L'UOMO DEI SOGNI

Era una fredda giornata di Dicembre degli anni sessanta, così glaciale da riuscire a congelare qualsiasi persona, una cosa normale voi direte, eppure quel giorno oltre a congelare le persone esteriormente riuscì a glaciarle anche i loro animi.

Ma partiamo dal principio, era il 15 Dicembre 1966, e in un letto d'ospedale Walter Elias Disney trascorreva i suoi ultimi momenti.

Accanto a lui la dolce Lili sua moglie lo guardava trattenendo le lacrime, cingendo le spalle delle figlie Diane e Sharon, anche loro sul punto di scoppiare in un pianto disperato davanti al genitore morente.

Walt tuttavia riuscì ad abozzare un sorriso, erano i suoi ultimi istanti certo, eppure poteva dire di non potersi lamentare della sua vita. Poichè in fondo anche se tra alti e bassi era riuscito a divertire, commuovere e far sognare tutto il mondo.

Eh si, si poteva dire che la sua vita fosse stata davvero completa. D'un tratto si sentì gli occhi pesanti, il defibirillatore fare un acuto ''BIP'', l'ultima cosa che ricordò fu sua moglie che sepelliva il viso nella spalla di Roy che ancora si sforzava a trattenere le lacrime, mentre Diane si lanciò in un pianto disperato.

Walt si trovava ora nel corridoi dell'ospedale, stavolta gremito di persone in ambo due i lati. La cosa strana era che … riusciva a camminare!

All'improvviso vide una porta spalancarsi dalla quale fuoriuscì un'abbagliante luce bianca, qualcosa nella sua testa gli ordinò ''Varcala!''.

Walt sentì un senso di pace invadergli il corpo e cominciò a percorrere il lungo corridoio, ma mentre lo faceva si accorse che le persone o per meglio dire ''le figure'' attorno a lui erano anche animali, e non solo, erano tutte sue creazioni!

''Arrivederci signor Walter'' gli arrivò da un lato.

''Arrivederci signor Walter'' da un altro.

''Arrivederla, sigor Walter'' gli venne incontro una splendida ragazza dai capelli color nero corvini e dalla pelle bianca come la neve.

''Oh, Bianca mia cara!'' esclamò estasiato.

''Arrivederci signore!'' squittì Pinocchio.

''Guardati!'' sorrise il grillo sollevando il cappello.

''Lo farò'' ridacchio.

Dumbo alzò la proboscide, Bambi s'inchinò.

''Arrivederci, messer Walter!'' una delicata ragazza gli porse la mano e il vecchio uomo non mancò di baciargliela.

''Cenerentola mia cara''.

''Signore'' dissero con un inchino Alice e Wendy.

''Madame'' rispose lui.

''Arrivederci, vecchietto'' disse Peter.

''Parla per te, giovincello!'' ridacchiò.

Lilli, Biagio e Pongo s'inginocchiarono abbaiando.

''Signore'' dissero Filippo e Aurora con un inchino.

''Novelli sposi'' rispose lui con un altro inchino.

''Arrivederci!'' dissero in coro Artù, Merlino, Mowgli, Baaghera e Baloo.

''Ciao a voi giovanotti''.

Appena arrivò alla fine del corridoi trovò ad attenderlo Paperino, Pippo, Minnie, Paperina e, una sorpresa inaspettata, mano nella mano si trovavano le sue più celebri creature, Walt sentì le lacrime spuntargli ''Topolino, Oswald!'' esclamò correndo ad abbracciarli.

''Arrivederci, papà'' sussurrarono, mentre si scioglievano dall'abbraccio.

''Arrivederci!'' esclamrono tutti infine, inchinandosi contemporaneamente, Walt fece lo stesso poco dopo, alzò lo sguardo e varcò la porta.

Così ebbe fine la leggenda del maestro d'animazione Walter Elias Disney, un uomo divenuto immortale, poiché tuttoggi continua a vivere nella memoria di molti grazie alle sue creazioni e la cui eredità continua a ispirare l'immaginazione di tutti noi.

5 Dicembre 1901-15 Dicembre 1966