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Autore: Tinkerbell92    19/12/2012    0 recensioni
Avviso: La mia Trilly non rispecchia le caratteristiche di quella del telefilm, è resa semplicemente come la immaginavo per conto mio, visto che, come testimonia Tinkerbell - Parte 1, ho inventato il personaggio prima della messa in onda della seconda stagione.
***
Nel Mondo delle Fiabe, Trilly si ritrova costretta ad affrontare i problemi che derivano dall'essere una brava principessa, tra i quali, quello di mettere il bene del popolo davanti a tutto.
A Storybrooke, molti consigliano a Katherine di rifarsi una vita, dopo il divorzio, anche se la sua vita sentimentale non sarà affatto semplice.
(nb: alcuni personaggi della storia sono ispirati ai loro omonimi presenti nell'opera "Sogno di una notte di mezza estate", di Shakespeare).
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Archibald Hopper/Grillo Parlante, Nuovo personaggio, Regina Mills, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tinkerbell'
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- Mondo delle Fiabe -

Il Consiglio non si era ancora concluso, eppure, nel giardino del palazzo, gli invitati stavano già bevendo e chiacchierando allegramente tra loro.
Trilly lanciò un'occhiata ai portoni del castello, commentando tra sè: "Mi chiedo di cosa stiano discutendo, al Consiglio... è da un po' che sono chiusi là dentro, per fortuna che non doveva essere una riunione lunga!"
Nova diede un'alzata di spalle: "Sai com'è, le questioni burocratiche richiedono sempre tempo... chissà, magari Oberon si sta accordando con William riguardo alla ricompensa per Puck e i suoi compagni..." gettò una rapida occhiata al gruppo di nani che avevano partecipato all'impresa e sospirò tristemente.
Trilly assunse una smorfia di comprensione: "Non hai intenzione di parlare con Brontolo nemmeno oggi? Secondo me ti conviene, non staranno qui per molto..."
La giovane fata scosse la testa: "No, meglio di no... mi farebbe solo male..." alzò lo sguardo e, mentre Trilly stava per aggiungere qualcosa, si illuminò "Oh, ma tu puoi andare a parlare con qualcun altro, invece!" "Cosa?"
Trilly si voltò e arrossì, vedendo Jiminy Cricket che si aggirava tra la folla, salutando elegantemente tutti i presenti.
La principessa indietreggiò nervosa: "Non credo sia il caso, ha sicuramente di meglio da fare..." "Oh, ma lui sta venendo qui..." mormorò Nova, maliziosa, dando una spintarella di incoraggiamento all'amica.
Trilly si voltò di scatto, pronta a insultarla per bene, quando si accorse che la fatina vestita di rosa era scomparsa: "Nova, maledizione, che cosa ti salta in..." "Principessa?"
La ragazza alzò gli occhi al cielo, ignorando la fastidiosa stretta allo stomaco che la stava tormentando, e si girò, cercando di assumere un'espressione normale: "Ciao, Jiminy... hai già finito con il Giurista di Corte?"
Il piccolo grillo si inchinò leggermente: "Sì, si trattava di una questione molto semplice... almeno, per qualcuno che ha parecchi anni di esperienza alle spalle..." "Ti stai dando del vecchio da solo, Jiminy?" mormorò lei maliziosa "Mi sono sempre chiesta quanti anni hai..."
Lui emise una leggera risatina: "Molti più di quanto immagini, temo... ma non ne faccio certo un peso." "Oh, capisco"
Trilly abbassò lo sguardo con aria timida: "Senti, mi chiedevo... tu, per caso, parteciperai al Consiglio di Agosto?" Il grillo annuì: "Credo di sì, perchè?"
Un lieve rossore illuminò le guance della fata: "Beh, ecco... perchè si terrà proprio il giorno del mio compleanno... sai, divento maggiorenne, quindi posso partecipare anch'io..."
Jiminy assunse un'espressione meravigliata: "Diventi già maggiorenne? Beh, allora non posso proprio mancare!"
Trilly arrossì vivacemente: "Ci terrei tanto..."
Stavano per aggiungere altro, quando una voce acuta e un po' falsa li fece sobbalzare: "Bene, bene, ma che bella festa!"
La fata alzò gli occhi azzurri al cielo, con aria esasperata: "Tremotino... che cosa ci fai qui? In miniatura, poi..."
Il Signore Oscuro distese le labbra in un ghigno: "Perchè tanto sorpresa, Principessa? Ho ricevuto anch'io l'invito da parte della Regina Susannah... sarebbe stato molto scortese, da parte sua, non dirmi nulla, dato il grosso favore che le ho fatto in passato..."
"Non vi consiglio di parlare di queste cose in pubblico" mormorò Jiminy, un po' incerto "Al popolo dei folletti non piace ricordare della collaborazione che c'è stata tra Voi e la Regina..."
"No, infatti" soggiunse il principe Puck, fissando con sospetto il Signore Oscuro " Non comprendo la ragione per cui mia madre voglia vedervi."
Tremotino emise una risatina acuta: "Non penso che voglia vedermi, ma non poteva negarmi un simile favore... partecipare ad una bella festa è proprio quello che ci vuole, per distrarmi un po' dal mio duro lavoro... senza contare" aggiunse con voce pericolosa "Che se non ci fossi stato io, Voi, caro principe, forse non esistereste nemmeno..."
Puck, indignato, stava per sfoderare la spada, ma Trilly si intromise: "Non voglio che la festa di mia madre venga rovinata così. Puck, torna da tuoi amici, per favore, e per quanto riguarda te, Tremotino" socchiuse gli occhi minacciosa "gradirei che non stuzzicassi la gente con battutine taglienti."
Il principe dei folletti annuì, gettando un'occhiataccia di avvertimento al Signore Oscuro, mentre Jiminy fece un passo indietro: "Forse è meglio che rimandiamo la conversazione a più tardi, Trilly..."
La fatina aprì la bocca per protestare, ma Tremotino sorrise compiaciuto: "Bene! Così scambierò io due chiacchiere con la Principessa!"
Il grillo fece una specie di riverenza forzata e volò via, mentre Trilly si girava a guardare il nuovo interlocutore cone aria furiosa: "Si può sapere cosa vuoi?"
Tremotino si finse sorpreso: "Ho forse interrotto qualcosa di importante? Pensavo ti annoiassi a sentire i discorsi petulanti di quella creaturina saccente..." "LUI NON..." cominciò Trilly arrabbiata, ma poi, si calmò "Lui non è una creaturina saccente. E non mi dà fastidio ascoltare i suoi discorsi, anzi. Considerando, poi, che è grazie a lui se ora non ho un omicidio sulla coscienza... credo che tu sappia di cosa sto parlando..."
Tremotino assunse un'aria innocente: "Ti riferisci a quella piccola scaramuccia con l'umana di nome Wendy? Non insinuerai che l'abbia fatto apposta, ho solo interpretato male le tue parole..."
Trilly alzò gli occhi al cielo, ma preferì non replicare. Invece, diede un'occhiata al gruppo di folletti radunato davanti alle porte del castello.
Un atroce dubbio le si insinuò nella mente: "Senti, Tremotino..." cominciò, un po' incerta "Ma... cosa intendevi quando hai detto quella cosa a Puck? Cioè, cosa c'entri, tu, con la sua nascita?"
Il Signore Oscuro sorrise pericolosamente: "Non è un affare che ti riguarda, cara Trilly... quello che posso dirti, è che la Regina Susannah strinse un patto con me, tempo fa, che cambiò completamente la sua vita... ti basti pensare che, prima di sposare Re William, il suo rango, diciamo, non era così elevato come si vuol far credere..."
La Principessa strinse le labbra in una smorfia: "Molto strano..."
Tremotino fece per rispondere, quando le porte del castello si aprirono.
Re Oberon, seguito dagli altri quattro sovrani e dagli altri membri del Consiglio, avanzò con aria visibilmente nervosa verso il giardino.
Si fermò in cima ai gradini d'ingresso, schiarendosi la voce in modo piuttosto indeciso: "Miei cari ospiti... chiediamo perdono per l'attesa, la questione da risolvere è stata molto più difficile del previsto. Tuttavia, siamo finalmente giunti ad una conclusione. Puck, avvicinati, figliolo..."
Il principe salì i gradini e si inchinò: "Eccomi, mio Signore." gettò un rapido sguardo a Titania, ma abbassò subito la testa, per nascondere il rossore sulle sue guance.
Re Oberon continuò: "Io e tuo padre ci siamo accordati sulla ricompensa da dare a coloro che hanno contribuito a salvare mia moglie. Al popolo dei nani, doneremo i diamanti conquistati nella Battaglia di Neverland."
Uno scroscio di applausi si levò dal pubblico.
"Ai folletti che hanno partecipato all'impresa, sarà consegnata una spilla magica per ciuascuno, con i più sentiti complimenti da parte del loro re."
Altro scroscio di applausi.
"Agli elfi che vi hanno aiutati, verrà dato il libero accesso alla nostra Biblioteca, che contiene tutto il sapere degli antichi stregoni, dall'albe dei tempi fino ad oggi."
Quando il popolo finì nuovamente di applaudire, Oberon guardò Puck con un sorriso forzato: "Per quanto riguarda te, giovane principe, avrai una ricompensa ancora più grande, per aver guidato l'impresa."
Puck arrossì leggermente: "Se posso, Vostra Maestà, la ricompensa più grande, per me, è vedere vostra moglie salva. Nulla potrebbe darmi più gioia, sire."
Lanciò uno sguardo adorante a Titania, che gli sorrise teneramente.
Oberon gli posò una mano sulla spalla: "Sei di animo nobile, Puck, ed hai un grande cuore. Tuttavia, la mia decisione è presa, poichè mi sentirei avido a non darti un compenso per esprimerti la mia gratitudine. E' per questo che voglio donarti ciò a cui tengo di più..." "Signore?"
Cercando di mostrarsi allegro, Oberon indicò la figlia maggiore: "Ti darò in sposa mia figlia Trilly."
Un mormorio di sorpresa si levò tra il pubblico.
Trilly spalancò gli occhi incredula, mentre il respiro le si bloccava in gola. Il cuore, per un momento, cessò di battere.
Aveva sentito bene?
Puck alzò lo sguardo verso il re, con aria confusa: "Sire, ma... parlate sul serio?" "Certo, mio giovane amico!" esclamò Oberon, cercando di mantenere un'espressione gioiosa "Ci avevamo sempre pensato, lo sai? Fin da bambini, quando giocavate insieme, ci sembravate così... felici! Non aspettavamo altro che un'occasione per farvi unire in matrimonio! In questo modo, poi, anche i nostri regni saranno unificati. Non è magnifico?"
Il principe cercò di balbettare qualcosa: "Ma... sire, io voglio bene a vostra figlia ma... io non ho mai pensato a lei come..."
"Oh, non essere timido, so che un matrimonio può spavantare, ma vi prometto che sarà organizzato nei minimi particolari!"
"Padre!" gridò Trilly, sconvolta, raggiungendoli "Io non voglio sposarmi! Di sicuro non con Puck! Ma che cosa vi è saltato in testa?" "Ecco, noi..." balbettò Oberon, con una stretta allo stomaco, ma Turchina interevenne: "Sei una Principessa, Trilly, hai delle responsabilità. Non puoi restare una bambina per sempre, è ora che inizi a pensare come una donna adulta e che ti decidi a prendere marito."
"Ma tu stai zitta, zitellaccia!" sbottò la ragazza furiosa "Perchè devi sempre intrometterti?" "Trilly!" la rimproverò Titania "Smettila di parlare in questo modo arrogante!" "E' lei che si intromette sempre!" "Scusatemi..."
Gli ospiti si voltarono verso Tremotino, che avanzava calmo verso le porte del castello: "Perdonate l'intrusione, ma vorrei tanto sapere anch'io il perchè di una decisione così drastica..."
Oberon lo fissò con sospetto, mentre Susannah si irrigidì visibilmente: "E' una decisione che riguarda il Piccolo Popolo, Tremotino. Se non lo ritieni offensivo, vorremmo risolvere da soli le nostre questioni..." "Oh, non, non mi offendo!" ridacchiò lui "Prego, dunque, continuate pure..."
Trilly lo fulminò con lo sguardo, ma evitò di commentare: "Padre, non puoi farmi questo..."
Oberon sembrava sempre più imbarazzato, anche se cercava di non darlo a vedere: "Mi...mi dispiace, figlia mia, è una legge che... ormai abbiamo deciso..." "Perchè dovreste decidere voi per me?" sbottò la ragazza "Io non ho alcuna intenzione di sposarmi!" "Il Consiglio ha preso una decisione, non si può ritrattare..." balbettò il re, quasi con un sussurro.
Puck si inginocchiò sui gradini, con lo sguardo disperato: "Io non posso sposare Trilly... io sono innamorato di un'altra donna!" cercò di evitare lo sguardo di Titania "Vi prego, non potete costringerci a fare una cosa del genere!"
Oberon cercò di rispondere qualcosa, ma la Regina Susannah intervenne prontamente: "Figlio mio, non ci avevi mai parlato di questo tua presunta cotta... potresti spiegarci chi è codesta fanciulla?"
Puck deglutì, tenendo lo sguardo a terra: "Non posso, madre. Il mio amore è impossibile, scandaloso e, certamente, non corrisposto. Ma vi assicuro che vale la pena di soffrire per una donna così."
"E' un'assurdità!" intervenne Turchina "Se ammetti tu stesso che l'amore che provi per questa donna non è possibile, tanto vale comportarsi da persona matura fino in fondo e abbandonare delle sciocchezze simili. C'è ben di peggio di un matrimonio combinato da affrontare, quando si è un principe!"
"Turchina, come puoi parlare così? Essere costretti a sposare qualcuno di cui non sei innamorato è terribile, così come stare separato dalla persona che ami! Ma è una cosa che tu non puoi capire..." replicò Nova risentita, mentre teneva in braccio la principessina Argentea.
La fata azzurra socchiuse gli occhi con fare minaccioso: "Taci, Nova, non hai alcuna autorità qui!" "Hey, sorella, modera i toni!" sbottò Brontolo, facendosi largo tra la folla "Non ti rivolgere a lei in quel modo!"
Turchina aprì la bocca per rispondere, quando Jiminy Cricket si mise in mezzo, cercando di calmare le acque: "Calmatevi, per favore, non è il caso di scatenare una guerra. Si può parlare pacificamente..." "Mh, arrivati a questo punto ne dubito..." commentò Tremotino, che aveva la stessa espressione di chi si sta godendo un interessante spettacolo teatrale.
"Puoi dirlo forte" borbottò Trilly "Io non ho alcuna intenzione di sposarmi con Puck!" "Beh... non si può fare niente a riguardo..." rispose a bassa voce Oberon "Ora direi di tornare a goderci i festeggiamenti, non mi sembra il caso di..." "Godeteveli voi" sbottò Trilly, entrando nel castello a passo deciso "Io non intendo stare qui un minuto di più!"

***
Angolo dell'Autrice: Innanzitutto, vorrei scusarmi per il vergognoso ed imperdonabile ritardo.
Ho avuto una totale mancanza di ispirazione, che mi ha portata a dimenticarmi quasi della mia storia. Quando se ne hanno tante da seguire è un po' difficile.
Comunque, ecco qua il nuovo capitolo.
Spero sia perlomeno decente.
Scusate ancora, cercherò di essere più veloce.
Un bacio :)

  
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