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Autore: irwinsjuliet    27/12/2012    20 recensioni
-Cosa ci fai qui tutta sola?- chiesi avvicinandomi a lei con due bicchieri in mano.
-La solitudine è per lo spirito ciò che il cibo è per il corpo.- rispose con la sua voce calma e molto gradevole.
-Seneca.- sorrisi riconoscendo facilmente la citazione
-Sono impressionata.- disse sgranando gli occhi
Buon anno gente!! c:
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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23.01
Uscii affannato dagli studi televisivi e tirai su la zip del giubbotto, accidenti proprio quella sera dovevamo fare un intervista con Alan, le avevo promesso che ci sarei stato….
Peeeeeeeeee
Feci un salto all’indietro scansando una macchina in corsa per un pelo. Ok dovevo stare più attento, non avrei certo potuto arrivare in orario se fossi finito all’ospedale.
Tirai fuori il Blackberry di tasca con le mani tremanti, non troppo curioso di vedere cosa mi aspettava, guardai con sorpresa lo schermo: un solo messaggio, di mia madre per giunta.
Tipico. Dovevo aspettarmelo, lei non mi avrebbe mai disturbato sapendo che stavo lavorando, sapevo che non si sarebbe arrabbiata neanche se non ce l’avessi fatta ad arrivare, ma io dovevo farcela.
23.03
Tirai un sospiro di sollievo quando riconobbi la mia macchina in fondo al parcheggio, entrai e misi in moto cercando di fare marcia indietro il più velocemente possibile, sempre più agitato.
23.16
Entrai in casa e buttai le chiavi chissà dove sapendo che me ne sarei pentito al momento di uscire, ma non avevo tempo per pensare, aprii l’acqua nella doccia e corsi verso l’armadio cominciando a tirare fuori vestiti in cerca dello smoking.
23.18
Le mie attente ricerche non avevano avuto successo poco male pensai buttando sul letto un paio di jeans una maglietta e una giacca nera, entrai nella doccia
23.25
Mi stavo asciugando i capelli e nello stesso tempo mi infilavo i calzini, non potevo farcela.
Sii ottimista sii ottimista mi ripetevo mentre di colpo saltava la luce.
23.26
Mi stavo vestendo al buio e con i capelli mezzi bagnati, cercando di non fare caso alle gocce che mi cadevano sulla schiena, mi infilai i jeans, sperando con tutto me stesso  di metterli nel verso giusto.
23.28
Più o meno vestito, iniziai la ricerca delle chiavi di casa facendomi luce con un accendino posso farcela mi ripetevo non troppo convinto, mentre guardavo sotto il divano senza successo, un momento…Eccole! Le bastarde erano rimaste davanti alla porta, la chiusi e corsi verso le scale
23.36
Ti prego almeno tu non mi abbandonare pensavo mentre mettevo in moto la macchina controllando gli indicatori di olio e benzina sul cruscotto, era tutto apposto e infatti la partì dopo pochi secondi facendo le solite fusa.
23.38
Guidavo veloce come non mai pregando tutti i santi di non venire fermato da un poliziotto, sarebbe stata la fine.
Ma ti pareva che la fortuna fosse con me? Mai.
Non incontrai la polizia, ma quando mi fermai per qualche secondo in più a un semaforo una decina di ragazzine si piazzò davanti alla macchina sbarrandomi la strada.
No, non proprio stasera.
Cercai di fare finta di nulla, magari non mi riconoscevano…see sogna mio caro sogna, venivano proprio verso la macchina e quando iniziarono a battere sul finestrino, dopo aver valutato se partire schiacciandole tutte o no, decisi che non potevo più ignorarle.
-Ragazze.- mi sforzai di sorridere e fare un cenno con la mano dopo aver abbassato il finestrino.
-Oddio mio oddio mio svengo!!- urlò una mentre si sventolava il viso con la mano
-No dai stai calma…sono solo io.- cercai di farla smettere di saltare e fare urlettini acuti, ma con scarsi risultati.
-Ehm…io dovrei andare…- aspetta aspetta che forse riuscivo ad andarmene…
-No ti prego aspetta facciamo una foto.- strillò una bionda del gruppo.
Come volevasi dimostrare.
La foto si trasformò in un intero servizio fotografico al quale seguirono autografi e una lista intera di nick twitter da seguire.
-Mi dispiace tanto ragazze, ma adesso devo proprio andare.- dissi tirando su velocemente il finestrino per non lasciare spazio a lamentele.
Guardai l’ora sul telefono e, nel panico, ripartii sforando di molto i limiti di velocità
23.55
Quelle ragazzine proprio non ci volevano, sospirai di sollievo quando scorsi in lontananza le torrette a punta della villa di Shelby.
23.56
Corsi affannato per il vialetto della villa, ma quando vidi due omoni di colore piantati all’ingresso con una lista in mano inorridii, sapevo benissimo dov’era il mio invito: ancora nella busta nella cesta della posta in casa mia.
23.57
-Ma io vi dico che ce l’ho l’invito!- dissi pregando quei due individui
-Allora daccelo.- risposero in coro, rabbrividii sembravano due robot.
-Ehm…non è qui.- mormorai
-Niente invito, niente festa, mi dispiace amico.-  e si rimise gli occhiali scuri, come a dire che la conversazione era finita, ma io non avevo intenzione di arrendermi, non ancora.
-Vi prego è veramente importante io…
-Cody? Joe? Che succede? Ci sono problemi?- avrei riconosciuto quella vocetta stridula fra mille. Shelby.
-No signorina Mallory, il signore se ne stava proprio andando…- tentò uno
-E perché dovrebbe??- ribattè Shelby –Stavate forse per mandare via uno dei miei migliori amici?- chiese fingendosi sconvolta.
-Ehm…noi…no…lui…-
-Chiuderò un occhio, ma tu- disse, anzi ordinò rivolgendosi a me:- tesoro subito dentro, manca poco alla mezzanotte.- sorrise, splendida nel suo vestito verde menta e mi riempì il cuore di gioia.
23.59
La cercai con lo sguardo in quella massa di gente con il cuore a mille. Ed eccola volteggiava nella pista insieme ad Arianne meravigliosa come sempre.
-Cosa ci fai qui tutta sola?- chiesi avvicinandomi a lei con due bicchieri in mano.
-La solitudine è per lo spirito ciò che il cibo è per il corpo.- rispose con la sua voce calma e molto gradevole.
-Seneca.- sorrisi riconoscendo facilmente la citazione
-Sono impressionata.- disse sgranando gli occhi
-Davvero? E perché?-
-Credevo che chi deve solo divertirsi cantando e ballando in giro per il mondo non avesse bisogno di conoscere tipi come Seneca.- rispose semplicemente
-Sai chi sono?-
-Tutti in questa stanza lo sanno Harry.-  il mio nome pronunciato con la sua voce non mi era mai sembrato così bello.
-Guarda caso anch’io so chi sei tu Sophie.-
-Come fai a saperlo?- chiese questa volta realmente impressionata.
-Bè il fatto che tu sia la migliore amica della padrona di casa aiuta.-
-Mi hai impressionata due volte in pochi minuti, vuoi ballare?-
-Solo perché adoro questa canzone.- risposi e presi la mano che mi offriva, ci dirigemmo al centro della pista e ci rimanemmo per un bel po’. Mi innamorai di lei perdendomi in quegli occhi marroni profondi e bellissimi.
Gli stessi occhi marroni che adesso mi fissavano dall’altra parte della stanza, mi diressi verso di lei a grandi passi mentre la voce della gente mi rimbombava nelle orecchie
10….
I suoi occhi, contornati da un inutile matita nera, leggermente lucidi come sempre quando ci vedevamo dopo tanto tempo.
9….
La sua bocca a cuore che si apriva lentamente in un sorriso luminoso mostrando i suoi denti bianchissimi.
8….
Le sue guance, completamente paonazze un po’ per l’emozione e forse ormai era anche un po’ brilla.
7….
Il suo vestito color perla, lungo fino a terra che frusciava mentre veniva verso di me
6….
Le sue gambe perfette che si intravedevano leggermente sotto il vestito quando faceva passi troppo lunghi
5….
Le sue fossette, stampate come la maggior parte del tempo agli angoli della bocca, mi facevano impazzire.
4….
i suoi capelli castani, di solito diritti come spaghetti, le scendevano sulla schiena nuda in morbide onde.
3…
Il suo collo, che come sempre brillava, grazie alla nostra catenina che sfoggiava ogni giorno.
2….
Le sue braccia che si spalancarono in contemporanea alle mie entrambi pronti ad accoglierci.
1…
Le sue labbra piene e morbide che si scontravano con le mie proprio nel momento in cui le persone incontro a noi iniziarono a gridare felici accogliendo il nuovo anno e lasciandosi il vecchio alle spalle, ma io no, io non mi sarei lasciato l’ultimo anno alle spalle era stato il più bello della mia vita. Il mio primo anno con lei.
Un anno fa esattamente in questo posto più o meno a quest’ora ci eravamo conosciuti e adesso era lì fra le mie braccia che mi baciava con ardore, come se tutto il mondo non esistesse e in un certo senso per me era cosi.
-Ce l’hai fatta.-  sorrise facendomi quasi girare la testa.
-Avevi dubbi?- chiesi sorridendo a mia volta
-No, tu non mi avresti mai deluso.- rispose stringendosi ancor di più a me
-Ti amo.- dissi sicuro, sicuro come non lo ero mai stato.
-Ti amo.- rispose pronta, la guardai negli occhi limpidi e sinceri, lei non poteva mentirmi né mai l’aveva fatto.
E ci baciammo in mezzo alla sala dondolandoci lentamente, mentre tutti urlavano, brindavano e nel cielo brillavano fuochi d’artificio, ma in quel momento avrebbe potuto anche prendere fuoco la casa e noi non ce ne saremmo accorti.



Hola babes!
Lo so cosa state pensando, niente morti o gente finita all'ospedale...non sembra neanche una mia storia vero?? ebbene sì l'ho scritta io c:
Il senso di questa os? nessuno, volevo solo augurarvi buone feste e visto che avevo già fatto un os di Natale un mesetto fa è venuto fuori questo.
Ricapitolandolo Harry e i ragazzi hanno appena fatto un' intervista con Alan (adoro quell'uomo) ed è la sera di capodanno e il nostro Harold è in ritardo e gliene capitano di tutti i colori, ma alla fine riesce ad arrivare in tempo!!
Quindi non mi rimane che dire Buon anno gente!! e a presto con il decimo capitolo della FF
Un Bacio
   
 
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