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Autore: Nocturnia    18/12/2012    4 recensioni
E quando Gotham aprì le braccia, furono brani di carne e sangue a cadere, lasciando grondare le verità e le menzogne di un gatto e di un topo.
[Settima classificata al contest "Thirty sentence" indetto da KumaCla sul forum di EFP]
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Batman aka Bruce Wayne, Catwoman aka Selina Kyle
Note: Missing Moments, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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dgfbbn Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell’autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.

Brandelli di Gotham

1. Sky

Una macchia nel cielo, un'ombra tra le ombre.
Il vostro primo incontro era stato officiato da una luna pallida e un grumo di nuvole, nodi di fumo e luce.
"Pipistrello..."
"Gatta..."
Era al cielo che volgevate lo sguardo ogni notte, per cercarvi tra mura diroccate e vite divelte.
Tra i gemiti di Gotham e le sue puttane di cemento e sangue, c'eravate anche voi.
C'era un gatto che amava un topo con le ali, sotto un cielo troppo nero per non sembrar una condanna annunciata.
Un amore che era buio e carne.
Come voi.

2. Lips

Erano esigenti le sue labbra: ti spremevano l'anima e mordevano fin quando non stillavi sangue e desiderio.
Cercavano la grana sottile della tua pelle e lì affondavano, senza pietà alcuna.
Ti eri inarcata contro quella bocca, lasciando che divorasse respiro e coscienza.
Quando le sirene della polizia l'avevano richiamato indietro, avevi ancora il suo sapore sulla lingua.
Strano davvero che avessi poi ritrovato quegli odori in uomo ricco e superficiale come Bruce Wayne.
"Miss. Kyle."
Un sorriso: asimmetrico, tagliente.
Il ghigno divertito del pipistrello, a cui il gatto aveva appena risposto.

3. Rain

Pioveva quando avevi dovuto dirgli addio.
Pioveva e scioglieva ogni tua difesa quel filo acquoso e putrido di Gotham.
Avevi fissato le orbite spente di Nightwing per trovarvi un vuoto desolante e infantile, un figlio che aveva perso un padre.
"Non è morto." l'avevi sentito singhiozzare "Non può morire."
Ma i resti del Guanto Nero erano tutti lì, davanti a voi, e il suo mantello galleggiava sull'acqua della baia come una buco nerissimo e pregno di rimpianto.
E la pioggia continuava a cadere, incurante.
Come le tue lacrime.

4. Eyes

Erano occhi di metallo e ghiaccio i suoi, implacabili e spietati.
Ti frugavano con un'intensità dolente, studiandoti come un animale raro e pericoloso.
"Ancora il pagliaccio?" gli avevi chiesto dandogli le spalle, sentendoteli addosso quegli occhi.
"Sì." ti eri voltata, ritrovandoti nuda innanzi uno sguardo che non accordava alcuna via di fuga.
Gli avevi regalato un sorriso in tralice, prima di lasciar scorrere i polpastrelli su quelle pupille uncinate e ossessionate.
"In occhio, pipistrello."
E dal fondo di quelle iridi immote si era levato in volo un predatore inesorabile.

5. Betrayal

È colpa mia.
Lo pensavi continuamente, sebbene ti negassi la verità con una protervia assassina.
E' colpa mia.
Ti si era piantato nel cuore quel rostro acuminato e corrosivo, un veleno che avevi riversato in un bacio ferruginoso e umido.
È colpa mia se Gotham muore. È colpa mia se Bane ti ha spezzato la schiena e lo spirito.
Aveva spiegato le sue ali il pipistrello, lasciandoti sola e svuotata, un pugno di macerie in una città iniqua e sadica.
Ti ho tradito.
E la consapevolezza ti aveva appena annientato.

6. Breath

Ha un respiro soffice Selina, tiepido contro la tua spalla.
Ti accarezza le vertebre flessibili della schiena, indugiando sulle cicatrici che la guerra - che Bane - ha lasciato sulla tua pelle.
Le schiudi le gambe con la mano libera e diventa un gemito quel respiro mozzato, un idioma spezzato e ansante.
"Bruce..."
Ha un bel suono il tuo nome.
Rotola sul tuo petto e si infrange contro le pareti della stanza, figlio di mille e mille parole abortite.
Ed è nel suo respiro che perdi te stesso.

7. Possession

Dondoli i piedi oltre la gargolla della chiesa, togliendoti la maschera e lasciando che sia il vento ad accarezzarti la pelle.
Brulica d'una vita malsana Gotham, un'arteria pulsante e deforme che alimenta una puttana di vetro e cemento.
Ti sfiori il braccio, dove un livido nerastro non ti concede pace.
Sorridi al ricordo delle sue mani esigenti, di come la sua bocca abbia sancito un possesso che non era terra e sabbia, ma carne e sangue.
Sorridi e lasci che sia il dolore a parlare di un possesso voluto e cercato.
Un possesso tanto amato.

8. Earth

Tump.
È con un tonfo sordo che atterri sul tetto della biblioteca, voltandoti solo per assicurarti che ti segua ancora.
Quando non ne cogli la figura, ti fermi di colpo e ti guardi attorno, stordita.
La neve è ovatta sotto i tuoi piedi, silenzio e bianco.
Ti schiaccia poi al suolo, cogliendoti ti sorpresa, un colpo ai reni e uno al fianco.
"Ti ho presa." mormora brusco, prima di ricominciare a giocare al gatto e al topo.
Solcherà pure i cieli quel pipistrello irrispettoso e mordace, ma è sulla terra che ha trovato la sua preda preferita.

9. Neck

Pare quasi volergliela sfondare quella trachea.
Preme e preme, il corpo di Thomas Elliot uno straccio esangue in un angolo del vicolo.
Il proiettile pulsa nella tua spalla, ma trovi la forza di arrotolargli la frusta attorno al polso.
Scarta come un lupo rabbioso il pipistrello e ti picchia dove fa più male.
Prima che l'incoscienza ti afferri ancora vedi le sue dita attorno alla gola del clown, strisce di tenebra che incidono una pelle innaturalmente bianca.
Non farlo. pensi Non sei come lui.
Ma è solo il collo di un assassino quello che colgono i suoi occhi.

10. War

Fa l'amore come fa la guerra, Bruce Wayne.
Si erge a Re e figlio di Gotham, spada e scudo di una puttana che ha sempre chiesto troppo.
Sovrasta le sue geometrie d'acciaio e vetro con la stessa facilità con cui piega il tuo corpo a un desiderio troppo animale per non essere chiamato 'istinto'.
Anche adesso, mentre rovinate al suolo coperti solo da un lenzuolo e dalla vostra pelle, potreste sembrare più due guerrieri in kevlar e cuoio che amanti.
Ma d'altronde, cos'è l'amore se non una guerra d'intenti e d'emozioni?



Nota dell'autrice: questa prima parte di tre è una raccolta di sentence che ha partecipato al contest "Thirty sentence", indetto da KumaCla sul forum di EFP.  La raccolta si è posizionata settima. 
   
 
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