Anime & Manga > Cyborg 009
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Autore: telesette    01/01/2013    2 recensioni
Françoise arrossì, in parte per il complimento e in parte per via della scollatura audace del suo vestito.
Le spalle nude e l'affascinante linea del decolléte, meravigliosamente disegnate dal rosso abito da sera, esprimevano in modo incredibile tutto il suo fascino e la sensualità naturale.
Entrambi non dissero niente, limitandosi a guardarsi negli occhi per alcuni minuti.
Erano così rari i momenti di intimità per loro che, anche per queste piccole occasioni di pace e serenità, potevano solo ringraziare il cielo di essere assieme per "vivere" tali momenti.
Joe posò il proprio bicchiere davanti alla finestra, per cingere amorevolmente Françoise col braccio dietro la schiena.
La fanciulla si strinse a lui, appoggiando la testa contro il suo petto, e assaporando fino in fondo il tepore col quale solamente lui era in grado di abbracciarla.
Di tante incertezze, quella era la loro unica certezza.
L'amore che provavano l'uno per l'altra era l'unica cosa che entrambi desideravano.
A prescindere da cosa riservava loro il futuro, nulla poteva essere migliore di quel loro brevissimo istante insieme...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albert Heinrich, Françoise Arnoul, Jet Link, Joe Shimamura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a meg9 e hera85...

 

Buon Anno, Joe!

 

Non appena gli ospiti del ristorante Haxnbauer di Monaco fecero partire il conto alla rovescia, nella sala riecheggiarono a gran voce gli ultimi secondi che mancavano alla fine dell'anno...

- Nove... otto... sette... sei... cinque... quattro... tre... due... uno... BUON ANNOOO !!!

I tappi dello spumante saltarono tutti insieme, tra spruzzi bianchi di schiuma e tintinnare di calici, e i presenti festeggiarono con grande entusiasmo. Oltre all'arrivo del 2013, tutti loro si erano riuniti per festeggiare i due vincitori del Gran Premio, ovvero Joe Shimamura e Jet Link.
Approfittando della confusione, il fiero pilota dai capelli rossi si era rifugiato in un angolino appartato del ristorante.
A differenza del suo amico e rivale Joe, lui non era certo tipo da schivare i festeggiamenti. Tuttavia non gli andava assolutamente a genio l'ipocrisia e la malcelata ostilità dei dirigenti che avevano organizzato il ricevimento. Il fatto che Joe e Jet avessero conquistato il primo e il secondo gradino sul podio, relegando il francese Vergne alla terza posizione, costituiva uno "schiaffo" molto serio al prestigio della loro scuderia. Motivo per cui, da che il ricevimento era iniziato, avevano fatto in modo di appesantire quanto più possibile gli allori ai due vincitori della ditta concorrente.
Joe se non altro aveva avuto il buon senso di evitare il problema alla radice, ritirandosi da qualche parte nelle salette buie del ristorante, portandosi dietro lo spumante anziché il veleno di Mr. Stach e dei suoi viscidi collaboratori.

- Che figlio di...

Jet non fece in tempo a finire di imprecare che, sentendosi afferrare piano per una spalla, si voltò ad incrociare lo sguardo sorridente di 004.

- Albert - esclamò. - Accidenti amico, che sorpresa... Ma quando sei arrivato?
- Una persona mi ha chiesto il favore di accompagnarla qui da voi a Monaco, e non ho saputo dirle di no - rispose il cyborg, alludendo alla bionda fanciulla vestita di rosso che si trovava al suo fianco.

Sulle prime Jet non riconobbe quella lunga chioma dorata lungo le spalle della giovane, anche se il volto gli era familiare, ma quando si rese conto di CHI ella fosse rimase di stucco.

- Non può essere - mormorò. - Françoise ?!?

La fanciulla annuì con un sorriso.
Jet fece appena in tempo a riprendersi dallo stupore, considerato che non l'aveva mai vista con indosso vestiti tanto succinti e i capelli lunghi, e ovviamente non mancò di rivolgerle il suo sincero apprezzamento.

- Complimenti - disse. - Stai benissimo!
- Grazie Jet, sei gentile!
- Guarda che è la pura e semplice verità: sei senza dubbio la ragazza più affascinante che c'è in questa sala... non sei d'accordo, Albert ?
- Mi hai tolto le parole di bocca - rispose l'altro, facendo tintinnare il proprio calice di spumante contro quello del compagno.
- Smettetela di prendermi in giro - fece lei imbarazzata, guardandosi attorno. - Come mai non riesco a vedere Joe?
- E' una lunga storia - spiegò Jet amaramente. - Diciamo che Joe e io abbiamo fatto delle sgradite conoscenze questa sera... ma lo troverai di sicuro da qualche parte, in una delle salette più in ombra del locale!
- Scusatemi allora, vado a fare gli auguri anche a lui...
- Prego, ci mancherebbe - risposero i due, sollevando i bicchieri con espressione chiaramente soddisfatta.

Nel mentre che Françoise uscì dalla sala del ricevimento, Jet commentò qualcosa ad Albert sottovoce.

- A volte penso che Joe abbia davvero il senso della "premonizione"...
- Che intendi dire?
- Semplice: è sgattaiolato via in tempo per evitare i commenti velenosi di un VERME pieno di soldi, e adesso lo attende il modo migliore di festeggiare il nuovo anno...
- Non sarai mica invidioso - sottolineò Albert con una smorfia.
- Non proprio - ammise Jet con ironia. - Ma non mi dispiacerebbe un brindisi a tu per tu, in totale intimità!

Albert tacque un momento, prima di rispondere divertito.

- Ti ringrazio, ma non sei esattamente il mio tipo...
- MA... MA CHE HAI CAPITO ?!?

Nel frattempo Joe stava osservando le luci e i fuochi d'artificio dalla finestra, in una saletta buia e riservata del ristorante.
Chiunque avrebbe pensato ad un giovane triste e sconsolato, vedendolo così serio e taciturno in una serata di festa, invece era impossibile stabilire cosa gli stesse passando per la testa.
Joe Shimamura aveva appena vinto il Gran Premio di Capodanno, aggiudicandosi una serie di ingaggi e contratti vantaggiosi per tutta la prossima stagione, eppure sapeva anche che la sua carriera automobilistica sarebbe sempre e solo rimasta un semplice paravento.
Lui era un cyborg.
Ciò che gli altri vedevano non corrispondeva alla realtà.
Oggi e forse domani, Joe sarebbe stato al centro dell'attenzione... ma il giorno dopo ancora, in qualche angolo sperduto del mondo, 009 poteva giacere morto a seguito di chissà quale ordigno micidiale.
Per lui non esisteva un futuro certo: le sue sole certezze erano le sfide e le battaglie che altri NON potevano combattere al posto suo; ciò che altri NON potevano fare, lui doveva farlo per forza; altri avevano la possibilità di scegliere del proprio futuro e della propria vita, lui invece NON aveva questa possibilità...
Dietro alla sua espressione, spesso assente ed imperscrutabile, Joe aveva imparato semplicemente ad accettare la cosa con silenzio e rassegnazione.
Tornare indietro era impossibile, poteva solo guardare avanti.
Proprio come l'anno appena finito.
Il 2012 non sarebbe mai tornato indietro, e nessuno poteva dirgli cosa gli riservava questo 2013.
Poteva solo guardare il corso degli eventi e, se la situazione lo avesse reso necessario, intervenire per tentare di mettere le cose a posto.
Mentre reggeva immobile nella mano la sua coppa di champagne, improvvisamente sentì il rumore di scarpe col tacco alle sue spalle.
Malgrado l'assenza di luce nella stanza, i fuochi all'esterno illuminavano chiaramente la dolce figura davanti a lui.
Bellissima e seducente, nell'elegante vestito rosso scollato, Françoise si fermò accanto a lui.
A differenza di Jet, Joe non si lasciò certo ingannare da quei capelli più lunghi.
Françoise, la sua Françoise, era inconfondibile.
Il fisico esile ma agile allo stesso tempo, plasmato con anni e anni di danza classica.
Le gambe lunghe e affusolate.
Gli occhi chiarissimi e l'espressione sincera, così come il suo volto incorniciato da biondi capelli dorati.

- Sei bellissima - mormorò Joe, ammaliato da cotanto splendore.

Françoise arrossì, in parte per il complimento e in parte per via della scollatura audace del suo vestito.
Le spalle nude e l'affascinante linea del decolléte, meravigliosamente disegnate dal rosso abito da sera, esprimevano in modo incredibile tutto il suo fascino e la sensualità naturale.
Entrambi non dissero niente, limitandosi a guardarsi negli occhi per alcuni minuti.
Erano così rari i momenti di intimità per loro che, anche per queste piccole occasioni di pace e serenità, potevano solo ringraziare il cielo di essere assieme per "vivere" tali momenti.
Joe posò il proprio bicchiere davanti alla finestra, per cingere amorevolmente Françoise col braccio dietro la schiena.
La fanciulla si strinse a lui, appoggiando la testa contro il suo petto, e assaporando fino in fondo il tepore col quale solamente lui era in grado di abbracciarla.
Di tante incertezze, quella era la loro unica certezza.
L'amore che provavano l'uno per l'altra era l'unica cosa che entrambi desideravano.
A prescindere da cosa riservava loro il futuro, nulla poteva essere migliore di quel loro brevissimo istante insieme.

- Buon Anno, Joe!
- Buon Anno a te, amore mio!

FINE

 

Un lieto e felice 2013
a tutti
voi...
^__^ 

   
 
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