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Autore: _Do not stop Believin    22/11/2012    11 recensioni
-COME HAI POTUTO NASCONDERMI UNA COSA DEL GENERE, JEN?- urlò sbattendo la mano chiusa in un pugno sul tavolo.
-Tu non hai il diritto di arrabbiarti.- pronunciò calma.
-NON MI HAI DETTO DI MIO FIGLIO! COME CAZZO DOVREI REAGIRE?- le urlò in faccia, spaventando la ancora di più.
-Oltre ad avermi abbandonato ed ad avermi amato per finta, mi hai anche portato via mio figlio.- sussurrò, con disgusto, ritrovandosi subito cinque dita sulla guancia.
-Tu...Tu non immagini neanche quanto io ti abbia amato, Louis! Dio solo sa quanto! Vuoi sapere il perché? Perché non avresti avuto questa stupida vita che tanto bramavi! Volevi la fama, diventare un cantante, no? Eccoti nella vita più bella in cui chiunque vorrebbe stare! Ora puoi fare tutto quello che vuoi, ma in questo mondo non farai entrare ne me, ne mio figlio.-
----------------
-Quando mio padre aveva gli occhi lucidi quando lo abbracciavo o gli davo un bacio sulla guancia, io non capivo.
Quando mi stringeva a sè e mi sussurrava che ero la cosa più bella che gli fosse mai capitata, non capivo, ma ora so.
So che sentirmi chiamare papà è la nota più bella esistente nel brano musicale della mia vita.-
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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July 12th 2008

 

 

 

-Perchè, Jen?-
-Ti prego Louis, non renderla più difficile di quanto già è.- dissi con gli occhi lucidi.
-Ma perché? Vorresti buttare via due anni vissuti insieme così? Nel cesso? Non puoi...non puoi farmi questo.-
Mi si lacerava il cuore nel vederlo così, ma non potevo, non dovevo arrendermi perché tutto questo lo stavo facendo soltanto per lui, per il suo futuro.
-Se c'è qualcosa che non va, dimmelo. Lo affronteremo insieme, come sempre. Perché io ti amo...Tu mi ami, vero?- chiese con la voce rotta dai singhiozzi e dalle lacrime che stavano uscendo dai suoi meravigliosi occhi blu oceano.
Abbassai lo sguardo, non dovevo lasciarmi andare, non dovevo guardarlo perché altrimenti non sarei riuscita a resistere nel dirgli la verità.
Giusto, la verità che gli stavo tenendo nascosto, da ben tre settimane.
-Jennifer, ti prego...- continuò prendendomi la mano.
La ritrassi.
-No Louis, basta! È finita.- dissi, per poi guardarlo un'ultima volta.
Non lo dimenticherò mai il suo sguardo.
Dolore, lacerazione, delusione, amore.
Chiusi gli occhi e mi girai dandogli le spalle.
-Addio Louis.- sussurrai con una voce che quasi non sentii pure io, per poi correre via, scappare, dalla persona che amavo più di me stessa.
Dovevi dirgli la verità.
No, non dovevo. Perché se lo avessi fatto, lui sarebbe rimasto con me e tutti i suoi sogni si sarebbero rovinati, e tutto per colpa mia.
E non pensi alla creatura che tieni in grembo?
Mi bloccai.
Si, ero incinta di Louis William Tomlinson, un ragazzo che amavo e amo con tutta me stessa.
L'avevo lasciato, avevo cancellato quasi tutti i ricordi con lui anche se alcuni erano rimasti, ma uno mi ricordava sempre del suo sorriso, dei suoi occhi, del suo sguardo: mio figlio, Christopher William Tomlinson.
Ma non sapevo, che dopo quel giorno, me lo sarei rivisto, non in faccia, nei giornali, riviste, in tv, ed insieme a lui, altri quattro ragazzi: i One Direction.


 

March 21st 2009


 

 

 

-Ecco a lei suo figlio.- disse la dottoressa tenendo in braccio un fagottino ricoperto da una coperta di lana blu.
-D-Devo tenerlo?- domandai insicura. 
La donna davanti a me rise.
-Ma certo! Fai attenzione alla testa.- sorrise.
Lo presi in braccio, per la prima volta.
Non vi posso descrivere l'emozione che provai in quel momento, una sensazione stupenda che può regalarti soltanto tuo figlio, il frutto di un'amore con una persona, anche se quest'ultima, non ne sapeva l'esistenza.
Era così piccolo, indifeso, dolce, alla ricerca di affetto, amore, di una mamma e...di un papà.
Aveva appena guardato in faccia il mondo e sembrava soltanto un puntino in quest'immenso pianeta.
Le mani chiuse in un pugno gli davano l'aria da cucciolo e le labbra corrucciate, mi ricordavano il padre.
Il nasino schiacciato, gli occhi chiusi che testimoniavano che era ancora fra le braccia di Morfeo, la pelle candida e morbida, tipica dei neonati.
Iniziai a vedere sfocato, avevo le lacrime agli occhi, le quali non tardarono a rigare il mio viso per poi morire sulle mie labbra curvate in un sorriso meraviglioso.
Avevo fra le braccia il mio bambino e nessuno me lo avrebbe tolto, nessuno gli avrebbe fatto del male, nessuno, perché per lui volevo soltanto felicità, anche se avrà soltanto me che rappresenterò sia la mamma che il papà.
-Auguri neo-mamma.- sentii qualcuno sussurrare queste parole, portai lo sguardo in alto e vidi la mia migliore amica, Haley che mi sorrideva.
-Aww, è bellissimo.- disse appena arrivata vicino a me.
-Posso?- 
-Certo!-
sorrisi e le diedi mio figlio.
-Ciao tesoro, sono la zia. Sei bellissimo ed io e la tua mamma ci prenderemo cura di te. Quando lei non ti vorrà comprare dei giocattoli, vieni da me.- 
-Ehi! Non vizierai mai mio figlio!-
dissi in tono scherzoso.
-Shhh, non ascoltare la mamma, ascolta la zia.- sorrise al piccolo.
-Uff...- sbuffai per poi ridere.
Durante la nostra chiacchierata, entrò la dottoressa di mezz'ora fa.
-Scusate il disturbo, avrei bisogno di chiedere alcuni dati riguardo alla nascita del bambino.-
-Mi dica.- 
-Il nome qual è?-
chiese dolcemente.
-Christopher...- mi bloccai.
In effetti avevo pensato ai nomi e anche al secondo nome, ma ricordandolo, è come se tutti i nostri ricordi si fossero riaffiorati nella mia mente.
-Christopher...?- chiese, incoraggiandomi a continuare.
Haley mi strinse la mano per darmi coraggio, ricambiai.
-Christopher William Tomlinson.- affermai.
-Quindi, Christopher William Tomlinson, nato il 21 Marzo 2009. Perfetto.- sorrise e se ne andò.
Haley mi diede Chris in braccio e sorrisi al mio piccolo.
-Ciao amore di mamma, non avrai un papà, ma avrai me che ti voglio già tanto bene. Quando cadrai, io ti aiuterò ad alzarti. Quando camminerai per la prima volta, io sarò lì ad applaudirti. Quando mi racconterai della tua prima cotta, sarò lì a darti consigli. Quando piangerai per un'amore infranto, sarò lì a dirti di andare avanti. Quando sarai maggiorenne, sarò lì a congratularmi con te, perché tu, a differenza di me, vivrai la tua vita al meglio, anche senza il papà. Avrai tante persone che ti vorranno un bene immenso e ovunque andrai, sarò sempre lì, a sorvegliarti, a dirti di affrontare i problemi a testa alta, di non piangere per coloro che non meritano le tua lacrime, di affrontare la vita piena di ostacoli. Te lo prometto, la mamma sarà sempre con te.-
Piangevo, di felicità ma anche di tristezza.
Sapevo che non potevo regalare un futuro bellissimo al mio bambino così come se lo meritava, perché per lui volevo solo il meglio, ma avrei fatto di tutto per lui, perché sarà lui a darmi un 'Perchè' in questa vita, una ragione in più per cui vivere, perché lui è l'unica cosa che mi è rimasta dell'unico amore che non sono riuscita a mantenere.


 

 

September 23rd 2012


 

-Chris! Chris! Dove sei?- urlai cercando con lo sguardo mio figlio in quel grande parco grande quanto Central Park.
Dove era finito quel bambino?
Stavo iniziando a preoccuparmi veramente.


 

 

Louis' Pov.


 

Ero nel parco da solo, avevo voglia di riflettere, di pensare.
Era il parco dove...dove io e Jennifer passavamo intere giornate a guardare l'ambiente circostante.
Vidi un bambino che si sfregolava gli occhi con le sue manine. 
Mi alzai dalla panchina dove mi ero seduto ed andai verso di lui.
-Ehi piccolo.- alzò lo sguardo.
Occhi azzurri, proprio come i miei.
Stava piangendo.
-Che hai? Perché piangi?- mi abbassai alla sua altezza per guardarlo meglio.
-Ho perso la mia mamma.- disse singhiozzando.
-Dai su, non piangere...Vieni con me, così andiamo a cercarla.- lo presi per mano, ma la sottrasse subito.
Lo guardai confuso.
-La mamma ha sempre detto di non fidarsi degli sconosciuti.- disse guardandomi male, anche se non ci riusciva dato che sul suo volto vedevo paura, solitudine, tristezza. Gli sorrisi.
-Ma ti puoi fidare di me. Dai vieni.- lo incoraggiai ma non mi cacò di striscio.
Era così testardo?
Scosse la testa.
-Gno.- disse con la sua vocina dolce.
-Se non ti fidi degli sconosciuti allora conosciamoci. Io sono Louis!- dissi porgendogli la mano con fare uomo.
Lui mi guardò e il suo sguardo cupo si trasformò in uno con un sorriso.
-Chis!- disse euforico.
-Chis?- lo guardai confuso. Lui annuì. 
Trattenni una risata, era così buffo.
-Va bene, Chis. Quanti anni hai?- chiesi al bambino.
Lui iniziò ad alzare un dito, poi un altro e un altro ancora.
Ne ritrasse due, poi aggiunse tre dita, non capì niente.
Dedussi che non sapeva ancora contare.
-D'accordo, non sai quanti anni hai.- mi arresi.
-Dimmi qualcosa, così ci conosciamo meglio.-
Era così strano che io fossi stato costretto da un bambino a conoscerci per far si che si fidasse di me.
Beh, non aveva tutti i torti, in fondo ero uno sconosciuto e non fidarsi era una cosa giusta.
-Mi piacciono le carote.- affermò contento.
Lo guardai, non riuscii più a trattenere la risata e scoppiai a ridere.
-Perchè ridi?- mi guardò confuso. Lo presi in braccio e mi alzai.
-Perchè anche a me piacciono!- sorrisi e lui ricambiò.
-Mi piaci, Louis!- mi regalò un sorriso.
-Adesso però che ne dici di andare a cercare la tua mamma?-
-Si!-
esclamò felice.
Sentii uno 'grooaach' di uno stomaco.
-Ops.- sussurrò il bambino.
-Hai fame?- Risi.
-Tanta.- fece una smorfia.
-Allora andiamo a prendere un gelato e poi andiamo dalla tua mamma.-
-Va bene!- 

Stavo bene in sua compagnia, era come se mi avesse fatto sparire tutti i problemi. 
Mi ricordava molto me da piccolo, ma anche adesso:
Testardo come un mulo.

 

 

 

Jennifer's pov.

 

 

 

-Mamma! Mamma!- mi girai e vidi subito Chris correre verso di me.
Lo accolsi fra le mie braccia e lo strinsi forte a me.
-Amore, stai bene?- chiesi guardandolo, accarezzandogli lentamente i capelli, aveva gli occhi lucidi.
-Mamma ho avuto tanta paura.- disse piangendo.
Mi si spezzò il cuore nel vederlo così.
-Va tutto bene, adesso sono qui.- dissi guardandolo, notai una macchia marrone all'angolo della sua bocca e un'altra sulla sua magliettina.
-Che cos'è?- chiesi curiosa.
-Oh! Louis!- disse muovendosi, per farmi capire che voleva scendere, e così feci.
A sentire quel nome sobbalzai.
Vidi il mio bambino correre verso qualcuno, un ragazzo, castano...maglietta a righe, pantaloni rossi e Toms blu.
Quell'abbigliamento.
Quel nome.
Quell'acconciatura.
Non è possibile...

 

 

 

Hello!!

 

Oggi sono inglese (?)

Ok. No. Seconda FanFiction! Questa volta arancione sul nostro LouLou, anzi no, sul nostro papà Lou.

Non so a voi, ma il banner mi piace un casino! #Nonvenefrega.

Io ce lo immagino molto Louis in veste di papà, voi?? Beati i futuri piccoli Tomlinson. (?)

Vi piace il figlioletto di Tommo qui? Io lo adoro, sadiudifuhifnsi.

Basta, sono partita, piuuuuuuuummm *verso di una ferrari che freccia a 2823328784783498349 kmh*

Mi dite cosa ne pensate? Così vedrò se continuarlo o no.

Continuo a 2 recensioni, tanto per cominciare. 

Anywaaays, vado a continuare la FanFiction rossa su Harreeeh.

Vi lascio il link:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1318214&i=1

E la OS rossa, sempre su Harry:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1309261&i=1

D'accordo, vado via *saltate dalla gioia*

Alla prossima!!

  
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