Fanfic su artisti musicali > Cody Simpson
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Autore: Cherxoxo    20/11/2012    5 recensioni
'so che sei stato ferita da qualcun altro,ma se mi lascerai fare,mi prenderò cura di te.'
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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                                           Capitolo 3
                                         'Voglio un bacio'




'se sono di troppo me ne vado'
disse cody fermandosi.
Mi fermai anche io,conor fece lo stesso.
Guardai per un attimo gli occhi azzurri di conor. 'no..rimani.'
Lui mi guardò e sorrise contento.
Non riuscivo a capire lo strano atteggiamento di conor nei confronti di Cody.
Se erano amici perchè c'era tutta questa grande tensione? 
Mentre cercavo di parlare e creare una conversazione che potesse coinvolgere entrami,
arrivammo al ristorante della madre di conor.
'Faith,oggi mia madre ha detto che ci saranno molti clienti,non sarebbe meglio andare da un'altra parte?'
disse all'improvviso.
'Uhm,ma è vuoto' dissi guardando attraverso la vetrata dorata del ristorante.
'Conosco un posto carino,andiamo la,che ne dici?' 
'ma conor,c'è qualche problema se stiamo al ristorante di tua madre?' dissi allargando le braccia.
'no..non ce ne sono' disse volgendo uno sguardo abbastanza innervosito verso cody che guardava da un'altra parte.
'ok,perfetto,allora per favore entriamo che sto morendo di fame!' dissi spingendoli dentro.
Il ristorante non era molto grande,ma era davvero tanto accogliente.
era tutto sul tema dell'oceano.
sedili e poltrone blu,tavoli bianci e tavole da surf appese ovunque,forse era il mio ristorante preferito
anche perchè li si cucinava italiano e io amo la cucina italiana!
Presi posto non molto lontano dal bancone e mandai conor ad ordinare per tutti.
'non ti scordare la salsa!' gridai a conor che intanto non con molta voglia si allontanava dal tavolo.
'Allora cody,da quanto sei qui? non ti ho mai visto a scuola' 
Lui si schiarì la voce prima di parlare.
'diciamo che non frequentavo la vostra stessa scuola' 
'ah,e che scuola facevi? ma terrai gli esami dei debiti nella nostra scuola?'  dissi molto curiosa.
Lo vidi molto nervoso,pensai di metterlo a disagio,così la smisi di fare domande.
'si,diciamo che frequento una scuola privata,e..' esitò poi disse
'non fanno corsi estivi,quindi sono stato costretto a venire nella vostra' 
Lo guardai per un attimo e notai che fece un sorriso molto tirato.
Notai che conor ogni tanto si girava e ci teneva d'occhio,gelosone.
Non sapevo più che dire,non parlavo,avevo paura di metterlo a disagio di nuovo,così stetti zitta.
Non riuscivo a guardarlo anche perchè lui mi fissava tutto il tempo e arrossii molto,me lo sentivo.
Dopo poco conor tornò e si sedette accanto a me.
'tra due minuti arriva tutto,come avete chiesto' disse tutto d'un fiato.
Dopo qualche minuto d'attesa gli ordini arrivarono e finalmente pranzammo,quello fu il pranzo
più silenzioso di tutta la mia vita.
C'era così tanto silenzio che avevo paura che mi sentissero deglutire,così parlai ancora io
sperando che uno dei due si decida a parlare.
'Ma che avete?' dissi tutto d'un fiano poggiando il grosso panino sul piatto.
Cody alzò la testa dal piatto e conor mi guardò con fare stupito.
'non abbiamo niente'  disse conor 
'forse è meglio che io vada,si è fatto tardi' disse cody alzandosi e lasciando accanto al piatto dei soldi
'no aspetta!' mi girai sperando di fermarlo ma ormai era quasi vicino alla porta e non volevo gridare
per poi avere tutti gli occhi del ristorante così riposi lo sguardo su conor che mangiava tranquillamente il suo panino.
'Che hai contro di lui?' sospirai.
'Io non ho niente,che ci posso fare se non sa dialogare?' sorseggiò un po' di cola dopo aver parlato.
'Io davvero non ti capisco con,tu non ti comporti mai così male,dimmi perchè lo tratti così'
sbattei la mano sul tavolo avvicinandomi sempre di più al viso del biondo.
'Io ecco..' 
una voce maschile  fece ammutolire tutti nel ristorante.
'che ci fai qui? non ti sono bastati sei mesi in un istituto penitenziario? Vattene e non cercare più guai!' 
mi girai di scatto e vidi il padre di conor che parlava con qualcuno,non riuscivo a vedere la persona
perchè era coperta dall'altissima figura dell'uomo.
ad un certo punto Ben,si chiama così il padre di conore, spinse la figura di fronte a lei che parve..Cody.
Mi alzai di scatto e lanciai una veloce occhiata a conor che improvvisamente impallidì.
'Conor cosa succede? perchè tuo padre ce l'ha con cody?' dissi,lui non rispose
così mi avvicinai a ben,conor mi inseguì cercando di fermarmi ma senza nessun risultato
'aspetta,fermati faith! aspetta cavolo!'
'Ben,cosa succede? guarda che ha pagato,i soldi sono ancora al nostro tavolo..'
dissi cercando di frenare la sua furia che si abbatteva sul povero ragazzo che era accasciato a terra
con un labbro sanguinante.
'Faith stanne fuori.' disse l'uomo alzandosi e spingendomi dentro al locale chiudendo la porta dietro di se.
Non potevo permettergli di picchiare una persona,anche se non conoscevo bene cody,
dovevo difenderlo,così aprii di scatto la porta e mi lanciai su cody coprendolo e beccandomi anche un pugno
sullo stomaco che mi fece piegare in due.
'Oddio faith!' gridò cody poggiando una sua mano sulla mia pancia preoccupato.
Anche conor si avvicinò e spinse via suo padre che dopo poco si accorse di cosa aveva fatto.
il dolore saliva per tutto il corpo e mi sentivo male.
L'unica cosa che ricordai di quel momento erano gli occhi profondi e azzurri di cody.
 
Mi risvegliai in un letto che non era il mio.ero all'ospedale.
'Ahi!'
mi sentivo male e cercai di alzarmi ma mi fece malissimo la testa così richiusi gli occhi,tornando a sdraiarmi.
'Faith tutto bene?'  sentii una voce.
'Si conor sto bene' dissi tenendomi la mano sulla fronte coprendomi gli occhi.
'Non sono conor,sono cody' lo sentii ridacchiare.
aprii gli occhi e vidi quegli occhi agghiaccianti che vidi l'ultima volta prima di svenire.
'cody,mi dispiace per tutto,ma per favore,spiegami tutto' dissi sforzandomi e mettendomi a sedere.
'no,ferma,devi riposare!' disse mettendo una mano dietro la mia schiena
'ah,lascia stare,sono stata investita da una macchina quando avevo 8 anni,
vorrei vedere se non ce la facessi a stare seduta dopo essere svenuta'

dissi guardandolo con aria di sfida.
'mi..mi dispiace' disse guardando per terra.
scoppiai a ridere.
'stavo scherzando' dissi dandogli un colpetto sulla spalla
'scemaa,ci ho creduto!'  rise
Io tornai seria.
'avanti,raccontami tutto.'
dissi invitandolo a parlare.
Lui si mise stretto nella poltrona bianca e penso a cosa dire.
'ecco,io e il padre di conor non andiamo molto d'accordo' disse secco.
'Ma..perchè? e poi,vi conoscete?' 
'Si, sai quando era stato bruciato il vecchio ristorante di tua madre in fondo alla città?'
'si..ricordo,ma che centra?'
'fammi finire. Quella notte..ecco,io ero stato coinvolto in quell'incendio.' disse infine guardandomi.
Io feci una smorfia.
'ma,perchè l'hai fatto?' 
'non so se mi crederai,molti non lo hanno fatto ma a dire il vero io non centro niente.
ero uscito con dei miei nuovi amici,mi ero appena trasferito qui dall'australia
e mi feci un'idea diversa di quelle persone,pensavo fossero buone.
Così la sera di halloween uscimmo insieme e loro bevettero un po' troppo
ed andarono al ristorante di sua madre mangiando e non volendo pagare niente,io però lo feci.
Ma sua madre chiamò il padre per cacciarli via e..'
Prese fiato mentre lo guardavo attenta,poi continuò.
'Loro scapparono e mi lasciarono solo con un'altro ragazzo.
E quando venne suo padre,c'era anche conor e chiamarono la polizia e da li ci fu un processo
e fui mandato in un istituto penitenziaro,ecco perchè non frequentavo la vostra scuola,ti ho mentito scusa.' 
Lo guardai e notai che non riusciva a guardarmi negli occhi.
'Hei..' dissi voltando il suo viso verso di me.
'Io ti credo.' 
Vidi lo stupore nei suoi occhi.
'dici sul serio?'  'si,ti credo davvero' gli dissi sorridendo.
Lui poi mi abbracciò forte. Non avevo mai avuto un abbraccio così,era caldo ed era piacevole.
Non mi ero mai affezionata così tanto ad una persona così in fretta,
ma dopo tutto quello che avevamo passato in quella giornata e quello
che mi ha confessato,penso di averlo conosciuto più di chiunque altro.
Ci staccammo da quel lungo abraccio e mi venne in mente una cosa.
'hei,ma dov'è conor?' 
'è andato con suo padre in centrale di polizia,i clienti avevano visto tutto
e avevano chiamato la polizia,stanno dando spiegazioni.'
'e tu come mai non sei con loro? tu sei stato picchiato.' 
'no,non mi interessa,è inutile,non mi crederebbero e poi tu stai male
e mi hai difeso,devo starti accanto'
disse arrossendo.
Io non ero da meno,arrossì così violentemente che facevo contrasto con tutta la stanza bianca.
Lui rise e tornò a sedersi.
'che noia..' mi lamentai.
'già..mh,ti va di fare un gioco? così ci conosciamo meglio' disse con sguardo furbo.
'mh,di che si tratta? comunque,si.' 
'Obbligo o verità'
'Oh,te lo dico,nessuno mi batte negli obblighi,quindi stai attento' dissi dandoli una leggera spinta.
'vedremo,comincia tu' disse ridendo.
'Mh,obbligo o verità?'  'Mh,verità' 'chi ti piace?' 
Lo misi in difficoltà,ne ero cerca.
'mh,per il momento non mi piace nessuna.'
'Bugiardo proffessionista' 
'No,sul serio..non mi piace nessuna.' 
'ma come? Qui ci sono solo belle ragazze!' dissi alzando le mani al cielo.
'Eh si,è vero qui ci sono delle ragazza davvero belle' lo vidi fissarmi con la coda dell'occhio.
Forse aveva capito male.
Cioè,a me lui non piace,si è bello esteriormente,però non lo conosco e poi..
poi non so elencare i vari motivi per cui non mi potrebbe piacere,ecco.
'oh,ok..ora tocca a te' 
'Obbligo o verità?' disse ridendo.
'Obbligo,vediamo che sai fare.' 
'Bene,voglio un bacio.' disse secco e facendo segno con la mano che dovevo per forza farlo.
Arrossii molto e rimasi sorpresa della sua richiesta.
così alzai il lenzuolo,ma lui mi fermò.
'Non si scomodano le signorine' disse ridendo.
'Ma vai via che poco fa ti avevo difeso da un'uomo che voleva ucciderti' dissi scherzando.
Lui si avvicinò sempre più a me e gli presi il mento fra le mani per evitare che lui possa fare mosse brusche.
Avvicinai le mie labbra alla sua rosea guancia ma facendo sforzo spostò la testa e mi baciò sulle labbra.
era un bacio  a stampo,non mi opposi nemmeno. Le sue labbra erano così soffici che era impossibile staccarsene.
Lui schiuse la bocca e io feci lo stesso,rendendo il bacio appassionato.
Sentii qualcosa cadere a terra.
mi staccai da cody che anche lui si girò. 
 
 
HOLAAAAAA,QUESTO E' IL TERZO CAPITOLO FINALMENTEEE (?)
spero vi sia piaciuto,lasciate qualche recensione,sono sempre graditee :33

 
 
 
  
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