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Autore: Miyuki1    19/06/2007    10 recensioni
Hayama e Sana qualche anno dopo, ormai all'università. Una storia che ha l'intenzione di vedere qual è la loro relazione a quell'età.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Lui viene da me...

Traduzione di Erika (webmistress di EFP)

"Sui diritti: Kodomo no Omocha non appartiene a me ma a Miho Obana, benchè mi piacerebbe fossero miei così da poter avere Hayama tutto per me! *sigh* comunque, ero annoiata la scorsa notte quando ho scritto questa fic. La grammatica usata potrebbe non essere corretta, ma chi se ne importa. Ho solo pensato che dal momento che c'era una mancanza di fanfic su Kodocha in questo sito (Fanfiction.net NdT) ne avrei potuta mettere su una io. Ecco di cosa tratta: una specie di prologo di quella che potrebbe essere un mini serie, a seconda delle recensioni (sempre su Fanfiction.net NdT) che avrò per questo prologo. Ho reso tutti i personaggi più grandi così ci sono cose che posso far fare loro che probabilmente per l'anime non erano possibili. Non ci sono anticipazioni sulla storia qui. Ogni fan di Kodocha dovrebbe conoscere le basi dei caratteri di Hayama e Sana. Proprio così, questa è una fanfic sulla coppia Hayama/Sana. E' un punto di vista sulla loro relazione a quell'età. Divertitevi e sentitevi liberi di scrivermi dopo averlo letto ^_^."

Ndtraduttrice: l’autrice usa ‘college’ al posto di ‘università’. Negli USA il college inizia a partire da circa 17/18 anni d’età e può durare dai due ai quattro anni.


CAPITOLO 1- LUI VIENE DA ME

Erano passati più di sette anni dal giorno in cui ci eravamo incontrati per la prima volta. Lui ha sempre avuto quegli occhi misteriosi e non era mai facile capire cosa gli stesse passando per la mente. Cosa stesse provando o se capisse le cose che gli dicevo. I suoi occhi mi hanno sempre portato in un mondo sconosciuto. Ma forse... forse quel mondo mi portava da lui... nel suo cuore... e chissà come... faceva così che il mio cuore si intrecciasse col suo.

Ieri sera sono tornata dopo aver girato le riprese di un film. Ed eccolo là davanti alla mia casa insieme ai molti regali che stavano appoggiati sull'uscio. Da quando vado all’università e ho deciso di andare via di casa per i seguenti quattro anni, è diventato molto più semplice venire a conoscenza del mio indirizzo. Ridacchiai notando il suo sguardo geloso mentre guardava qualcuno dei regali in cui c'era ovviamente scritto, "Ti amo" o "Esci con me?". Aveva voglia di buttare i regali ma non poteva e non lo avrebbe fatto perchè sapeva che non mi sarebbe piaciuto e quello che provavo per i miei ammiratori. Ebbe all'improvviso l'urgente bisogno di tirare un calcio al muro, ma fu allora che decisi di rendere nota la mia presenza. Si girò velocemente quando sentì il suono di passi che venivano da dietro. Mi guardò con una faccia che mostrava un leggero broncio. Lentamente camminai verso di lui e gli sorrisi,
-Sono a casa,- e lo baciai su un lato del viso. Lo osservai mentre un tocco di rossore gli saliva alle guancie. Mi avvicinai al suo corpo perchè si rendesse conto della mia presenza e anche per fargli sapere che ero felice che fosse venuto a trovarmi. Sentii un respiro di sollievo e lentamente le sue braccia mi circondarono.

Per sette anni ho saputo che questo abbraccio significava molto. Abbiamo litigato spesso e abbiamo percorso strade difficili che ci hanno quasi fatti separare. Ma in un qualche modo... finiva sempre con un abbraccio che mi faceva sentire sicura e a mio agio con lui. Chiusi gli occhi mentre ascoltavo il battito del suo cuore. Il suo viso si abbassò e lui bisbigliò dolcemente nel mio orecchio,
-Il tuo seno è ancora piccolo sai?-
Eccolo che va il momento magico.

-COME TI PERMETTI DI DIRE UNA COSA DEL GENERE!!! IDIOTA!!-

Cominciai ad afferrare i regali dei fan e a lanciarglieli contro. Ma a causa dei suoi allenamenti di karate evitò facilmente i miei attacchi e arrivò ad una distanza di sicurezza dalla quale mi afferrò la mano e mi trascinò in un dolce bacio sulle labbra. Ero scioccata e furiosa in un primo momento e cominciai ad attaccarlo con l'altra mano, ma mi prese anche quella e fui presto messa a tacere quando i miei occhi si chiusero e mi immersi totalmente nel bacio. Era sempre così gentile con me. Quando le sue labbra si staccarono dalle mie, sorrise leggermente,
-Ma ho imparato ad amarlo tanto quanto amo te.-
Arrossii violentemente a quelle parole. Non importava quante volte lo avesse detto, mi arrivava sempre fino in fondo al cuore. Come fosse capace di fare una cosa del genere, non lo so. Ma tuttavia...

-PERVERTITO! CHE VUOL DIRE CHE HAI IMPARATO AD AMARLO! DOVE STAVI GUARDANDO NEGLI ULTIMI TEMPI?!- Continuai a lanciarli i regali.

-Okay okay! Pazza che non sei altro!!-
Cercò di bloccare i grossi regali che gli venivano lanciati simultaneamente.

Lui viene da me ogni volta che ho bisogno di sentirlo vicino. Riesco a capirlo dopo essere stata con lui tanto a lungo. Non possono spiegarlo le parole, ma solo l'amore che proviamo l'uno per l'altra.



CAPITOLO 2- L'AMORE PESA 7 KG

Nota dell'autrice: Okay, ho pensato di dare ad Hayama una parte in questa serie. Allora ecco qui una specie di seguito alla prima parte della fic. Sto pensando a come far entrare gli altri personaggi nella storia. Oh, già, la nota sui diritti d'autore: Miho Obana, comandi tu perchè possiedi i diritti di Kodomo no Omocha *sigh* Oh beh, sentitevi liberi di recensirmi dopo che avrete letto ^_^

La luce del giorno. E' mattina e tutto quello a cui riesco a pensare è la ragazza che sta dormendo accanto a me. Mi ricordo della scorsa notte quando mi ha buttato tutti quei regali che i suoi fan le avevano mandato. Potrò anche essere cintura nera di karate, ma quando si parla di gettare regali che pesano sette chili e diventano come pietra dura sulla mia testa, la pensi in modo diverso. Mi giro per guardarla in faccia. Me la ricordo che si scusava guardandomi con occhi pieni di rammarico mentre si inginocchiava per aiutarmi ad alzarmi. L'ho baciata ancora una volta sulle labbra. Mi fa pensare a quando l'ho baciata per la prima volta. Era così furiosa quando lo feci allora, ma ora è un'altra storia. Beh, non proprio. In fondo mi ha colpito con un altro regalo. Almeno non era pesante come quello da sette chili.

E' così bella quando dorme. Mi chiedo cosa stia sognando? Non ha detto molto altro dopo che mi ha fatto entrare in casa sua ieri notte. Deve aver passato una lunga giornata al lavoro sul suo ultimo progetto. Paragonato alla prima volta che l'ho incontrata, non è più così energica com'era allora, ma si arrabbia sempre come suo solito. Mi domando ancora perchè si disturbi a venire all’università dal momento che è sempre scarsa nella frequenza alle lezioni. Tuttavia... sono contento che abbia deciso di venire alla mia stessa università. Sorride nel sonno. Chissà che è appena successo nel suo sogno? Quando ti sveglierai, me lo dirai? Il mio stomaco brontola e decido di andare in cucina a prendere un po' di cibo per calmarlo. Le dò un bacio sulla fronte, lei mugugna qualcosa, ma rimane addormentata. Hmmm... niente sushi... penso che farò un po' di ramen. Sembra che abbia bisogno di rifornire al sua scorta di cibo al più presto. Mentre aspetto che l'acqua bolla sento la sveglia che si spegne e lei che si lamenta. Si sveglia. Credo che le farò una vera colazione. Sigh. Dieci minuti dopo sento l'acqua scorrere nella doccia. Mi dibatto chiedendomi se devo o non devo invadere la sua privacy. Sembra essersi dimenticata che mi sono fermato ieri notte. Oh, al diavolo.

Apro la porta del bagno e lei si blocca il respiro per la sorpresa.
-Ma che...?!-
-Ho bisogno del bagno.-
-HAYAMA! Che stai facendo qui?- chiede con una voce da pazza. Non riesco a distinguere niente dietro la doccia, ma riesco a vedere la sua figura indistinta; posso dire che sta cercando di coprirsi, ma ci sono dei limiti al numero di posti che puoi coprire.

-Ti sto preparando la colazione. Ho bisogno del bagno e questo è l'unico che hai.- Risponde con una voce non poi così piacevole, -Non puoi aspettare che abbia finito?-

-No, devo usarlo ora. Perché, qualcosa non va? Fammi vedere.-
Cerco di aprire la porta della doccia.

WHAM!! E' piuttosto rapida a tenere chiusa quella porta. C'ero COSÌ vicino.

Potremmo anche avere una relazione intima, ma so che ci sono limiti che non è ancora pronta a superare. Ragazza testarda. Esco dal bagno.

Venti minuti dopo esce con solo un asciugamo addosso. Ma che sta cercando di farmi? Mi sento come una cane incatenato ad un albero. Posso allontanarmi solo tanto così.

-Kurata, sai, sarebbe carino se indossassi qualche vestito invece di un solo asciugamano.- dico mentre vado a sedermi sul divano. Mi guarda con un sorriso malizioso,
-Perchè? Vuoi vedere cosa c'è sotto? Te lo mostro.-
Comincio a mandare giù il latte. Si apre velocemente l'asciugamano, i miei occhi si spalancano, ma quello di cui mi rendo conto dopo è che sta indossando una camicetta sotto. Sputo il mio latte di fuori. Lei comincia a ridere di gusto. Quella birbante. Però... è così dolce con quel sorriso sul viso. Non potrei mai stancarmi di quella sua faccia. Si avvicina con un panno e asciuga il latte dalla mia faccia.

-Stai bene?- chiede.
-Sono a posto.-
Mi guarda leggermente preoccupata, ma sa che sto bene e sorride. La mia mano si alza per toccar il suo seno sinistro. Hmmmm... ancora niente reggiseno addosso. Smette di ridere. Uh oh.

-NON POSSO CREDERE CHE TU LO STIA FACENDO! PERSINO DI MATTINA! UGH!-
Prende in mano uno di quei martelli giocattolo dal pavimento e comincia a picchiarmi con quello. Come ho detto prima, almeno non è quello da sette chili.

La nostra relazione è piuttosto divertente, ma interessante. Mi sono innamorato di te quando ho visto la sincerità nei tuoi occhi. Quello che ha catturato maggiormente la mia attenzione è stato quando ho capito che ogni cosa che avevi fatto per me allora ti veniva dal cuore. Non ho mai visto qualcuno con occhi come i tuoi. Non mi aspettavo davvero quella tua boccaccia, ma negli anni che abbiamo passato insieme, ho imparato ad amare tutto di te. Anche se significa beccarsi una botta in testa con un regalo da sette chili di tanto in tanto.



CAPITOLO 3- LOVU-LOVU CUPERU

Nota dell'autrice: Miho Obana, comandi tu perchè tu hai creato i personaggi di Kodocha! Comunque, introdurrò Tsuyoshi e Aya in questo capitolo. Saranno i nostri modelli! Per cosa direte voi? hmmmm...^_^ Dal momento che ho avuto un commento che mi chiedeva di mettere qualcosa che facesse rimanere a bocca aperta, mi è venuta questa coppia in mente. Un piccolo appunto, non so se finiranno col risultare un po' fuori dal personaggio in questa parte. Ma dovrete vedere da voi come andranno le cose, no? Vai con la storia!

-Hayama! Sbrigati! Avremmo dovuto essere da Tsuyoshi venti minuti fa!-
Sana guardò l'orologio e cominciò a camminare avanti e indietro davanti al piccolo supermercato. Quando Hayama uscì finalmente dal negozio, Sana gli rivolse uno sguardo diabolico.
-Non puoi biasimare me.- disse Hayama. -Io volevo uscire prima, ma il cassiere continuava a farmi domande e richieste su di te. Se sono da biasimare per il ritardo, è anche colpa tua in parte.-
-Vabbeh, che stavi prendendo?- chiese Sana con uno sguardo sospettoso in viso.
-Un po' di dolci e della roba che Tsuyoshi mi aveva chiesto di comprare quando tornavo.-

Tsuyoshi e Hayama abitavano nello stesso dormitorio dell’università e così, di qualunque cosa Tsuyoshi avesse bisogno, la prendeva Hayama per lui e viceversa.

-Fazzoletti? Erano questi che voleva?- chiese Sana.
-Be', me ne ha chiesti un sacco negli ultimi tempi. Penso che sia stato colpito in faccia troppe volte recentemente. Lo vedo tornare a casa con fazzoletti appesi al naso.-
-Poverino. Non lo aiuti?-
-No. Sono a casa a dormire.-
-Eh? Ma che amico sei.-
Hayama fece spallucce.
-Ho fatto quello che potevo per scoprire cosa c'era che non andava, ma lui dice sempre che va tutto bene. Viene solo colto di sorpresa tutte le volte.-
-Sta diventando più goffo adesso? Credo che Aya dovrebbe badare a lui più attentamente. Forse non lo sta facendo.- chiese Sana preoccupandosi per l'amico di lunga data.
-In verità viene a trovarlo spesso ultimamente. Forse un po' troppo spesso. Non che mi importi, perchè tutto quello che devo fare è venire da te e dormire.-
-Allora è per questo motivo che sei venuto a casa mia ieri notte! Hmpf! E io che credevo fossi venuto per vedermi.-
Sana fece il broncio. Hayama si fermò e Sana si fermò anche lei di scatto chiedendosi che cosa gli stava succedendo. Hayama la spinse verso di sè e la baciò profondamente. La stringeva forte. Sana era rimasta scioccata da quell'azione improvvisa e spalancò gli occhi, ma poi lentamente li rinchiuse e si calmò. Hayama si ritrasse e la guardò nuovamente.
-Sono venuto perchè volevo vederti. Sei stata via per quasi due settimane per quel tuo film. E' come se vivessi negli studio invece che a casa tua.-
-Mi dispiace. Mi farò perdonare okay?-
Sana lo guardò con occhi sinceri e un sorriso al quale Hayama non potè fare a meno di sospirare e continuare a camminare.
-Hey! Ho detto che mi farò perdonare!- ripetè Sana.
-Non devi. E' un lavoro che ti piace e non voglio trattenerti dal fare qualcosa che ami.-
<< Mi sto innamorando sempre più di te Hayama. >> pensò fra sè e sè Sana.
<< Dannazione a quella ragazza. >> brontolò Hayama. << Ma in fondo, se vuole proprio farsi perdonare... >>
Hayama pensò a tutte quelle idee che gli venivano in mente su di lei che si comportavava più sensualmente, su di lei che giaceva sdraiata sul letto con la scritta, "PRENDIMI HAYAMA!" stampata a caratteri cubitali in faccia.
-Ma tanto non lo farebbe mai- disse Hayama a se stesso.
-Fare cosa?-
Sana lo guardava con un sopracciglio alzato.
-Niente.- sospirò Hayama.

Hayama e Sana raggiunsero finalmente il dormitorio ma sentirono all'improvviso un urlo giungere dalla stanza di Hayama.

-E' Tsuyoshi! Hayama sbrighiamoci presto!-
Sana prese la mano di Hayama e accelerò per le scale fermandosi davanti alla stanza di Tsuyoshi e Hayama. Sana cominciò a battere i pugni sulla porta.

-Tsuyoshi! Stai bene? Rispondimi!- Sana cominciava a dare in escandescenze.
-Idiota, ho la chiave. E non urlare così tanto, stai dando spettacolo.-
Hayama notò tante testoline che sbucavano dalle stanze dei dormitori.
-Oops. Ma Tsuyoshi potrebbe essere in pericolo! Sbrigati Hayama.-
Hayama aprì finalmente la porta e Sana si precipitò nella stanza.
-Ti ho detto di non urlare così tan...-
Hayama si fermò quando realizzò a che scena stava assistendo Sana. Entrambi rimasero come congelati quando ebbero la vista di Aya che indossava della sexy lingerie blu e scuoteva Tsuyoshi. Tsuyoshi, che era svenuto, aveva due fazzoletti appesi a ciascuna narice.
-Aya, che state facendo voi ragazzi?-
Aya a questo punto diventò totalmente rossa e rise imbarazzata.
-Ah ha ha ... Beh, Tsuyoshi continuava a scappare ogni volta che pensavo avesssimo una possibilità nella mia stanza perciò ho pensato di fargli una sorpresa e venire nella sua stanza.-
-Sei piuttosto audace Aya. Che razza di lingerie poi. Mi dici dove l'hai presa, così ne prendo una per Sana.-
-Oh mio Dio!- Aya cominciò a coprirsi.
Sana, che sembrava andare a fuoco, urlò
-MA COSA STAI GUARDANDO! CHE VUOL DIRE CHE NE PRENDERAI UNA PER ME? COME SE IO POTESSI MAI METTERMI COSI' PER TE! PERVERTITO!-
Dal momento che il rumore era troppo forte, Tsuyoshi cominciò a svegliarsi.
-Ma che...? Aya... stai ancora indossando quello! Non ce la faccio! Ho bisogno di fazzoletti! E' troppo!-
Aya, che stava ora indossando un accappatoio, si avvicinò ad Hayama e chiese gentilemente,
-Hayama, potreste uscire? Penso che Tsuyoshi ed io abbiamo bisogno di stare un po' da soli. Pensavo che se avessi visto la calza sul manico della porta avresti capito.-
-Davvero l'hai lasciata? Kurata deve aver dato pugni troppo forti sulla porta tanto da farla cadere. Beh vi lascio soli ragazzi. Cavolo, magari Kurata fosse così coraggiosa.-
Aya ridacchiò.
-Sono sicura che un giorno anche Sana lo farà per te. E' solo ancora troppo timida per questo tipo di cose.-
-Già.- sospirò Hayama. –Beh, la porto via con me.-
Hayama lanciò un'occhiata a Sana e notò quanto era rossa la sua faccia mentre stava ancora in piedi imbambolata, totalmente scioccata dalla scena che aveva appena visto.
-Sana. Ti spiegherò dopo, okay?- le disse Aya.
-Sarà meglio! Non ci posso credere! I miei due migliori amici stavano per farlo! Ed io stavo persino per intorromperli! Oh mio Dio! Ma che...? Hey! Hayama, dove stiamo andando?-
Hayama cominciò a trascinare Sana fuori dalla stanza. Prima che Hayama chiudesse la porta, alzò il pollice verso Aya. Aya fece anche lei il segno del 'OK' ad Hayama e la porta si chiuse.
-Allora, dove eravamo rimasti...-
Aya guardò Tsuyoshi con uno sguardo seducente.
-Per favore. Aya! Sii gentile! Ahhh!!-

Sana ed Hayama cominciarono ad andare in giro per la città.
-Non ci posso credere. Non ho mai pensato che Aya fosse così.-
Sana era ancora sotto choc e con la faccia tutta rossa.
-Io sì.- aggiunse Hayama.
-Che vuoi dire?!- Sana guardò Hayama stupita. -L'hai già vista così?-
-Veramente no, ma avevo l'impressione che un giorno o l'altro avrebbe fatto una cosa del genere per Tsuyoshi.-
-Magari ti auguri anche che io sia così audace, eh?-
-No, non proprio. In verità vorrei una cosa del tutto simile ad eccezione della lingerie. Dovresti essere nuda.-
-IDIOTA!- Il viso di Sana diventò rosso come una fragola.
-Ma aspetterò.-
Hayama la guardò con una faccia calma. Il viso di Sana tornò alla sua normale espressione. Guardò Hayama stupita e poi sorrise.
-Perchè so che se aspetto abbastanza, probabilmente otterrò molto più di quello che potrei mai desiderare.- Hayama tirò fuori la lingua.
-OH PER FAVORE! Parli come se io in futuro potessi fare mai una cosa del genere.- Sana guardò Hayama incredula.
-So quanto mi ami perciò so che un giorno lo farai.-
Sana lo guardò con fare interrogativo e poi fece spallucce.
-E sia. Credi a quello che vuoi. Sono sicura che non farò quello che sta facendo lei adesso.-
-Oh allora ci HAI pensato! Allora sono sicuro che ci saranno un sacco di cose da programmare!-
Hayama cominciò ad accelerare il passo per evitare il prevedibile comportamento di Sana.
-INVECE NO! STUPIDO!!- Sana cominciò ad inseguirlo. Continuarono a correre e si potevano vedere un mucchio di persone che si giravano a guardare la strana coppia.

Commenti: Okay, non penso di aver fatto una cosa poi così da far rimanere a bocca aperta e questo non è il miglior capitolo dei tre che ho fatto. Ancora adesso penso che la prima parte fosse la migliore, ma la seconda ha preso il mio gusto per la commedia. Sentitevi liberi di darmi le vostre opinioni. Che pensate di Aya? Ho la sensazione che se fosse reale, farebbe sicuramente una cosa del genere, perchè sembra essere lei quella che comanda nella sua relazione. ^_^ Potere delle ragazze! Haha! Comunque, state sintonizzati per altri 'staccamenti di spina'.


  
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