Disclaimer: I personaggi di
Kuroko No Basuke non mi appartengono
Ma sono di proprietà di Tadatoshi Fujimaki ©
A Rota, alias Kise ~
Ruffiano Calcolatore
-Ahia..!-
-Smettila di fare le scene. O te ne arriva un altro
per tappare i condotti lacrimari-
Una scena, quella, che alla Kaijo avevano imparato a
recitare in playback: il motivo per cui il loro amato Capitano dalle calze
inguardabili picchiava il kohai
fanboy era ormai inutile ai fini della trama.
Ormai avevano capito tutti che, se Kasamatsu tirava
un pugno alla testa di Kise, c’era un perché. E anche se non c’era, Yukio non ci
avrebbe messo molto a trovarne uno che fosse quantomeno semiplausibile.
-E’ un po’ difficile che un pugno tappi qualcosa,
senpai-
La scempiaggine, vera, presunta o inscenata che
fosse di Ryouta era il leitmotiv di apertura, solitamente. Poi c’erano i sempre
di moda impulsività, stuolo di fan girls,
edonismo, stuolo di fan girls e altri comportamenti ameni del kohai che,
nessuno aveva ancora capito come, andavano costantemente
a finire con lo stuolo di fan girls. Al che, ad alcuni era fin venuto il
sospetto che Yukio potesse essere geloso.
Poi avevano visto il pallone da basket che il
Capitano teneva minacciosamente tra le mani e avevano cambiato idea –L’istinto
di sopravvivenza, sapete.
-Si trattava di un artificio retorico. Prova a
cercare la definizione sul vocabolario.-
-Se lo prendo però poi me lo picchi in testa-
Da dietro la porta della palestra, i membri della
Kaijo annuirono: era una conclusione ovvia,
sarebbe stato strano il contrario.
Kasamatsu storse le labbra, le braccia incrociate al
petto e lo sguardo posato di traverso sul volto lacrimevole di Kise.
-Malfidato- commentò.
Dal gruppetto di scommettitori appostati ben al di
fuori dello spiacevole e cupo dramma si alternarono proposte ed ipotesi
differenti: un gruppo optò per la famigerata tecnica del strusciamoci bellamente sulla guancia del senpai, l’altro per un po’
più sobrio occhi da cagnolino tenero
tenero abbandonato sulla superstrada. Vinsero questi ultimi e Yukio si
trovò costretto a fronteggiare quello sguardo tanto liquido quanto irritante.
-
Ma guarda te, cosa mi tocca fare. Non solo spiegare i fondamentali, persino
aiutarlo nella grammatica- sibilò, e da come lo sguardo scivolò a contemplare
le assi del pavimento, la Kaijo capì che, per Kise, era ormai cosa fatta.
-Sei il mio senpai non per niente,
no?- chiocciò Kise, tutto allegro –Cosa potrei mai combinare senza la tua
guida? Ci hai mai pensato?-
Il tono, da divertito che era mutò:
si addolcì, divenendo quasi carezzevole; un sorriso appena percettibile sollevò
le labbra di Ryouta, gli occhi si fecero seri, maturi.
Kasamatsu s’irrigidì.
I ragazzi della Kaijo sospirarono
come fanciulle.
-..N-Non cercare di rabbonirmi,
d'accordo?-
E Kise, per una volta, obbedì agli
ordini del proprio Capitano. Non disse una parola, non una battuta o un
commento dei suoi, del tutto fuori luogo e inappropriato. Continuò a guardare
Yukio come se nella stanza non ci fosse nient’altro; la mano sinistra cercò,
silenziosa, le sue dita.
Kasamatsu serrò la mascella, lo
sguardo schizzò veloce a Ryouta e tornò al pavimento. Ma non lasciò la presa –Tra
i membri della Kaijo, anzi, si vocifera ancora oggi che abbia stretto più forte
la mano su quella di Kise.
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tanto che ci sei.
Note finali
EEEEEEEEEEEEEEEHHSEXYKISEEEEE! OP OP OP!
Okay,
non c’entra niente, ma dettagli! Questa è per la Rota, sì, per quella donna con cui ruolare ad minchiam sti due su faccialibro
è un piacere immenso.
E,
sì, le battute sono quelle scritte da noi medesime.
OPPA
KURO STYLE~