Anime & Manga > Cyborg 009
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Autore: telesette    08/12/2012    1 recensioni
Malgrado le preoccupazioni degli altri, 001 riuscì a mettere da parte il misto di emozioni contrastanti che lo legavano all’uomo che stavano cercando. Gamo era suo padre: ogni volta che Ivan pensava a tutte le azioni ignobili da lui commesse, c’era sempre una parte di lui che non riusciva a dimenticare quel particolare; anche se il suo cervello superava enormemente le facoltà di un adulto, le sue emozioni erano pur sempre quelle di un bambino di pochi mesi; la ragione lo portava chiaramente a vedere il dottor Gamo per ciò che era ( un uomo geniale e subdolo, talmente cinico da non avere alcuna traccia di sentimenti in sé ), mentre l'istinto invece lo percepiva ancora come un padre nonostante tutto...
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ivan Whisky, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Con la fine dei tre fratelli tibetani, il Fantasma Nero non costituiva più una minaccia per il pianeta.
Tuttavia nessuno sapeva dire con certezza che fine avesse fatto il dottor Gamo. Un uomo come lui, senza alcuna morale legata al concetto di “giusto” o “sbagliato”, costituiva di fatto un pericolo da non sottovalutare. Gamo aveva avviato l’intera progettazione della serie/cyborg 00, trasformando suo figlio Ivan in 001, e molti dei loro nemici più pericolosi erano stati originati dal suo folle genio privo di scrupoli.
Se avesse deciso di mettersi al servizio di qualche altra organizzazione assetata di potere, mosso dall’ambizione e dal desiderio di creare esseri artificiali ancora più potenti e perfetti, il Mondo avrebbe conosciuto innumerevoli sofferenze per mano sua.
Per questo i Cyborg dovevano assolutamente trovarlo, e assicurarsi che non commettesse altre atrocità nei confronti del genere umano.
Le tracce che 001 aveva rinvenuto in corrispondenza dell’ex quartier generale dei Fantasmi Neri, ormai ridotto a un cumulo di rovine, non permettevano di risalire ad una destinazione precisa. Ciononostante il piccolo cyborg telecinetico riuscì a stabilire un ponte di collegamento psichico, utilizzando i residui mnemonici del dottor Gamo, ed estendendo il filo delle sue capacità extrasensoriali allo scopo di stabilire approssimativamente la sua attuale posizione.
In passato il dottor Gilmore aveva sconsigliato l’uso di questa soluzione, temendo le conseguenze che essa avrebbe avuto sul piccolo Ivan, ma non sussistevano altre alternative.
Malgrado le preoccupazioni degli altri, 001 riuscì a mettere da parte il misto di emozioni contrastanti che lo legavano all’uomo che stavano cercando. Gamo era suo padre: ogni volta che Ivan pensava a tutte le azioni ignobili da lui commesse, c’era sempre una parte di lui che non riusciva a dimenticare quel particolare; anche se il suo cervello superava enormemente le facoltà di un adulto, le sue emozioni erano pur sempre quelle di un bambino di pochi mesi; la ragione lo portava chiaramente a vedere il dottor Gamo per ciò che era ( un uomo geniale e subdolo, talmente cinico da non avere alcuna traccia di sentimenti in sé ), mentre l'istinto invece lo percepiva ancora come un padre nonostante tutto...
Un destino veramente triste!
Fra tutti i Cyborg che non avevano mai conosciuto i propri genitori, Ivan era forse l’unico ad amare ed “odiare” allo stesso tempo l’uomo che lo aveva reso ciò che era.
Quell’uomo era suo padre, sangue del suo sangue, eppure non si era fatto alcuna remora nell’utilizzare il proprio figlio come cavia da laboratorio.
Ogni minuto impiegato ad estendere la sua ricerca, 001 percepiva chiaramente di essere sempre più vicino a suo padre.
Già una volta si era trovato a un passo dall’incontrarlo ( quando lui e i Cyborg si ritrovarono ad affrontare Shiva, Brahma e Vishnu per la prima volta ), eppure gli mancò il coraggio di andare avanti.
Come poteva incontrare quell’uomo, mettendo da parte tutto ciò che questi gli aveva fatto?
Non poteva certo abbracciarlo, come in una struggente favola di “padre e figlio riuniti”, ma non riusciva neppure ad odiarlo come meritava.
Era suo padre!
Un legame maledetto, col quale presto avrebbe dovuto fare i conti, e un destino al quale non poteva suo malgrado sfuggire…
Ivan localizzò il dottor Gamo a nord della Vecchia Europa, in un luogo remoto al confine con la Cecoslovacchia e la catena frastagliata dei Carpazi. Stando poi alle voci raccolte sul posto, la descrizione dello scienziato corrispondeva perfettamente. Non c’erano dubbi che il dottor Gamo si fosse stabilito nella vecchia dimora dei Trasmogonov, un’antica e nobile famiglia di origine sovietica, e nulla sembrava separare i Cyborg dal conseguimento del loro obiettivo.
Dovendo sostare una notte nella locanda, a circa mezza giornata dalla loro destinazione, il piccolo gruppo di eroi si riunì attorno ad uno dei tavoli del locale fumoso per decidere insieme un piano di azione.

- Sappiamo che Gamo si trova in questo paese - disse il professor Gilmore, chinando il capo gravemente. - 001 è senza dubbio il più coinvolto, tra tutti quanti voi: trovarsi di fronte a quell'uomo, potrebbe causargli un violento shock emozionale; già altre volte abbiamo visto le conseguenze della sua telecinesi instabile, perciò ritengo sarebbe meglio per lui non affrontarlo direttamente...
- Avete bisogno di me, per seguire la traccia mnemonica dentro il castello - ricordò dunque 001, comunicando con loro telepaticamente.
- Lo diciamo per te, Ivan - disse 003 preoccupata. - Non vogliamo che tu debba farti carico di una sofferenza così grande!
- Apprezzo molto le vostre preoccupazioni, ma è una faccenda troppo importante ed è necessario che io sia presente!
- Ma quell'uomo è tuo...

009 tacque, tuttavia gli altri capirono benissimo cosa stava per dire... e lo capì anche Ivan.
Sui volti di Gilmore e dei Cyborg calò un velo di tristezza e dolore assieme.
Tutti erano consapevoli di che cosa significasse per 001 ritrovarsi davanti a suo padre, dopo tutto quanto era successo, e ciononostante era suo preciso dovere affrontarlo. D'un tratto Ivan decise di rompere quell'insopportabile silenzio e, mantenendo il tono fermo nella voce, ripeté chiaramente la sua decisione in merito.
Gilmore annuì, seppure malvolentieri.

- Se questa è la tua decisione, io non posso fermarti - esclamò il vecchio scienziato, con una nota afflitta. - Spero solo che tu sappia quello che stai facendo!

001 non rispose.
Non era mai stato capace di mentire, malgrado le sue eccezionali capacità intellettive e i poteri ESP di cui era in possesso, e comunque non c'era altro da aggiungere. Ormai aveva preso la sua decisione e, anche se non poteva sapere come avrebbe reagito, non poteva fare diversamente.
Il dottor Gamo era una parte troppo complessa della sua vita, troppo per poterlo ignorare...
Era un incontro col suo stesso destino!

 

( continua ) 

   
 
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