destino rosso
DESTINO ROSSO
- Capitolo 1° -
Quella sera pioveva a dirotto.Edward,affacciato alla porta del quartier
generale dell'esercito,gli occhi chiusi quasi per riflettere,sentiva l'aria
umida sfiorargli il volto.
I suoi pensieri erano tutt'altro che
allegri.
Il suo volto si oscurò pensando a quante persone intorno a lui
avevano sofferto fino ad allora:Al,la maestra Izumi,Hughes...
Gli tornò alla
mente che proprio nel pomeriggio,quando stava passeggiando per la città con
Roy,un vecchio gli si era avvicinato stringendogli vigorosamente la mano e
guardandolo terrorizzato aveva proferito:"Ragazzo...il tuo...il tuo è un destino
costellato di sangue e morte!!!" ed era scappato via urlando come un
pazzo.
La figlia dell'uomo,sopraggiunta per placare le urla del padre,arrossì
vistosamente e si scusò con Edward:"Lo perdoni!Non ci sta più con la
testa!"
Nonostante ciò,quelle parole dette forse casualmente da quel
pazzo,avevano colpito il giovane alchimista nel profondo;e avevano riaperto
vecchie ferite mai rimarginate.
Edward chiuse il portone dietro di sè e scese
gli scalini che portavano alla piazza davanti al quartier generale.
La
pioggia aumentò d'intensità.
Il giovane si rese conto che la cosa migliore da
fare sarebbe stata sparire per sempre...restare da solo e non amare mai più
nessuno.O almeno...questa sarebbe stata la cosa più logica da pensare.ma il
giovane non poteva allontanarsi dall'esercito;lì c'era una persona a cui teneva
molto...una persona di non riusciva a fare a meno.
Anzi,il solo pensiero gli
fece mancare il fiato per qualche secondo.
Riprese il controllo di sè,e
guardando verso il cielo si accorse di non sentire più le fredde gocce d'acqua
bagnargli il volto.
Si voltò di scatto e vide che il colonnello Mustang lo
stava coprendo con un ombrello:"Vuoi forse prenderti un malanno??"domandò il
moro.
"Io..."cercò di dire,con faccia scura,il giovane alchimista.
"Non
starai ancora pensando alle parole di quel vecchio?!"domandò un po' scocciato il
colonnello.
Edward abbassò lo sguardo:"Quell'uomo ha ragione...chiunque abbia
a che fare con me o soffre o soccombe!..."
Poi aggiunse:"Faresti bene a
starmi lontano anche tu..."
"Ma che idiozie stai dicendo!!!"urlò irritato
Roy.
"Se...se ti succedesse qualcosa per causa mia?Se rimanessi ferito?O se
adirittura perdessi la vita?"domandò il biondo:"Io...io non potrei ami
perdonarmelo!".
Il colonnello rimase qualche secondo senza parole:"Non mi
interessa se il tuo è un destino di morte e sofferenza Edward Elric...io ne
voglio fare parte!".
Così dicendo si chinò sul biondo e sfiorandogli
delicatamente i capelli,lo baciò.
Edward sentì nascere dentro di sè due
sentimenti contrastanti:da una parte la felicità di essere ricambiato totalmente
e incondizionatamente dalla persona che più amava al mondo;dall'altra l'immensa
paura che proprio questi sentimenti lo potessero rendere più vulnerabile nei
momenti di maggior pericolo.
Senza riuscire più a sentire il rumore della
pioggia battente che lo circondava,il giovane decise che avrebbe tentato con
tutte le sue forze di cambiare,insieme alla persona che amava,quel destino rosso
che fino ad allora aveva irrimediabilmente condizionato la sua vita
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