Erano appena iniziate le vacanze di Pasqua, cuffie nelle orecchie, caffè e Nikon al collo. Mi ero ormai trasferita almeno da un anno a Londra, ero andata li per studiare e specializzarmi in fotografia, venivo da Torino una città italiana. Provai a fotografare il sole che ormai stava tramontando quando dall’obbiettivo vidi dall’altra parte della strada unragazzo biondo, era attraente ma non il mio tipo. Zoomai su di lui per capire chi era, perché nonostante fosse di spalle aveva un volto familiare, quando ad un certo punto si girò e tra centinaia di persone notò proprio me che puntavo la macchina fotografica su di lui. Che brutta figura, lui non la pensava così sorrideva, sembrava divertito. Capii chi era solo quando si avvicinò al semaforo per attraversare.
Niall Horan, cantante dei One Direction, i miei cantanti preferiti in assoluto; speravo con tutta me stessa che non stesse per venire da me, mentre nella mia testa continuavo a cercare una scusa da dire se mi si fosse presentato davanti.
Sparì dietro una folla di persone, e lo persi di vista.
Niall: ’Ciao.’
Feci finta di niente, magari se non l'avessi considerato se ne sarebbe andato.
Niall: 'Ehi, mi senti?' mi picchiettò sulla spalla.
Io: ‘Benissimo.’ abbozzai un sorriso nervoso.
Niall: ‘Perché prima non mi hai risposto?’ sorriso obliquo.
Io: ‘Non sapevo se risponderti, penso che tu sia qui perché vuoi che cancelli la foto no?’ lo scrutai in ogni suo movimento, affascinante.
Niall: ‘No assolutamente, sono abituato, ma almeno guardami in viso.’
Io: ‘Okkey..' alzai il viso in direzione dei suoi occhi, increspature grigie solcavano i suoi occhi cielo.
Niall: ‘Che succede? Ho qualcosa in faccia?’ si palpò le guance rosate.
Io: ‘No tranquillo, e che non ho ancora realizzato bene che ho di fronte il mio idolo.’ sorrisi imbarazzata.
Niall: ‘Allora mi conosci.’ sorrise compiaciuto.
Io: ‘Anche troppo.’ risi amara.
Niall: ‘Mi fa piacere essere fotografato.’ indicò la mia macchina fotografica.
Io: ‘Io invece mi sento molto in imbarazzo, e penso anche che debba togliere il disturbo.’ indietreggiai.
Niall: ‘Ho detto qualcosa di sbagliato? Non andare via ci siamo appena conosciuti.’ mi tese una mano, l'afferrai e mi risedetti sulla panchina verde.
Io: ‘Non hai fatto niente tranquillo, sono io che ogni giorno devo combattere con me stessa.' alzai le spalle.
Niall: ‘Capita a tutti, allora che io sono Niall l’abbiamo capito, ma tu come ti chiami?’ sorrise teneramente.
Io: ‘Piacere Ilaria’ gli porsi la mano destra e lui la ghermì salda.
Niall: ‘Bè piacere Ilaria’ lo pronunciò male, risi. 'che ridi?'
Io: ‘L’hai pronunciato male’ sorrisi divertita.
Niall: ‘Scusa.’ arrossì leggermente.
Io: ‘Figurati.’
Niall: ‘Ma da dove vieni? Hai un nome strano per una londinese.’ inarcò la testa, coprendosi dal sole con la mano.
Io: ‘Certo che è strano, sono italiana.’
Niall: ‘Oh davvero?’ parve sorpreso.
Io: ‘Si.’ pronunciai fiera.
Niall: ‘Forte.’ socchiuse gli occhi chiari e mi guardò a sottecchi.
Io: ‘Qualcosa che non va?’
Niall: ‘Piaceresti al mio amico.' sussurrò.
Io: ‘Eh? Scusa?’
Niall: ‘No niente di importante.’
Io: ‘Va bene.’
Niall: ‘Andiamo a farci un giro?’
Io: ‘ Massi ho ancora un po’ di tempo, volentieri.' mi guardai il polso incorniciato dall'orologio.
Niall: ‘Dove devi andare dopo?’ mi aiutò ad alzarmi.
Io: ‘Grazie, dopo devo andare a scuola.’
Niall: ‘A scuola?’
Io: ‘Si, è qui vicino.’ indicai un'incrocio in fondo alla strada.
Niall: ‘Che cosa studi ?’
Io: ‘ Fotografia.’
Niall: ‘E questo spiega la macchina fotografica.’ rise spensieratamente.
Io: ‘Ovvio.'
Niall: ‘ Ti dispiace se poi ti accompagno io?’
Io: ‘Se hai la macchina non mi dispiacerebbe.’ 
Niall: ‘Si è quella nera andiamo.’ mi prese sottobraccio, per un momento sembrammo un vecchia coppia di amici; che ormai si conoscevano da una vita.
Io: ‘Carina, la macchina.' sorrisi.
Niall: ‘Grazie.'
Io: ‘Dove andiamo?’ chiesi salendo.
Niall: ‘Tu tra quanto devi essere a scuola?’
Io: ‘ Tra un paio di ore, perché ?’ quel ragazzo mi incuriosì.
Niall: ‘Mi piacerebbe farti conoscere delle persone.’ rise.