Accadde una notte
Dato che oggi mi sento particolarmente buona (o cattiva??) ecco una storiellina bonus nata all’improvviso! ^^
Axel, Roxas e Demyx emersero da un portale in uno dei corridoi di Castle That Never Was.
Peccato che il portale si fosse aperto a due metri da terra.
Roxas, il novellino dell’Organizzazione, stava ancora facendo pratica nell’usare il mezzo di trasporto più consueto per i Nobody. Il rusultato fu uno schianto pauroso ed un groviglio di arti e imprecazioni dei ragazzi.
Sfortunatamente per loro, i membri più giovani dell’Organizzazione non si erano resi conto di tre piccoli, ma significativi, dettagli: primo, si erano sfracellati proprio nel corridoio antistante due porte su cui campeggiavano i numeri II e III. Secondo, nonostante lì il tempo fosse qualcosa di estremamente relativo, erano pur sempre le due di notte. Terzo, in quel momento dette porte si aprirono e i rispettivi proprietari irruppero nel corridoio, in pigiama e con le lunghe chiome sciolte e sconvolte dal sonno e dalla rabbia.
Xaldin, nero di sonno e di collera, il cui aspetto minaccioso era aumentato dalla massa ribelle di dreadlocks color onice, ringhiò: “Qualsiasi cosa stiate facendo, andate a farla da un’altra parte, o evocherò le mie lance e vi *impalerò* sui bastioni del castello!” e richiuse la porta dietro di sé con uno schianto da far cadere l’intonaco dal soffitto.
Xigbar, ancora impegnato a distinguere qualcosa attraverso le lunghe ciocche brizzolate che gli ricoprivano la faccia e l’unico occhio buono, grugnì un assenso e aggiunse: “Domattina, per voi tre doppio turno di corveé per le pulizie!” dopo di che seguì l’esempio del suo compagno.
I tre ragazzi, precedentemente paralizzati dalla repentina comparsa dei loro superiori in veste tanto insolita, e impossibilitati anche a giustificarsi, tirarono un sospiro di sollievo:
“Ci è andata bene! Almeno non siamo stati mutilati/sforacchiati da lance e pistole!” commentò Demyx.
Axel rise spudoratamente: “Ma li avete visti? Quei due appena svegli sembrano la zia brutta di Medusa e una strega guercia tinta a zebra!”
Le risatine dei due biondini furono bloccate sul nascere dalla voce tonante di Xigbar:
“Numero VIII, per te domani lavaggio di *tutti* i cessi del Castello. Con uno SPAZZOLINO DA DENTI!!!”