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Autore: somochu    23/11/2012    6 recensioni
Ho sempre amato i compleanni.
Okay, forse i miei genitori c'entrano un po', avendomi viziato sin da bambino quasi quanto i Dursley viziano Dudley: appena era il mio compleanno, da bambino, non si sprecavano a portarmi in dono almeno sei o sette regali costosissimi, giganteschi e fantastici.
C'era un nuovo modello di giocattolo in mercato? Io lo ottenevo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di leggere questa, leggete quest'altra storia di Fra, perché sono legate tra loro!

 

 

 

 

Per Carli <3
auguri di tutto cuore!

 

 

Questione di punti di vista

 

 

 

 

Ho sempre amato i compleanni.

Okay, forse i miei genitori c'entrano un po', avendomi viziato sin da bambino quasi quanto i Dursley viziano Dudley: appena era il mio compleanno, da bambino, non si sprecavano a portarmi in dono almeno sei o sette regali costosissimi, giganteschi e fantastici.

C'era un nuovo modello di giocattolo in mercato? Io lo ottenevo.

E quindi si è radicato in me questo amore spropositato per quel giorno dell'anno in cui vengo lodato da tutti e ottengo ogni attenzione soltanto perché sono nato. (In effetti ho fatto un piacere all'umanità venendo al mondo).

Comunque questa simpatia per i compleanni fa sì che io sia di buon umore quando ce n'è uno in vista e non mi permette di vedere qualcuno che si lamenta perché non vuole gli auguri o qualche stronzata simile.

Soprattutto quando a lamentarsi e a essere scontento del proprio compleanno è Blaine – che io, sfortunatamente, amo con tutto me stesso.

Avendo provato a convincerlo a fare una festicciola tutti insieme e avendo lui cambiato argomento neanche tanto velatamente, ho capito che non vuole festeggiare né avere niente a che fare con quel giorno.

E questo è inaccettabile.

Lo guardo mentre è sul mio divano intento a leggere un libro e improvvisamente mi sale il nervoso: perché un essere tanto perfetto – oltre ad amarmi inspiegabilmente – non dovrebbe godersi uno dei giorni più importanti dell'anno?

Bene, se lui non vuole organizzarsi vorrà dire che lo farò io.

Mi avvicino lentamente a lui, quasi gattonando sul divano, mentre cerco di attirare la sua attenzione. Non sembra neanche così interessante il libro che sta leggendo, in fondo.

Vedo Blaine irrigidirsi, capendo cos'ho in mente, mentre sorride distrattamente, abbandonando il libro sopra la spalliera del divano.

Sorrido lascivo, mentre mi sporgo verso di lui a respirargli sul viso.

Il bacio che segue è quasi arrabbiato, mentre mordicchio la sua bocca e mi godo il suo sapore che ormai una droga per me. Mi fa sempre perdere la testa e non so nemmeno come fa.

All'improvviso mi viene in mente che ci sono molte cose da organizzare e che se non mi dò da fare non riuscirò mai a fare tutto entro una settimana.

Insomma, chi potrei invitare?

I Warblers sono una presenza obbligatoria: sono le uniche persone che io e Blaine abbiamo in comune e non è facile andare a genio a me, quindi sono sinceramente i più benvenuti del gruppo.

Sento Blaine che scende a baciarmi il collo e ciò mi ricorda che purtroppo devo invitare anche i suoi amici del Mc Kinley...

No, mi rifiuto.

Andare a cercare i loro numeri, scrivergli... Okay che amo Blaine, ma ora che abbiamo la nostra vita preferisco avere quelle persone lontano mille miglia.

Mi blocco un attimo sentendo le carezze di Blaine sfiorare il cavallo dei pantaloni e un altro bacio mozzafiato a lasciarmi un attimo intontito.

Oh cazzo, non ho pensato a dove fare tutto questo!

Casa di Blaine?

Mmm, no, non ci sta, forse è troppo piccola e dove nasconderei tutti? E poi da quando ho per sbaglio dato della cioccolata al suo cagnolino – è stato dal veterinario per due settimane per colpa di quel piccolo errore da parte mia – si è rifiutato di lasciarmi la chiave del suo appartamento. Come se fosse colpa mia se quel mostriciattolo continuava a scondinzolare e mi guardava con quegli occhioni da cucciolotto – molto simili a quelli del suo padrone – e a implorarmi per quella barretta di cioccolato.

Vorrà dire che si farà a casa mia.

Devo sempre sacrificarmi io per il bene del mio fidanzato (che, tra parentesi, adoro quando geme sotto di me così) e lo farò anche questa volta: inviterò tutti qui, li metterò tutti dietro al divano, spegnerò al luce e appena lui entrerà in casa. "Sorpresa!"

Tutto perfetto. Tutto stupendo. Tutto geniale.

Mi distraggo soltanto quando Blaine si stacca da me e mi sorride con la faccia un po' delusa. Gli ho fatto qualche torto? Perché quello sguardo da cucciolo?

Aspetta... Ma io non lo avevo che gemeva sotto di me pochissimo fa!?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Adoro restare accoccolato per così tanto tempo a Blaine. Quando siamo sul suo letto è sempre un altro mondo: lo amo da morire. Perché odora di lui – e, Dio, questa cosa è così... Patetica che mi odio da solo per i miei pensieri – e perché è perfettamente comodo.

L'unica pecca è che un po' troppo corto e miei piedi escono di fuori, mentre Blaine entra benissimo e avanza anche un pochino di spazio; questa cosa mi fa ridere sempre, mentre fa imbronciare il mio ragazzo. Di solito mi faccio perdonare dicendogli che adoro abbassarmi per baciarlo – anche se a volte la mia schiena protesta – e che comunque averlo tra le braccia in uno spazio ristretto è fantastico.

Però in effetti forse il mio giudizio è un po' offuscato dall'amore che provo per questo nanetto malefico dagli occhi bellissimi. Occhi bellissimi che in questo momento mi stanno guardando affettuosamente, mentre la mano di Blaine fa lenti cerchi sulla mia schiena, rilassandomi e spedendomi brividi per tutto il corpo.

Oh, Blaine, penso, mentre scendo a baciargli, leccargli, toccargli qualsiasi angolo scoperto dalla camicia.

È davvero possibile impazzire così tanto per una persona?

Il telefono che squilla mi distoglie per un attimo e mi tocca staccare le labbra dalla pelle perfetta dell'addome di Blaine.

Sento che qualcosa nell'aria non va e incontrando lo sguardo di Blaine capisco: il telefono sta vibrando ininterrottamente e a scatti, segno di tanti messaggi di seguito – probabilmente sono le risposte agli inviti che ho mandato per SMS – e io quello sguardo in Blaine lo conosco.

Quando mi capita di avere discussioni al telefono con mio padre e Blaine è lì con quello sguardo che sembra chiedermi "raccontami tutto"; dopo una serata con i suoi amici di facoltà di psicologia in cui torno un po' brillo lui ha sempre quello sguardo e sembra dire da "prova a dirmi se hai fatto qualcosa di male".

Insomma, quello è lo sguardo da Blaine-curioso e il Blaine-curioso va altamente evitato.

Ci troviamo così l'uno di fronte all'altro, seduti con ginocchia sul letto, a guardarci entrambi con la consapevolezza di cosa c'è nella mente dell'altro; se fossimo in un film Western partirebbe la musica tipica delle scene con le pistole e posso quasi sentirla nella mia testa.

Blaine vuole il mio telefono. È curioso e sta per lanciarsi all'attacco.

Decisamente non può leggere i miei messaggi, visto che così scoprirebbe della festa e comincerebbe a lagnarsi anche in turco perché assolutamente no non voglio feste di compleanno o come ripeteva sempre.

Siamo ancora qui a fissarci ma ecco che Blaine scatta all'improvviso, afferrando il telefono sul comodino, fa giusto in tempo a leggere sul display "David" che riesco a fregarglielo dalla mano. Tutto fiero di me sto per alzarmi in piedi – giusto perché così Blaine non può arrivarci nemmeno se mangiasse un fungo di Super Mario – ma inciampo disgraziatamente sulle lenzuola che con i movimenti sono cadute a terra e atterro sulla schiena sbattendo un po' anche la testa.

"Oddio, Sebastian stai bene?"

La voce di Blaine è vicina, e non riesco lì per lì ad aprire gli occhi per vedere il suo sguardo preoccupato.

"No," rispondo, cercando di alzarmi.

"Bene, perfetto, perché ora me lo riprendo."

Detto questo Blaine si getta sulla mia mano per fregarmi il telefonino – ma allora non era davvero preoccupato per me, maledetto, era tutta una scusa - , ma riesco a tenere salda la presa della mano sul mio cellulare.

Blaine tira e io ritiro indietro. Sembriamo due ragazzini delle elementari.

Blaine riesce a a strattonarmi il braccio troppo bene e sono costretto a lasciarlo andare.

E succede il disastro.

Blaine non riesce a contenere la forza e il mio caro, costosissimo, telefono gli sfugge dalle mani, volando praticamente dall'altra parte della stanza e un rumore di ingranaggi distrutti ferisce a entrambi le orecchie.

Lo guardo non riuscendo a contenere le imprecazioni che sentivo sfuggirmi dalle labbra.

"Ops."

 

 

 

 

 

 

Cazzeggio su facebook, come al solito, sentendo la noia che ho addosso non andarsene.

Blaine ha da studiare e io francamente non ne ho voglia. Ma davvero per nulla.

I pomeriggi senza lui sono pallosi, ma mi ricorda che io ho ancora da finire di organizzare alcune cose importanti per la festa a sorpresa.

Poco prima Thad mi ha scritto che il suo ragazzo David – che tra l'altro Blaine ha rischiato di beccare a causa dei suoi sette messaggi di seguito – viene e che ha lo stereo.

Necessito di uno stereo, anche per mettere della musica – decente, ovviamente - e per rendere la festa un po' più divertente, quindi David cade proprio a pennello.

Abbandono l'operazione di "cambio immagine del profilo", smettendo di smucinare tra le foto con Blaine e lasciando questa con noi due in una giornata estiva, e vado a cercare David in giro per facebook. Per fortuna posso sempre mandargli un messaggio privato e posso riconoscerlo dal fatto che abbiamo amici in comune.

Rispondo a un Poke di Jeff, entro nel profilo di David, adocchiando come avesse una foto di lui che mostrava il muscolo come immagine personale e avesse quei capelli biondi quasi accecanti, ma vengo interrotto da mia sorella che rompe come al solito in chat e il nervosismo comincia a farsi strada dentro di me.

Allora festa a casa tua???????

Sospiro, affranto dal sangue del mio sangue.

Sì. Puntuale e mi raccomando vieni vestita decentemente, non voglio barbone dentro la mia abitazione.

So di essere scorbutico, ma è il mio modo di dimostrarle affetto - poi so che se smettessi le mancherei, sotto sotto.

Non leggo neanche la sua risposta e lascio scritto a David se può portare lo stereo e magari anche qualche CD che lui ritiene carino – che poi ovviamente passerà sopra il mio giudizio.

Per il resto tutti gli altri sono avvertiti, Jeff e Nick porteranno le decorazioni, Wes l'alcol e Blaine quella sera ha lezione fino a ora tarda, quindi sono sicuro di evitare un eventuale irruzione da parte sua mentre prepariamo.

Gli chiederò di venire da me con qualche scusa appena so che ha finito e... È un piano geniale.

Soddisfatto unisco le mani, un sorriso che non vuole andarsene dalle mie labbra.

Niente da fare: sono il ragazzo perfetto.

 

 

 

 

 

 

Le cose non stanno andando bene come pensavo.

O meglio, Jeff è caduto mentre stava sulla scala ad appendere le decorazione, Nick si è fatto prendere il panico per lui e io sono sull'orlo di una crisi di nervi, ora come ora.

David – qualcuno deve farlo santo, questo ragazzo – si è offerto di attaccare lui le ultime decorazioni rimaste, mentre io attacco lo stereo e mi metto a smucinare tra cavi e prese.

Oh!

Quasi scordavo!

Vado di corsa verso il mio nuovo telefono – che resterà molto, molto, lontano da Blaine – e digito un messaggio al mio ragazzo: non ho nemmeno il tempo di inventare una scusa, devo finire tutto, quindi mi limito a scrivergli che gli devo parlare, sperando che Blaine si metta a buttare scuse della stanchezza tipiche del Mercoledì sera.

Appena finito aspettiamo tutti insieme una ventina di minuti – il tempo per Blaine di prendere la metro – e appena l'ora arriva, dico a tutti di mettersi ai loro posti dietro il divano, dietro il tavolo, dietro le tende.... Insomma, dietro.

Spengo la luce e proprio come pensavo Blaine arriva esattamente in questo momento. Sapere a memoria gli orari del proprio ragazzo è un talento innato che ho, visto che di solito conto i minuti che ci dividono.... Altra cosa patetica, meglio evitare.

Appena apro la porta, però, mi accorgo che c'è qualcosa di diverso: prima di tutto, Blaine non è pettinato, né sistemato, e i capelli così ribelli e l'aspetto trasandato hanno un certo effetto su di me. Secondo, il suo sguardo è quasi... famelico e...

E.

E cazzo già comincio a non capirci più nulla.

Blaine mi sbatte contro il muro e sento la parete fredda farmi rabbrividire per il contatto così frettoloso, ma non mi lamento, troppo scioccato dalle sue labbra che praticamente stanno mangiando le mie.

Ma che diavolo gli prende?

Blaine...” lo chiamo, cercando di fare mente locale e di non impazzire sotto il calore del suo corpo premuto contro il mio.

Insomma, siamo davanti a tutti i nostri amici e decisamente non è il caso di-

Blaine fa scendere la sua mano sul cavallo dei suoi pantaloni e in un attimo scorda tutti i pensieri, la preoccupazione e persino il suo nome.

Ti voglio, Sebastian. Ti voglio qui, adesso.”

Oddio.

Oh santi numi.

Ok, non ho mai visto Blaine così... Così.

E per un attimo l'idea di accontentarlo, di sbatterlo contro il muro con forza e farlo venire per quante volte decido io, è davvero, davvero molto invitante.

Però siamo davanti a tutti i nostri amici e cazzo, davanti alla mia sorellina, non posso dare uno show porno in diretta live.

Anche se l'idea è davvero molto inviante, e mi sto ripetendo.

Blaine, non è proprio il momento adat-“
“Sì invece,” mi interrompe brusco, ancora evidentemente arrabbiato. “Voglio che tu mi scopi contro questo muro e voglio farti venire urlando il mio nome. Il mio.

Lì per lì voglio solo accontentarlo, insomma, sa quanto mi eccita quando parla sporco, ma poi come ha specificato la parola “mio” mi fa insospettire.

Mi ha praticamente attaccato, e dagli occhi sembra davvero turbato non capisco per quale motivo.

Anzi, sembra... Arrabbiato.

Che abbia scoperto della festa?

Ucciderò chiunque abbia fatto la spia, maledetto. Doveva essere una bellissima sorpresa e come si permettevano di rovinargliela in quel mod-

Voglio farti dimenticare David e qualunque altro stronzo ti sei fatto in questa settimana.”

No, un attimo... COSA?

Chi si sarebbe fatto lui?

E David?

David è il macho man di Thad, che cazzerola c'entrava con il discorso?

Blaine, ma che diavolo...?”
Mi scosto dal muro, tra lo scioccato e l'arrabbiato per quell'accusa così infamatoria, ma con la spalla urto qualcosa. È l’interruttore.

Così facendo tutte le luci della sala si accendono come per incanto, rivelando così la stanza con tutti i suoi addobbi, le candele, i bicchieri etc e la luce che illumina la faccia scioccata di Blaine

Blaine che mi ha appena accusato di tradirlo e chiesto di venire urlando il suo nome davanti a tutti i nostri amici.

Che, tra parentesi, sono degli stronzi.

Sorpresa!”

 

 

 

 

 

 

Tanti auguri a Carli <3
Questa è un'idea che c'è venuta a me e Fra su Skype e da pazzoidi abbiamo passato il pomeriggio a svilupparla.
Infatti andate qui e troverete la sua fic. Che è la stessa ma dal punto di vista di Blaine e... Fidatevi, è fantastica.
È una sorta di fic a quattro mani e devo ringraziarla che mi sono divertita tantissimo a fare questa cosa con lei!
Leggetela perché capite anche meglio questa e sono praticamente unite.
Di nuovo auguri a Carly, spero ti piaccia il pensierino mio e di Fra :)

   
 
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