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Autore: _ciolofan    28/12/2012    5 recensioni
Presi la lettera e fu allora che fui sicuro che essa fosse indirizzata a me,
faceva bella mostra di se la scritta "x Zayn" in bella calligrafia.
Avevo quasi paura di aprirla, ma, con le lacrime agli occhi,
afferrai la bustina di carta che la conteneva e la strappai trovandoci
dentro una collanina con un ciondolo a forma di stella di argento con dietro inciso
"Non smettere di brillare per me". Quelle parole mi fecero commuovere nuovamente,
come se non avessi versato abbastanza lacrime.
Ma io l'amavo, come poteva pretendere che la lasciassi andare, che la dimenticassi?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                         In Your Eyes
 

                                             


Pov Sharon
Ho sempre odiato gli ospedali, eppure ci passo la maggior parte del mio tempo..
Penso che gli ospedali siano troppo monotoni, troppo bianchi, troppo morti .
Ed è proprio per questo che non trovo molti motivi per continuare a vivere così, ogni volta mi dico lo faccio per Zayn, lo faccio per noi .
Spesso ho pensato che poteva finire tutto prima indolore e sarebbe stato tutto più facile.
Devo resistere, mi dico, devo farmi forza e non devo mollare, lo faccio per me,
lo faccio per la mia famiglia lo faccio perché non ho concluso niente nella mia vita di tanto importante da rendere fiera mia madre.                                                                   
E so che è un pensiero molto egoistico ma non posso proprio andarmene..   
I medici mi dicono spesso che se continuo a prendere i farmaci, sto a riposo e mi sforzo il meno possibile dopo che inizierò la chemio-terapia mi riprenderò ma ho paura,
lo ammetto sono una fifona ma sai com'è.. è possibile che io muoia,
e non so se mi spiego ma ho solo 17 anni , un piccolo fratello, una mamma che lavora dalla
mattina alla sera solo per noi, e un ragazzo che amo più della mia stessa vita ed ho paura di perdere tutto ciò.. Mi sfilo da sotto le calde coperte con molta poca voglia e appoggio i piedi al
pavimento freddo e al solo tocco rabbrividisco, con molta poca grazia mi trascino fino in bagno
strascicando i piedi. Mi faccio una doccia veloce e poi inizio a prepararmi per andare a scuola.
Mentre mi osservo allo specchio con attenzione mi accorgo di quanto sia scavato il mio viso
dalle occhiaia con un sorriso amaro e un'espressione melancolica stampati in faccia inizio a
coprire le occhiaia con il correttore poi mi metto matita, eyeliner, mascara e del gloss sulle mie
piccole labbra rosa pesca -una volta acceso adesso non più- . Poi mi faccio una doccia e mi
vesto così.
Mentre mi avvio alla fermata del pullman una Range Rover nera-che io conosco bene- accosta
e abbassa il suo finestrino da cui fanno capolino un ciuffo corvino -con colpi di sole biondi- e
dei Ray Ban neri.. “Sali” una parola sola, quattro lettere e una voce in grado di ipnotizzarti e
portarti alla pazzia, perché è quello che è successo a me all’inizio mi sono persa nei suoi
particolari, nei suoi difetti, nei suoi pregi, nel suono della sua voce, nella profondità dei suoi
occhi, nel suo sarcasmo, in lui. E fu così che m’innamorai. Salii al posto del passeggero e
per fargli un dispetto poggiai i piedi sul cruscotto della macchina con in viso un’espressione
soddisfatta e divertita, neanche a dirlo dopo nemmeno tre secondi iniziò a farmi un discorso su
quanto ci tenesse a quella macchina, a Susy -pardon!- e roba così.. Per carità!
Anche io adoravo Susy ma c’era un limite a tutto! Accesi la radio e lascia come sottofondo una
canzone Momentsmi pare si chiamava.. e mi ritrovai a parlare con Zayn del più e del meno
come sempre del resto, solo sentivo che era successo qualcosa, ne ero sicura, era come se lui
fosse più freddo, più distante ma poi mi dissi sarà tutta una mia paranoia di solito quando ci si
ritrova sommersi di problemi può succedere,no? Beh io spero vivamente di si. “Eccoci” disse
Zayn non appena trovò un posto nel parcheggio della scuola. Scesi dall’auto aspettando che mi
si affiancasse..  ma niente, quindi mi girai per vedere perché non arrivava più e quando vidi il
perché non credo di esser stata più tanto sicura di voler sapere perché non arrivava, era li che
parlava con Perrie, i loro nasi quasi si sfioravano e lei ridacchiava di continuo, quella visione
mi fece male, ancora. Non era la prima volta che li vedevo insieme ma pensavo fossero solo
dei buoni amici e non avevo nulla in contrario.. ma vedendoli così beh faceva male perché
avevo come il presentimento che mi tradisse, e non lo dico perché sono ‘gelosa’ ma lo dico
perché ho visto l’alchimia che c’è tra di loro e ho paura che lui mi lasci.. e se lui mi lasciasse
non credo che ce la potrei fare, quando mi sono innamorata di lui ho capito che non sarei più
stata in grado di vedere nessun altro all’infuori di Zayn. E’ come una droga, come se non
potessi farne più a meno e adesso non posso più farne a meno, è il mio appiglio e se lui se ne
va io cadrò nel baratro. Ma io mi fidavo di Zayn. “Zayn? Mi puoi aiutare?” chiesi mentre lui
stava ancora parlando con Perrie. Lui si girò mi guardò e disse qualcosa a Perrie poi fece per
venire ad aiutami ma lei lo afferrò per il polso e lo fece girare per poi dargli un bacio vicino alle
labbra, oserei dire all’angolo della bocca e quella visione non ebbe che un ulteriore effetto
negativo; sentivo il cuore battere affaticato e pensai che fosse solo un’impressione dettata dalla
situazione assai dolorosa. “Faccio io” mi disse afferrando lo zaino che tentavo di reggere data
la mia scarsa forza. Mi girai e lo osservai, aveva un sorrisino imbarazzato, cosa assai strana per
Zayn, e allo stesso tempo un sorriso che pullulava di amarezza..

Arrivata in classe cercai di concentrarmi sulla lezione di filosofia ma proprio non ci riuscivo,
ogni cosa mi portava a ricordare i migliori momenti mai vissuti con Zayn, e dire che era la mia
materia preferita.. Le ore scorrevano senza che io mi sforzassi di stare attenta.
Suonò la campanella che indicava l’inizio della ricreazione; fu quel suono assai fastidioso a
riportarmi con i piedi per terra e che mi portò a rendermi conto della situazione.
Gli occhi iniziarono a bruciarmi così corsi direttamente in bagno passando attraverso il
corridoio affollato spintonando anche la gente, per quanto potessi spingere,
con la poca forza che avevo. Mi chiusi in un bagno e solo allora mi lasciai andare,
lasciai che quelle piccole gocciole salate mi solcassero il viso ormai sciupato soffocando di
tanto in tanto anche qualche singhiozzo. Lo sapevo che agitarmi non era una buona idea,
ma non riuscivo a stare calma sapendo che il mio ragazzo non provava più gli stessi sentimenti
che provava prima per me. E mi sentii un emerita idiota ad aver aperto solo allora gli occhi,
magari lo sapevano già tutti, magari gli faccio così pena che lui aveva pensato bene di stare con
me finché non fossi morta per poi spassarsela con quella Perrie.. Ma no, Zayn non era cattivo.
Un conato di vomito mi distrasse dai miei pensieri facendomi voltare, inginocchiata davanti al
water. Vomitai tutto, non avevo mangiato granché ma a quanto pare non dovevo mangiare
neanche quel poco, se la fine che il cibo faceva era quella. Mi ripulii la bocca con un fazzoletto
che fortunatamente avevo trovato nella tasca dei miei jeans, mi rialzai, uscii dal bagno e mi
sciacquai il viso e le mani nel lavandino dopo di che mi asciugai e mi guardai allo specchio.
Avevo ancora gli occhi rossi e gonfi per il pianto e il viso sconvolto. Bene, adesso si che sarei
passata inosservata.
Le successive ore le passai tra i banchi cercando di riprendermi e di evitare il più possibile
Zayn. Stranamente riuscii ad uscire da scuola senza scontrarmi con il moro, così mi avvivai
velocemente e furtivamente verso casa, avevo un passo quasi felpato, azzarderei.
Arrivai a casa ed entrai, dopo di che andai subito in camera mia per posare il leggero zaino.
Controllai il cellulare e stranamente non trovai nessuna chiamata e solo un messaggio di mia
mamma che mi avvisava che lei non sarebbe venuta a casa per pranzo e che potevo riscaldare
la cena di ieri. Ma non mi preoccupai più di tanto, infondo era soffocante essere perennemente
controllata. Avendo casa libera decisi che potevo tranquillamente guardare un film.
Mi accomodai sul divano coprendomi con la coperta che mi ero portata appresso e con il telecomando in mano. Mi ritrovai così a fare zapping per ben un ora intera,
così decisi che una piccola passeggiata non mi avrebbe fatto che bene, così mi vestii mi riaggiustai il trucco e mi feci una coda a cavallo disordinata.
Uscii di casa assicurandomi di aver chiuso bene a chiave la porta.
Mi misi la borsa in spalla e presi il mio mp4,mi infilai le cuffiette mettendo la riproduzione casuale.
Passeggiavo tranquillamente quando mi balenò in testa l’idea di andare a casa di Zayn giusto
per avvisarlo che ero arrivata a casa sana e salva e per scusarmi di non essermi fatta sentire a scuola.
Mi avviai tranquillamente verso casa Malik, inspirai profondamente, avevo un brutto presagio,
ma magari era solo una mia impressione, si, magari. Arrivai nella zona più tranquilla di
Bradford, lì c’erano tante villette a schiera tra cui casa Malik, così mi diressi verso di essa
attraversando il vialetto che c’era prima del portico, suonai i campanello una volta arrivata
davanti alla porta d’ingresso mettendo nella borsa l’mp4. Attesi per cinque minuti buoni.
Magari non era in casa, mi dissi. Ma per essere sicuri suonai un’altra volta il campanello e
quando decisi di voltarmi e continuare la mia passeggiata la porta si aprì mostrando un Zayn un
po’ rosso in viso con la camicia sgualcita, mezza sbottonata e in boxer.
Feci finta di non capire la situazione, non volevo creare problemi inutilmente magari dormiva..
  Ma le lacrime spingevano per uscire solo che io puntualmente le ributtavo giù “hei..”
mi salutò lui un po’ imbarazzato, “Zayn..” dissi io a mo’ di saluto.
“Che ci fai da queste parti?” mi chiese lui guardandosi intorno per poi tornare a contemplare
il pavimento, ma mai guardarmi negli occhi. “Ero uscita a fare una passeggiata ma poi mi è
venuto in mente di passare per casa tua e,, eccomi qua. A proposito, volevo scusarmi per oggi,
intendo per no..” non riuscii a terminare la frase che da dietro Zayn spuntò una chioma di
capelli biondi che mi erano molto familiari, Perrie. In biancheria intima. “ Zayn..
Ma quanto ci stai metten..” si interruppe anche lei e mi squadrò da capo a piedi.
I miei occhi si riempirono di lacrime che non riuscii a trattenere e che quindi bagnarono il mio
viso “tu.. avevi promesso.. avevi detto….. mi amavi.. Bugiardo!” Ecco cosa aveva da fare,
invece di chiamarmi. Non riuscivo a muovermi, ero come paralizzata, ma in fondo ero
consapevole di quello che stava succedendo, più o meno. Solo che facevo finta di niente, la
realtà faceva troppo male. Quelle erano le uniche parole sconnesse che ero riuscita a
pronunciare tra i singhiozzi sempre più frequenti. “Non è come pensi.. è solo che tu..”
e fu li che non ci vidi più dalla rabbia e dalla delusione,
“ Cosa? Ora è anche colpa mia? E poi, Zayn un po’ più di fantasia ‘non è come pensi’,
non sono così stupida, sai?” dissi io in preda alla rabbia “ Beh ,a questo punto, lo sei, fino
adesso non ti sei accorta di nulla quando oramai lo sapevano tutti” Perrie doveva stare zitta.
Lei non sapeva niente. “Sta zitta! Non ti intromettere Perrie!” quasi urlai. “Mi dispiace, okay?
E’ solo che tu eri sempre così malata e..” “No, non è okay! Niente è okay!” urlai con le
lacrime che mi offuscavano la vista. Vidi Zayn allungar una mano verso di me ma io
mi irrigidii e mi ritrassi immediatamente, “mi fai schifo” sibilai mollando la borsa sul vialetto 
‘bene, mi sarei tolta di torno’ pensai cominciando a correre come una matta
–per quanto la mia situazione fisica me lo permettesse- senza una destinazione e senza
guardare dove mettevo i piedi. Iniziò anche a piovere, ma io non mi fermai, sembrava quasi
che il tempo fosse cambiato in base al mio umore. A distrarmi dai miei pensieri furono i fari di
una macchina e il clacson che suonava. Mi trascinai appena in tempo sul marciapiede,
ma un po’ per le mie condizioni e per la pioggia, un po’ per la corsa e lo spavento e
un po’ per la rabbia e l’agitazione il mio cuore prese ad accelerare iniziando a battere dapprima
velocemente e forte, quasi volesse uscirmi dal petto per poi smettere di colpo.
L’ultima cosa che vidi e sentii furono gli occhi rossi – e gonfi per il pianto- e
preoccupati di Zayn e le sue mani che stringevano le mie mentre mi chiamava.
Peccato che io sentissi tutto ovattato, a malapena. Ma mentre guardavo nei suoi occhi
mi resi conto che lui mi amava ancora, e che aveva fatto un errore di percorso,
ma sbagliare è umano no? Raccolsi tutte le forze che mi rimanevano e mormorai
“ti perdono.. scusami.. ti amo” sperai con tutto il cuore che lui mi avesse sentita, perché
quando avevo guardato in quei occhi di miele liquido avevo visto tutti i nostri momenti felici,
tutte le nostre litigate, la sua preoccupazione, la nostra storia e mi sentii in colpa quasi,
per lasciarlo. Le sirene dell’ambulanza facevano da sfondo a questa tragedia. E poi il buio.

 
Pov Zayn 
Ero disperato, non potevo credere che Shy, la mia fragile Sharon se n’era andata.
Aveva semplicemente preso il volo e adesso non era più accanto a me, e tutto per colpa mia!
Sono un emerito deficiente, decerebrato e pure idiota. Ora che Shy non c’è più mi sento vuoto,
in colpa. Tanto. Non riuscivo a pensare ad una vita senza di lei..

 
Two years later
 

Due anni, erano passati già due anni dalla morte di Shy, ricordo ancora che i primi tempi ero
un automa, mangiavo a stento dormivo poco e uscivo di casa solo se era strettamente
necessario. Ma poi Perrie veniva farmi visita spesso, così mi sfogavo e piangevo come un
bambino tra le sue braccia. Lei era sempre lì, a sostenermi e a consolarmi solo che mi sentivo
un po’ in colpa così decisi di riprendermi, Shy non avrebbe voluto questo, mi ripetevo così
diedi una possibilità alla mia storia e di Perrie, decisi che uscire con lei non mi avrebbe fatto
che bene. I giorni passavano e io mi riprendevo sempre di più, e la relazione tra me e Perrie
andava a gonfie vele, lei mi piaceva e mi tirava su di morale, sempre. Era semplicemente
fantastica ma qualcosa mi frenava ancora. Così, oggi, due anni dopo la morte di Shy mi ritrovo
qui in camera sua per schiarirmi le idee. Ma mentre mi perdevo nell’osservare le sue foto
appese alla parete della sua stanza rimasta e conservata da sua madre intatta, come Shy
l’aveva lasciata una busta da lettere attirò la mia attenzione. Presi la lettera e fu allora che fui
sicuro che essa fosse indirizzata a me, faceva bella mostra di se la scritta "x Zayn" in bella
calligrafia. Avevo quasi paura di aprirla, ma, con le lacrime agli occhi, afferrai la bustina di
carta che la conteneva e la strappai trovandoci dentro una collanina con un ciondolo a forma di
stella di argento con dietro inciso  "Non smettere di brillare per me".
Quelle parole mi fecero commuovere nuovamente, come se non avessi versato abbastanza lacrime.
Ma io l'amavo, come poteva pretendere che la lasciassi andare, che la dimenticassi?
Aprii la lettera con cautela, quasi avessi paura di romperla. E iniziai a leggerla..

 

Hei Zayn,
Se stai leggendo questa lettera vorrà dire che forse io non ci sono già più, o boh non saprei, forse sono in ospedale tu sei solo semplicemente venuto a prendermi i vestiti e se è veramente così, per favore non continuare –a leggere- e non fare domande C: Se invece.. è la prima opzione allora continua a leggere.. Se sono morta vuol dire che sarà successo qualcosa e io, vorrei solo dirti che ti amo, e di non sentirti in colpa.. E se fossi davvero morta per favore, dimenticati di me, fatti una nuova vita, e non deprimerti.. Non versare le tue lacrime per me, perché un giorno noi ci rincontreremo e vorrei essere felice per te quel giorno, vorrei non sentirmi in colpa per averti fatto soffrire e averti impedito di rialzarti e di rinnamorarti.. A proposito, anche se mi fa male non posso essere così egoista, ho visto l’intesa e l’alchimia che c’è tra te e Perrie e vorrei solo augurarvi un futuro felice, lei è bella e anche simpatica – forse, non sono ancora riuscita ad appurarlo- . Insomma tutto questo discorso serve a dirti che ti amo e per dirti di andare avanti e rifarti una vita, non stare male per me. Vivi, non sopravvivere.
 
-Tua Shy”

 
 
Grazie a quella lettera i miei sensi di colpa svanirono e riuscii a innamorarmi nuovamente e
nonostante un pezzo del mio cuore apparteneva ancora a Shy, Perrie era riuscito a sostituirlo
con un pezzo del suo. Eravamo innamorati e felici, grazie Sharon, grazie di tutto angelo.


Ciolofan's corner 
Signori e signore... *rullo di tamburi* questa è una cagata deprimente
tanto da far venire voglia di imbottirsi di gelato.
Ovviamente anche questa volta il banner fa cagare, ovviamente eeee
niente l'avevo già scritta da un pezzo solo che non l'avevo finita..
non mi piaceva così tanto e non trovavo ispiraziooone c':
Passando alla storia, non c'è niente da dire,(a me) fa schifo e niente..
spero a voi piaccia.. ma ne dubito..
della serie autostima proprio sotto le scarpe lol
Grazie in anticipo a chi leggerà questa "cosa" e a chi la recensirà e poi 
per chi segue anche l'altra mia storia posterò al più presto il 2° capitolo
prometto. E' solo che ho avuto problemi -drastici- con la mia rete wireless,
non è colpa mia se si sposta di continuazione ma oggi finalmente l'hanno fissata, o qualcosa
del genere.. Ah e in più se a qualcuno interessasse tra non molto vorrei postare una one-shot
di Capodanno ma non saprei, non mi convince molto..

Inoltre vi consiglierei di andare a dare un'occhiata a questa storia

 Un paio d'occhi azzurri le salvarono la vita.

e a queste altre due one-shot:

Life 

cold as you
Beh, visto che questo angolo autore sta diventando un poema, evaporooo c:
Kiss kiss


Ps. me la lasciate una piccola recensione? Anche per dirmi che farei prima a ficcarmi un cuscino in bocca e andare adormire invece di rompervi le scatole con queste schifezze.. occhei ora mi eclisso, sul serio lol ciauuu

Pps. uaaa che ps lungo lol


_ciolofan

  
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