...Silent...
Scivolo silenzioso.
Inudibile passo che avanza, veloce quanto basso nei movimenti.
Socchiudo le palpebre un poco e sospiro,
senza che tu te ne accorga rimango sveglio.
Quando scende la notte e diviene tutto muto.
Solo qualcosa parla nell'ombra.
Silenziose le brughiere del passato.
Tra le pieghe nodose dell'albero, quieto il respiro
che mi culla.
Oro s'abbassa appena e scorge tra le fronde
dall'alto una luminescenza breve.
Da quanto non apro gli occhi in una notte come questa?
Quando quel che dentro mi dilania s'arrende ad un minuto
sguardo.
Intenso. Piccolo. Senza senso.
Trova senso solo quando si posa su quel corpo,
muore dalla voglia di correrlo con la mano.
Impossibile.
Non potrei mai rovinare il silenzio della mia attesa.
Non potrei mai desiderare d'averti per porre
fine alla mia agonia.
Bramosia e desiderio fan parte del demone.
Sentimento e paura parte dell'uomo.
Le tue labbra si schiudono appena
e quanto desiderio quello d'esser io a possederne la carne
rossa, com'è scarlatto il desiderio che provo dentro.
Colore che acceca, quieto che placa quel che non voglio.
Contraddizione assoluta.
Troppo vicina come distante.
Perchè interrompere questa dolce agonia
nel sentirti ugualmente mia e non mia?
Non infrango le promesse.
La tua mano si sposta dal basso sullo sterno,
ed esso s'alza e s'abbassa sotto il respiro.
Socchiudo le palpebre mentre le braccia e
le gambe cadono in una quieta paralisi.
Effetto che mi porgi ogni qualvolta poso
lo sguardo su di te e analizzo ogni tuo movimento
trasformando occhi in mani e sguardare in carezze silenziose.
Le senti, non le vedi.
Il mio vegliare è desiderio.
Tante volte t'ho voluta quante t'ho annegata nei pensieri.
Un passato troppo presente.
Sollevo la mano, la poggio al tronco del secolare.
Unica soddisfazione è esser bagnato dai raggi.
Nient'altro.
Come potrei anche soltanto desiderare qualcosa
di tanto fragile?
Lo faccio e non me ne pento.
La notte m'incatena quassù, silenzioso.
Fingo.
Bene.
Cattivo.
Passivo.
Fuggente e libero.
E' questo che vuoi?
E i capelli neri s'inabissano nell'erba e desiderio
d'affondarvi dentro la mano m'attanaglia ma resisto.
Folle desiderio d'averti.
Folle tentativo di rifuggirti.
...
Rimango sospeso nel mio limbo sino alla fine.
Apri gli occhi.
Oro che si tinge di nero per un istante.
Solo questo è il contatto che c'è permesso,
nient'altro.
Mio il volere.
Mi guardi confusa.
Ti chiedi cosa penso?
Se lo sapessi realmente non starei qui a chiedermelo ogni notte.
Ssh...torna a dormire.
Non far caso a questo mezzo demonio.
Rimango ad osservarti da lontano e chissà che una notte
non diventi per una volta giorno.
Forse...
ma per ora...
dormi.
Informo d'aver per l'ennesima volta -_- cambiato indirizzo e-mail... che si trova nella scheda dell'autore (maledetto hacker ti spiezzo -_-)