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Autore: sourwolf    09/12/2012    3 recensioni
"Sì, sì, 'wow', ti ho salvato la vita. Ora scendimi di dosso."
kids!sterek, traduzione. 1071 w/
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Commenti: mi stavo annoiando e avevo bisogno di Fluff. /annuisce veementemente/ Ergo, ho trovato questa cosa bellina e l'ho tradotta. Poi l'ho lasciata lì per i periodi di magra, e adesso che mi annoio ve la regalo, mentre cerco inutilmente di scrivere una harrypotter!sterek AU, perché Fluff è bello e kids!sterek è l'amore. Scusate, sto vaneggiando, fuggo.
Qui il link alla storia originale. Grazie mille a docilesun e al suo animo fluff!


***


"Per favoreeeeeeee?" Il bambino di cinque anni guardò la madre con gli occhi da cucciolo e il migliore broncio che poté "Ti prego, mamma? Te lo prometto, non ti chiederò mai più niente, mai più!"

"Stiles," la madre ridacchiò prendendo la scatola di cereali dalle piccole mani del ragazzo e l'esaminò "non ti piace nemmeno questo marca".

"Ma mamma!" Stiles mise il broncio e indicò furiosamente la scatola "è Batman!"

Sua madre alzò un sopracciglio e voltò la scatola. Vide una figurina piccola di Batman all'angolo alto della scatola attraverso una plastica trasparente con la didascalia "LIMITED EDITION: BATMAN! Collezionali tutti e 4!" scritto sotto di essa. Guardò ancora una volta il bambino e incontrò una faccia imbronciata. Sospirò e mormorò qualcosa a se stessa prima di mettere la scatola nel carrello. Stiles fece una piccola danza di vittoria e saltò per abbracciare sua madre, riempiendola di "grazie" e "ti voglio bene".

"Ok! Ok! "La madre rise e controllò il carrello, cercando di vedere se mancava qualcosa sulla sua lista della spesa, quando vide che uno degli angoli della scatola di cereali era strappata e accartocciata.

"Beh, questo non va bene", brontolò e la tirò fuori dal carrello.

"Cosa non va bene, mamma?" Stiles chiese.

"La tua scatola di cereali è tutta strappata e accartocciata, non possiamo comprarla così..." la madre disse piano.

"Vado a prenderne una nuova, allora!" annunciò Stiles e scappò via. Sua madre rimase lì a bocca aperta.



  ***********



Stiles raggiunse lo scomparto dei cereali e dell'avena e andò a guardare lo scaffale. Si accigliò quando vide che tutte le scatole dei cereali di Batman erano un ripiano più in alto di prima. Si alzò sulle punte dei piedi nel tentativo di raggiungerle, ma eramo troppo lontane. Provò di nuovo, questa volta saltando, ma ancora senza successo. Sbuffò e prese a calci il pavimento, quando il piede colpì una pila di scatole. Guardò dentro e vide che erano tutte vuote.

"Hmm, forse se salgo su questo," Stiles sorrise e posizionata una scatola ci salì sopra. Doveva ancora stare in punta dei piedi e allungarsi un po', ma finalmente raggiunse i cereali.

"Sì", sorrise, entrato in possesso dei cereali, ma, non appena li ebbe ottenuti, il contenitore vuoto sotto i suoi piedi cedette. Si sentì cadere come in uno di quei film d'azione, in slow-motion. Avrebbe voluto urlare, ma aveva la gola secca. Il suo cuore correva e sentiva il suo corpo intorpidirsi. Chiuse gli occhi e si preparò a cadere.



  **********



  "Mamma", un bambino di nove anni si lamentò "dici sul serio?"

"Andiamo Derek," la madre gli rivolse un sorriso paziente "per la mamma?"

"Sì Derek," una ragazza che era di qualche anno più grande di Derek lo prese in giro, sbattendo le ciglia verso di lui "fallo per mamma".

"Laura". Derek ringhiò.

"Derek," Laura ribatté.

"Te lo giuro-" minacciò Derek.

"Cosa? Cosa farai Derbear¹?" lo derise la sorella.

"Ti azzannerò la gola." Derek ringhiò ed i suoi occhi lampeggiarono.

"Mettimi alla prova" si accigliò la sorella.

"Tutti e due, smettetela." ordinò la loro madre.

"Ma mamma!" Derek piagnucolò.

"Derek! È solo farina d'avena! Non puoi farlo, senza dover provocare una commozione?" Sua madre diede un sospiro esasperato.

“Be', perché proprio a me? Non puoi lasciare che lo faccia Laura?"Derek puntò il dito contro sua sorella "Inoltre, non mangiamo avena! Siamo lupi mann-"

"Derek". Sibilò sua madre "Non voglio che tu dica quella parola in giro, soprattutto non qui. Inoltre, mi piace la farina d'avena. Ora, vai a prendere l'avena prima che ti atterri."

Derek brontolò, prese a calci la terra e andò via pestando i piedi, ma non prima di aver fatto la linguaccia a Laura.



  ********



Derek raggiunse lo scomparto dell'avena e tirò fuori un sacchetto di farina d'avena istantanea dallo scaffale. Borbottò qualcosa su roba pastosa, lupi mannari e macchine per uccidere, mentre tornava indietro. Fu allora che colse un profumo. Non era come tutto quello che aveva sentito prima. Era odore di menta piperita, stranamente come a casa, era piacevole e sembrava essere vicino. Si guardò intorno e vide un bambino pallido in piedi sulla cima di una scatola, che stava cercando di raggiungere qualcosa. Derek sbuffò e roteò gli occhi. Poi improvvisamente sentì un battito cardiaco accelerare. Guardò da chi il battito cardiaco veniva e vide che il ragazzo stava cadendo, precipitando al suo destino.
Poi accadde la cosa più strana. Un minuto Derek si trovava a pochi metri di distanza guardando, poi, un minuto dopo, sentì la caduta lui stesso.



********



Ci fu un momento di silenzio prima che Stiles lentamente aprisse un occhio. La prima cosa che vide fu la luce. Beh, insomma, rimase accecato. Strano, avrebbe detto che il pavimento sarebbe stato più duro di questo. Inoltre, il pavimento era piuttosto scomodo. Poi sentì gemere qualcuno. Non sapeva che il pavimento potesse gemere, parlare anche meno.

"Questo perché non sono il pavimento, scemo." Una voce grugnì.

Girò la testa e incontrò la più bella coppia di occhi che avesse mai visto. "Wow".

"Sì, sì, 'wow', ti ho salvato la vita. Ora scendimi di dosso." L'altro ragazzo brontolò mentre si alzava, con cautela, anche se non l'avrebbe mai ammesso, perché l'altro non cadesse.

"No," Stiles si alzò da sotto l'altro ragazzo, non interrompendo il contatto visivo "i tuoi occhi, sono davvero molto belli".

"Sì, io-" l'altro ragazzo arrossì per un secondo "Co-cosa stai dicendo?"

Stiles sbatté le palpebre. "Mi hai salvato?"

"Uh, duh. Ti ho visto cadere così uhm," L'altro ragazzo si fermò. In realtà non sapeva cosa gli fosse successo, perché l'aveva aiutato ammorbidendo la caduta per lui. “Be', in poche parole, mi hai usato come un cuscino di atterraggio”.

Stiles s'illuminò e lo abbracciò "Grazie!"

"Uhm," Derek stava goffamente in piedi mentre le piccole braccia erano avvolte intorno a lui.

Stiles lo lasciò andare e gli sorrise ancora una volta prima di stendere la sua mano. "Sono Stiles!"

"Sono Derek- aspetta, Stiles?" L'altro ragazzo sbuffò "È un buffo n-"

"Sì, lo so, questo è quello che dicono tutti. La mamma dice-" ridacchiò Stiles, poi s'interruppe e ansimò "La mamma! Mi sta ancora aspettando!" Stiles si guardò intorno freneticamente e rimase senza fiato "Aha!" Quando vide la scatola di cereali, curiosamente indenne, sdraiata sul pavimento.

"Devo andare! Ciao Derek! Ci vediamo in giro!" Stiles sorrise e corse via con la scatola di cereali.

"Ci vediamo in giro..." sussurrò Derek, rimanendo solo nello scomparto a guardare Stiles svanire insieme al profumo di menta piperita.



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¹ Gioco di parole tra il nome "Derek" e "bear", orso.

*distribuisce biscotti* Seguite le avventure di sour su faccialibro! Abbiamo i biscotti!
/scompare nel nulla
   
 
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