Ecco, in quelle occasioni Kiriwar faceva davvero paura. E non solo a lui. Quando si voltò verso Gunji fulminandolo con lo sguardo, persino quel biondo masochista e psicotico tentennò.
-Non entri nel mio letto a puzza di vomito- concluse il moro, proseguendo la camminata verso la sua stanza.
Gunji si grattò la testa e si diresse poi al bagno, senza tralasciare di tirare un calcio seccato al divano.
Kiriwar afferrò Takeru per la cinta e lo scagliò sul letto che cigolò rumorosamente sotto il suo peso. Senza chiedere nulla si chinò su di lui e trafficò sui suoi pantaloni, quasi strappandoglieli di dosso.