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Autore: Amarant    08/06/2007    5 recensioni
Questa è la descrizione (con un paio di enfatizzazioni) dell'ultimo giorno di scuola di alcuni anni fa. Incredibile!!
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fine anno

Fine anno

L'anno scolastico volge ormai al termine e come consuetudine in classe la giornata scolastica viene cambiata in una bella festicciola fra amici.

Beh era l'inizio dell'apocalisse

1^ ora

10 zombie entrarono in classe che sembrava un film del terrore (ma in realtà era solo stanchezza accumulata durante l'anno). Beh ci accasciammo agonizzanti sui banchi e si cominciò a ronfare. Il mio amico commise il gravissimo errore di svenire sul banco sbagliato ovvero la cattedra. Entrò il prof di scienze in aula con in fronte una vena gonfia ai limiti dei principi fisici e cominciò a sbraitare verso il mio amico. Fra le urla confuse l'unica parola che fu compresa (non solo da me ma da tutto il pubblico circostante e credo anche dai preti del convento affianco alla mia scuola data l'intensità dell'urlo) fu "pulire". A questo punto mi venne da pensare "ma che pensa che abbiamo la scabbia o qualche altra malattia sconosciuta a trasmissione aerea? Ci manca che questo entra in classe con la mascherina antigas e ci passare in una camera per sterilizzarci tutti. "

Beh comunque il prof fece l'appello. Ad ogni cognome le lettere della parola presente cominciarono a sparire. Quindi partendo dal primo alunno che pronunciò a gran voce (gran voce in effetti è una parodia visto che il sonno che non ci si è scrollati ancora da dosso impedisce ogni attività che implichi uno sforzo superiore ad un respiro) "Presente"

L'ultimo alunno dell'appello vi dico solo che fu segnato come assente.

Dopo l'appello il prof disse "ragazzi oggi avevo in mente di spiegare." La classe miracolosamente trovò le energie per emettere un sonoro "nooooooooooooooooooooooooooo" con un'espressione che era un misto fra uno a cui hanno appena rubato la macchina e il viso di un cadavere in decomposizione.

Allora quell'uomo infido che aveva già previsto la nostra reazione aggiunse con tono innocente ma con sorriso così malefico (che Hannibal avrebbe detto con occhi luccicosi "insegnami maestro") "allora interroghiamo" e gli echi del "noooo" di prima imporvissamente cessarono. Nessuno voleva rovinarsi l'ultimo giorno di scuola ma nessuno osava replicare perchè sapevano che una parola significava la fine. Iniziò quindi una gara silenziosa fra chi riusciva a mimetizzarsi meglio col banco nella speranza di non essere visto. I più fortunati erano quelli che (avendo un culo quadrato) avevano gli zaini sui banchi e quindi potevano nascondersi li dietro. (Che poi diamine l'ultimo giorno di scuola questo non ha niente da fare). Io mi feci coraggio (era meglio se mi facevo i fatti miei fidatevi) e dissi con parole tremanti per il terrore "Veramente oggi...essendo l'ultimo giorno avevamo in mente di festeggiare". Lui con il sorrisino di prima (che mostrava quei canini che a confronto uno squalo tigre sarebbe sembrato una nonnina senza un dente) fece "C'è il tempo, giusto un paio di domande...E visto che ci troviamo cominciamo da te. Vieni al primo banco" Ed un macigno mi crollò sulle spalle. Pensai che il giorno prima non dovevo essere così scettico e stare a dormire (con la bocca aperta e il filino di saliva che cola ma questa è un'altra storia...) tutto il pomeriggio. Troppo tardi. Già stavo facendo i calcoli e prendendo in considerazione che la mia media (contando anche l'impreparato che avrei preso ora) si abbassava drasticamente quando il prof disse "Aspetta". Un raggio di luce mi illuminò e alcuni angioletti dal viso paffuto volarono verso di me con il sottofondo di una musichetta celestiale. "Non sarai solo in questa interrogazione. Anche stefano e luigi". La luce e gli angioletti si smateriallizarono all'istante e toccò anche ai miei amici condividere la sventure. Tre banchi e tre poveri umani che volevano godersi una festa e invece stavano per rovinarsi un voto. Il cellulare del prof squillò e lui si allontanò dall'aula per rispondere. (Nel frattempo gli angioletti ricomparvero) ma luigi accanto a me "Ma tu hai studiato le pagine assegnate per oggi?"

Gli angioletti scapparono di nuovo (questa volta facendo anche il gesto dell'ombrello). "Io no...Tu? e Stefano?" . Il lutto sui loro visi spiegava tutto. Afferrammo al volo il libro del prof (al diavolo tutto dovevamo cercare di salvarci no???) e leggemmo le prime 5 righe delle 10 PAGINE che erano state assegnate per quel giorno (ma MISERIACCIA ANCHE L'ULTIMO GIORNO!?!?!?) . Arrivati alla 7^ pagina il prof rientrò. Già mi prefiguravo la scena. L'essere demoniaco si sedette e guardandomi disse "Comincia tu". Cercando di pararmi il culo parto con un argomento che ricordavo meglio e diciamo che me la cavai. Continuai per 5 minuti (e il terrore cominciò a pervedermi visto che avevo esaurito le scorte di conoscenza) quando il prof mi interruppe. "Luigi continua tu" E il mio amico senza sapere quasi nulla e il vuoto cosmico nel cervello attaccò a parlare. Cominciò a sparare una marea di cretinate che io già pensavo alla figura di luigi penzolante da una trave dopo il trauma del voto che avrebbe avuto ma miracolo dei miracoli non succede nulla. Semplicemente continua a parlare. Stessa cosa per stefano. Beh comunque morale della favola a fine ora il prof " Allora visto che oggi era una giornata particolare meritate un premio (e intanto i nostri occhi erano diventati tutti sbrilluccicosi) 8 a te e 7 e mezzo a voi due"

Mentre tornavamo a posto gli sguardi affilatissimi dei nostri compagni (peggio di miracle blade 3 serie perfetta) non riuscivano a distrarci dalla visione celestiale che quei voti ci avevano provocato. (Anche se ci sarebbe da aggiungere che l'angioletto di prima che aveva fatto il gesto dell'ombrello giaceva senza vita dietro un banco). Una volta a posto la campanella suonò ma la giornata era appena cominciata

  
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