Lasciamo
le favole alle principesse…
Avrei tanto
voluto non
conoscerti…
Sarei
voluta stare a guardarti da lontano…
Avrei
voluto tante cose arrivati a questo punto, ma il destino mi
è sempre stato
avverso… mi ha sempre impartito severi e dolorosi
insegnamenti, ma io non
imparerò mai.
Quei
momenti che per me erano davvero speciale per te… erano solo
gentilezza, ma io
nella mia sfera di felicità ero al settimo cielo…
sorridevo come una stupida, e
per una volta credevo di essere io la bella principessa che accanto al
suo
principe viveva il suo attimo di magia… ma io sono solo
io…
Cosa
volevo fare? Cercavo di starti vicina per vivere la mia favola mentre
tu con
poche parole mi hai fatto vivere un incubo –Secondo me,
è meglio rimanere
amici…- mi dicesti, come di consueto quando sei nervoso,
guardandoti i palmi
delle mani.
I
miei occhi si persero nel pavimento a
scacchi…sentì il mio cuore perdere un
colpo, e riiniziare a battere molto più
lentamente…e poi… sorrisi…
Forse
il sorriso più falso della mia vita, con gli occhi pieni di
lacrime, continuavo
a sorridere, con la voce rotta in gola dissi che andava tutto
bene… che io
stavo sempre bene…
Dopo
tutto…
Solo
amici… come poteva essere altrimenti…
Cenerentola
aveva reclamato la sua vita, ricordandomi che io sono e solo
potrò essere una
zucca…
Ma
come facevo a continuare a sorridere mentre dentro di me ero distrutta?
E
mi manca… mi manca una cosa che non c’è
mai stata, che non ho mai avuto… non so
come un qualcosa di irrealizzabile e falso possa lasciare
così vuoto…
Credo
che continuerò a domandarmelo fino a quando questa ferita
non si rimarginerà
pronta per essere nuovamente aperta…
Ed
ora, sono qui a sentirti cantare… e tu mi guardi sorridendo
credendo che vada
tutto bene… mentre io sono sola… e rimango a
piangere mentre lucido scarpette
di cristallo.
FINE