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Autore: sciao_bela    05/12/2012    2 recensioni
La fine di una ragazza che, nonostante era circondata di persone, si sentiva sola; sì, sola, e lo era davvero.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(sentite questa come sottofondo http://www.youtube.com/watch?v=k35JMOL2TsA&feature=player_detailpage )





Caro Diario, mi sento una merda! Sono abbandonata da tutti. Mi sento del tutto sola. Oggi è domenica, un giorno festivo, e io sto sprofondando negli abissi più scuri. Ho paura. Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti ad uscire da questo nero mondo. È un mondo che mi sta tirando come le sabbie mobili, ed è come il buco dell'ozono: non ha niente, né dimensione, né forma. È un immenso abisso di nero. Io sto pian piano sprofondando. E continuo a sprofondare. Nessuno mi vede. Sto urlando aiuto, ma invano, perché nessuno mi sente. Tutti mi ignorano, soprattutto le persone che mi sono più vicine. Il mio respiro si fa sempre più debole, fragile. Metà del mio corpo è già in questo mondo nero. La luce del sole che ancora riesco a vedere, e che riuscirò a vedere ancora per poco, mi sta accecando. Nessuno mi vede, nessuno sente le mie strazianti urla. Anche le persone che amavo di più mi hanno abbandonata. Sono troppo impegnate a consolare altra gente che, appena si sono allontanato da me, io sto sprofondando. Neanche loro mi vedono, neanche loro riescono a sentire le mie urla straziate, neanche loro. Ora sono del tutto sola: intorno a me gira un mondo, tantissime persone mi sfiorano, non accorgendosi di me. Ma vi siete dimenticati di me? Ho paura. Il mio corpo è del tutto sprofondando in questo mondo, dove presto ci sarò solo io. Il mio capo è a malapena appoggiato sul suolo della superficie terrestre, ancora calda. Il resto del mio corpo giace nel freddo. Tutti i passanti mi calpestano, mi sfiorano il viso, me lo graffiano, ma non si accorgono di me. Sono troppo impegnati a guardare il cielo che è sulle loro teste. E io giaccio lì. Sono abbandonata da tutti. Il mio cuore inizia a battere sempre più lentamente. Le mie forze mi vengono meno. Sprofondo. Gli ultimi urli che lancio non attirano l'attenzione di nessuno. Ora ho le labbra che sfiorano il superficie terrestre per l'ultima volta. La terra è calda. Le mie labbra assaporano per l'ultima volta il gusto della terra, l'amore e l'odio della gente, la loro indifferenza, il loro egoismo. La terrà è molto amara. I miei amici e la mia famiglia sono ancora impegnati a salvare altra gente, e non mi pensano. Mi hanno abbandonata. I miei occhi, spenti e morti, guardano per l'ultima volta questo mondo, il mondo che mi aveva illusa facendomi credere importante e speciale agli occhi di gente che ora non si accorge di me. Ancora non continuano a notarmi. Ci vorrebbe solo che qualcuno mi notasse, affinché possa ritornare a camminare su quella terra, su questa terra. Il mio cuore mi sta abbandonando. I miei occhi stanno oltrepassando la barriera che separa il mio tanto amato mondo, che mi ha abbandonata, dall'altro mondo, che mi sta risucchiando, come un vortice, nel suo nero panorama. Addio terra. L'ho lasciata. Ora sono nell'altro mondo. Nessuno ancora mi ha teso le braccia. Maledetti uomini, voi, proprio voi che mi avete concepita, mi abbandonate? Perché? Spiegatemi il perché, vi prego! Tutto è finito. Non potrò mai più ritornare a calpestare quel prato verde e fiorito della mia terra, perché ormai non le appartengo più. Se nessuno mi ha notata fin ora, perché mai dovrebbe venirmi a cercare in questo mondo? Ora sto vagando nel vuoto, nel nero. Riesco appena appena a vedere il buco che mi collega alla mia terra. Io mi sto allontanando sempre più da quest'ultimo. Non lo vedo più. La splendente luce del sole si è sostituita ad un nero intenso e pesante, un buio totale. I miei occhi, abituati a vedere il sole, non riescono a reggere quest'oscurità. Addio terra, mi manchi. Ho freddo, sono sola in uno spazio immenso, infinito. Ero abituata alla troppa gente ed ora sono sola. Il mio cuore batte sempre più lentamente, non ha voglia di farmi vivere, di battere per me. Lui non ha alcun motivo ormai, di battere. “Resisti cuore mio!” gli sussurro. La mia anima è sola, triste. Io tengo compagnia al mio cuore e alla mia anima. Ora siamo insieme. Ora, solo ora ho capito cos'è la solitudine. Tra un po' ci separeremo, non c'è più ragione di vivere in un posto così. Non mi riesco neppure a vedere per il troppo buio. La mia anima, che poco fa ha perso del tutto la fede, mi sussurra di attendere l'arrivo di qualcuno, con la speranza. Io le dico che ormai non c'è più niente da fare. Tutto muore e, come si dice, la speranza è l'ultima a morire. Anche il mio cuore mi dice di attendere qualcuno, ma non mi riescono a convincere. Siamo solo noi tre: il mio corpo, la mia anima e il mio cuore. Ci teniamo compagnia a vicenda. Loro due cercano di convincermi a non perdere la speranza, quella piccola fiammella che non si deve mai spegnere. “Infondo, ci deve pur essere qualcuno che ti cerca!” mi dicono. “No, ormai nessuno più mi vuole. L'ho sempre detto che sono inutile! E poi, se non mi hanno notata fin'ora, come faranno a notarmi ora che non ci sono più?” rispondo. Il tempo sembra non esistere. Io ho perso la cognizione del tempo. Non so se siamo a Maggio o a Settembre, se è martedì o domenica, se è mattina o sera, se sono nel 2012 o in un altro anno. Non so più niente. Il mio cervello vuole spegnersi ma, visto che tutto dipende dal cuore, deve restare vivo, ancora acceso per non si sa quanto altro tempo ancora. Solo il mio cuore lo sa, ma non me lo vuole dire. Stiamo vagando nel vuoto; loro sono ancora dentro di me, nel mio umile e fragile corpo. Il mio viso si è sfigurato per tutto il calpestio che ha ricevuto sulla terra. I miei occhi sono aperti, in cerca di una minima luce. Sono immobile e giro in questo mondo, lasciandomi trascinare da un non so ché, che mi fa muovere. Sono diventata un niente. Intorno a me non c'è ossigeno, non c'è niente, o almeno, io non riesco a percepire niente. Cerco di mantenere accesa la speranza, ma non credo che possa servire a qualcosa. Diminuisce, sì, la speranza diminuisce sempre più, ed ora è una piccolissima fiamma, che quasi non si vede e non si sente più. “Se ci abbandona la speranza allora siamo finiti” mi dice il cuore. “La speranza non morirà mai” dice l'anima. I miei occhi pian piano si chiudono. Ormai è troppo tempo, credo, che sono in questo mondo. Addio. La mia anima mi fa una carezza, il cuore dà un ultimo battito, il cervello fa apparire per l'ultima volta l'immagine della terra. Ci spegniamo. Moriamo. Tutti insieme moriamo. Moriamo, ma siamo ancora uniti: nel mio corpo ho ancora il mio cuore e la mia anima. Nei miei occhi c'è ancora il riflesso del giorno più bello della mia vita: la mia nascita. Ciao, o meglio, addio.







SALVE GENTE!!! Questo brano l'ho scritto io quest'anno, a Maggio, dopo un lungo periodo che mi sentivo sola. Con questo testo ho solo voluto esprimere quello che provavo e che, dopo un sacco di mesi, sono riuscita ad esternare, scrivendo. Forse alcuni di quelli che lo leggeranno sono in questo stato d'animo...beh, spero che con questo capiate che non siete soli/e e che anch'io mi sono sentita inutile....e forse anche un pò ora mi sento così. E' stato uno dei periodi peggiori della mia vita.... Se avete bisogno di chiedermi qualunque cosa, io sarò felice di aiutarvi :) grazie per aver letto :) <3 un mega abbraccio a tutti :***

  
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