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Autore: Melinda2606    28/12/2012    9 recensioni
una vacanza di natale da una persona speciale porterà Ranma di fronte a una possibilità che non aveva mai considerato. Una persona importante per Akane la porterà a riflettere sul suo rapporto con Ranma. Ora come non mai dovranno tirar fuori quel coraggio che dicono continuamente di avere...
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Akane dormì male quella notte, mille pensieri le affollarono la mente.
Si alzò dal letto di malavoglia, e quando Kasumi le ricordò di andare a svegliare il fidanzato, ci andò borbottando.
Spalancò la porta della sua stanza quasi come se volesse sradicarla, ma l’urlo che voleva fargli per svegliarlo le morì in gola.
Ranma era così… dolce!
Non c’erano altri termini per descrivere il ragazzo in quel momento.
Dormiva profondamente su un fianco, una mano stringeva forte il piumone: quella notte era stata glaciale, quindi il ragazzo si era rannicchiato su se stesso, evitando di dormire in maniera scomposta come al suo solito.
Si accucciò accanto a Ranma, riflettendo: in fondo, dato il viaggio che dovevano fare di lì a un paio di giorni, forse era meglio che lei cambiasse atteggiamento nei suoi confronti.
Doveva cercare di essere più dolce, almeno in alcuni momenti della giornata, non sempre naturalmente, ma qualche volta si.
Insomma, lei non voleva che Ranma fraintendesse una volta arrivati dalla nonna…
Gli appoggiò una mano sul braccio caldo e iniziò a scuoterlo leggermente: - Ranma, svegliati dai, faremo tardi a scuola… Ranma! – lo chiamò, alzando la voce.
Il ragazzo aprì gli occhi di scatto, guardandola storto: - Akane, cosa hai da strillare… Ehi, un momento, come mai sono ancora un uomo? E perché sono ancora asciutto? –
- Ti ho risparmiato il secchio d’acqua stamani, ok? Adesso alzati! –
- E come mai? Ti senti male per caso? – 
- Stupido, volevo solo essere un po’ più carina con te! Me ne sto già pentendo! – sbraitò la ragazza, mollandogli un pugno sulla testa.
Accidenti, lei voleva essere carina, ma non poteva fare tutto da sola, aveva bisogno di un po’ di collaborazione!
Mentre tornava in sala da pranzo, incrociò Nabiki: - Ehi, sorellina, sei in pensiero per la partenza? –
- In pensiero? Certo che no! Io sono la ragazza più tranquilla del mondo! – esclamò Akane, cercando di dissimulare il vago senso di nervosismo che la attanagliava, ma senza successo.
- Vedremo… Non so come farai ad affrontare la situazione! –
- Ma non c’è niente da affrontare! Stiamo parlando di una cosa successa quando avevo quindici anni, adesso ne ho diciotto, mi sembra stupido farmene un problema! E poi magari non c’è da temere, insomma, magari non lo vedrò nemmeno! –
- Akane, la nonna non abita in una metropoli! Comunque se la cosa non ti interessa, non importa nemmeno a me! –
La piccola Tendo, per evitare un ulteriore chiacchierata con Kasumi e non volendo sentire il resto della famiglia parlare entusiasta delle vacanze, uscì presto per andare a scuola.
Camminò con la testa tra le nuvole, poi sentì la voce del fidanzato chiamarla.
- Ehi, maschiaccio, come mai non mi hai aspettato? – le domandò, saltando giù dalla ringhiera.
- Sei proprio un’idiota! Io sto cercando di essere più carina con te, perché non collabori? – sbottò la ragazza.
Ranma la fissò: - Hai qualcosa di davvero strano oggi… Comunque dai, non ti arrabbiare, hai ragione, ok? È solo che mi hai stupito, stamattina, però mi piace, preferisco il risveglio di oggi rispetto a quelli che mi riservi di solito! – le disse sorridendo.
Akane arrossì, leggermente compiaciuta, e il suo umore migliorò nettamente.
Durante la pausa pranzo, partirono le urla che da due anni a quella parte durante il periodo natalizio si susseguivano.
- Ranma passerà il natale con me! – 
- Non credo proprio, chi vorrebbe passare le vacanze a mangiare okonomiyaki? Il mio amore resterà con me, staremo soli soletti! – 
- Povere illuse, il mio adorato Ranma starà con me per le feste! –
Shampoo, Ukyo e Kodachi, incuranti del fatto di trovarsi a scuola, avevano preso a litigare furiosamente.
Ranma naturalmente non riusciva a calmarle, borbottava incapace di mettere un punto a quella lite infinita.
Finalmente, aiutato anche dall’area furente della fidanzata, riuscì a dire: - Non litigate, è inutile! Non passerò le vacanze con nessuna di voi, non le passerò nemmeno a Nerima, fatela finita! –
- Cosa vuol dire che non sarai qui a natale? – esclamò stupita Ukyo.
- Io… io andrò fuori città, passerò le vacanze di natale dai nonni di Akane! –
A quelle parole Akane sentì il cuore perderle un colpo: ma perché quello stupido non teneva mai la bocca chiusa?
Adesso come minimo…
- Vengo anche io! – esclamarono contemporaneamente le tre ragazze.
Akane scosse la testa: lo sapeva che sarebbe andata a finire così.
Ranma scosse la testa: - Ma che scemenze dite, non potete venire, non siete state invitate! –
- Tranquillo, amore, io e la nonna prenderemo una stanza in un albergo! – cinguettò Shampoo.
- Lo stesso farò io! – esclamò Ukyo.
- Io invece comprerò una casa, almeno potrai venire da me quando vuoi! – disse Kodachi.
Niente di quello che Ranma disse in seguito fece cambiare idea alle tre ragazze.
Quella sera Akane cercò di convincere il padre a rinunciare alle vacanze: - Papà, perché non invitiamo la nonna qui? Sarebbe più facile, non credi? –
- Ma figliola, tua nonna ha chiesto espressamente di raggiungerla! Lo sai come è brava a decorare la casa a natale! E poi lei non vede l’ora di conoscere Nodoka e Ranma! Genma lo ha già visto quando io e tua madre ancora non eravamo sposati! – ricordò l’uomo, leggermente malinconico.
Kasumi e Nabiki assistettero ai vani tentativi di Akane di dissuadere il padre, ma non ci riuscì.
Forse se avesse detto a Soun la verità l’uomo non avrebbe esitato a cancellare i loro progetti, ma Akane non se la sentiva, così si arrese.
Mentre era in bagno a lavarsi i denti, la ragazza fu raggiunta da Nodoka.
- Cara, va tutto bene? – le chiese la donna.
Akane si sciacquò velocemente la bocca.
- No, va tutto benissimo, non si preoccupi! –
- Akane, tu un giorno sarai mia nuora, vorrei che tu sapessi che puoi fidarti di me e che puoi raccontarmi tutto, ok? – le disse dolcemente Nodoka, accarezzandole una guancia.
La ragazza fu tentata di dire tutto a quella donna così dolce, ma Ranma scelse proprio quel momento per chiamarla, così lei sorrise e prima di raggiungerlo disse: - La ringrazio, le prometto che lo farò! – poi corse incontro al fidanzato.
- Cosa vuoi? –
- Volevo sapere se hai preparato la valigia! Sbadata come sei non vorrei che tu ti dimenticassi qualcosa! Partiamo dopo le lezioni, quindi poi non avrai tempo di aggiungere qualcosa! -
- Certo che l'ho preparata! E poi guarda che sei tu che di solito fai le cose all'ultimo minuto! - lo rimbeccò lei.
Ranma sorrise: - Non mi hai detto di tuo nonno.... Che tipo è? -
- Oh, lui è il più classico dei nonni. Quando eravamo piccole e andavamo li per le vacanze lui accendeva il camino e ci raccontava un sacco di favole, interrotte solo dal rumore delle tazze di cioccolata calda che ci preparava! Vedrai, ti piacerà un sacco! L'unica cosa è che non hanno una palestra, quindi dovrai trovare un altro posto se vorrai allenarti! -
- Non importa; ti ricordo che io sono abituato agli allenamenti all'aria aperta! -
- Già... Ranma, secondo te ci saranno tutti i problemi degli scorsi anni il giorno della vigilia? - chiese Akane titubante.
Ranma incrociò le mani dietro la testa: - Non lo so, ma tanto cosa ti importa? Sono io che devo decidere con chi passare le feste, e la mia scelta l'ho già fatta mi sembra, no? Altrimenti non avrei accettato di partire! -
Akane lo fissò, stupita da quelle parole così dirette; il ragazzo arrossì vistosamente, poi se ne andò borbottando parole incomprensibili.
L'ultimo giorno di scuola passò velocemente, Akane fece gli auguri a tutte le sue amiche e poi insieme a Ranma e a Nabiki si diresse verso l'uscita, dove ad attenderli, presi da un'eccitazione per l'imminente partenza trovarono i loro genitori e Kasumi, accompagnati dai bagagli di tutta la famiglia.
Si diressero verso la stazione di Nerima, parlando animatamente del viaggio, di quello che avrebbero voluto comprare ( Kasumi aveva raccontato a Nodoka che suo nonno conosceva i migliori negozi di porcellana), mangiare ( Soun aveva illustrato talmente bene i manicaretti della suocera che Ranma e Genma avevano già l'acquolina in bocca ) e venduto ( Nabiki già sapeva che avrebbe fatto ottimi affari).
Il cuore di Akane batteva fortissimo : era molto emozionata, non vedeva i nonni da così tanto tempo! 
L'ultima volta che era andata da loro era stata l'estate di due anni prima; pochi mesi dopo, ricordò, era arrivato Ranma.
Al pensiero di quella vacanza il battito cardiaco le aumentò ancora di più, ma cercò in tutti i modi di non pensarci.
Non le fu molto difficile pensare ad altro, una volta arrivati alla stazione.
Sul binario del loro treno trovarono ad aspettarli una piccola folla.
Shampoo sventolò una mano verso Ranma, mentre sua nonna picchiava Mousse per averla scambiata per la nipote.
Kodachi aveva già cosparso la stazione con i petali delle sue adorate rose nere, il fratello Kuno alla vista di Akane e Nabiki aveva tirato fuori dal nulla un enorme mazzo di fiori e il portafogli per comprare qualche nuova foto della piccola Tendo.
Ukyo stava spiegando a uno spaesato Ryoga che non si trovava a Hokkaido, ma a Nerima.
Tutti erano caratterizzati dallo stesso particolare: delle grosse valigie colorate.
- E voi che ci fate qui? - chiese Nabiki, vedendo davanti a sè ancora più ampie possibilità di guadagno.
- Partiamo tutti! Io e la nonna abbiamo preso una stanza in un piccolo albergo, è molto che non ci prendiamo una vacanza! - esclamò allegra Shampoo.
- Dove va Shampoo vado io! - dichiarò Mousse, sistemandosi gli occhiali.
- Ah ah ah, io ho comprato una villa perfetta per le vacanze! - rise Kodachi, facendo roteare il suo nastro.
- Ho visto che mia sorella ha comprato una casa, volevo capire perchè... Ma ora che ti ho visto Akane Tendo non mi interessa più! - strillò Kuno, ricevendo in cambio del suo abbraccio un pugno dalla ragazza.
- Non mi andava di stare sola per natale, e visto che voi andate via ho trovato un piccolo locale di okonomiyaki che cercava qualcuno per il periodo festivo! - disse Ukyo.
- Io credevo di essere ad Hokkaido... - borbottò Ryoga.
- Che bello, passeremo il natale insieme! - Kasumi era felice come sempre.
Non poterono commentare ulteriormente quella scena, perchè una voce meccanica annunciò che il loro treno era in arrivo.
Con un sospiro, Akane e Ranma salirono sul treno.
Riuscirono a trovare uno scompartimento vuoto in cui sedersi tutti insieme, poi con un ultimo fidchio il treno partì.
Fu il viaggio più lungo che Akane avesse mai fatto.
Shampoo, Ukyo e Kodachi la assalivano ogni volta che lei provava a dire due parole al fidanzato, e quando non erano impegnate a fare ciò si battevano tra i sedili del treno.
Soun e Genma si erano portati dietro la scacchiera, Nodoka e Kasumi chicchieravano amabilmente di alcune ricette.
Nabiki era già riuscita a spillare una discreta somma di denaro a Kuno, vendendogli nuove foto della sorella e della ragazza con il codino, Ryoga era impegnato a minacciare di morte Ranma senza un motivo chiaro.
Akane appoggiò la fronte al finestrino, facendo vagare i suoi pensieri, estraniandosi dal mondo circostante.
Una piccola mano morbida la fece ridestare.
- Andrà tutto bene sorellina, stai tranquilla - disse dolcemente Kasumi.
- Si, lo so... Ma se papà lo scoprisse? -
- Non ha mai sospettato di niente, lo sai. Anche se sai che non mi piace che tu gli abbia nascosto tutto ciò - la voce della ragazza si incrinò leggermente.
- Non sgridarmi, dai... - Akane le sorrise conciliante, così Kasumi le diede un bacio e ritornò da Nodoka.
Dopo tre ore di viaggio ( che a Ranma sembrarono almeno il doppio ), il treno si fermò sferragliando alla loro fermata.
- Andiamo, ragazzi, la casa di mia suocera è qui a due passi! - esclamò Soun.
Tutto il gruppetto si mise in marcia, anche gli 'invasori', perchè i loro alloggi si trovavano tuti da quelle parti.
Il paese aveva un'aria da cartolina: i tetti erano bianchi, tutto era illuminato, vari Babbo Natale distribuivano caramelle.
Ranma non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, ma adorava quel clima familiare e romantico.
Notò che quella che stranamente non sembrava assorbita da quell'aria natalizia era Akane: la fidanzata si guardava intorno nervosa.
Ma che diavolo stava succedendo?
Arrivarono in una piccola piazza, in cui troneggiava un enorme abete carico di luci e decorazioni.
Proprio lì accanto era stato montato un piccolo palco su cui un gruppo di cinque ragazzi stava facendo delle prove per qullo che sembrava un concerto.
- Che bello, c'è la musica! - esclamò Soun allegro.
Kasumi lanciò un'occhiata al palco, poi una ad Akane: - Papà, andiamo, la nonna ci sta aspettando...-
Ripresero a camminare, ma si fermarono quando si accorsero che la piccola Tendo non si era mossa.
Era immobile e fissava qualcosa sul palco; Ranma cercò di capire cosa le fosse preso, così seguì il suo sguardo e si accorse che la fidanzata stava guardando uno dei ragazzi.
E la cosa più strana era che anche questo ragazzo la stava fissando.
Ranma sentì qualcosa di strano muoversi dentro di sè.
Le altre due Tendo gli si avvicinarono: - Oh no... - mormorò Nabiki.
Intanto il ragazzo sul palco si tolse la chitarra che aveva a tracolla e lentamente scese giù.
Akane fece un passo avanti con titubanza, poi sempre con maggiore sicurezza, copiata da quel ragazzo.
- Ma dove vai, Akane? - la richiamò indietro Ranma, ma la ragazza non lo ascoltò.
Una mano si pose sul suo avambraccio: - Ranma, ti prego, non fraintendere... - gli sussurrò Kasumi.
- Cosa... - il resto della frase gli morì in gola.
Akane si era lanciata tra le braccia di quel ragazzo, e lui la stringeva forte.
- Che diavolo sta succedendo? Chi è quel tipo? - chiese bruscamente a Kasumi, sentendo il cuore accelerare notevolmente.
Kasumi sospirò: - Lui è Tai. Vedi, quello è... è l'ex ragazzo di Akane-
  
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