Le mattine
come quella le lasciavano l’amaro in bocca.
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Le
scivolavano sui vestiti larghi filando dietro di sè un’untuosa
scia di improduttività.
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Non che in
realtà avvertisse quell’ardente desiderio di esprimere il proprio
disappunto – non era nel suo stile, e comunque non ne avrebbe
probabilmente avuto il coraggio…
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Ma il
negarlo anche a se stessa…No, quello mai.
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Sapeva
riconoscere le proprie debolezze. Conviveva da sempre con la sua particolare
abilità di riconoscerne i sintomi al primo colpo.
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Ma…Neji
era Neji. L’ormai celebre genio
della casata cadetta.
wwwwww
E suo
padre…suo padre non aveva di certo bisogno di ninja inutili, come ormai
era abituato a definire chiunque intralciasse i suoi allenamenti.
wwwwww
Abbassò
gli occhi chiari al terreno polveroso e scostò appena una piccola zolla
di sabbia con il piede.
wwwwwwwww
Peccato
che spesso in quella categoria vi rientrasse anche lei.
wwwwww
Inutile
confutare che suo padre preferisse di gran lunga seguire il nipote piuttosto
che la figlia maggiore…sarebbe stata quasi una contraddizione.
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Ma non le
piaceva lamentarsi per quella situazione piuttosto scomoda, anzi. Finchè
si fosse trattato di rafforzare il suo controllo del chakra e la
rapidità di movimenti, vantava uno dei migliori metodi che si fossero
potuti applicare allo scopo, bastavano solo…altre due persone che
condividessero il suo stesso senso dell’impegno!
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Adorava le
sessioni di allenamento con il suo team – produttive, efficienti e
frequentemente alternate da sprazzi di risate – e niente le pesava particolarmente quando era in loro compagnia.
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Solo
che…qualche volta avrebbe desiderato avere un po’ più di
quelle attenzioni che di solito vengono riservate
all’erede predestinato di un clan.
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Preparare nikuman e tè verde da offrire ai
propri famigliari non era proprio il massimo a cui
avesse voluto aspirare…
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Invece
anche quel giorno si era dedicata quasi esclusivamente a
quell’occupazione.
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Aveva avuto
appena la possibilità di attivare il Byakugan per un paio di
secondi…
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Sprizzo di
potenza neutralizzato da un obiettivo apparentemente infruttuoso.
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“Hinata, impara ad osservare
con attenzione le mosse del tuo avversario…altrimenti non imparerai mai a
scorgere i punti di fuga durante un combattimento.”
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Aveva
prontamente annuito all’avviso del padre e bè, per il
resto…si era limitata a studiarlo rimanendo in disparte, mentre lui si
gettava in una serie ripetuta di Juuken
contro Neji.
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Solo
questo…studiarlo.
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Un piccolo
sospiro scaricò leggermente la sua apprensione.
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Si era
avvilita fin troppo.
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Perché
continuare a pensarci, in fondo? Non avrebbe di certo migliorato la situazione
con un paio di gemiti e qualche occasionale lacrima di frustrazione.
wwwww
Convinse
se stessa che non ne valeva davvero la pena.
wwww
Se non
poteva approfittare della disponibilità dei membri della sua
casata…tanto valeva applicarsi con metodo ad uno dei suoi tanti esercizi
che ogni giorno si prefissava di portare a termine.
wwwwww
Chissà
se i suoi amici erano ancora a casa a poltrire!
Conoscendo
Kiba e i suoi orari assurdi, era più che probabile…
In ogni
caso, la loro presenza e la loro collaborazione le sarebbero tornate molto
utili.
wwwwww
Con
tranquillità, senza porsi alcuna fretta, raggiunse il campo
d’allenamento in cui lei e il suo team di solito si recavano nel
pomeriggio; non era molto distante dalla propria abitazione, per
cui non le risultava difficile arrivarci.
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“Kurenai-sensei?”
provò a chiamare con la sua vocina flebile prima di varcare i due pali
che ne delimitavano il perimetro.
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Nessuna
risposta equivale all’essere deserto…
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Come
immaginava.
wwwwww
Nonostante
la presenza del manichino di paglia, nemico immaginario di tante battaglie, dei
tanti kunai sparsi disordinatamente per terra e delle cortecce scheggiate dai
tanti colpi incassati, nessuno li stava utilizzando.
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“Non
c’è nessuno…” sospirò con un’alzata di
spalle.
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In questo
caso…tanto valeva continuare nella sua passeggiata solitaria fino al
momento in cui non avrebbe incontrato Kiba e Shino – perché lo
sapeva, sarebbe successo –
impegnati a dare qualche calcio al tronco che utilizzavano durante le loro
sessioni.
wwwwww
In
effetti, non era molto facile che qualcuno si allenasse appena dopo
pranzo…
wwwwwww
Tranne i
ninja più ostinati, ovviamente.
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Chissà,
forse Naruto-kun…
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Il pensiero
venne interrotto da una piccola risata divertita.
Sì,
Naruto-kun ne sarebbe stato indubbiamente capace.
Era sempre
così…caparbio!
wwwwwwwwww
Una
piccola folata di vento alzò appena il lembo del suo cappotto e quello
di alcuni passanti vicini; senza nemmeno accorgersene, era entrata nel cuore
del villaggio.
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Hinata si
guardò intorno sorridendo spensierata. Durante il pomeriggio era sempre
così pieno di colori e di chiacchiere assordanti…
wwwwwwwww
Un ottimo
modo per distrarsi un po’ dai crucci giornalieri; adorava sfilare tra le
stradine di Konoha e ammirare quello spettacolo di vitalità e allegria
che serpeggiava di continuo nella piccola comunità e di certo non
sarebbe mai mancato.
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Camminò
per qualche altro metro, quando notò una piccola combriccola di bambini
correre verso di lei.
Sicuramente stanno giocando a fare
i ninja,
pensò Hinata divertita ripensando a quando, da
bambina, tentava strenuamente di imparare a maneggiare correttamente uno
shuriken: era così maledettamente difficile!
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La ragazza
evitò all’ultimo momento la traversata selvaggia dei bambini, che
la urtarono leggermente con le braccia sollevate perpendicolarmente al corpo.
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“Ah…”
Hinata perse appena l’equilibrio e quando si voltò indietro ebbe
giusto il tempo di scorgere il gruppetto festoso sparire dietro l’angolo
di un locale…senza risparmiarsi di travolgere un altro paio di persone.
La kunoichi, una volta riacquistata la sua stabilità, con una mano
pulì energicamente la manica del suo cappotto, leggermente impolverata
di terriccio, per poi tornare a concentrarsi sul proprio percorso.
wwwwwwwwwwwww
Una
piccola macchia bianca per terra catturò l’attenzione della sua
coda dell’occhio.
Volse il
capo verso il basso: prima non l’aveva notata affatto…
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Si
chinò sulle ginocchia per osservare meglio ciò che stava cercando
di identificare.
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Sembrava
quasi…
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…Un
pezzo di carta.
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Sì,
ma…aveva forme fin troppo regolari per essere un semplice brandello
anonimo.
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Si
curvò ancora di più verso il terreno, sempre più
incuriosita.
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C’era
scritto qualcosa.
wwwwwwwww
“…”
Flesse appena le dita, esitando prima di continuare.
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La rigida etichetta
che aleggiava nel clan Hyuuga era chiara, e d’altro canto era una lezione
che le era stata impartita più volte fin da quando
era poco più che una bambina: non bisogna raccogliere oggetti
sconosciuti da terra.
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Ma per una
volta, una volta soltanto, Hinata si sentì autorizzata ad infrangere
quella regola così giudiziosa.
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Insomma…chi
avrebbe potuto biasimarla?
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E francamente,
era abbastanza grande ed intelligente per cominciare ad ignorare quelle regole
pressoché inutili.
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Allungò
una mano e prese tra il pollice e l’indice quel pezzo di carta che lei
trovava tanto singolare. Studiandolo attentamente mentre se lo portava al di
sotto del viso, notò che era tappezzato interamente da grandi chiazze di
colore, lettere e numeri sparsi qua e là come a tappare ogni centimetro
libero possibile.
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Lesse le
scritte che vi erano riportate a grandi caratteri.
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…
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“Hm…”
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Confidava
in una cosa del genere.
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Sembrava
che l’Ichiraku avesse dato il via ad una nuova trovata per attirare
più gente, oltre che allo sfruttare il profumo dei loro ramen appena
conditi da una pioggia di spezie.
Ora, per
esempio, aveva cominciato a spargere volantini come quello che lei stessa stava
tenendo in mano. Un buono per una scodella di ramen gratuita.
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Probabilmente è stato uno di
quei bambini a perderlo, ipotizzò Hinata guardandosi intorno sperando di scorgere uno
dei membri di quel gruppetto con cui si era scontrata poco prima. Ma
chissà dov’erano finiti, ormai…di sicuro non erano
più nei paraggi.
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Scrutò
di nuovo il biglietto, vagamente assorta.
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Bè…sarebbe
tornato utile, senza dubbio, ma…non è che andasse particolarmente
matta per i ramen, sinceramente.
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Tuttavia,
riflettè distrattamente, non c’era nemmeno un motivo valido per cui avrebbe dovuto buttarlo via per la seconda
volta…
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Lo
piegò a metà e se lo infilò in tasca.
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Un passo
dopo l’altro, riprese il suo ormai affermato passeggio per la via
principale di Konoha, che cominciava a riempirsi sempre più di gente
chiacchiericcia e arzilla. La confusione si stava dirigendo verso un sostanziale
incremento, cosa che cominciò vagamente ad infastidire la piccola Hyuuga.
Preferì cambiare immediatamente rotta: magari avrebbe potuto cercare di
infiltrarsi in uno di quei vicoletti secondari di cui il villaggio era pieno,
per assaporare un po’ di quell’arietta fresca che si può
trovare solo in passaggi isolati e scarsamente frequentati come quelli.
wwwwwwwwww
E poi
aveva voglia di sgranchirsi le gambe ancora un po’ prima di dedicarsi
all’allenamento vero e proprio in compagnia del suo team.
wwwwwwwwww
Voltò
a sinistra di un piccolo stand. Se avesse tagliato per il cortile
dell’accademia sarebbe giunta in quel grande spiazzo proprio accanto
all’edificio che…
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…
wwwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwwwwwww
…
wwwwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwwww
Le
pulsazioni mancarono di un battito.
wwwwwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwwwwww
Quel
pizzicorino alle gote la sorprendeva sempre nei momenti più
imprevedibili. E veniva puntualmente vaporizzato da
una colata ben più ardente…e distruttiva.
wwwwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwwwww
Gli occhi
saettarono preventivamente verso un’altra direzione.
Tutte, ma
non quella.
wwwwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwww
Quella
morsa allo stomaco…No, non mancava mai all’appello. Le mozzava il
respiro.
Buffo. Un
semplice crampo, eppure tutte quelle conseguenze.
wwwwwwwwww
Tu-tum.
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Non si era
nemmeno resa conto che i suoi piedi avevano interrotto bruscamente il loro
movimento – indipendentemente dalla sua volontà – lasciandola agganciata al terreno polveroso
appena chiazzato d’erba.
wwwwwwwww
Tu-tum.
wwwwww
Entrambe
le mani sfrecciate istantaneamente al di sotto del mento, in preda ad un
irresistibile impulso di torturarsi a vicenda.
Smantellamento
reciproco.
wwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwwww
Labbra
asciutte, bocca impastata, guance ribollenti di caldo fluido scarlatto.
wwwwww
E tutto per
una sagoma ciondolante e dalle movenze pressoché goffe.
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Appena
sbucata dalla via parallela alla sua.
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Parla…dì qualcosa!
Accidenti!
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No, non
era un problema ricercare parole idonee; quelle affiorarono alla punta della
lingua spontaneamente, non vi era alcun inconveniente.
wwwwww
Solo…una
barriera – attivatasi nel momento esatto in cui le sue palpebre celarono
con un violento movimento i suoi occhi chiari – impediva loro di passare
allo stadio successivo.
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E si sa
che un passo in più comporta sempre uno sforzo.
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Avrebbe
voluto volentieri guardarsi intorno alla ricerca di un qualcosa – un
albero, un palo, qualcosa di alto e rigido – dietro cui
potersi nascondere, ma allo stesso tempo desiderava con tutta se stessa di
mostrarsi per quello che era.
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Basta
annidarsi nei meandri delle ombre.
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Alzò
appena una mano, giusto per segnalare la sua presenza.
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“Uh?”
Naruto abbandonò la sua corsa da un capo all’altro della piccola
via che stava attraversando e voltò il capo verso la ragazza, attratto
dal suo movimento. “Hinata?”
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“Naruto-kun…”
Il richiamo venne mormorato tra i denti. “Co…cosa ci fai qui?”
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Lo
guardò appena negli occhi; sì, lo sapeva, era orribile
distogliere lo sguardo dal proprio interlocutore, ma…i casi da
fronteggiare sono un’infinità.
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Quello era
sempre uno dei più difficili.
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“Ho
finito adesso di allenarmi” rispose il biondo inarcando le sopracciglia e
scrollando le braccia; gesti che esprimevano una certa fierezza non
espressamente dichiarata. Hinata notò diverse macchie di fango e polvere
sulla sua tuta.
wwwwwwwww
“Ti
sei allenato…fino adesso?” mormorò lei spalancando
leggermente gli occhi. In realtà si aspettava una cosa del genere, ma
sentirselo dire dal diretto interessato non può che impressionarti, in
ogni caso.
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“Bè…”
Naruto sorrise furbescamente e sghignazzò allegro incrociando le braccia
dietro la testa. “A dire il vero avrei anche continuato, ma la fame ha
preso il sopravvento!”
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Hinata
sbuffò compiaciuta e abbassò lievemente il capo: sì, si
aspettava anche quello.
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“Maledizione,
quando lo stomaco comincia a lamentarsi non c’è modo di fare
qualcosa!” gemette Naruto contrariato grattandosi la nuca con una mano.
“Ad esempio, solo pochi minuti fa ero talmente concentrato che avrei
potuto sradicare un albero con…”
wwwwwwwww
Non che
Hinata non stesse ascoltando il racconto delle sue imprese mattutine, ma una
piccola parte della sua mente era totalmente assorta nel piacere di osservarlo
divincolarsi in quel modo così animato e fervente.
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Non era la
prima volta che sperimentava una cosa del genere.
wwwwwww
Era
quasi…rilassante.
wwwwwwwwww
Complementare
alle sue ansie, comunque.
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“Mah…”
wwwwwwwwww
Hinata
tornò a sintonizzare l’attenzione sul discorso del ragazzo; era
bastato un sospiro per riprendere fiato a distoglierla dalla sua meditazione
parallela.
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“Ormai
è inutile lamentarsi” continuò il biondo sbuffando.
“Tanto vale che faccia un salto all’Ichiraku prima di incontrarmi
con Kakashi-sensei…!”
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“Hm hm…” annuì Hinata passandosi una mano
accanto alla guancia.
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Tiepida…non
infuocata.
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Contemporaneamente,
Naruto aveva infilato una mano nella tasca posteriore dei pantaloni e ne aveva
estratto il suo inseparabile portafogli a forma di ranocchio. La chiusura di
metallo scattò con un colpo secco e cominciò a frugarvi
all’interno.
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“Hmm…sembra che ultimamente anche Gamachan soffra la
fame…”
Il ragazzo rovesciò il contenuto del piccolo astuccio sul
palmo della mano aperto e contò quante monete aveva accumulato.
“Ho giusto i soldi sufficienti per una scodella di ramen…!”
mormorò con tono indagatore…per poi ordinare subito dopo alle
proprie mani di torcere i propri capelli. “Aaah,
accidenti! Speravo di provare quel nuovo gusto di cui mi avevano
parlato…” mugugnò sconsolato ricacciando Gamachan nella
tasca.
wwwww
Hinata
inarcò appena le sopracciglia mentre lo
osservava mutare repentinamente espressione; era incredibile come riuscisse a
passare dal sorriso più gaio al broncio più avvilito in
così poche mosse.
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Era
chiaramente dispiaciuto per quella possibilità in cui aveva sperato e
che invece era andata in fumo.
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Non lo
sarebbe stato per qualsiasi altro di sua conoscenza – non da tutti
disperarsi per una scodella di ramen – ma sapeva
che per lui era stato un…duro colpo.
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Sì…diciamo
pure così.
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Gli
interessi e le passioni variavano da persona a persona.
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Ma
sicuramente avrebbe potuto approfittarne durante la sua prossima puntata
all’Ichiraku, in fondo non era poi così…
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Ramen…
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Ichiraku…
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Soldi appena sufficienti…
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Quelle
parole vorticarono in modo confusionario e insolito nei corridoi della mente di
Hinata non appena ebbe infilato distrattamente la mano nella tasca del proprio
cappotto.
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Anzi…non
appena le sue dita esili sfiorarono sovrappensiero la
liscia superficie cartacea che aveva posto al riparo pochi minuti prima.
wwwwwwwww
Oh,
accidenti…
wwwwwwwww
Aveva con
sè l’arma vincente per risollevare l’animo di Naruto…e
lei non se ne era nemmeno resa conto!
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Quante
esitazioni…
Dannose, tra
l’altro.
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Accidenti.
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Scosse la
testa.
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Non era il
momento di pensare in negativo!
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Non era
poi così difficile…bastava solo passargli
quell’insignificante pezzo di carta!
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Tu-tum.
wwwwwww
Avrebbe
fatto felice sia Naruto-kun che lei stessa.
wwwwwwww
Arma a
doppio taglio.
Niente di
più efficace.
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Daglielo.
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Sigillò
l’indice e il medio ai due lati della carta ripiegata.
Le sentiva
tremare appena.
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“Pazienza…rimanderò
al dopo missione!” esclamò Naruto scanzonato battendosi con una
mano sullo stomaco.
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“Na…”
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Daglielo, maledizione!
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“Na-Naruto-kun…”
pigolò Hinata portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
wwwwwwwww
“Eh?”
chiese l’altro abbandonando i suoi ragionamenti e voltandosi verso di
lei. “Hai detto qualcosa, Hinata?”
wwwwwwwww
La ragazza
ringraziò mentalmente il cielo che fosse riuscita
a farsi sentire.
wwwwwwwww
Tu-tum.
Tu-tum.
wwwwwwww
“Io…”
wwwwwwwww
Cavolo…le
guance erano di nuovo vicino al punto di fusione.
Ma il
danno era fatto, ormai…
wwwwwwww
Che faccio? Che faccio?
Naruto-kun
non distoglieva lo sguardo da lei!
wwwwwwwwwww
Strinse
ancora di più le falangi contro l’oggetto tanto conteso e,
lentamente, cominciò a sollevarlo dal fondo della tasca.
wwwwwwww
Tu-tum.
Tu-tum.
wwwwwwwww
L’aveva
estratto completamente, ormai. Da uno spiraglio tra le palpebre, notò
che il ragazzo stava osservando con grande curiosità la sua mano chiusa
a pugno.
wwwwwwwww
Non fermarti…
È solo un biglietto,
accidenti!
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“Ehm,
io…ho trovato…” cominciò la ragazza, la voce instabile.
Gli occhi sfrecciarono al terreno.
A quanto
ricordava, la forma delle sue scarpe non era mai stata così
interessante.
wwwwwwwww
“Hm?”
Naruto aggrottò la fronte.
wwwwwwwww
Tu-tum.
Tu-tum.
Tu-tum.
wwwww
“Ehm…”
wwwwwwwwwww
Come in
preda a uno sforzo sovrumano, Hinata allungò le mani in avanti.
“Q-Questo…ehm..l’ho
trovato…per terra…” ansimò tutta d’un fiato. “Vorrei…ecco,
uhm…”
wwwwwwwww
Il peso
sullo stomaco cambiò postazione.
Un
improvviso groppo in gola le impedì di continuare.
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No,
proprio non ce la faceva.
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Naruto la
squadrò da capo a piedi – non capiva proprio cosa le fosse
preso… - perplesso, poi tornò a fissare il piccolo pezzo di carta
che la ragazza gli stava porgendo.
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“È
per me?” chiese grattandosi una guancia dubbioso.
Non era la prima volta che Hinata gli offriva qualcosa senza un motivo logico…
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“Hm…”
mugugnò l’altra con un impercettibile cenno del capo.
Era il
massimo a cui riuscisse ad arrivare, in quel momento.
wwwwwwwww
La grana
serica le scivolò dalla presa, in un attimo che parve durare
all’infinito.
Il
crepitio della carta che veniva dispiegata le
ronzò inquietante nelle orecchie pulsanti.
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Tu-tum.
Tu-tum.
wwwwwwwwwww
Si
aspettava che avrebbe detto qualcosa nel giro di pochi minuti; intrecciò
le dita delle mani nell’attesa, sfregandole vorticosamente l’una
contro l’altra.
wwwwwwwwwwwww
Tu-tum.
Tu-tum.
Tu-tum.
wwwwwwwww
…
wwwwwwwww
Solo il
cinguettio degli uccellini e il frusciare delle fronde degli alberi vicini.
Ma da
Naruto-kun…nemmeno un piccolo fiato.
wwwwwwwwwwwwww
Ma…perché?
Che fosse
rimasto…deluso?
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Accidenti,
forse la promozione era scaduta da tempo e lei non l’aveva notato sul
biglietto…
Le sue
mani continuavano a sudare copiosamente in quella girandola di ansie e agonie.
wwwwwwwwwwwwww
Ma perché non diceva niente?
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Gli occhi
penetrarono la barriera della folta frangetta.
Alzò
completamente la testa, rinvigorita da una fermezza che non era da lei.
Solo lo
sguardo arrancava ancora volutamente indietro.
wwwwwwwwww
Dai…guardalo!
wwwwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwwwww
Le iridi
lattiginose andarono lentamente a ricercare quelle acquose del ragazzo, di cui
al momento non riusciva a scorgere altro che i pantaloni
dell’inseparabile tuta arancione.
wwwwwwwwwww
“Ehm…”
wwwwwwwwwwww
Le ciocche
modellate alla forma del viso ondeggiarono lievemente all’arietta
frizzante che lievitava tra i sottili spiragli di luce.
Una
piccola parte della mente di Hinata venne ammaliata
dal riverbero che perversava sul coprifronte di
Naruto.
wwwwwwwwwwwwwww
…Lo
stesso Naruto che ora stava fissando il biglietto dell’Ichiraku ad occhi
sbarrati e quasi fuori dalle orbite.
wwwwwwwwww
“Naruto-kun?!” fece Hinata piuttosto perplessa incrociando il suo
sguardo bieco.
wwwwwwwww
“Q-Questo
è…” rantolò con affanno senza distogliere gli occhi
dal volantino pubblicitario che stava studiando in maniera quasi febbrile.
“Questo…”
wwwwwwwwww
Le mani
del ninja fremettero. La carta crepitò ancora.
wwwwwwwwww
Sembrava
così…alienato.
Ma che
diavolo…?!
wwwwwwwww
“Naruto-kun!”
ripetè la ragazza, stavolta con un tono di voce leggermente più
deciso.
wwwwwwwwww
Reazione
quasi immediata.
Hinata sussultò quando il ninja, non appena lei ebbe
richiuso la bocca, alzò di scatto gli occhi su di lei e cominciò
ad osservarla come in preda a un fervente impulso interiore.
wwwwwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwwwwwww
“Hinata…”
boccheggiò Naruto convulsamente sventolando il volantino da una parte
all’altra. “Questo è…un buono omaggio
per…”
wwwwwwwwwwwww
Si
interruppe bruscamente per distogliere lo sguardo e controllare ancora una
volta ciò che era scritto sul biglietto.
wwwwwwwwwww
La piccola
Hyuuga avvertì un sorrisino complice affiorarle spontaneamente alle
labbra.
wwwwwwwww
“Io…”
cominciò timidamente passandosi una mano sotto il mento, provata
dall’emozione per essere riuscita a fare centro nel suo primario campo
d’interesse. “Volevo solo…”
wwwwwwwwww
Il
continuo non arrivò.
O
meglio…non le venne permesso di andare avanti.
L’abbraccio
di Naruto era troppo stretto.
wwwwwwwwww
…Troppo stretto.
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“Na…ru…”
boccheggiò Hinata, improvvisamente privata del proprio fiato.
Il chiaro
corso degli eventi non era ancora stato ben analizzato dalle sue meningi.
Una furia
dall’aroma di terra fresca l’aveva travolta senza lasciarle scampo.
wwwwwwwwwwww
“Hinata!!” ululò Naruto al culmine della gioia, gli
occhi che scintillavano mentre la strattonava da una parte all’altra con
le braccia intorno al collo di lei. “Hinata!!”
wwwwwwwwwwwww
“Ah…”
wwwwwwwwwwww
Brividi…
Guance
bollenti.
Nessun
segno di risposta.
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Respira, Hinata, respira!
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Naruto-kun
la stava abbracciando.
Abbracciando.
…
…Abbracciando!
wwwwwwwwww
Oh mamma!
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“Hinata…!”
Naruto si staccò da lei, osservò ancora una volta il biglietto
dell’Ichiraku con occhi fiammeggianti e le dedicò un sorriso a
trentadue denti. “…Sei fantastica!”
wwwwwwww
“…”
wwwwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwwwwwwwww
…Fantastica.
Lei…fantastica?!
wwwwwwwwwww
Naruto-kun mi ha detto…
wwwwwwwwwwww
“Non
ci posso credere! Ma come diavolo hai fatto a trovarlo?!”
continuava a strepitare il ninja biondo fremendo di adrenalina – i suoi
piedi si muovevano sul posto in maniera burrascosa. “Credevo che fossero
esauriti da un pezzo!”
wwwwwwwwwwww
Era
riuscita a farlo sentire così contento…
…solo
con un biglietto per una scodella di ramen omaggio.
wwwwwwwww
Quello
strano aleggio nello stomaco…
Leggerezza
concentrata.
Candido
appagamento dello spirito.
wwwwwwwww
Hinata
sorrise.
wwwwwwwwww
Compiacimento.
wwwwwwwww
Aveva
fatto felice una delle persone a cui teneva di
più.
wwwwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwwww
“Sono
contenta…Naruto-kun…” mormorò allegramente
mentre le guance si imporporavano di nuovo di una tenue nuance
scarlatta.
wwwwwwwww
Naruto le
sorrise di rimando.
“Aaaah, sbrigati, Hinata, non vedo l’ora di usarlo!”
esclamò sferrando un pugno in aria, trionfante.
wwwwwwwwwww
La ragazza
rise coprendosi le labbra con una mano. “Vai…vai
pure…!”
wwwwwwwwwww
“Hm?”
Naruto interruppe un attimo la sua piccola danza della vittoria per squadrare
la ragazza da capo a piedi con uno sguardo ingenuamente turbato.
“Perché, tu non vieni?”
wwwwwwww
Tu-tum.
wwwwwwwwww
“Eh?!” fece Hinata sbarrando gli occhi.
Non le
aveva forse rivolto una specie di…invito?
wwwwwwwww
“La porzione omaggio è per due persone…almeno
così è scritto…” mormorò Naruto pensieroso
ricontrollando per l’ennesima volta il testo della promozione.
wwwwwwwwwww
Due
persone…
Era sicura
che le fosse sfuggito qualcosa.
wwwwwwwww
“Ma
io…” cominciò lei scuotendo il capo, ma il ragazzo la
interruppe avvicinandosi di un altro passo.
wwwwwwwwwww
Un altro passo…
wwwwwwwwww
“Non
sei forse stata tu a regalarmi questo biglietto?” chiese Naruto malizioso
sventolando l’oggetto in questione nell’arietta frizzantina.
“Devo pur sdebitarmi in qualche modo!”
wwwwwwwwwww
Bè,
se prima ne stava dubitando…quella era la certezza che le mancava.
“Io…”
cominciò la piccola Hyuuga giocherellando con le dita.
Quelle
situazioni la mettevano così in imbarazzo…
wwwwwwwwww
Naruto
sghignazzò bonario e le diede una piccola pacca sulla spalla. “Gamachan
è abbastanza fornito da permettersi una porzione di dango!” esclamò battendosi
l’altra mano sulla tasca dei pantaloni. “Così non si
lamenterà per averlo messo da parte!”
wwwwwwwwwww
Hinata,
tra i vapori – sì, li sentiva distintamente – della sua
modestia, scoppiò a ridere all’improvviso: quel considerare
Gamachan come una persona capace di pensare le suscitava, non sapeva spiegarsi
il perché, una sorta di buffa considerazione nei suoi riguardi.
wwwwwwwwwww
“Non
sarebbe contento di essere lasciato in disparte…” continuò
il ninja annuendo con convinzione. “Allora, vieni con me?”
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La ragazza
alzò la testa ancora una volta, soffermando lo sguardo sulla punta del
naso dell’altro.
Era
trepidante.
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“…D’accordo”
rispose infine con un sorriso di gratitudine.
Naruto le
voltò le spalle con una risatina soddisfatta e lei si affrettò a
mettersi al suo passo.
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Una
porzione di ramen.
Non
confidava in risultati simili.
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E dire che
la giornata si era aperta con quella solita monotonia.
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Guardò
Naruto di sottecchi per un breve attimo. Marciava a passo sicuro e spedito
accanto a lei.
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…Ma forse sarebbe finita
meglio per tutti.
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Arrossì.
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…Forse
anche per lei.
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*Din dooon* Piccola one-shot
affiorata in mente senza un motivo preciso…L’ispirazione mi ha
colpita quando meno me lo aspettavo, e così…ecco il risultato.
Bè…a
dire il vero la spinta principale è stata la voglia di cimentarmi in una
NaruHina, tra l’altro la mia coppia preferita
– ah, che dolci! ♥ -, o almeno…la prima di un
elenco infinito. Ho notato che spesso viene
considerata un po’…banale, così…ho avuto il desiderio
di “omaggiarli” con questa piccola creazione…anche se
piuttosto stupidina! ^___^;
Mi rendo
conto perfettamente che la trama non è delle più originali…ma spero comunque che vi sia piaciuta *Ale
si tortura le dita*. In futuro cercherò anche
di fare di meglio…lo prometto!
Ma si
dà anche il caso che…questa sia anche la prima ff
che io abbia mai pubblicato nella sezione di Naruto *ansia ansia* , quindi…o voi divini che vi siete
soffermati a leggere questo esperimento…vi prego, fatemi sapere le vostre
opinioni!! *__* Ci terrei moltissimo!
Grazie mille mille e…speriamo a
prestissimo! ^______^
Un bacio,
Alessandra