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Autore: Mirko Gavelli    30/11/2012    0 recensioni
PREFAZIONE
Bella POV
Non avrei mai pensato di vivere una vita così, o meglio una non vita. Credo che non avrei mai potuto chiedere di meglio dal destino, Edward mi ama come non mai. Ho una bambina che ormai è un’adolescente, sì perché Renesmee ha quest’abitudine di crescere a vista d’occhio e i suoi capelli ricci e lucenti sono lunghissimi. Quando si deciderà a tagliarli non lo so, ma è sempre bellissima. Oggi è il suo settimo compleanno, ancora mi ricordo quando nacque e quando sono nata anch’io. Indimenticabile momento! Edward mi guarda mentre sto sistemando dei vestiti, quelli occhi marrone dorati, mi stregano sempre, mi fanno sempre venire strane idee. Mi sento una ragazzina ancora guardandolo mentre si riveste la mattina presto quando si deve preparare per andare a caccia di qualche cervo. Non mi piace più di tanto quel tipo di sangue, troppo amaro per i miei gusti. Ridiamo sempre su questa cosa. Io voglio qualcosa di dolce. Anche se devo dire che niente è più dolce dei suoi baci...
Genere: Drammatico, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, Jacob/Renesmee
Note: Lemon, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Renesmee
E’ assurdo. Mamma sembra una ragazzina. Sempre a baciare e palpare papà. La sento ridere nell’altra stanza e oggi è il mio compleanno.
Che dire ho sette anni ma ne dimostro almeno il doppio e non so cosa è peggio se essere una bambina interrotta o una ragazza interrotta.
In ogni caso ieri Jake mi ha detto che mi avrebbe fatto un regalo speciale. Sono ansiosa di sapere cosa ha in serbo per me il mio caro amico. Jake mi piace, anche se è un lupo. Mi piace come persona, è sempre gentile con me.
Mi ha dato sempre ascolto da quando sono nata. Mi ricordo quando una volta caddi mentre stavo giocando.
Avevo due anni, Jake corse subito verso di me “Nessie! Ti sei fatta male?” gridò guardando se mi fossi rotta il ginocchio che avevo sbucciato.
Fortunatamente non mi ero fatta niente ma Jake mi guardò con tanto di quell’amore che mi sentì strana. Ogni tanto quella sensazione ritorna in me quando guardo Jake e un po’ capisco anche mamma.
Che sia questo l’amore? Non sono tanto esperta. Chissà. Papà uscendo dalla stanza mi dice “che cosa stai facendo Nessie?” non mi piace quando mi chiama così, e allora faccio la mia solita faccia imbronciata.
Lui mi legge nel pensiero come sempre e capisce “Ok. Renesmee. Va bene?” mi sorride. Papà e Mamma sono veramente belli, mamma è tanto premurosa con me.
Anche se sono cresciuta cerca sempre di aiutarmi a vestirmi ed io la guardò sempre stranita.
Siamo molto simili io e lei, papà si gira verso di me e me lo ripete per l’ennesima volta “Sei proprio come tua madre sai? Oggi è un grande giorno vero? Sei pronta per il tuo compleanno?”
mi chiede papà ed io gli rispondo “Certo. Che regalo mi hai preparato oggi?” e papà mi guarda e mi dice “tesoro mio, è una festa bellissima, vedrai che ci divertiremo tanto.
E poi ho un'altra sorpresina che ti piacerà sicuramente. Amore mio” e mi bacia la fronte come fa sempre con mamma. Papà è meno premuroso ma molto affettuoso con me.
Cerco di toccarlo e lui si scansa dicendo “Ehi! Non barare!” e scoppiamo in una risata fragorosa.
Mamma esce dalla stanza e mi sorride esclamando “Piccola oggi non puoi toccare nessuno.”
Ci giriamo io e papà e guardiamo mamma con un’occhiata stranita e lei s’imbarazza e accenna una giustificazione dicendo “Intendevo! Non puoi leggere nella mente di nessuno oggi! Maliziosi!”
e papà la guarda come se fosse estasiato dalla sua bellezza e dolcezza.
“Quanto ho atteso questi momenti amore mio.” Esclama alzandosi mentre bacia la mano che dolcemente teneva tra le sue.
Mamma arrossisce ed io rido imbarazzata, eccola! Questa è la sensazione che provo quando sto con il mio Jacob! E’ forse amore?
Ho solo una cotta da ragazzini? Papà e mamma mi guardano perplessi e lei mi chiede “Cosa c’è amore? Pensieri?” ed io come al solito mi tengo tutto dentro e dico di no,
ma dentro di me ho un fuoco che arde di risposte. In quel momento Jacob entra in casa ed io corro verso di lui dicendo “Jake! Finalmente sei arrivato” Papà e mamma sorridono e si avvicinano per salutare il mio Jacob. Il mio Jacob…
come mi piace dirlo…Lui è solo mio. “Nessie! Ciao sono qui adesso. Ehi ragazzi. Come sta andando?” dice Jake che oggi è vestito con un paio di jeans e una maglietta che fanno vedere le sue forme muscolose,
Il mio Jake è sempre in forma e poi è la sua natura. Una natura da lupo. Papà mi guarda e dice “Nessie?” ed io arrossisco dall’imbarazzo, solo Jake può chiamarmi così, sono la sua Nessie.
Ecco la ragazzina che c’è in me, è uscita un’altra volta. Poi papà saluta Jacob “Ciao Jacob come stai?” e lui accenna un sorriso.
Mamma abbraccia Jake e dice “Non farti toccare da Nessie.” E Jacob guarda mamma come abbiamo fatto noi prima e lei dice “Cosa?”
“Amore è meglio che dici non farti leggere i pensieri.” E tutti scoppiamo a ridere e mamma dice “D’accordo. Venite. Andiamo nello studio.
Renesmee te stai qui. Operazioni di compleanno!” e i tre vanno verso lo studio e Jake mi guarda un’ altra volta sorridendo per poi entrare anche lui nella stanza lasciandomi sola.
Jacob entra per ultimo nella stanza e chiede a mamma “La moto è pronta, Edward ho il tuo permesso?”
papà lo guarda per un momento poi accenna un sorriso e dice “Va bene. Ti affido mia figlia, però stai attento. Deve nutrirsi durante il viaggio”
e Jake annuisce dicendo “Certo, ho già i sacchetti pronti. Non mi dire che ora non vi fidate di me” e mamma risponde “Certo che sì. Solo che devi stare attento.
Nessie è pur sempre una bambina. Stai attento ai nuovi vampiri in giro, essi sono peggio dei Volturi” Jacob sospira e dice “Non credo. Peggio di quella Jane? Nah!” e tutti ripensano a sette anni fa,
al quasi scontro con la società di vampiri di Volterra che è denominata appunto, I Volturi. Papà e mamma mi dovettero difendere perché la zia Irina disse a loro che ero un abominio,
uno scherzo della natura. Poveretta. Non aveva capito niente di me. Jake si gira verso mamma e dice “Senti che cosa farai per Nessie? Lo sai che non le piacciono le torte gelato!”
la guarda in maniera goffa attendendo una risposta da mamma che lo guarda e ruota gli occhi all’insù dicendo “Eccolo. E’ tornata mamma Jackie!” i tre ridono di gusto
e Jake ancora con il sorriso in faccia risponde “Spiritosi! Tutti e due!” e mamma continua “Tranquillo. La torta di fragole è pronta. Vero amore?”
e papà mette un braccio sulla nuca di mamma la quale sospira. “Certo! Una buonissima torta di fragole e panna. A noi non è piaciuta sai com’è, siamo vampiri.
Ma sono sicuro che ne vorrete ancora!” Papà risponde a mamma e poi le bisbiglia “Certo se avessi tenuto le mani apposto mentre sistemavo le fragole, ci avremmo messo meno tempo” e i due sorridono imbarazzati.
“Ok! Andiamo da Nessie ragazzi” gli interrompe il mio Jacob.
Mamma, papà e Jake entrano nella cucina e Jake mi chiede “Andiamo vuoi venire con me? Ti porto a alla fermata dell’autobus”
e poi mi tende la mano. Io, un po’ imbarazzata, gli porgo la mia e vedo papà sorridere come se avesse già capito quello che penso.
“Papà! Non barare anche tu!” e mamma con il suo scudo mentale blocca il potere di papà e mi dice “Ci penso io tesorino mio!” io sorrido arrossita e saluto papà e mamma con la mano.
“La mia piccola è già adulta” dice papà mentre stavo per uscire. Forse è vero. Sono già un’ adulta e so quello che voglio ma lui mi vorrà? E’ questa la mia paura più grande. Forse sono solo una sorellina per lui.
E questo mi fa paura. Paura di sbagliare. Apro la porta della casa dove viviamo che tra l’altro devo dire che è una bellissima casa. Papà l’ha comprata con mamma tre anni fa,
mi ricordo nonno Carlisle che contrattava con la sua voce calma, pulita e rassicurante con il proprietario d’allora.
Che risate ci facemmo io e Jake a vedere nonno che convinceva il signore che non mi ricordo come si chiama, a vendere la casa a metà del prezzo.
Il bello è che ci riuscii. Fu fantastico! Jake mi guarda e mi chiede “Ehi. A che pensi?” non so che dire allora sparo un’altra bugia “Niente che oggi sarà una giornata lunga a scuola. Non vedo l’ora di tornare a casa”.
Jacob sorride e io mi perdo nel suo sorriso smagliante e rassicurante. “D’accordo. Oggi ci saremo tutti ok?” mi dice Jake ed io annuisco sorridendo.
“Mamma, papà, Nonno Carlisle, Nonna Esme, gli zii. Seth, Leah.”
Che cosa? Quella sciacquetta sarà al mio compleanno? Quella cagnetta acida! La mia espressione è cambiata ora sono tutta imbronciata e Jake mi dice “Che c’è Nessie?”
ed io faccio finta di niente e dico “Niente Jake. Sto benissimo!” rispondo un po’ innervosita e finalmente arriviamo alla fermata del Bus e così possiamo finire questo momento triste e ridicolo.
Jake mi saluta con la mano e accennando un sorriso corro subito dentro l’autobus. Sono gelosa di quella smorfiosa che scherza sempre con il mio Jacob.
Nessuno lo deve toccare come vorrei toccarlo io! E poi mi innervosisco con lui e divento rigida.
L’autobus parte e io mi volto per vedere Jake, mi sono già pentita di essere stata così brusca ma lui era già andato via.


 
Edward
Mi guardo intorno in questa mattina autunnale e la mia splendida moglie mi sta guardando con gli stessi occhi della prima volta in cui facemmo l’amore, che momenti indimenticabili!“
Che stai guardando?” mi chiede ed io con il mio indice, le faccio capire che è lei la mia fonte dei pensieri e lei senza dire niente sorride,
il sorriso di Bella mi ha sempre ammaliato è come il sole quando sorge e illumina il giorno. Mi viene vicino ed io metto le mie mani sulle sue guance delicate e soffici.
Posso sentirla respirare più forte in questo momento. Mi bacia delicatamente e mi dice “Ti amo Signor Cullen.” Ed io le rispondo “Anch’io Signora Cullen. Aspettiamo Carlisle per iniziare i preparativi o incominciamo da soli?”
Bella ci pensa un momento staccandosi da me “iniziamo noi dai.  Apparecchiamo la tavola e poi ci rilassiamo un po’”. E mi sorride mentre me lo dice.
Sorrido anch’io alla mia ragione di vita e vado a prendere la tovaglia mentre lei afferra i piatti. La mia Bella, con i suoi movimenti femminili mi provoca sempre sensazioni d’amore.
Sistemo la tovaglia, una tovaglia color giallo canarino, come piace alla nostra piccola Nessie.
Bella inizia a sistemare i piatti e in quel momento un qualcosa succede dentro di me, vecchi ricordi, quanto ho desiderato questi momenti familiari con lei.
Ho aspettato Bella per un centinaio di anni e ora l’ho trovata. E’ qui con me che fa mestieri domestici per nostra figlia.
Tutto questo è un sogno per me. Un sogno così pulito, nitido. Sono sette anni ormai che la nostra vita è un sogno infinito.
Bella mette l’ultimo piatto, il mio e mi guarda dolcemente e mi dice “Mi stai ancora fissando a quel modo!” ed io rido beatamente.
Non resisto a lei e al suo fascino e poi abbasso la testa imbarazzato e lei con uno scatto in un attimo arriva da me, le sue abilità vampiresche sono aumentate tanto negli anni ora è proprio una forza della natura.
“Sai voglio farti sentire un attimo cosa ho dentro adesso…” e in quel momento il mio amore fa la cosa più bella che possa fare con me: aprirmi il suo cuore.
Lei sposta il suo scudo mentale per farmi vedere a cosa stesse pensando e la prima cosa che leggo mi riporta a due anni fa a Natale che mi preparò una cena perfetta, una fantastica bistecca e dell’ottimo vino
o meglio dell’ottimo sangue di cervo appena cacciato. Jacob era andato con Nessie a casa di Billy Black, noi avevamo la casa tutta per noi.
E in un secondo, grazie ai suoi poteri, salì su di me baciandomi avidamente ed io con tutta la passione le dissi “Amore mio, la mia anima è tua. Per sempre ”
e un altro bacio, e ancora un altro fino a ritrovarci nudi sul pavimento e… In quel momento Bella chiude lo scudo mentale e il ricordo finisce.
Ora sono in estasi e Bella mi dice “Ehi! Ti sta cadendo un po’ di bava dalla bocca Signor Cullen!”
e ci mettiamo a ridere e la bacio ancora mentre cerco di sbottonarle il primo bottone dei suoi jeans stretti che mi fanno impazzire,
che disegnano quelle forme bellissime. E in quel momento il campanello suona e capisco che Carlisle è arrivato.
Andando da Carlisle non riesco a smettere di pensare a questa casa. E' bello non aver abbandonato Forks in questi anni.
Questa casa è molto confortevole, grazie a mio padre, Carlisle, abbiamo pagato la metà del prezzo. E' stato un ottimo affare per noi.
Beh tre camere da letto, due bagni fantastici, una sala studio, una cucina splendida, Sala da pranzo e soggiorno impressionanti. Vale la pena di fare qualsiasi cosa per comprarla.
Bella si riabbottona e sospira un attimo imbarazzata, si rialza e va ad aprire a Carlisle che le dice “Bella. Come sono contento di vederti.” E la abbraccia delicatamente
e poi vede me e mi sorride e mi chiede “Edward come va?” “Tutto bene” gli rispondo, anche se poteva venire una mezz’ora più tardi a casa.
Carlisle ha con sé, nel suo cappotto scuro, un paio di bottiglie di qualche bevanda di questi tempi. Non mi ricordo molto le marche, ho 116 anni ormai, le ho viste tutte.
“Sono per le amiche di Renesmee. Non possono bere sangue giusto?” ed io annuisco “Certamente dalle a me che le metto nel frigorifero.
Bella fai vedere a Carlisle i nostri pacchi regalo così ci da una mano.”. Bella sorride e accompagna Carlisle mentre io vado in cucina a sistemare le bottiglie.
Una volta messe le bottiglie nel frigorifero, girandomi verso la finestra inizio a sentire dei dolori lancinanti al cuore. Anche se non batte, ma sento che mi fa male e ho un piccolo flash, una visione.
Vedo Renesmee su un precipizio, non so dove mi trovo, siamo su una montagna credo. E’ tutto rosso scuro intorno a me, Renesmee mi guarda e mi sorride e poi scompare.
Mi riprendo scuotendo il capo, deve essere stato il sangue che è andato al cervello, almeno credo. Bella torna insieme a Carlisle che sta portando i quattro regali da parte nostra per Nessie.
Carlisle, da ottimo dottore, nota subito che ho qualcosa di strano e mi chiede “Che cosa c’è Edward?”
ed io gli rispondo mentendogli “Niente, niente. Tutto apposto, sono solo scivolato” il vampiro che mi ha creato mi guarda e credo che l’abbia bevuta questa bugia.
Almeno spero, non voglio che si preoccupino per me, sono troppo felici e non voglio fargli stare male proprio adesso. Nello stesso momento arrivano tutti gli altri.
Per prima Alice come al solito con il suo carattere sbarazzino bussa aprendo la porta dicendo
“Non venite ad aprirmi tanto lo sapevo già!” e sorride dolcemente, dietro di lei c’è sempre mio fratello Jasper che oggi indossa un vestito moderno, mi fa strano vederlo vestito in jeans e maglietta lui che è sempre così antico.
Forse più antico di me. Emmett e Rosalie entrano per ultimi salutando me e poi Bella che abbraccia sia Alice sia Rosalie.
“Che piacere rivedervi! Mi siete mancate” esclama mia moglie mentre io do una pacca sulla spalla a Emmett che mi chiede
“Dai mettiamoci lavoro. Dopo ci guardiamo un po’ la partita? L’hai registrata vero?” ed io mi sono dimenticato di farlo ed Emmett capisce subito e
mi fa una delle sue facce e mi risponde“ Accidenti! Toccherà a noi andare a caccia allora. Jasper starà qui a sistemare tutto”
Bella si gira e ci dice “Tanto questa volta se ci tagliamo con i regali non succede niente vero Jasper?”
e mio fratello sorride e risponde “Basta che gli amici umani di tua figlia non si avvicinino troppo!”
e tutti sorridiamo tranne Bella che dice “Devi controllarti!” e Jasper gli risponde ironicamente “Come ho fatto con te no?” Bella sospira preoccupata e allora gli metto un braccio intorno al collo dicendole
“Non avere paura. Jasper ti sta solo prendendo in giro!” e poi lo guardo fintamente serio e concludo “Almeno credo!” e tutti compresa Bella ci facciamo una gran bella risata.
Che bella mia moglie quando sorride, le bacio la tempia mentre lo fa e mi sussurra “non ti faccio entrare nei miei pensieri adesso. Devi avere pazienza!” ed io sorrido e le bacio la fronte.
Lei ha un piccolo sussulto e tuti ci guardano e iniziano a mormorare maliziosamente, Emmett si gira verso di me e mi dice “Ehi! Affittatevi una stanza!”.
“Mmm Fuffi è qui!” esclama Alice per annunciare la presenza di Jacob nelle vicinanze e poi leggo nei suoi pensieri e Alice mi guarda e dice “Smettila! Mi da fastidio quando lo fai Ed!”
“Sta arrivando anche Esme.” Dico a tutti mentre vado ad aprire la porta per ospitarli dentro. Ed eccoli, Jacob ed Esme che arrivano insieme dal negozio dove Renesmee e Jacob avevano comprato il regalo per Nessie.
I due mi salutano ed entrano in casa mentre Bella, Carlisle e gli altri stanno impacchettando i regali.
Jacob prende la busta, dove teneva il regalo e lo mette sul tavolo, è un I-Phone di nuova generazione.
Penso che Jacob avrà speso molti soldi per esso e gli chiedo “Non è un po’ troppo per le tue finanze Jacob?”
e lui mi risponde “No. Io ho solo consigliato Esme e comunque anche se fosse l’officina vende bene. Adesso non farmi la paternale ok?”
e mi guarda con il suo solito modo…cagnesco.
Io sorrido per tagliare corto e chiamo Emmett “Ehi! Andiamo dai. Ho sentito che un leone di montagna è nelle vicinanze”
ed Emmett mi risponde “Cento punti a chi lo trova per primo. Ah! Niente armi solo denti ok?”
Io annuisco e Jacob ci guarda alla sua maniera e dice “Sempre i soliti vampiri…” vado da Bella, la bacio lentamente e lei mi sussurra
“Portami una buona porzione di cervo che ti cucinerò un piatto memorabile amore mio.” Jacob sente Bella e fa una faccia addolorata “Mmm penso che sto per vomitare”
ed io ed Emmett usciamo dalla porta per dirigerci nella foresta. Forks non è cambiata parecchio in questi sette anni e mentre corriamo velocissimi verso la parte nord della città,
notiamo sempre le solite persone girare per la città. “Ehi fratellino! Sei lento!” mi incita Emmett che è davanti a me. Io aumento la velocità e come una saetta sorpasso Emmett e arrivo prima di lui alla foresta
e quando mio fratello giunge sul posto gli dico “Chi è il lento?” ed Emmett che non accetta mai la sconfitta, mi propone un’altra sfida.
La nostra solita sfida, per ogni animale preso sono venti punti. Se uccidiamo un leone di montagna, sono cento punti.
Se uccidiamo tre animali di fila, prendiamo un bonus di trenta punti in più. Bella detiene il record di prede uccise nella famiglia Cullen.
E’ arrivata a quattordici. Otto cervi, quattro alci, e due leoni di montagna. Emmett è forte ma è troppo rumoroso.
Lui va bene con gli orsi mentre io sono più scaltro di lui. Non sarà difficile vincere la sfida.
Emmett si mette alla caccia di qualche preda correndo via mentre io salgo sugli alberi per avere una visuale maggiore.
Noto subito che c’è un gruppo di cervi lungo il piccolo fiumiciattolo a sinistra.
Salto di albero in albero fino ad arrivare in prossimità del fiume e allora mi fermo e scendo dall’albero e inizio a muovermi lentamente come un leone di montagna pronto a uccidere la preda.
Il gruppo è formato da cinque cervi, tre maschi e due femmine. Noi abbiamo una regola, non uccidiamo femmine per il semplice motivo che devono procreare e non potremmo più cacciare nella foresta nel lungo periodo.
M’inginocchio e camminando lentamente mi avvicino al gruppo e punto il mio sguardo al bersaglio che ho scelto. E’ un cervo abbastanza adulto. Mi concentro e inizio a sentire il suo cuore battere.
Isolo il suono dei suoi battiti pronto al balzo fatale e salto sulla preda e con un colpo immobilizzo il cervo e gli mordo il collo succhiando il suo sangue. E’ un gusto caldo e buono per i nostri gusti.
Emmett balza su uno dei cervi che stavano fuggendo e con un pugno sul cuore lo uccide sul colpo. “Ehi! Mi stavi seguendo!” gli grido.
“Nessuna regola amico!” e risparisce ed io prendo i due cervi per portarli nella nostra zona di ritrovo per poi ritornare a cacciare.
Emmett fa un passo falso schiacciando un ramo e lo sento, è dietro di me che mi stava ancora seguendo e allora parto velocissimo verso la radura e vedo l’altro cervo,
l’unico rimasto del gruppo che si è rintanato vicino al fiume.
Emmett arriva affianco a me e dice “Ultimo. Siamo venti pari Ed! Chi prende questo vince ok?” ed io annuisco.
Abbiamo bisogno di almeno tre cervi ogni caccia per sfamare le nostre famiglie.
Ed Emmett parte alla caccia ma il cervo se ne accorge e corre per salvarsi la vita in quel momento trovo il punto debole dell’animale
e salto dall’altra parte del fiume sbarrandogli la strada e il cervo corre verso destra, all’interno della foresta.
Devo prenderlo prima che arrivi al confine con i Quileute dove noi non possiamo cacciare.
Carlisle non vuole venire meno al suo patto e nemmeno noi. Emmett ormai è indietro, si è arreso.
E tocca a me quindi portare a casa il nostro cibo. Corro più veloce possibile e supero il cervo saltando sull’albero con un colpo di reni salto addosso al cervo a pochi metri dal confine e lo uccido con un colpo sul collo.
Prendo in braccio il cervo e lo riporto da Emmett e gli dico “Hai perso e lo sai che devi fare!”
Chi perde, infatti, deve portare le prede a casa.
Sono sicuro che Emmett non avrà problemi e così  ripartiamo per casa correndo alla velocità della luce.

Bella
E’ pomeriggio inoltrato ormai e la mia piccola Renesmee sta per tornare da scuola.
L’autobus si è fermato a metà miglia da qui. In un lampo arriva a casa e bussa alla porta che era stata chiusa da Edward.
Eccola la mia bambina è tornata da scuola.
Apro la porta per accoglierla in casa e le dico “Allora sei pronta?” lei annuisce accennando un sorriso e quando entra, rimane sorpresa dalla tavola imbandita,
dei regali sul tavolino pronti per essere sfilati da lei e la prima cosa che fa è correre verso Jacob. “Ciao Jake! Scusa per stamattina” Di che sta parlando? Penso tra me e me.
Jake se ne accorge e dice “Nessun problema. Dai andiamo a prepararci ci saranno dei regali grandiosi per te oggi!” e i due corrono a lavarsi le mani e in quel momento Edward ed Emmett tornano.
Quanto è bello il mio uomo. “Hai vinto?” lui mi sorride ed io corro verso di lui baciandolo e dandogli una pacca sul sedere. “Bravo tesoro mio. Adesso preparo la cena ok?”
e lui dice “D’accordo. Io mi vado a fare una doccia” io lo guardo maliziosamente e mio marito mi risponde “Anche senza lo scudo capisco i tuoi pensieri sai?”
e scoppiamo a ridere mentre lui va a farsi la doccia io torno in cucina a preparare una cena speciale. Sento una folata di vento arrivare, sono le amiche di Renesmee.
Sangue a volontà. Carlisle che mi sta aiutando a pelare le patate mi guarda e dice “Bella senti a te Edward non ti è sembrato strano?”
ed io lo guardo perplesso e gli rispondo “No Carlisle. Perché?” “Una sensazione mia. Ho notato delle stranezze oggi”
mi risponde e poi continua “Magari mi sbaglio. Anzi sicuramente mi sbaglio” e sorride.
Carlisle ha un sorriso così rassicurante, è una persona troppo buona. Ecco gli amici di Renesmee e Alice corre per farli entrare.
“Jasper mi raccomando!” dico a mio cognato che mi guarda e sorride “Tranquilla Signora Cullen. Non ho neanche sete!” e io cerco di non preoccuparmi.
Mi ricordo ancora il mio compleanno e la rottura con Edward, che brutto ricordo quello.
Senza di lui non so che farei, è la mia ragione, il mio destino. Mi sento persa senza di lui. Edward arriva proprio in questo momento.
Le amiche di Renesmee sono tre: Laurie, una ragazza alta capelli corvini neri vestita con un maglioncino verde,
poi c’è Sarah, ragazza bassa con capelli biondi vestita con una gonnellina carina, un po’ troppo per una ragazzina di sedici anni per i miei gusti.
E poi c’è Claire. Claire è la più carina delle tre ed è anche una vera amica per Renesmee.
E’ alta poco più di Rosalie e ha i capelli castani e gli occhi neri. Mi piace, è sempre gentile. Edward saluta le tre che rimangono infatuate da mio marito come sempre.
Esco dalla cucina con il mio grembiule addosso per salutarle. “Buongiorno signora Cullen” mi dicono ed io sorrido e le faccio accomodare
“Vi sto preparando una cena squisita. Sedetevi pure ragazze. Devo tornare in cucina”
Ed io torno a preparare il primo piatto, pasta al pomodoro e basilico e il secondo piatto è agnello, cacciato da me l’altro giorno, con patate e carote lesse.
Ho ormai finito di tagliare le porzioni dell’agnello e Carlisle sorride e porta le bevande sul tavolo.
“Servitevi pure ragazze”. Sul tavolo ci sono gli antipasti. Gli abbiamo comprati al supermercato.
Edward ha insistito che qualcosa non la cucinassi io benché adori la mia cucina. Noi vampiri non ci nutriamo di verdure o patate ma la carne è un ottimo sostituto del sangue almeno per un po’.
Mi ricordo una volta cucinai a Edward e Renesmee un arrosto da far venire l’acquolina in bocca. Mi ricordo che Edward non voleva neanche bere sangue da quanto era sazio.
Ed ecco la mia piccola che apre i suoi regali. I suoi occhi sono così vivi e puri. Il primo regalo è di Emmett e Rosalie, un paio di scarpe alla moda molto carine.
Rosalie sorride e Nessie ringrazia. Alice da il suo regalo eccitata come sempre e dice “So che ti piacerà” non avevo dubbi penso tra me e me.
Alice e Jasper hanno regalato un album molto bello. “Ci puoi mettere le foto che vuoi” dice Jasper accennando un sorriso.
Edward sorride come se sapesse già che quell’album diventerà il suo diario segreto di foto con Jacob.
Sorrido e Carlisle ed Esme porgono il loro presente, un I-Phone. Renesmee ride come una matta.
Credo che sia il regalo più bello per lei. Le sue amiche sorridono, Edward ed io ridiamo mentre Renesmee abbraccia i genitori di mio marito.
Esme mentre è stretta da mia figlia dice “Piccola devi ringraziare anche Jacob, mi ha aiutato a scegliere, sono una frana con questa tecnologia!”
Jacob accenna un sorriso e Renesmee ha trovato una scusa per abbracciare il suo amichetto. Anche se amichetto ormai non è più appropriato per lui.
Edward si gira verso di me e mi sussurra “Nostra figlia se la fa con un lupo… chi l’avrebbe mai detto eh?”
io accenno un sorriso sarcastico e rispondo “Basta che faccia come il padre che non voleva toccare sua madre per niente e a me va bene!”
e gli lancio un’occhiataccia maliziosa e lui cerca per l’ennesima volta di entrare nei miei pensieri ma lo blocco con il mio scudo.
“Niente da fare!” e sorridiamo insieme. Jacob dice “Ok. E’ ora del nostro regalo. Io, Edward e Bella abbiamo deciso di farti un regalo speciale. Edward?”
mio marito scuote un secondo la testa come se fosse sovrappensiero e poi si riavviene dicendo “Si piccola. Questa sarà un’esperienza molto bella per te.”
E io finisco “Ma devi stare attenta!” e Nessie ci guarda stranita e mi dice “Mamma cos’è? Dov’è? E’ un cane vero?”
Tutti noi ci guardiamo accennando un sorriso tranne Jacob che mi dice “Non mi servono i vostri poteri per capirvi sai?”
e ridiamo mentre Edward dice a Renesmee “Abbiamo deciso di regalarti un viaggio.
Potrai visitare i boschi lontani del nordovest! Ti servirà una guida però. Jacob?” e Jacob sorride mentre Renesmee è estasiata mentre le dice
“Ci facciamo un viaggetto di tre giorni verso le montagne. Tu ed io ci divertiremo come matti vedrai!”
e Renesmee ormai ha spalancato la sua bocca sorridendo, credo che il regalo più bello sia il nostro.
Edward s’inginocchia e dice “Allora piccola sei contenta?” e lei lo abbraccia così forte che Edward stava quasi per cadere. “Grazie papà! Sei il migliore!”
ed Edward sorride e io m’inginocchio vicino a loro e Nessie mi stringe a se dicendo “Grazie, grazie, grazie!”
Noi vampiri non piangiamo, ma mi sento di piangere dentro e la mia piccola mi sorride e io le dico
“Renesmee. Devi stare attenta ok? Jacob ti proteggerà ma tu devi stare attenta, non ci sono solo leoni di montagna la fuori ok?”
e lei fa cenno con il capo e noi ci rialziamo mentre Jacob dice “Ok. La motocicletta è pronta. Sei pronta?” e Renesmee dice “Adesso?” e Jacob dice di sì con la testa.
Io e Edward guardiamo la nostra piccola mentre saluta le sue amiche che dicono di essersi divertite ma Edward legge nei loro pensieri e almeno per Claire è vero.
E poi con Jacob si prepara al viaggetto che poco più di un campeggio tra leoni di montagna, lupi e…vampiri.
Edward saluta nostra figlia e dice a Jacob “Jacob. Mi fido di te.” Jacob accenna un sorriso e io do un pugnetto a Jake e gli dico
“Ci vediamo tra tre giorni!” e lui mi sorride e Renesmee ci dice “Grazie! Non mi dimenticherò mai questo bel regalo!”
E’ proprio contenta di andare con Jacob in mezzo al nulla! Andrebbe con lui in capo al mondo ne sono sicura.
Si dirigono verso il garage dove la moto è già pronta con provviste e tutto il necessario.
Jacob e Nessie si siedono sulla motocicletta e noi due e i Cullen con la mano li salutiamo e Jasper ed Emmett scherzano su Jacob e gridano “Jake, Jake Ja-Ja-Ja-Jey!”.
Edward legge il pensiero di Emmett e dice “Ehi! E’ mia figlia ok?”
e Jasper risponde “Senti papino sappi che questo è solo l’inizio!” ed Edward fa il finto sostenuto ma so che lui ormai si fida di Jacob,
anzi credo che voglia pure bene al mio amico lupo. Ne hanno passate tante insieme e ora sono finiti per fidarsi l’un l’atro.
Jacob accende la motocicletta e partono verso le montagne a nord.
Noi salutiamo ancora la nostra piccola mentre ritorniamo dentro. “Scusate devo andare in bagno” dice Edward con una faccia tiratissima.
Corre dentro e si chiude. Non l’ha mai fatto. Non si chiude mai. Quante volte abbiamo fatto l’amore lì dentro! Che ricordi.
Ma poi penso a quello che mi ha detto Carlisle e penso che forse qualcosa è successo a mio marito e vado vicino alla porta del bagno e busso
“Amore? Tutto bene?” e lui non risponde. Sento però il frusciare del lavandino e richiamo Edward “Edward!”
e lui mi risponde questa volta dicendo “Si sono qui. Un attimo.”
E apre la porta e mi sorride. Sta bene e mi dice “Amore. L’agnello era troppo cotto. Ho rigettato un pochino”
Mi sento male per questo. E lui mi abbraccia. Siamo freddi, certamente ma sento un calore dentro di me quando mi abbraccia che non capisco niente e gli dico
“Mi farò perdonare quando se ne vanno i tuoi” e lui mi sorride e lo bacio con una foga animalesca che ormai conosce troppo bene.
Ho voglia di lui. Ho voglia di sentire i suoi sospiri su di me. Ho voglia.
Ci sistemiamo e torniamo dai nostri parenti sapendo che la notte sarebbe stata fantastica.
 

   
 
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