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Autore: Gaia Bessie    08/12/2012    6 recensioni
Perché, in verità, di donne ne hai avute davvero tante. Ma ne hai amata solo una.
[Enrico VIII/Anna Bolena]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Tudor/Inghilterra
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Piccolo tributo ad Anna Bolena. Perché credo che lei sia stata davvero l'unica. Buona lettura.

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Di donne, ne hai avute davvero tante: c’era un tempo – adesso nessuno ricorda, naturalmente, la tua pessima fama ha insabbiato il resto – in cui eri davvero il più bel sovrano della cristianità. E potevi avere tutte le donne, lo sapevi. Ne hai avute davvero tante, Enrico, te lo ricordi?
Una sola, in verità, ne hai amata realmente. La più insospettabile, quella il cui nome è stato bandito dalla comune memoria, lasciando solo un fugace e proibito ricordo. A volte, perfino tu fai fatica a ricordare com’era, quando c’era lei. Chi eri tu e chi era lei e cos’eravate, quando il mondo sembrava pronto a inginocchiarsi ai vostri piedi. E di lei ricordi solo i contorni  più vaghi e sbiaditi, quelli che solo tu avresti dovuto conoscere. L’hai bandita dal tuo cuore, eppure lei continua comunque a tornare. Perché, in verità, di donne ne hai avute davvero tante. Ma ne hai amata solo una.

***


Non hai esitato a mandar via Caterina, a ripudiare il tuo affetto per Bessie Blount e Maria Bolena, quando l’hai vista. Non hai esitato a tradirla quando l’hai vista così certa del proprio potere, facendoti forte di quella farsa che rischiava di rovinarti per sempre. eppure, le recite ti sono sempre piaciute: e la tua recita era quella, sminuire la voragine che lei aveva aperto nel tuo cuore, con la lentezza esasperante di un dottore. E tu, in tutta sincerità, non te lo aspettavi. Ti aspettavi un sorriso compiacente e tristezza negli occhi, come faceva Caterina. Non ti aspettavi la rabbia e le urla, non ti aspettavi di sentirti realmente in colpa. Non ti aspettavi che lei reclamasse la sua dignità di regina, proprio lei che l’altra regina l’aveva gettata giù dal suo stesso trono. Forse, l’hai amata anche per questo. Sta di fatto che non è per questo che hai deciso di mandarla via. Perché Anna di errori ne aveva commessi tanti. E tu l’hai mandata via per l’unico crimine di cui non si era macchiata. L’hai mandata via perché, semplicemente, non amava solo te.

***


Anna Bolena era il suo nome, sepolto sotto l’ignominia della condanna che le hai riservato. Non hai nemmeno avuto il coraggio di andare a vedere la pietra marmorea e il suo nome inciso lì sopra, l’unica testimonianza della sua esistenza. Escluso il fantasma che ti tormenta ogni notte, senza lasciarti tregua. Ti hanno detto che è morta con un sorriso dolcissimo sul volto e una preghiera muta sulle labbra. È morta per liberarti dal suo giogo. In verità te ne ha gettato addosso uno ancora più pesante. Mentre lei moriva per colpa tua, tu sceglievi l’abito per il tuo terzo matrimonio. L’hai lasciata da sola ad attendere la grazia, te lo ricordi? L’hai lasciata davanti al ceppo e con il boia alle spalle, con un briciolo di speranza nel cuore. Anna attendeva la grazia che, in silenzio, le avevi promesso. Non sei mai stato bravo a mantenere le promesse, non è vero? Ti facevi chiamare “Sir cuore leale”, ma in realtà il tuo cuore è stato il più sincero bugiardo di tutti. Anna ti viene a trovare ogni notte, adesso. Te lo meriti, lo sai.

***


Hai mandato via la piccola Elisabetta, lontano da te, per eliminare gli ultimi riverberi di ciò che era Anna. L’hai mandata via per non dover combattere con lo sguardo scuro che ha ereditato dalla madre, spiazzandoti. Ricordandoti quella tacita promessa che hai brutalmente infranto, senza avere il minimo riguardo per lei. E lei, in fondo, è sempre stata l’unica. Non Jane, ma Anna. Guardi il piccolo Edoardo, anche lui orfano, e ti chiedi cosa sarebbe successo se fosse stata Anna a donarti un erede. Non l’avresti salvata.
Lei ti ha introdotto in quel limbo di passione in cui ti eri smarrito, con lei, e tu l’hai abbandonata lì. Non l’avresti salvata perché era lei, semplicemente. Perché nessuno è mai stato come lei. Tantomeno la pallida e insipida Jane, l’imperfetta sostituta che ha preso il suo posto. Ha chiesto di te, prima di morire, e tu non sei corso da lei. Anna ti teneva per un braccio, seduto sul trono, impedendoti di muoverti.

***


Ti sei risposato con una donna di nome Anna, di nuovo. E sei rimasto deluso per la tangibile differenza che c’era fra Anna di Cléves e l’altra Anna, la tua Anna. La tua quarta moglie sorride scioccamente e balbetta poche ed elementari parole, si chiede il perché di quel tuo sorriso tirato che esibisci. Cavalca accanto a te e si vergogna di rivolgerti la parola, forse impaurita dalla tua ostilità. Perché, anche se non può saperlo, mentre annuisci  distrattamente di fronte al suo balbettio sconnesso, continui a struggerti al pensiero della prima Anna. E in silenzio ricordi che hai infranto una promessa. Non l’hai salvata. E lei ti tormenta, seduta in un angolo, un sorriso cortese e gli occhi scuri pieni di ostilità.

***


E' solo una recita, la tua. O forse credi davvero che qualcun’altra potrà mai sostituirla?  Magari credi davvero che la vaga somiglianza fra Anna e sua cugina sarebbe bastata? Lo credevi davvero?
Una ragazzina come Catherine Howard che sostituisce Anna. Sarebbe come chiedere alla luna di sostituire il sole. Eppure, sei stata tu a mandarla via. Ricordi? L’hai guardata passeggiare per giorni con suo fratello, le teste così vicine da sembrare una sola. L’hai vista sorridere e civettare con Norris e Smeaton, esibirsi fiera nel suo fascino bruno e diverso, quello che ti aveva stregato. L’hai vista e hai avuto paura di perderla. Così, l’hai mandata via tu, per primo. E lei è tornata, solo per te.

***


Di donne, ne hai avute troppe. Sei mogli e diverse amanti, tutti volti che hai conosciuto col tempo. Alcuni non hanno lasciato un’impronta indelebile su di te, altri hanno lasciato solo un alone sbiadito che doveva ricordare l’esistenza di quell’amoretto lasciato in un angolo a morire di solitudine. Tutte le tue donne, alla fine, ti hanno lasciato qualcosa.
Anna ti ha lasciato il suo fantasma. Il dono migliore, probabilmente: una guida pronta a ricordarti il tuo errore più grande, l’attentato al tuo unico amore.
Di mogli, ne hai avute sei. Ma solo lo sguardo della seconda non ti lascia tregua, perché Anna deve ricordarti che il tuo più grande sbaglio l’hai commesso con lei.
   
 
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