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Autore: Prims28    04/01/2013    2 recensioni
-SPOILER ULTIMI EPISODI DELLA 2 STAGIONE!-
Un altro omicidio
Caldo sangue innocente quelle notte era stato versato sporcando l’asfalto e pur sapendo quello che stava per succedere io non avevo fatto nulla per impedirlo.
Sei un eroe Stiles
La voce di mio padre esplose nella mia testa come un colpo di fucile. Come aveva potuto dire quelle parole? Vincere una fottuta partita di lacrosse non faceva di me un eroe.
~Sterek
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’m not a Hero

 

Un’altra notte di luna piena.

Un’altra notte di terrore.

 

I giovani lupi avrebbero tirato fuori gli artigli, i denti aguzzi e a sangue freddo, quella notta, avrebbero ucciso.

 

Sentii il telefono di mio padre squillare, lui sbiascicò qualche frase sconnessa ancora impastata dal sonno e poi uscì di casa.

 

Un altro omicidio

 

Caldo sangue innocente quelle notte era stato versato sporcando l’asfalto e pur sapendo quello che stava per succedere io non avevo fatto nulla per impedirlo.

 

Sei un eroe Stiles

 

La voce di mio padre esplose nella mia testa come un colpo di fucile. Come aveva potuto dire quelle parole? Vincere una fottuta partita di lacrosse non faceva di me un eroe.

 

-Non lo sono!- dissi ad alta voce mettendomi disteso sul letto.

I raggi argentei della luna entravano prepotentemente dalla finestra aperta illuminando la mia piccola e disordinata stanza.

 

-Cosa non sei?-

-Non sono un eroe-

Sussultai drizzandomi a sedere, mentre nella semi-oscurità della stanza incontrai due grandi occhi cremisi.

-Cosa vuoi Derek?- chiesi bruscamente e lui uscì delle tenebra che lo avvolgevano.

-Perché credi di non essere un eroe- ribatté ignorando completamente la mia domanda.

 

Cosa gli importava?

 

Io e lui non eravamo amici

 

Non eravamo niente.

 

-Non hai risposto alla mia domanda-

-Isaac non ha più bisogno di me durante la luna piena. Il resto del mio branco è sparito. Non sapevo cosa fare e sono venuto a trovati ok?!- disse esasperato –Ora rispondi alla mia domanda.

-Beh.. non ho una tutina stretta nel mio armadio o un nascondiglio sotterraneo!- risposi buttandola sull’ironia come sempre, ma non era quella la vera risposta e lui lo capì lanciandomi un’occhiata scettica.

 

-Non credi che la risposta sia ovvia?- continuai abbassando lo sguardo –Io non sono come te o Scott. Non sono in grado di salvare o proteggere nessuno. Posso solo essere un’impotente spettatore-

-Stiles, non servono poteri sovrannaturali per essere eroi-.

A quelle parole alzai lo sguardo incredulo. Davvero Derek Hale stava cercando di consolarmi? I suoi occhi non più rossi mi scrutavano attenti, pronti a cogliere ogni mio movimento o reazione

 

-Beh effettivamente Batman non aveva superpoteri!- dissi accennando una mezza risata, che ritrovai anche sul suo viso.

Non rideva molto spesso ma quando lo faceva…Dio! Si aprivano le porte del paradiso. Era dannatamente perfetto ed io non l’avevo mai notato.

 

-Te l’ha fatto Gared?- chiese sedendosi sul letto accanto a me. Con alcune dite sfiorò le  ferita causate dai pugni del nonno di Allison. Rabbrividii sotto quel tocco troppo rude, che fece pulsare la ferita.

Mi limitai ad annuire.

 

Quella era la prova, che non ero un eroe! Quale eroe le avrebbe prense da un vecchio malato?!

 

Cadde un profondo silenzio. Io riabbassai lo sguardo non riuscendo a sostenere i suoi insistenti occhi ormai non più rosso sangue.

 

-Tu per me sei un eroe- disse piano e questa volte fu lui ad abbassare lo sguardo, forse imbarazzato da quella sua affermazione.

-Cosa?-

-Mi hai salvato la vita quella volta in piscina. Avresti potuto lasciarmi affogare, invece non l’hai fatto-

Per la seconda volta, quella notte, guardai Derek incredulo e s’era possibile mi parve ancora più bello illuminato dalla luna. Anche lui mi guardò e quando i nostri occhi si incrociarono non riuscii a trattene un sorriso, che lui ricambiò

 

Non seppi bene perché lo fece o perché io ricambia quel gesto, ma nel giro di poco le sua morbide labbra si erano posate sulle mie ancora curvate in un sorriso. Sciolse quel casto bacio e come avrebbe fatto un animale, strusciò piano la sua guancia contro la mia avvicinando le labbra al mio orecchio.

-Sei il mio eroe Stiles- soffiò e mentre il mio cuore cominciava a battere più velocemente lui catturò nuovamente le mie labbra in un baciò più intenso del precedente.

Quando le nostre lingue smisero di lottare, le sue mani smisero di accarezzare i miei fianchi e le mie di perdersi nei suoi capelli corvi, Derek si scosto di poco mostrandomi un sorrisetto compiaciuto.

-Questo sarà il nostro piccolo segreto- disse contro le mie labbra e detto ciò uscì dalla finestra aperta, lasciandomi lì seduto.

 

Dopo un primo momento di confusione sorrisi felice fra me passando le dita sulle mie labbra socchiudendo gli occhi.

 

-Sono il suo eroe-

   
 
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