spiegò buttandosi sul letto al suo fianco.

La giovane cacciatrice sembrava sconcertata.

-Scott non la prenderà affatto bene.-esclamò infine la mora, guadagnandosi un occhiata annoiata da parte dell'altra.

Ancora faticava a capire le intenzioni della ragazza, lei e Mccall non stavano più insieme da un pezzo, il tutto deciso da lei, eppure continuava ad essere una presenza costante nella vita del giovane licantropo, quando era chiaro che entrambi avrebbero dovuto prendere le distanze per schiarirsi per bene le idee.

-Quindi...cosa hai intenzione di fare ora?-domandò infine Allison.

Lydia ghignò divertita-ultimamente lo faceva troppo spesso- mentre si alzava facendo una piroetta su se stessa prima di fermarsi davanti all'amica.

-Costringerò Derek a fare coming out.-

 

Quando Lydia giunse a scuola il mattino seguente, notò che tutti i giovani lupi del branco di Beacon Hills sembravano essere appena usciti da un frullatore sciupati com'erano.

Un po' si sentiva grata dell'essere immune al morso e non dover incorrere in tutte le complicazioni che derivavano dalla luna piena, non sarebbe mai stata in grado di reggere un simile stress.

-Che brutta cera.-commentò Stiles sedendosi accanto al banco di Scott.

Questo gli lanciò un'occhiata esausta prima di sprofondare la testa tra le braccia, stancamente abbandonate sul banco. Isaac scrollò il capo, mentre Jackson sbuffava.

-Da quando Allison l'ha lasciato...di nuovo...fatica di più a controllarsi, non ricordo più quante ossa gli ha rotto Derek ieri notte.-spiegò brevemente il giovane Lahey, non prestando attenzione al dito medio di Scott.

-Tu non sei stato con loro?-si intromise Lydia rivolta a Stilinski.

-Derek me l'ha proibito, non vuole che mi faccia male nel caso non riuscisse a tenere a bada i cagnolini, teme che possano usarmi come giocattolino da mordicchiare.-brontolò il ragazzo facendo ridacchiare Jackson.

-Il grande capo è così premuroso verso di te.-lo prese in giro ridendo il biondo capitano della squadra di lacrosse, guadagnandosi una smorfia infantile da parte del figlio dello sceriffo.

Il comico siparietto venne interrotto non appena Harris richiamò la loro attenzione e tutti tornarono a concentrarsi sulla lezione.

Fu alquanto strano e allarmante vedere spuntare Derek Hale dal nulla oltre le porte della mensa e richiamare con un piccolo cenno i membri del suo branco. Ma l'Alpha non sembrava essere più teso del solito, perciò non doveva essere accaduto nulla di preoccupante.

Lydia e Allison rimasero in disparte a guardare i lupetti e Stiles confabulare tra loro, solo dopo qualche minuto decisero di raggiungerli giusto in tempo per sentire l'ultima frase pronunciata da Derek.

-Deaton ci aspetta alla clinica dopo gli allenamenti di lacrosse, ci vediamo tutti lì.-

In quel momento Lydia ebbe la malsana idea di arpionarsi al braccio di Stilinski riservandogli la sua espressione più tenera, sporgendo le labbra in un piccolo broncio.

-Posso venire in macchina con te Stiles?-

Sei paia di occhi si voltarono contemporaneamente nella sua direzione, ma solo uno improvvisamente rosso rubino, suscitò il divertimento della giovane.

 

Dal veterinario trovarono Peter che li attendeva accomodato su una delle poltroncine in entrata, le gambe elegantemente accavallate e un'espressione dubbiosa nel vedere una raggiante Lydia entrare precedendo Stiles, ciò nonostante il licantropo ebbe l'accortezza di non porre domande, soprattutto notando il viso scuro del nipote e l'adorabile broncio di Jackson.

Deaton apparve poco dopo l'ingresso dei ragazzi, invitandoli a seguirlo nella stanza adiacente. Radunatisi tutti intorno al tavolo operatorio, Stiles trovò giusto essere il primo a rompere quel terribile silenzio.

-Allora? Come mai questa riunione straordinaria? I nostri ospiti si sono fatti vivi?-chiese il ragazzo, mentre notava gli sguardi complici tra i tre adulti nella stanza.

-Sembra che abbiano iniziato a creare qualche scompiglio.-spiegò Peter, mentre Deaton posava alcuni fogli sul tavolo, allargandoli in modo che i ragazzi potessero vederli bene.

Allison e Lydia sussultarono alla vista delle immagini del corpo femminile dilaniato. Stiles ringraziò la mano di Derek che prontamente andò a stringergli saldamente un avambraccio prima che potesse svenire dall'orrore.

-Chi è?-domandò Isaac con un filo di voce.

-Non lo sappiamo ancora, dovremo aspettare la denuncia di qualche sparizione.-rispose il capobranco, attirandosi uno sguardo ammonitore da parte di Stiles.

-Perchè non avete chiamato subito le autorità? Avreste dovuto denunciare il ritrovamento del corpo.-si infervorò infatti quest'ultimo.

Derek serrò la mascella, incrociando le braccia al petto.-Non so se l'hai notato, ma ci sono stati troppi cadaveri fino ad ora ritrovati nella mia proprietà e lo sceriffo non mi vede esattamente sotto una buona luce, non vorrei dargli ulteriori motivi per sbattermi di nuovo in cella.-

Stiles non poté trovare nulla con cui ribattere all'affermazione del licantropo. Il suo ragionamento non faceva una piega, era stato rilasciato per mancanza di prove che lo incastrassero, ma suo padre aveva ancora seri dubbi sull'innocenza di Derek.

-D'accordo.-si trovò a dire-Quindi che cosa dovremmo fare ora? Lasciamo che quei figli di puttana trasformino tutta Beacon Hills nella loro personale riserva di caccia?-domandò sarcastico, rivolgendo una smorfia alle foto ancora in bella vista sul tavolo.

-Molto divertente Stiles.-commentò pungente Peter.

-Dobbiamo fermarli subito, prima che facciano del male ad altre persone.-intervenne Scott, ma Jackson al suo fianco scosse il capo frustrato.

-Non siamo abbastanza forti per affrontarli. In uno scontro diretto ci batterebbero senza troppi problemi.-constatò Isaac e Mccall si trovò a dover concordare con lui.

Stiles si grattò la testa nervoso cercando di fare il punto della situazione.-Allora, se li combattiamo faccia a faccia ci uccidono.-gli altri annuirono.-Se Derek si unisce a loro ci uccidono comunque.-quando il ragazzo vide gli amici assentire nuovamente, si lasciò scappare una sonora imprecazione agitando le braccia in aria, prima di lasciarle ricadere stancamente lungo i fianchi.-Ok, siamo ufficialmente fottuti.-esclamò irritato.

-Oh andiamo! Dovrà pur esserci un modo no?-sbottò Jackson cercando conferme nello sguardo cupo dell'Alpha.

-Intrappoliamoli da qualche parte.-suggerì Allison.

-Ma certo, perchè non c'ho pensato prima?!?-fu il commento sarcastico di Derek.

-No.-lo fermò Deaton-Allison ha ragione, non possiamo batterli fisicamente? Giochiamo d'astuzia. Dovremmo riuscire a bloccarli in un posto dove possiamo facilmente averli in pugno.-proseguì il dottore.

-Come no?-borbottò Jackson alzando gli occhi al cielo.

-Dove?-domandò perplesso Isaac.

-Che ne dite della vecchia villa degli Hale, li attiriamo lì usando Derek come esca...-propose Scott, senza badare troppo all'ironico grazie sussurrato dal lupo preso in causa-...lui farà credere loro di aver accettato di unirsi al branco e poi li catturiamo.-disse convinto.

Tutti fissarono il ragazzo sconvolti, ma solo Stiles si ritenne in dover di far notare al suo migliore amico quanto inattuabile fosse il suo piano.

-Scott, ti voglio bene e tu lo sai, ma alle volte sei proprio un idiota.-fermò subito con un cenno della mano l'amico che aveva aperto bocca sdegnato per ribattere alle sue parole.-Anche se fosse, come faremmo esattamente ad intrappolare cinque Alpha cattivissimi in una casa che cade a pezzi?-

A questa domanda Scott si fece piccolo piccolo tra Isaac e Peter, dovendo ammettere che effettivamente, ancora una volta aveva parlato senza ragionare.

-Un modo ci sarebbe.-tutti rimasero sorpresi nel sentire quella frase pronunciata da Deaton.

Si voltarono nella sua direzione attendendo impazientemente delucidazioni, ma il dottore se ne rimase in silenzio a fissare insistentemente un ragazzo in particolare.

Quando Stiles si rese finalmente conto che lo sguardo pungente dell'uomo era puntato proprio su di lui, fece un balzo indietro.-Oh mio Dio, no. No!! Assolutamente no! Non mi convincerà di nuovo con la cazzata della polverina magica fatata con la scusa del “solo tu puoi farlo”...fanculo!!!-urlò istericamente il figlio dello sceriffo.

-Dovrai solo chiudere il cerchio Stiles.-cercò di convincerlo il veterinario, ma prima che questo potesse ribattere, un'altra persona si intromise con rabbia nella conversazione.

-Non ci pensi nemmeno!-ringhiò Derek rivolto al dottore-Non voglio che Stiles sia lì in quel momento, sarebbe troppo esposto.-

-Cosa? Pensi che non sia in grado di farlo?-chiese offeso il ragazzo.

-Non dico questo, ma è troppo pericoloso per te.-ribattè il licantropo.

-E per te no? Ti ricordo che una volta chiuso il cerchio nemmeno tu potrai uscire, sarai in trappola proprio come loro.-strillò ancora Stiles sull'orlo di una crisi di nervi.

Derek ringhiò, strattonando l'umano per i vestiti e appendendolo al muro con i piedi che penzolavano a qualche centimetro dal suolo.

-Tu te ne starai al sicuro a casa stupido ragazzino, sono stato chiaro?-sibilò l'Alpha a pochi centimetri dal suo viso, gli occhi che fiammeggiavano.

-Derek!! Mettilo subito giù, così lo soffochi!!-gli ordinò Lydia accorrendo al loro fianco.

Il lupo le ringhiò contro snudando le zanne e facendo scattare Jackson nella loro direzione, ma gli bastò una semplice occhiata per rimettere al suo posto il Beta che si accucciò con un mesto uggiolio. Squadrò con rabbia la ragazza che imperterrita gli stava davanti, poi, con poca grazia lasciò andare Stiles, che venne prontamente sorretto dalla rossa.

-Forse è il caso che ci calmiamo tutti ok?-provò a distendere la situazione Peter, mentre Lydia accarezzava la schiena al giovane Stilinski facendo fremere di rabbia il capobranco che si agitava sotto lo sguardo preoccupato degli altri presenti nella stanza.

Isaac si schiarì la gola, attirando l'attenzione su di sé, anche se Derek non sembrava intenzionato a distogliere lo sguardo da quell'umana che sembrava divertirsi a scatenare tutta la sua furia omicida.

-Quindi...non abbiamo nessun piano giusto?-chiese il giovane Lahey.

Al cenno di diniego di Peter fu chiaramente udibile il -Merda!!-mormorato da Jackson.

 

Più tardi, a casa Mccall, il branco e i tre umani avevano preso possesso del salotto, non senza destare la preoccupazione della madre di Scott, la quale era improvvisamente sbiancata trovandosi difronte Peter. Ancora non gli aveva perdonato il fatto di aver morso suo figlio e averlo trasformato in un adolescente complessato munito di super forza e zanne, secondo lei un mix letale.

Lydia sedeva sul divano tra il suo ragazzo e Stiles, dalla sua posizione poteva tenere d'occhio un Derek più furioso che mai, il quale, da quando avevano abbandonato la clinica, non aveva più aperto bocca, ma aveva continuato a fissarla come se avesse voluto disintegrarla solo con la forza del pensiero. Nessuno aveva più parlato di piani da attuare per incastrare i loro nemici per evitare ulteriori scatti di rabbia lupesca e sonore proteste umane. Scott si era limitato ad ordinare delle pizze per cena e insieme avevano mangiato parlando di qualsiasi altra cosa che non riguardasse il mondo sovrannaturale a cui appartenevano, sperando forse di riuscire ad allentare la tensione che era scesa tra di loro. Stranamente, davanti al cibo e ad un buon vecchio film d'azione tutti sembrarono rilassarsi, chi più, chi meno.

Quel momento idilliaco fu spezzato dallo squillare del telefono di Stiles, che si ritrovò a dover allontanare l'apparecchio con una smorfia per non essere assordato dalle urla dello sceriffo che si domandava dove fosse stato tutto il giorno suo figlio senza avvertirlo e soprattutto perchè alle 23.00 passate non aveva ancora fatto ritorno a casa.

Il ragazzo scattò in piedi allarmato.

-Sei nei guai eh?-domandò ridacchiando Allison, mentre Stiles recuperava in fretta e furia le sue cose.

-Credo che anche per noi sia meglio togliere il disturbo. Vieni Isaac.-disse Peter alzandosi insieme all'altro licantropo e seguendo il nipote che inspiegabilmente aveva già raggiunto l'umano sulla porta.

-Ci vediamo domani allora.-canticchiò Lydia avvicinandosi a Stiles, ancora intento ad allacciarsi le scarpe e depositandogli un casto bacio tra i capelli ed un buffetto affettuoso sulla guancia quando lui aveva alzato la testa sorpreso.

Nessuno seppe come, ma un attimo prima Derek era lì davanti a loro e quello dopo era sparito lasciandosi alle spalle la porta aperta e l'eco di un ringhio spaventoso che tutti erano stati in grado di sentire, come il commento sconvolto di Allison-Oh santo cielo Lydia, avevi ragione!-

 

Il giorno dopo, al solito allenamento pomeridiano tutti rimasero sorpresi vedendo Lydia avvicinarsi con sicurezza all'Alpha con un sorriso furbetto a piegare le sue perfette labbra rosee.

Il licantropo la squadrò irritato come faceva ormai quotidianamente, mentre sentiva già la rabbia montare dentro di lui.

-Posso parlarti un secondo Derek?-chiese la ragazza

Il lupo lanciò una veloce occhiata al suo branco, soffermandosi qualche secondo in più sul giovane Stilinski che li osservava dal suo veicolo con gli occhi sgranati.

-Da solo.-ci tenne a precisare Lydia, intuendo il crescente nervosismo dell'Alpha.

Dopo un'istante che alla ragazza parve eterno, il capobranco annuì, facendole strada tra gli alberi in cerca di un luogo più appartato a debita distanza da orecchie lupesche indiscrete.

Jackson fece per seguirli, spaventato che la sua ragazza potesse correre il rischio di venire sbranata, ma prontamente venne fermato da Peter, che lo rassicurò sul fatto che suo nipote non avrebbe mai fatto del male alla giovane, o almeno così sperava.

Lydia non seppe dire per quanto tempo camminarono, ma non poté impedirsi di ridacchiare eccitata non appena vide l'uomo fermarsi e volgersi verso di lei con un espressione che potesse farle comprendere al meglio quanto in realtà non riuscisse a soffrire la sua sola vista.

-Io so una cosa che tu non sai.-proruppe lei con lo stesso tono che usano i bambini tra di loro quando sono a conoscenza di un segreto a loro detta importantissimo.

Un ringhio fu tutto ciò che ottenne, ma non si diede per vinta e si fece più vicina al lupo, poco importava in quell'istante che lui avrebbe potuto facilmente staccarle la testa a morsi, sentiva che valeva la pena rischiare.

-Io so qual'è il tuo piccolo segreto.-continuò cantilenante sorridendo innocentemente, vedendo lo sguardo di Derek assottigliarsi.

-Arriva al punto Lydia.-ordinò brusco, come suo solito, il giovane Hale.

La ragazza si lasciò andare ad una risata allegra, sicura di avere in pugno il lupo, che stava iniziando davvero ad innervosirsi.

-Che ne dici se parliamo della tua cotta per Stiles?- chiese lei.

Gli occhi scarlatti e il potente ringhio di Derek furono una risposta più che esauriente per la ragazza.

Per un attimo solo, l'idea che il lupo l'avrebbe uccisa proprio in quel momento le passò per la mente, ma fu presto sostituita dal senso di soddisfazione che la pervase nell'aver fatto breccia nell'impenetrabile muraglia di quel ghiacciolone. In ogni caso, anche se Derek avesse perso la ragione in quel momento e le fosse saltato al collo da un momento all'altro, sapeva che gli altri sarebbero subito accorsi. Dubitava fortemente che il ruggito dell'Alpha fosse passato inosservato al resto del branco e probabilmente Jackson stava già correndo da loro per evitare un cruento omicidio.

-Come immaginavo.-mormorò ben sicura che l'altro l'avrebbe ugualmente sentita.

Lydia vide i pugni del licantropo stringersi di scatto, mentre affondava le unghie nei suoi stessi palmi facendoli sanguinare.

-Che cosa vuoi?-pronunciò a stento Derek, faticando a mantenere il controllo per non lasciarsi andare all'ira e far morire tra atroci sofferenze quella ragazzina saputella e impicciona.

-Non scaldarti Derek, non sono una dei tuoi cucciolotti. Voglio solo aiutarti.-spiegò con un'alzata di spalle la giovane Martin, ottenendo in risposta un sopracciglio innaturalmente inarcato da parte dell'altro.

-Ma davvero? E cosa pensi di fare?-le chiese scettico.

-Ti aiuterò a conquistare il nostro piccolo Stiles-

 

Continua...

  
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