É basata su una frase che ho visto qualche giorno fa navigando su Internet, mi è venuta in mente così, all’improvviso, quindi per favore, non mi uccidete! xD
DerekXStiles con un accenno anche a ScottxIsaac.
DISCLAIMER: Mi appartiene solo ciò che scrivo.

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Lydia aveva in mente qualcosa, di questo Derek ne era certo. Dopo tutto, la ragazza  ha passato tutti i giorni passati a sorridere e non c’era minaccia che potesse far sparire quel sorriso dalla faccia. Era un po’ preoccupante in realtà e, proprio mentre stava cercando la ragazza dai capelli ramati prima nominata, incontrò Scott coricato per terra che stava parlando con se stesso su tutti i problemi che può causare la neve, e che stava scrivendo qualcosa.  
"Scott, che diamine stai facendo?" Derek chiese alzando una delle sue sopraciglia. Il ragazzo alzò lo sguardo per poi prendere il pezzo di carta e mostrarlo al suo Alpha.
"Guarda Derek!" e il ragazzo dagli occhi verdi prese in mano il foglio: l’unica cosa che vi era disegnata era un cerchio perfetto, che Derek non si aspettava fosse così preciso, con il nome 'Isaac' scritto ben visibile al centro e conscritto piccolo, vicino al bordo del cerchio 'gelato'.
Gelato, seriamente?
"Esattamente, cosa sto guardando? " chiese Derek guardando oltre il bordo del foglio verso Scott che ora si era alzato e che si trovava di fronte a lui con un grande sorriso dipinto sulla sua faccia; sorriso che si ridusse notevolmente quando sentì la domanda pronunciata dall’altro.
"Oh, non lo sai?" chiese muovendo lo sguardo prima dal pezzo di carta poi alla persona di fronte a lui.
"Sapere cosa?” Derek stava diventando un po’ scocciato dalla situazione. Scott stava volutamente evitandola domanda?
"Jackson può risponderti." Rispose Scott facendo ritornare il suo sorriso."Io devo consegnare questo a Isaac!" con un cenno che assolutamente non era necessario, Scott corse via stringendo la carta al petto e lasciando che Derek trovi Jackson.
Perché avevala sensazione che oggi avrebbe giratoper tuttaBeacon Hill?
 
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"Oi, Jackson!" chiamò Derek, andando a mettersi davanti al ragazzo biondo per cercare di ottenere la sua attenzione. In modo calmo Jackson posò i suoi occhi azzurri sulla figura di Derek e decise di posare la sua mazza che usava per giocare a Lacrosse
"Cosa c’è, Derek?"chiese
"Scott mi ha detto che tu puoi spiegarmi qualcosa: sai perchè avrebbe dovuto scrivere ‘Isaac’ dentro un cerchio?” Derek chiese. L’Alpha poté vedere cheJackson era unpo’imbarazzato.
 "Si, beh, dovrai chiedere ad Allison" rispose Jackson. "Io non riesco bene a ricordare che cosa riguardasse" Derek aveva ragione: stava per fare il giro della città!
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"Un  cerchio?" chiese Allison, inclinando la testa. "Penso che Danny mi abbia parlato di una cosa del genere." Derek sospiròin modo rassegnato.
"Giusto.  Grazie Allison."

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"Ciao Miguel! Sei venuto per rispondere finalmente alle mie domande riguardo Jackson e riguardo a cosa lo hai trasformato?" gli occhi di Derek si spalancarono.
 "No! Mi stavo solo chiedendo se tu sapessi qualcosa sul significato di scrivere il nome di qualcuno dentro un cerchio” Derek parlava velocemente volendo andare via di li il prima possibile.
 "Oh, Erica me ne ha parlato" rispose altrettanto velocemente Danny. A Derek non serviva nulla di più e velocemente se ne andò a cercare Erica.

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“Boyd, sai dov’è Erica?" chiese Derek.
"Stai cercando la mia ragazza?" Derek sbatté gli occhi una volta, due volte, prima di elaborare ciò che Boyd gli aveva detto.
"Si, si, Erica. Dov’è?"
"perchè stai cercando la mia ragazza?” chiese Boyd, rivolgendo all’altro ragazzo uno sguardo sospettoso.
"Boyd! Ho trovato il libro che mi avevi prestato!" Derek fu felice dell’arrivo della bionda: a volte Boyd poteva incutere un certo timore con la sua stazza e non voleva certo ricorrere alla forza per una cosa del genere!
"Erica, il nome in un cerchio, cosa sai di questo?" Era facile notare che Derek si stava stancando a ripetere ogni volta il perché stava cercando i ragazzi.
 "Hm? Lydia l’ha detto a tutti." Rispose Erica tenendo ancora il libro fra le mani." Se tu non hai sentito, ti conviene andare a chiedere direttamente a lei.”
Oh si, avrebbe dovuto saperlo. Ovvio, tutto era riconducibile a Lydia. Sembrando più che semplicemente irritato, Derek andò a cercare la ragazza dai lunghi capelli rossi.  

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"Lydia!”
"Si, Derek?" Derek incrociò le sue braccia per cercare di fermarsi dal prendere a pugni il sorriso che la ragazza aveva sulla sua faccia.
"Il cerchio." Questa era tuttalaspiegazione cheDerek aveva da offrirea Lydia. Un sorriso ancora più grande si dipinse sulla faccia della ragazza.
"Ah si, il cerchio." Ci fu una pausa e poi Lydia parlò di nuovo. "Perchè non lasci che Stiles ti spieghi tutto?" Derek era sul punto su urlare che si rifiutava di andare da qualsiasi altra parte quel giorno, quando senti una mano sulla sua spalla. Si girò abbassò lentamente lo sguardo per incontrare degli occhi marroni della persona che lo aveva disturbato prima che avesse la possibilità di urlare contro la ragazza che odiava.
"Ti ho cercato per tutto il giorno!" Un sorriso nacque sulla faccia di Stiles come tirò fuori qualcosa dalla sua tasca e lo pose a Derek. Il ragazzo moro prese quello che appariva essere un foglio piegato. Con sgomento, aprendo il foglio di carta, scoprì che vi era disegnato un cerchio con la scritta ‘Derek’ al centro di esso.
"Stiles, che diavolo è questo?" chiese Derek. Stiles aggrottò le sopraciglia, poi incominciò ad essere un pochino nervoso.
"Non hai ascoltato?"chiese.
"Ti sembra che io l’abbia fatto?" chiese Derek, cercando con tutte le sue forse di non urlare al ragazzino che sembrava ancora più nervosa di prima.
 "Oh, beh, vedi," Stiles, nervosamente, incominciò a giocare con la parte inferiore della sua felpa mentre parlava. "Lydia ha detto che se tu ami qualcuno devi scrivere il suo nome all’interno di un cerchio invece che di un cuore, perché i cuori si possono spezzare, ma i cerchi durano per sempre." Disse, poi sorrise nervosamentea Derek. Come elaborò ciò che Stiles gli aveva appena detto, Derek incominciò ad essere imbarazzato, parecchio imbarazzato, e si allontanò, lasciando che un confuso Stiles lo seguisse. Derek si fermò quando vide Lydia, prese la penna che questa teneva in mano e chiese a Stiles di girarsi. Ancora confuso, il ragazzo fece come gli era stato chiesto e aspettò fino a che Derek non gli disse che poteva rigirarsi. Ancora un po’ imbarazzato Derek diede il pezzo di carta al suo proprietario, lanciò la penna a Lydia e velocemente se ne andò.
Non sicuro se fosse stato rifiutato o no, Stiles guardò al pezzo di carta che stava tenendo solo per vedere  la debole linea di qualcosa sul retro. Curioso, giro il foglio e vide un cerchio con scritto il suo nome scritto nella veloce, ma precisa scrittura di Derek. Un sorriso comparse sulla sua faccia e come ripiegò il pezzo di carta nella sua tasca, corse dietro a Derek che ancora compariva alla sua vista.
 Non ci mise molto Stiles a raggiungere Derek dato che il primo stava correndo, mentre il secondo stava semplicemente camminando. Non diede a Derek nessun segnale prima di farlo in qualche modo voltare e catturare le sue labbra in un bacio. Stiles indugiò per alcuni secondi prima di far finire il bacio e di sorridere a Derek che, nonostante avesse un leggero rossore che gli colorava le guance, gli sorrise di rimando.
Derek incominciava a pensare che forse Lydia non era poi così male.

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END