Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Ricorda la storia  |      
Autore: xingchan    23/11/2012    3 recensioni
"Sei legato alle anime dei tuoi compagni!"
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Greed, Ling Yao
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

 

Quell'insulso ragazzino...

Da quando accettò di condividere il suo sangue con lui non gli dava tregua. Sebbene fosse forte, Greed non riusciva a sopprimere del tutto la personalità di Ling Yao, il dodicesimo principe di Xing. A volte quel fastidioso fanciullino affiorava, insieme a quelle immagini che non avevano consistenza definita, ma che comunque lo assillavano come una spina che doveva assolutamente espellere dalla sua mente.

Ma quel Ling non mollava tanto facilmente.

Se avesse dovuto definirlo a parole, poteva tranquillamente costatare che era un osso duro, difficile da ricacciare indietro e da sovrastare.

"Sei legato alle anime dei tuoi compagni!"

Non poteva sentire ancora quella sciocca frase da mocciosi sentimentali come quel principino, che per di più tentava di fare sempre di testa sua, a volte sfuggendo al suo infallibile controllo.

Ogni volta che Ling pronunciava sommessamente quella frase, a guisa di monito, vedeva scorrere davanti ai suoi occhi quelle figure che si facevano sempre più nitide man mano che il tempo passava, cercando probabilmente di imporsi prepotentemente fra i ricordi più importanti che il suo cervello avesse.

Quelle persone...

Quelle... chimere...

Non le conosceva, ma sentiva di desiderarle nel suo inconscio. E quel desiderio così remoto lo turbava molto. Desiderava rivivere l'esistenza dell'altro Greed, perchè molto probabilmente quella vita era molto più intensa della sua.

Quei ricordi non sarebbero dovuti essere suoi, semmai quelli del Greed precedente. Il Greed di Dublith, accompagnato dai suoi fedelissimi compagni. Quegli stessi compagni che, sebbene fossero risultati di esperimenti militari, erano in tutto e per tutto persone con un'anima propria, mista ad un'altra più selvaggia ed animalesca.

Egli era l'Avarizia, certo, ma anche se li avesse voluti lo Scudo Perfetto, non si sarebbe abbassato fino ad arrivare ad avere uomini e chimere sullo stesso piano!

Ma in tutta quella perfezione di cui gli homunculus avevano il privilegio di servirsene, l'avidità di Greed non conosceva sazietà. Otteneva il suo oggetto tanto desiderato, e poi ritornava al punto di partenza, cercando ostinatamente di avere altro non sentendosi perfetto con ciò che aveva fra le mani. Quella che viene chiamata soddisfazione quasi non sapeva cosa diamine fosse.

"Il potere..."

Il premio più ambito di tutti, quello che fino a qualche tempo prima era in mano a suo fratello Wrath, e che in quel momento egli assaporava come se fosse già suo.

Osservando il Padre, sembrava quasi che si fosse conservato un po' di avidità per sé e che lui avesse assunto un peccato che non gli apparteneva come l'invidia.

Anche quel Ling voleva il potere. Anche se c'era qualcos'altro nella sua testa. Amore per la sua patria, o qualcosa del genere. Ma Greed li identificò con dei sentimenti che subito scartò e gettò via, avendo una propensione più possessiva verso il potere.

"Non è questo ciò che desideri."

C'era un dettaglio in quella strana unione che Greed non sopportava: il ragazzo aveva libero accesso nel suo essere e, cosa più importante, lo comprendeva... Anche troppo.

Sapeva cose di lui che nemmeno lui stesso ne era a conoscenza. Come non era ciò che voleva?

Lui voleva tutto! Era Greed, dannazione!

"Io sono Greed! E ottengo sempre ciò che desidero!"

Tutto!

Anche qualcosa che sembra irraggiungibile, anche se avrebbe dovuto impiegarci un milione di anni... Lui l'avrebbe afferrata con tutte le forze che aveva in corpo.

Non si lasciano sfuggire i sogni, e questo Greed lo sapeva. Ma c'era un altro sogno, che voleva realizzare senza nemmeno rendersene conto.

Ciò che l'altro Greed aveva e di cui lui ne era privato. Qualcosa di molto più importante ed eccelso, qualcosa che la si doveva guadagnare. E per la prima volta sentì che quella era una cosa che non avrebbe mai potuto avere e che non serviva l'arroganza per averla. Non servivano furti, combattimenti o cose simili.

I fiori possono emergere anche dalla roccia.

L'onestà e la dedizione potevano nascere anche da quel cumulo di macerie, mischiate alle urla e alle lacrime.

Fu ciò che egli vide in mezzo a quello che ormai era diventato un vero e proprio campo di battaglia. Ma esse potevano esistere anche in un mondo pieno di odio, di violenza, di ossa spezzate e di fiumi di sangue.

Ne era certo. Riusciva a vederlo perfettamente.

Quando poi decise di intervenire, giocando d'astuzia, tutto gli vorticò intorno finché non scorse il vero braccio destro di Edward che si ricomponeva davanti agli occhi esterrefatti di tutti, mentre Al raggiungeva la Verità.

Quella che percepiva in Ed poco prima come pura ira, si trasformò in accanimento spietato verso il Padre. Vide il giovane avventarsi sull'homunculus, riuscendo finalmente a toccarlo. Quello fu il primo di una serie di colpi che l'altro riceveva.

Si sentiva vibrare. Come se fosse lui stesso a prendere a pugni il Padre e allo stesso tempo incassarne i colpi. Tutti gli altri presenti guardavano il tutto con il fiato spezzato, sentendosi anch'essi partecipi. Greed sapeva come fremevano.

Sconvolgente.

Quella lotta la sentiva fin dentro le viscere, anche se non era lui a combattere direttamente. Finché...

"Vai moccioso!"

Quelle chimere alle quali i due fratelli hanno insegnato di non arrendersi mai, ora stavano facendo il tifo per lui.

"Avanti, piccoletto!"

I soldati di Briggs, che non poterono far altro che affidarsi a quel ragazzino, che sembrava più forte delle loro armi.

"Edward!"

Quella donna che non aveva smesso un attimo di combattere per salvare la nazione per la quale credeva.

"Edward Elric!"

Il soldato baffuto che nonostante fosse allo stremo delle forze, continuava a lottare con quelle lacrime che sembravano proiettili.

"Ed!"

La maestra di alchimia, di cui tutti dovettero riconoscere la tenacia e verso la quale tutti si sentivano in debito.

"Edward!"

La principessina del clan di Chang che si aggrappava all'unico elemento che si poteva ancora tener vivo, la speranza. E che aveva dipinto sul volto un lacerante sfinimento.

"Edward!"

Quell'uomo che Ed tanto odiava, e che ora cercava di essere ciò che non fu in precedenza. Un padre.

"...Vai...!"

Persino la guardia del corpo del principe lo supportava, orgogliosa anche solo di conoscere quel giovane instancabile e fracido di sangue.

"Acciaio!"

E il suo superiore non poteva non sentirsi all'altezza del proprio sottoposto, pensando di non avere un simile coraggio.

Ecco cosa desiderava... Qualcuno da cui avere supporto; da cui avere fiducia; con cui ridere, piangere, combattere e morire.

Qualcuno con cui condividere speranze, obiettivi o semplicemente passioni.

Dei compagni...

Un altro colpo e il Padre cadde a terra.

E poi, l'imprevisto. Dio cominciò a ribellarsi a quella prigionia da parte di un essere inferiore a lui, dimenandosi all'interno del suo corpo e creando strazio al mostro, che si avvicinò a Greed, sua unica ancora di salvezza, per prendergli la Pietra.

Una forza lo stava trascinando via, insieme al corpo di Ling. E se anche lui non ce l'avrebbe fatta a contrastare il Padre, doveva almeno dividersi dal giovane di Xing, anche se lui era evidentemente contrario a quella scelta.

Avevano stipulato un patto.

"Combattiamo insieme, compagno!"

Ma a Greed non interessava più. E poi, stava per morire, a cosa sarebbe servito? Non poteva opporsi a suo Padre, essendo la sua volontà molto, molto più debole. Come poteva risolvere la questione con Ling Yao?

Imbrogliandolo.

Facendo qualcosa che non aveva mai fatto.

Promettere e poi sciogliere.

"Quella è stata la mia prima ed ultima bugia!"

Grazie alla ragazzina, si staccò completamente da lui, iniziando a mutare il corpo del Padre in cenere. Se la volontà del Padre era più forte della sua, si sarebbe ribellato, prendendo esempio dal Creatore in persona.

Ma non resistette oltre.

Venne strappato via a morsi, una volta che gli furono sottratte le anime rimaste.

Fra la nebbia che cominciava a far capolino intorno a sé, l'ultima cosa che vide fu Edward che caricava un altro sinistro. E giurò di sentire la sua voce che gli chiedeva...

"Vuoi unirti a noi?"

Sentì di non desiderare altro. Tutto ciò che aveva conquistato fino a quell'istante in fin dei conti non gli serviva, nemmeno per soddisfare la sua anima avara.

Dunque, era quello cui tendeva da sempre? A dei compagni?

Quelli con cui il Greed precedente si sentiva completo, appagato, e non bramava altro?

"Sì..."

Lo ammise. Ma non si aspettava una simile conseguenza, che una volta trovati dentro di sé sarebbe scomparso da questo mondo.

La sua figura indefinita pian piano si dissolse, trasportata via dal vento.

Era ritornato... ai compagni della sua anima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo so che ora vorrete ammazzarmi per aver profanato un personaggio importante come Greed con una cosa a dir poco banale ed orrenda come questa roba un po' incoerente, però avevo pensato che qualcosina riguardo i suoi ultimi istanti non sarebbe stata male. Almeno credo... -.-'

L'avevo scritta e per errore cancellata. Questa sarebbe il 2° tentativo... T-T

Ma secondo me era meglio il primo. Quanto al titolo, beh... Viva la fantasia!

Una cosa però ho avuto modo di sperimentare: che è difficile entrare nella testa di un homunculus!! o.O Il fatto che comunque è un homunculus con un atteggiamento più umano degli altri facilita le cose.

Mi piacerebbe sapere che ne pensate, anche per dire che è stato uno scatafascio totale. ^-^

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: xingchan