Prologo: Look ahead and go

Notte…
Una notte comune per molti…
Una notte unica per lui…

Era l’ultima notte che passava in quel distretto in cui aveva vissuto tutti quegli anni sempre uguali e piatti e che aveva avuto il tempo di odiare e biasimare infinitamente…era la fonte di tutti i suoi guai…

Ma ora era arrivato ad una svolta…una svolta importante per lui, finalmente avrebbe potuto abbandonare il luogo che aveva raggiunto la sua anima, quel distretto infimo e malfamato del Rukongai* in cui era vissuto per troppo tempo…

Bevve un piccolo sorso di Sakè dalla ciotolina incrinata, che si sgretolò appena toccò terra…odiava bere, lo stordiva, ma voleva che quella notte passasse in fretta…

Non sopportava più quegli odori, quei sapori, quelle emozioni così familiari, ma così sgradite…

Dopo tanto tempo però era riuscito a mantenere la sua promessa…

Se ne sarebbe andato senza guardarsi indietro…

Non aveva rimpianti…

Non gli dispiaceva sapere che non sarebbe più potuto tornare lì…

Al contrario ne era felice…

Si toccò la cicatrice profonda sulla guancia sinistra, quella che per anni aveva segnato la sua vita…la sua silenziosa e crudele condanna…

Veniva considerato ignorante anche se amava leggere e scrivere…

Era conosciuto come un poco di buono anche se conosceva il bon-ton come se fosse un figlio di nobili…

Era conosciuto come sfaticato e disinteressato a tutto anche se s’impegnava al massimo in ogni cosa che faceva, facendola alla perfezione…non c’era mai stato nessuno che lo gratificasse, che si complimentasse con lui per il suo risultato positivo…

O meglio…c’era stato, tempo prima, molto tempo prima, c’era stata una persona…ora era come una macchia di luce lunare riflessa sul nero oceano dei suoi ricordi, ristagnante, ma dolce…che pian piano sfocava illuminando la superficie oscura del suo spiacevole passato...

La ragazza più importante della sua vita, l’unica che lo avesse accettato guardandolo negli occhi e scrutandogli l’anima mentre sosteneva il suo sguardo senza vacillare…

Ricacciò indietro una lacrima solitaria…aveva promesso anche di non piangere più…

E ci riusciva molto bene…

Nonostante tutto quello che succedeva lui non piangeva…le lacrime erano ormai un sapore sconosciuto…odiava compatirsi…

-E domani andrò all’accademia degli Shinigami…- disse calmo, aveva una voce ruvida che parecchie persone avevano definito “troppo sensuale e pacata per un buono a nulla come te”…infatti parlava in maniera forbita con quella voce insolita, tipica delle persone altolocate…

Nessuno però si era mai preso la briga di ascoltarla però…eccetto lei ovviamente…

-Bene, finito…- posò la penna accanto al libretto sullo scrittoio grezzo e spartano…aveva deciso di portare con se quel libricino, quel suo importante diario di giornate di solitudine e tristezza, come monito e ricordo, per non dimenticare mai chi fosse…

Si addormentò quasi subito appena toccò il suolo di legno molle ed odoroso…

Non fece sogni…

____________________________________________________________

Rukongai: nome del regno celeste che c’è dopo la morte, l’eterno riposo
Shinigami: Dio della morte, colui che elimina gli spiriti malvagi e trapassa le anime dei defunti