Fine anno
L'anno scolastico volge ormai al termine e come consuetudine
in classe la giornata scolastica viene cambiata in una bella festicciola fra
amici.
Beh era l'inizio dell'apocalisse
1^ ora
10 zombie entrarono in classe che sembrava un film del
terrore (ma in realtà era solo stanchezza accumulata durante l'anno). Beh ci
accasciammo agonizzanti sui banchi e si cominciò a ronfare. Il mio amico
commise il gravissimo errore di svenire sul banco sbagliato ovvero la cattedra.
Entrò il prof di scienze in aula con in fronte una vena gonfia ai limiti dei
principi fisici e cominciò a sbraitare verso il mio amico. Fra le urla confuse
l'unica parola che fu compresa (non solo da me ma da tutto il pubblico circostante
e credo anche dai preti del convento affianco alla mia scuola data l'intensità
dell'urlo) fu "pulire". A questo punto mi venne da pensare "ma
che pensa che abbiamo la scabbia o qualche altra malattia sconosciuta a
trasmissione aerea? Ci manca che questo entra in classe con la mascherina
antigas e ci passare in una camera per sterilizzarci tutti. "
Beh comunque il prof fece l'appello. Ad ogni cognome le
lettere della parola presente cominciarono a sparire. Quindi partendo dal primo
alunno che pronunciò a gran voce (gran voce in effetti è una parodia visto che
il sonno che non ci si è scrollati ancora da dosso impedisce ogni attività che
implichi uno sforzo superiore ad un respiro) "Presente"
L'ultimo alunno dell'appello vi dico solo che fu segnato come
assente.
Dopo l'appello il prof disse "ragazzi oggi avevo in
mente di spiegare." La classe miracolosamente trovò le energie per
emettere un sonoro "nooooooooooooooooooooooooooo" con un'espressione
che era un misto fra uno a cui hanno appena rubato la macchina e il viso di un
cadavere in decomposizione.
Allora quell'uomo infido che aveva già previsto la nostra
reazione aggiunse con tono innocente ma con sorriso così malefico (che Hannibal
avrebbe detto con occhi luccicosi "insegnami maestro") "allora
interroghiamo" e gli echi del "noooo" di prima imporvissamente
cessarono. Nessuno voleva rovinarsi l'ultimo giorno di scuola ma nessuno osava
replicare perchè sapevano che una parola significava la fine. Iniziò quindi una
gara silenziosa fra chi riusciva a mimetizzarsi meglio col banco nella speranza di non essere visto. I più
fortunati erano quelli che (avendo un culo quadrato) avevano gli zaini sui
banchi e quindi potevano nascondersi li dietro. (Che poi diamine l'ultimo
giorno di scuola questo non ha niente da fare). Io mi feci coraggio (era meglio
se mi facevo i fatti miei fidatevi) e dissi con parole tremanti per il terrore
"Veramente oggi...essendo l'ultimo giorno avevamo in mente di
festeggiare". Lui con il sorrisino di prima (che mostrava quei canini che
a confronto uno squalo tigre sarebbe sembrato una nonnina senza un dente) fece
"C'è il tempo, giusto un paio di domande...E visto che ci troviamo
cominciamo da te. Vieni al primo banco" Ed un macigno mi crollò sulle
spalle. Pensai che il giorno prima non dovevo essere così scettico e stare a
dormire (con la bocca aperta e il filino di saliva che cola ma questa è
un'altra storia...) tutto il pomeriggio. Troppo tardi. Già stavo facendo i
calcoli e prendendo in considerazione che la mia media (contando anche
l'impreparato che avrei preso ora) si abbassava drasticamente quando il prof
disse "Aspetta". Un raggio di luce mi illuminò e alcuni angioletti
dal viso paffuto volarono verso di me con il sottofondo di una musichetta
celestiale. "Non sarai solo in questa interrogazione. Anche stefano e
luigi". La luce e gli angioletti si smateriallizarono all'istante e toccò
anche ai miei amici condividere la sventure. Tre banchi e tre poveri umani che
volevano godersi una festa e invece stavano per rovinarsi un voto. Il cellulare del
prof squillò e lui si allontanò dall'aula per rispondere. (Nel frattempo gli
angioletti ricomparvero) ma luigi accanto a me "Ma tu hai studiato le pagine assegnate per oggi?"
Gli angioletti scapparono di nuovo (questa volta facendo
anche il gesto dell'ombrello). "Io no...Tu? e Stefano?" . Il lutto
sui loro visi spiegava tutto. Afferrammo al volo il libro del prof (al diavolo
tutto dovevamo cercare di salvarci no???) e leggemmo le prime 5 righe delle 10
PAGINE che erano state assegnate per quel giorno (ma MISERIACCIA ANCHE L'ULTIMO
GIORNO!?!?!?) . Arrivati alla 7^ pagina il prof rientrò. Già mi prefiguravo la
scena. L'essere demoniaco si sedette e guardandomi disse "Comincia
tu". Cercando di pararmi il culo parto con un argomento che ricordavo
meglio e diciamo che me la cavai. Continuai per 5 minuti (e il terrore cominciò
a pervedermi visto che avevo esaurito le scorte di conoscenza) quando il prof
mi interruppe. "Luigi continua tu" E il mio amico senza sapere quasi
nulla e il vuoto cosmico nel cervello attaccò a parlare. Cominciò a sparare una
marea di cretinate che io già pensavo alla figura di luigi penzolante da una
trave dopo il trauma del voto che avrebbe avuto ma miracolo dei miracoli non
succede nulla. Semplicemente continua a parlare. Stessa cosa per stefano. Beh
comunque morale della favola a fine ora il prof " Allora visto che oggi
era una giornata particolare meritate un premio (e intanto i nostri occhi erano
diventati tutti sbrilluccicosi) 8 a te e 7 e mezzo a voi due"
Mentre tornavamo a posto gli sguardi affilatissimi dei nostri compagni (peggio di miracle blade 3 serie perfetta) non riuscivano a distrarci dalla visione celestiale che quei voti ci avevano provocato. (Anche se ci sarebbe da aggiungere che l'angioletto di prima che aveva fatto il gesto dell'ombrello giaceva senza vita dietro un banco). Una volta a posto la campanella suonò ma la giornata era appena cominciata