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Autore: Jocelyn Loxley    08/12/2012    2 recensioni
Here by my side an angel… The devil.
Here by my side you are destruction.
Here by my side It’s Heaven.
Aint it so weird how it makes you a weapon.

Weapon_Matthew Good
Genere: Erotico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Simply Brian & Justin'
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 Here by my side an angel… The devil.
Here by my side you are destruction.
Here by my side It’s Heaven.
 
Aint it so weird how it makes you a weapon.
  

Il buio mi avvolge, imprigionandomi in un luogo sconosciuto.
Caldo e freddo si susseguono in un circolo vizioso, torturando la mia pelle con brividi irruenti, che mi scuotono dall’interno.
Sono solo. Il loft è completamente vuoto, ed il silenzio risuona violento nelle mie orecchie. Il nulla aleggia attorno a me, come una nebbia fitta e impenetrabile.
 
‘Ti amo’
 
Una voce raggiunge la mia coscienza, un timbro familiare rapisce la mia attenzione.
Un lampo dorato e d’un tratto il buio cede il posto alla luce.
Un viso appare nel mio campo visivo: occhi profondi color del mare colmi di sentimento, labbra rosse, sottili e sensuali che sembrano posate su quel volto angelico solo per essere baciate. Un sorriso si dischiude da quelle labbra, mostrandomi i denti perfetti e la lingua rosea.
Attonito da quella visione celestiale, riconosco Justin dietro quei lineamenti e, tutt’a un tratto le mie labbra si distendono in un sorriso e i muscoli si rilassano. E’ tornato, ed io non sono più solo, la sua presenza ha cancellato le tenebre che mi avvolgevano per regalarmi il mio Raggio di Sole.
Restiamo fermi a fissarci per un tempo che sembra non finire: osservo i suoi lineamenti e le sue movenze perfette. Non sembra nemmeno reale.
Mi avvicino piano allungando una mano, per accertarmi che tutto questo stia accadendo davvero; per sfiorare i suoi capelli color dell’oro, così morbidi e setosi. Quella mano ora scende lungo il collo per posarsi nell’incavo di congiunzione con la spalla, mentre l’altra si fa avanti timidamente per andare ad accarezzare la sua guancia.
Le mie mani, bramose di esplorare quel corpo perfetto, continuano a percorrerlo: sfiorano le braccia, il collo, il torace; risalgono per immergersi nei capelli e per posarsi infine, nuovamente sul suo viso. Sorride. Fissa il suo sguardo nel mio ed io mi perdo, beandomi nelle profondità del mare che sono i suoi occhi.
Perdo totalmente il senso della realtà. Nella testa un turbinio di emozioni e sensazioni mi manda in confusione, mi aggrappo a lui con tutte le mie forze, fisiche e mentali, per non perderlo: le mie braccia sono ora attorno al suo collo ed è giunto il momento in cui le sue mani inizino ad esplorare il mio corpo.
Partono dal basso della spina dorsale e percorrono con dolcezza la mia schiena, lasciano scie bollenti lungo tutto il percorso per arrivare alle spalle: ora le mani sono ben aperte per catturare ogni centimetro della pelle nuda delle scapole. Salgono ancora, sul collo, sul viso, sfiorano le mie labbra con i polpastrelli lasciandomi con la bocca semiaperta, in attesa.
Continua a esplorare il mio corpo, ha gli occhi chiusi per imprimere bene nella mente le immagini che le sue mani registrano; i miei sono altrettanto chiusi, per amplificare le sensazioni che i suoi tocchi mi provocano.
E’ arrivato al torace: si sofferma sui capezzoli quel tanto che basta a strapparmi un gemito di piacere, poi scende sul ventre posando, alla fine, le mani sui fianchi.
Al termine della corsa, simultaneamente, apriamo gli occhi: un lampo di maliziosa intesa li attraversa; così, lentamente i nostri visi si accostano, sempre più vicini l’uno all’altro, come calamite attratte da un campo magnetico.
Finalmente l’attesa è terminata e mi lascio travolgere dal desiderio e dalla passione che, frenetica, pulsa attraverso ogni mio muscolo.
Le nostre labbra s’incontrano ed iniziano una lenta danza fatta di piccoli baci sul mento, sul naso, sugli zigomi, per arrivare ai lobi delle orecchie e poi rincontrarsi in un nuovo ed impetuoso bacio.
Le sue labbra premono sulle mie e la sua lingua cerca impaziente di insinuarsi tra i denti per trovare la mia; arreso all’ebbrezza che ciò mi provoca, apro la bocca per accogliere il suo bacio con passione, abbandonandomi completamente, lasciandomi guidare da lui attraverso nuovi orizzonti.
Gemiti e sospiri inondano il nulla che ci circonda: i volti deformati dal piacere.
La smania di averlo è tale che i miei baci si fanno più insistenti, la mia lingua irrompe nella sua bocca facendosi strada per catturare la sua. Lui di risposta intensifica i movimenti del corpo, che lentamente si avvicina, aderendo al mio.
Le mani come impazzite solcano, desiderose, i nostri corpi, carezzando e toccando ciò che incontrano, senza tralasciare nulla.
Siamo amanti ritrovati, soli in un mondo etereo fatto di sensazioni, con i corpi uniti in un perfetto incastro, ci amiamo con vigore e con un entusiasmo tale da far mancare il fiato.
 
Tutto intorno, la fievole luce piano si spegne ed il buio mi avvolge, imprigionandomi nuovamente. Caldo e freddo si susseguono in un circolo vizioso, torturando la mia pelle con brividi irruenti, che mi scuotono dall’interno: gli ultimi spasmi di un’estasi arrivata ormai al culmine. Piccole gocce di sudore imperlano la mia fronte e colano sul viso: dolci lacrime di un sogno passato.
Sono solo. Il loft è completamente vuoto, ed il silenzio risuona violento nelle mie orecchie.
Il nulla aleggia attorno a me, come una nebbia fitta e impenetrabile.
 
‘Justin… Mi manchi.’
 
La mia voce è roca, fuoriesce spezzata dalla gola inaridita.
A volte ritornano, i ricordi dolorosi di quei giorni mi piovono addosso, distruggendomi. Sgretolano completamente il muro che ho costruito attorno ai miei sentimenti per lui.
Mi sveglio di soprassalto e mi guardo intorno: l’appartamento è vuoto, non c’è nessuno a parte me, nessuna ombra del giovane che ho sognato. Lacrime amaramente nostalgiche rigano il mio volto. Non so come altro reagire, il pianto è l’unica cosa che mi libera; è l’unica cura per il mio cuore spezzato.
Mi domando se riuscirò mai a superare il dolore che quei giorni portano con sé, o se ogni volta, dopo aver sognato il suo ritorno, dopo averlo amato ancora, la pesantezza dei ricordi mi piomberà addosso annientandomi. Come un’arma a doppio taglio.
 
Non sto dicendo che mi dispiace, non mi pento delle scelte che insieme abbiamo fatto e nemmeno dimenticherò i dolci momenti passati ad amarci. Continuerò a vivere la mia vita, lasciando comunque spazio alla speranza di rivederlo, un giorno.
 
Perché, in fondo, non è vero che non m’importa, non è solo tempo. Se anche fosse mai, se anche non lo dovessi più incontrare, sarà un vuoto incolmabile nel mio petto; nessuno potrà mai riempirlo se non il mio angelo… Il mio diavolo… La mia distruzione… Il mio paradiso.
Il mio Raggio di Sole.
 

No I’m not saying: I’m sorry.
One day, maybe, we’ll met again.
I will never forget, I will never regret.
I will live my life.


 


 


NdA: buon pomeriggio gente! Sono tornata, ho messo in pausa il dovere per dedicarmi un pò alla scrittura.
E' da un pezzo che la bozza di questa OS era lì ferma nel mio quaderno, ogni volta che la rileggevo sentivo che mancava di qualcosa. Poi, finalmente, l'ispirazione è tornata ed ora potete leggerne i frutti.
Vi capisco se decidete di odiarmi per l'ennesima freccia al cuore, ma sono le storie che mi vengono meglio.
E mi scuso per l'OOC di Brian, ma è venuto così, un pò fluff, che non è proprio il suo genere.

Ma ora basta parlare, ringrazio chi passerà di qui e riuscirà ad arrivare fino in fondo. Se avete tempo e voglia lasciate pure un commento per dirmi come vi è sembrata la storia, ne sarei felice.
Ah quasi dimenticavo, le parole in corsivo sono tratte da due magnifiche canzoni:
1 - 'Weapon'
di Matthew Good
2 - 'Closer to the edge' dei 30 Seconds to Mars

A rileggerci.

Baci, Jo...

   
 
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