Libri > Altro
Ricorda la storia  |      
Autore: Gaia Bessie    18/12/2012    4 recensioni
[Le vergini suicide]
Cecilia teneva un portagioie sul davanzale, proprio davanti alla finestra, in modo tale che le tende potessero accarezzarlo quando il vento le smuoveva. Lo teneva aperto affinchè l’aria notturna potesse depositarvici, portando con sé suoni e odori che la piccola Lisbon non avrebbe mai percepito personalmente. Lo faceva perché non aveva altro: era sempre stata confinata in un piccolo spazio, fra le mura domestiche, dalle regole inclementi fissate da genitori che sembravano essere nati adulti e responsabili, che non mostravano di aver vissuto appieno l’adolescenza. Cecilia aveva solo tredici anni. A tredici anni si deve ancora crescere.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Image and video hosting by TinyPic

A Emma,
perchè so che apprezzerà



Cecilia teneva un portagioie sul davanzale, proprio davanti alla finestra, in modo tale che le tende potessero accarezzarlo quando il vento le smuoveva. Lo teneva aperto affinchè l’aria notturna potesse depositarvici, portando con sé suoni e odori che la piccola Lisbon non avrebbe mai percepito personalmente. Lo faceva perché non aveva altro: era sempre stata confinata in un piccolo spazio, fra le mura domestiche, dalle regole inclementi fissate da genitori che sembravano essere nati adulti e responsabili, che non mostravano di aver vissuto appieno l’adolescenza. Cecilia aveva solo tredici anni. A tredici anni si deve ancora crescere. Eppure, nel suo scrigno c’erano così tanti ricordi che si sarebbe potuto pensare che quella ragazzina avesse vissuto almeno due vite: Cecilia aveva accumulato un numero invidiabile di tesori, di attimi rubati al tempo e alla memoria comune. C’era perfino una margherita morta e rinsecchita, i petali ancora attaccati allo stelo che sfumavano in un marrone chiaro che denotava la fragilità dell’insieme. Non riusciva a capacitarsi, Cecilia, che qualcosa di così giovane e puro fosse in grado di morire. Si muore a ottanta, settant’anni. Si muore circondati da figli e nipoti, non da soli in una vasca da bagno. Non a tredici anni. Cecilia non sentì  nemmeno il dolore del taglio, solo il rasoio che cadeva nell’acqua. Istintivamente sorrise,  mentre si copriva pudicamente e aspettava che la morte la cogliesse. Eppure, non ci credeva veramente. Non si muore a tredici anni, Cecilia lo sapeva. Rise, senza sapere il perché.


Cecilia, nel suo portagioie, ripose un frammento delle bende che le coprivano i polsi e un braccialetto rosa che doveva essere appartenuto a Bonnie. La finestra era aperta e invitante, il letto sfatto che non conservava le briciole del calore che il corpo della ragazza vi aveva depositato, quella mattina, prima che iniziassero i preparativi per la festa. Cecilia sorrise, mentre l’aria le accarezzava il viso, muoveva le tende con maestria innata e la spingeva a sorridere. Si sporse leggermente, con gli occhi chiusi, il viso rivolto verso il cielo notturno. Forse, se si fosse sporta un po’ di più, avrebbe potuto volare, come i fringuelli che la destavano il mattino. Obbedì a quel suo insano e folle desiderio, mentre l’aria notturna l’avvolgeva e il suo corpo smetteva di appartenerle. Eppure, Cecilia sorrideva: non si muore mai a tredici anni. Si muore sempre da anziani, si viene salvati sempre all’ultimo secondo da qualche buon samaritano che comprende i sogni colorati dei tredicenni. Non lo sentì nemmeno, l’urto con la ringhiera. Cecilia poteva volare. Sorrise nuovamente, mentre il corpo si raffredava velocemente. Ma, per lei, il tempo sembrava essersi fermato. Il sorriso non si spense, mentre le urla le riempivano le orecchie. Non si muore mai a tredici anni.


Il portagioie di Cecilia era pieno di oggetti, alcuni rubati alle sorelle, altri a sé stessa. Era sempre aperto, pogiato sul davanzale, proprio davanti alla finestra chiusa. Nessuno osava toccarlo. Fu Lux a chiuderlo, prima di andarsene.



Bessie's Corner
Non chiedete. Non so niente. Penso di aver rovinato un libro, con questta cosa oscena xD Però, niente, ho finito di leggere "Le vergini suicide" e niente, ho avuto un momentino random di ispirazione. E così, ecco qui. Em, questo è per te: Buon Natale. E torna presto da noi, che ci manchi.
Eh niente, sentitevi liberi di recensire che non mi offendo xD
Bess
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Altro / Vai alla pagina dell'autore: Gaia Bessie