Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Friedrike    17/12/2012    1 recensioni
Romano Vargas è un ragazzo come gli altri, alle prese con il liceo.
E' stato bocciato ed ora è costretto a rifare il quarto anno, ma ancora non ha voglia di sottostare alle regole. E' un ribelle: non nel senso che si droga ed ubriaca. Nel senso che è un rivoluzionario. Non riesce ad accettare che ci siano pregiudizi o razzismi di alcun tipo e se si trova di fronte a qualcosa del genere, non può starsene zitto.
Ed è per questo che torna a casa sporco di sangue, circa una volta al mese.
Genere: Angst, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Nuovo personaggio, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Vespe truccate,  anni '60,
sfilano in centro, sfiorando i 90. 
Rosse di fuoco, comincia la danza.
Frecce ingranate dalla prima alla quarta.."
 
A queste parole canticchiate sottovoce da Felì, si contrappongono quelle cantate dal fratello a voce più alta: il testo di 'Bella Ciao!'. 
 
"Una mattina, mi son svegliato,
oh bella ciao, oh bella ciao, 
oh bella ciao, ciao -ciao!
Una mattina, mi sono svegliato 
e ho trovato l'invasor."
 
Picchietta le dita sul ginocchio, guardando distratto la televisione in cerca di qualcosa da fare. Il fratellino è seduto al tavolo della cucina e sta disegnando, tutto contento, tra pochi giorni infatti avrebbe iniziato un nuovo anno scolastico e lui ne è stra-felice. E' il suo secondo anno del liceo artistico, non vede l'ora di rivedere i suoi compagni. 
Forse per un quindicenne tutta questa voglia di iniziare di nuovo a svegliarsi presto la mattina e studiare tutto il pomeriggio non è normale, ma lui è fatto così, ama apprendere cose nuove e stare con i suoi compagni, soprattutto con le compagne. Solo perché i maschi sono tutti un po' stronzi, violenti e volgari. Le ragazze invece sono decisamente più tenere. 
Romano invece non ha per niente voglia, di riprendere a frequentare il quarto anno. Lo ha già fatto una volta, è stato bocciato, e non intende ripeterlo, specialmente perché la bocciatura non pensa ancora di meritarla. 
"Ai professori non piace chi ha il coraggio di parlare" ha sempre detto, come fosse una giustificazione. 
Ha già diciannove anni, vorrebbe questo fosse l'ultimo suo anno all'interno dell'istituto classico e invece ne mancano ancora due. Ma quest'anno si è ripromesso di farsi i fatti suoi, qualsiasi cosa fosse successa, davvero qualsiasi. Non s'intrometterà, non si eleggerà come rappresentante di classe né come quello d'istituto.
... Non ci crede nemmeno lui.
E' che non gli piace rimanere a guardare, mentre l'Italia va a puttane, mentre l'istruzione pubblica va a quel paese, mentre la Repubblica diviene una dittatura; e, magari, si eleggerà rappresentante d'istituto. Deve ancora pensarci su, ma ha ancora un mese di tempo, le elezioni sono intorno il mese di ottobre, all'incirca. 
Ah, ecco, il programma che aspettava! La Grande Storia. Ama quella trasmissione. E ama la storia. Non lo direbbe nessuno.
Sembra proprio uno di quei ragazzi che s'impegna poco, svogliato, annoiato. Ma tutti sanno che è molto intelligente. Oh, sì! 
Peccato solo che la sua malattia lo mette sempre un po' a tacere. Alle volte, il Ballo di San Vito si fa ancora sentire e lui.. e lui se ne vergogna, prende qualche scusa, evita di andare a scuola. Nasconde la cosa, ecco. 
Si volta appena e osserva il fratellino. Com'è tranquillo, adesso. E pensare che anni fa.. stava così male.. accenna un piccolo sorriso, poi si volta per non mostrarglielo.
-Hei, Romano! Guarda! Ti piace?- chiede gentilmente Feliciano, mostrandogli il disegno appena fatto. E' davvero meraviglioso. Per questa sua dote, Roma lo invidia moltissimo. Annuisce appena mettendo la testa all'indietro, appoggiata sul cuscino del divano, per guardarlo, essendo il suddetto divano tra la televisione ed il tavolo (che comunque è un po' distanze.)
-Sì, è bello.- 
-Veh! Davvero ti piace? Sono così felice!- ridacchia e lo ultima, mettendo le ombre in alcuni punti strategici. Diventa entusiasta per davvero molto poco, lui.
Finita quell'opera d'arte, sbadiglia e ripone i colori del porta colori, che mette sopra il blocco da disegno. Gli si avvicina e si siede accanto a lui.  -Romà?- inclina la testa di lato. 
Il fratello ha gli occhi fissi sullo schermo, il piede coperto dalla calza grigia appoggiato al piccolo tavolinetto in legno davanti il divano. -Mh?-
Fé gli bacia la guancia e scende dal divano sbadigliando e stiracchiandosi. -Vedi di non fare tardi fratellone- si stropiccia gli occhi, pronto per andare a dormire.
-Sì, sì, va bene. Vai a dormire. E vedi di farlo davvero, stanotte, intesi?- sposta quei begl'occhi verdi sui suoi nocciola, infinitamente dolci. 
Sa che il fratellino ha ancora gli incubi, causati da ciò che ha passato nella sua infanzia, come Felì sa che di notte se ne fa uno davvero brutto può andare da lui. Lo ha fatto altre volte. Romano rompe un po' e sbuffa, ma lo accetta sempre nel suo letto e lo accarezza finché non riprende sonno tranquillamente. Naturalmente, negando il tutto il mattino dopo. Lui, coccolare qualcuno? Pff! 
Il gatto fa un salto e si accoccola sulle sue ginocchia. Lui lo accarezza distratto e guarda la televisione attratto da quel discorso sul fascismo.

------------
Note.
vi ringrazio per aver letto! 
Poco a poco scriverò tutto e spiegherò ogni cosa, intanto spero di non aver fatto errori. Grazie ancora (: 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Friedrike