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Autore: cupcakesforHarry    26/12/2012    1 recensioni
Quanto può essere diabolico essere attratti da qualcuno che sembra così angelico quando ti sorride?
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Ma il passato torna ogni notte e lo noti dalle occhiaie e dalle cicatrici.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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'Here we are and I can think from all the pills you made
Start the car and take me home
Here we are and you're too drunk to hear a word I say
Start the car and take me home'

Just tonight, The pretty reckless.



Guardai dentro il frigo : Vuoto.
Manny non avrebbe mai fatto la spesa, lo sapevo benissimo.
Considerai l'idea di andare al supermercato e rifornire il frigo con qualcosa di commestibile.
Era da un pò di giorni che saltavo i pasti perchè mi capitava spesso di non avere fame o di sentire il bisogno di vomitare quello che mangiavo.
Ma in quel momento morivo di fame.
Il problema di Manny è che era sempre molto preso dal lavoro essendo il proprietario di una celebre discoteca londinese, il Funky Buddah,quindi passava il giorno a dormire o a risolvere questioni finanziarie e la notte in discoteca.
Io di solito lo seguivo perchè non avevo nessun'altro.
Bussarono alla porta. Chi doveva essere alle 10 di sera?
Era Alexis, la ragazza di Manny.
In un anno che ci conoscevamo non penso di esserle mai andata a genio, forse perchè vivo con il suo fidanzato.
"Ha chiesto Manny se vieni." sibilò una volta aperta la porta.
"E buonasera anche a te, mi vesto e vengo." risposi sarcastica.
"Ti aspetto fuori,sbrigati."
Decisi di mettermi una maglietta nera over-size con il logo di Jack Daniels ,shorts di jeans e stivaletti neri. Completai il mio outfit con un cappello nero.
Sapevo benissimo che in discoteca la gente di solito andava con i tacchi e il vestito elegante comprato per l'occasione,ma io non mi ero mai sentita a mio agio vestita in quel modo, preferivo di lunga un completo più casual,qualcosa che mi rispecchiasse.
E poi passavo ogni sera in quel locale,era come una seconda casa.
Usciì di casa dopo un paio di minuti ed entrai nella macchina costosa di Alexis.
Arivammo dopo una decina di minuti e notai senza rimanere sorpresa che il locale era più pieno del solito.
Manny mi aveva confidato di aver saputo da fonti attendibili che sarebbero venuti quella notte dei componenti di una band di cui non si ricordava bene il nome.

'Pensa a quante adolescenti in preda agli ormoni veranno. Immagina la quantità di gente che viene ogni sera. Bene : triplicala.
Sarà una notta da delirio, pensa quanti incassi. E tu,francesina bella, devi esserci. Sarebbe figo se riuscissi a rimorchiare uno della band,verrebbe ogni sera. Si,ci devi essere."


Aveva detto esattamente così. Mi sono sentita sfruttata in un primo momento. Avevo dubitato della sincerità dell'amicizia di Manny.
Poi ho pensato che non mi importava. Non volevo altre complicazioni nella mia vita.
Scavare a fondo avrebbe portato altre delusioni ed io ne ero piena.
"Un penny per i tuoi pensieri." disse Alexis.
"Sono solo curiosa di vedere i tanto attesi ospiti" mentiì.
"Tu li vedrai sicuro,da molto vicino."
Quanto odiavo questo atteggiamento nei miei confronti. Per lei ero sempre stata una sgualdrina,una poco di buono;non fa niente quanto
mi impegnassi a mantenere una buona condotta,io era giudicata dal mio passato.
Ero molto infastidita perciò accelerai il passo e dopo che il bodyguard mi fece passare ,andai dritta alla console.
"Hey." mi salutò il DJ  Andrew, passavo la serata accanto a lui la maggior parte delle sere, in modo che stessi lontana da ogni fonte di problemi come alcohol e pasticche.
La serata iniziò alla grande come al solito, io mi ero già dimenticata di tutte le insinuazioni dei miei 'amici'  fino a quando andai a prendermi
un drink.
"Cosa ti posso portare Mary?" chiese il barista.
"Solo una birra Tom, per favore." 
Iniziai a sorseggiare la mia birra seduta al bancone.
"Marilyn Molière, e io che pensavo che fossi finita in qualche centro di recupero per tossici." disse una voce alla mia destra.
Mi girai e riconobbi il viso di Dakota Linch, una mia vecchia conoscenza nel mio periodo più buio.

' Marilyn, adesso penso che basti.' disse mentre aspiravo un' altra striscia.
Che palle quella Dakota,perchè me l'ero caricata?
Ah già, mi aveva venduto quella dose che volevo ed ero andata a letto con il suo ragazzo.
Ops.
Risi a crepapelle senza un motivo preciso. "E dai santarellina,goditi i miei soldi,vieni a provare." la presi e la portai verso la scrivania dove c'erano le strisce.
"Ehi,quella è mia !" Urlò isterica un'altra ragazza sulla porta della camera da letto. Era Lyla,la mia migliore amica.
Anche lei era fatta. "Lyla non esagerare." l'ammonì Dakota.
Ricevetti una chiamata. Usciì dalla stanza del Motel e risposi "Pronto chi parla?" chiesi.
"Salve sono Mrs. Ridge ,mi occupo del vostro conto in banca. Mi è stato chiesto di avvertirla che qualcuno ha depositato nel vostro conto una cifra di 10.000 sterline."
"Come scusi?E chi è stato?"
"Mi dispiace ma non penso di poterglielo dire.." rispose titubante.
Tantissimi pensieri si fuserò uno con l'altro. E in più il fatto che fossi drogata non aiutava a ragionare.
Mia madre? Era tornata da me? Usciì di corsa dal Motel senza sapere bene cosa fare .Non mi preoccupai neanche di tornare nella stanza a prendere le mie cose.
Corsi in mezzo alla strada in preda ad un attacco d'ansia. Giusto in tempo per vedere un furgoncino che veniva dritto nella mia direzione.
Poi buio.



"Invece sono qua." risposi ferita. Mi girai dall'altra parte per non guardarla in faccia,o sarebbe riaffiorato un altro ricordo.
Misi la testa fra le mani e solo dopo mi ricordai della mia birra fresca. Mi guardai attorno e la trovai ad un paio di centimetri lontano da me.
Dakota mi fissava con un sorriso spregevole.
"Mi fa piacere vedere che certe persone non cambiano mai, vero Marilyn?Sempre in discoteca a divertirti,niente resonsabilità..
o niente sensi di colpa. Sei mai andata a trovare la tua migliore amica al cimitero?" chiese con una voce tagliente.
"Mi fai schifo. Lo sai benissimo che io in quel momento non ero presente.E se lo vuoi sapere sono cambiata! Mentre tu sei sempre la stessa serpe."
Presi un altro sorso dalla mia birra e mi allontanai.
Stavo per mettermi a piangere. Di nuovo.
Ma quella volta non me l'ero immaginata io,non era un'incarnazione delle mie colpe,del mio passato. Non era un incubo.
Era la vera Dakota che mi rimproverava.
Dopo aver fatto quattro passi sentiì dentro lo stomaco qualcosa di strano. Le mie gambe incominciarono a trabballare e la testa a girare.
Il sapore della birra era più amaro.
Non può aver drogato il mio drink..
Mi ritrovai in una folla di gente sudata che mi spingeva da una parte all'altra; mani che mi toccavano,persone disgustose,mi sembrava di essere tornata indietro di un anno.
Qualcuno mi prese, era Manny. Sembrava euforico. Mi portò da una parte con meno gente di prima,si poteva respirare.
"Ragazzi vi voglio presentare Marilyn Molière. Lei è la mia mascotte!" rise. Mi presentò a tre ragazzi di cui non sentiì neanche il nome.
Vidi solo che uno mi guardava assorto mentre gli altri parlavano con il mio coinquilino.
Aveva un ciuffo biondo alla Elvis tra una chioma di capelli neri.
Non era sicuramente inglese,mi sembrava islamico,ma era particolarmente attraente.
"Ciao." mi disse. Non ero sicura di riuscire ad articolare una parola di senso compiuto perciò mi limitai a stare ferma.
Ma il mio corpo in preda alla droga non ne voleva sapere.
Mi avvicinai lentamente al ragazzo e gli diedi una carezza. Poi un bacio. Improvvisamente chiusi gli occhi come se fossi andata a dormire ma il mio corpo,senza controllo, si muoveva ancora.
Le ultime cose che mi ricordo furono le esclamazioni dei ragazzi vicino a noi,dei baci,un paio di occhi dorati e un letto non mio.
Poi buio.
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