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Autore: ProudOf_5Boys    05/01/2013    3 recensioni
''Sapevano tutto l'uno dell'altra,tranne un importante particolare di Johan''
Vi è mai capitato di stare con qualcuno,avere la presenza di sapere tutto,ma in realtà non sapere niente?
Di essere troppo presi da qualcosa per guardare tutto il resto?
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno, un gruppo di amici decise di fare un ritrovo dove ognuno portava altri due amici.
Celeste portò Lia,ovvero me, e Jonah, un ragazzo piuttosto carino.
Un tipo timido... Ricordo che aveva una lunga sciarpa,un cappello,un maglione pesante,dei jeans e delle Supra viola, sembrava quasi che si volesse nascondere.
Certo, non ci feci molto caso in quel momento, anche se forse avrei dovuto.
Oddio, non che adesso sia infelice, ma avrei potuto scoprirlo prima...
Passammo tutta la giornata tra di noi, e fin dal primo momento rimasi colpita da Jonah;
i suoi occhi... non riuscivo a non guardarli,erano così belli,intensi e dorati che tutto il resto di lui sembrava sparire.
Ci scambiammo i numeri di telefono, e, devo dire che non si fece aspettare molto, mi chiamò la sera stessa.
Passammo due ore al telefono, due ore che in realtà sembravano solo venti minuti.
Mi raccontò che viveva fuori Italia (non specificando dove) , ma era in vacanza qui.
Sapeva parlare italiano perchè aveva degli zii a Genova,e si era fermato un mese da loro.
Era inizio settembre, un settembre freddo.
La scuola non era ancora iniziata e sfruttai il tempo libero per stare con lui, di cui ormai ero innamorata persa.
Sentivo di potermi fidare di quel ragazzo che ormai sapeva tutto di me e di cui io ormai sapevo tutto, o forse no.
Un giorno io e lui andammo a dormire da Celeste.
Mia madre ci sarebbe dovuta venire a prendere la mattina dopo in macchina, dato che Celeste abitava dall'altra parte della città rispetto alle nostre case.
La sera passò abbastanza velocemente, ci divertimmo. Guardammo un film e ridemmo un casino.
Verso l'una Jonah andò a dormire in un'altra stanza lasciando sole me e Celeste per la notte.
La mattina a colazione accesi la Tv su Music Box e sentendo Never say never iniziai a cantarla.
-Ti piace Justin Bieber?- mi chiese.Non si capiva se fosse schifato,arrabbiato,incuriosito o forse.. imbarazzato.
- Si,mi piace,mi piace tutto di lui,mi piace come canta,come balla,insomma,mi piace- risposi dopo qualche secondo.
Iniziò ad agitarsi.
-Mi piace come cantante,come persona,mi piace il suo fisico,si,lo amo,ma amo di più il suo....- Mi bloccai a guardarlo.
Notai una cosa , che non avevo mai notato prima.
Abbassò lo sguardo.
- Il suo viso...avete lo stesso viso-
Alzò un attimo il volto e poi se ne andò via.
In quel momento capì. Ecco perchè mi ero innamorata così velocemente di lui, quasi dal primo momento. Perchè io lo amavo già, senza conoscerlo.
Non avevo mai notato la sua bocca perfetta, il suo bellissimo sorriso per un semplice, quanto stupido motivo.
Ero troppo occupata a guardare I suoi occhi. Degli occhi che parlano da quanto erano intensi. Degli occhi così stupendi che ti ci perdi.
Ero davvero stata tanto scema da non
accorgermi mai di chi fosse veramente?
Uscii e andai da lui. Non volevo perderlo.
-Mi vuoi spiegare?- chiesi.
- Volevo solo una vita normale, volevo che la gente mi conoscesse non solo come Justin Bieber, la star internazionale.-
- Sappi che io ti amo come Justin Bieber,come Kidrauhl e come Jonah-
Sorrise.
Si avvicinò lentamente a me per baciarmi con dolcezza e trasporto allo stesso tempo.
Finalmente avevo il mio momento,non stavo baciando solo il mio migliore amico,ma il mio idolo,la persona più importante della mia vita.
E con lui,anche io mi sentivo importante, forse per la prima volta nella mia vita sentivo che non ero inutile. Che ero nata per un motivo. Per stare con lui.
Non ci staccavamo per niente al mondo, quel momento era nostro e dopo un po che il bacio era diventato passionale sentii un leggero rialzamento nei suoi pantaloni.
Gli levai la maglietta ma prima che potessi fare altro mi bloccò.
-Scusa, non posso- disse semplicemente abbassando lo sguardo.
-Non fa niente- Risposi,accarezzandogli dolcemente i capelli, in segno di affetto.
La certezza completa che fosse lui la ebbi quando vidi il tatuaggio 'Believe' sul suo braccio.
Celeste era in bagno in quel momento, non vide niente.
Avevo il sospetto che lei sapesse qualcosa, ma non aprii bocca sull'argomento.
Non ero arrabbiata,rispettavo il suo volere una vita normale e della sua privacy.
Quando arrivò mia mamma salutammo Cel ed entrammo in macchina.
Mia madre aveva notato che eravamo strani, che c'era qualcosa che non andava, ma non disse niente.
Ci lasciò a casa mia per poi andare via per fare una commissione che le avrebbe preso più di tre ore.
Arrivati a casa lui non si sentiva di lasciarmi sola e salimmo insieme.
Appena entrammo in camera notò la distesa di poster degli One Direction che tappezzavano le pareti e fece una strana espressione, infastidita forse.
-Facciamo un giro fuori- dissi per scaricare la tensione che in quei pochi attimi si era creata tra noi.
-È meglio- sussurrò.
-Come mai hai così tanti poster dei One Direction?- chiese dopo un po di tempo in strada.
-Forse non hai visto una cosa- risposi semplicemente sorridendo.
Ho sempre ammirato gli One Direction per la loro storia,il loro carattere! Ci sono sempre stata per loro,e amo la loro musca,
ma la persona che amo veramente era lui,Justin.
Siamo stati una decina di minuti fuori, ma lui, troppo incuriosito dal mio 'Forse non hai visto una cosa' mi costrinse a tornare a casa mia.
Stavamo per rientrare quando un ragazzo con delle rose ci fermò.
-Compra una rosa per la tua ragazza- disse rivolto a Justin.
Ci guardammo sorridenti e io, immancabilmente, mi persi ancora una volta nei suoi occhi.
Si voltò di scatto e mi comprò una rosa.
-Sai che ti amo vero?- chiesi nell'ascensore avvicinandomi.
-Ti amo anchio,tutto questo tempo passato con te è stato fantastico, tu sei fantastica-
Il cuore mi stava per scoppiare nel petto,lui si avvicinò per baciarmi,
ma le porte dell'ascensore si aprirono ed entrò una vecchietta facendoci scoppiare a ridere dall'imbarazzo e procurandoci un'occhiataccia dalla signora anziana.
Uscimmo e appena arrivammo davanti alla porta mi prese da dietro e mi baciò il collo.
-Fammi almeno aprire la porta!- Risi.
Smise di baciarmi ma non si staccò,e quando aprii la porta mi prese in braccio, entrò e chiuse la porta.
-Cosa dovevi farmi vedere?-
-Se mi fai scendere ti faccio vedere la cosa più bella che c'è a questo mondo- sorrisi guardandolo.
Entrammo in camera mia.
Era una camera a 'L' e la parete in un certo senso nascosta era piena di poster di Justin.
-Ecco la cosa più bella che esiste nell'intero pianeta!- esclamai facendoglieli vedere.
Mi abbracciò. Il suo profumo mi inebriò completamente stordendomi, il cuore iniziò a battere più forte.
I poster erano sopra al letto e guardandoli mi ricordai che c'era un posto vuoto.
-Sali in piedi sul letto-
-Cosa?- chiese basito.
-Fidati di me-
Si tolse le scarpe e salì
. presi lo scotch, ne strappai un lungo pezzo e glie lo misi sul petto.
-Guarda,qua c'è uno spazio vuoto- Feci finta ti attaccarlo al muro come se fosse un poster.
Tentava di trattenere le risate, ma lo faceva abbastanza male.
-Si,questo è il mio poster preferito-
Non ce la fece più e scoppiò a ridere.
Vidi finalmente la sua risata senza essere distratta da niente.
Il modo in cui rideva era un qualcosa di stupendo,la sua voce,gli occhi che brillavano come diamanti.
Levai lo scotch e lo baciai, incapace di aspettare ancora. Finalmente c'era pace. Solo io e lui.
Del resto del mondo non mi importava perchè lui era il mio mondo.
Ci sdraiammo sul letto, lui sopra di me.
Portò le mani ai miei finchi per poi risalire e sbottonarmi la felpa,me la sfilò senza smettere di baciarmi.
Accarezzai il suo viso, lasciai la mano scendere fino ad arrivare ai pantaloni e glieli slacciai.
Subito dopo gli tolsi la maglietta.
Lui tolse la mia ma non del tutto, si fermò quando la maglietta mi bloccava le mani.
Ero stesa sul letto,il suo corpo perfetto era sopra il mio, avevo le mani sopra la testa, bloccate. Ero senza difese, e iniziò a baciarmi.
Dalla bocca scese fino al collo, poi passò al petto, e arrivò alla pancia sapendo che quello fosse il mio punto debole per il solletico, e come previsto scoppiai a ridere.
Staccò la bocca e mi sorrise.
Mi slacciò i pantaloni e me li tolse. Amavo la sua delicatezza. Mi toccava come se mi potessi rompere da un momento all'altro.
Mi alzai per baciarlo.
Eravamo seduti sul letto, avevo le gambe sopra le sue, eravamo vicini, molto vicini, forse troppo perchè il mio cuore non resisteva più.
Mi accarezzò la schiena salendo e fermandosi al ferretto del reggiseno slacciandomelo.
Mi sfilai le mutande,e lui fece lo stesso.
Appoggiai la schiena al materasso.
Lui mise la mano nel mio interno coscia e iniziò ad accarezzarmi delicatamente.
Portai una mano al suo petto facendo dei movimenti circolari non ben definiti con le dita.
Sapeva che era la mia prima volta, quindi ci andò piano.
Infilò delicatamente un dito nell'apertura e iniziò a fare un pò di pressione.
Mi chiese se mi faceva male, feci no con la testa.
Iniziò a spingere avanti e indietro con la mano portandomi a muovere il bacino e a gemere dal piacere.
La mia mano scese fino al suo pene accarezzandolo.
Sentivo la forza che metteva nella mano diminuire.
Lo baciai ancora più intensamente e facevo andare la mia mano su e giù.
Raggiunta la massima erezione e il momento giusto, tolse le dita e infilò il suo pene dentro la mia apertura.
Strinsi forte Justin dal dolore,e dissi solo un 'ti amo' strozzato.
Lui mi accarezzò i capelli,e iniziò a spingere.
Lo sentivo,era dentro di me,era con me.
Aumentò con l'intensita. Muovevo il bacino con lui.
Mi alzò dolcemente prendendomi dalla vita e iniziò a spingere più forte.
Venne dentro di me,eravamo entrambi soddisfatti.
''Anche io ti amo'' mi disse all'orecchio.
Una sensazione di pace mi pervase completamente.
Stavamo lì,abbracciati, per la prima volta nella vita mi sentivo bellissima.
Lo baciai e lui si staccò.
-Sarei capace di rinunciare a tutto per stare con te-
-NO!- Urlai alzandomi di scatto. Gli occhi mi si erano spalancati involontariamente.
-Che succede?- chiese alzandosi e poggiando una mano sulla mia schiena.
-Non puoi lasciare cinquanta milioni di Beliebers solo per me- dissi spaventata e preoccupata.
Mi prese dal collo e mi baciò.
Aprimmo lentamente gli occhi.
-Come sei dolce, sei perfetta.-
Sorrisi e lo ribaciai.
-Poi come facciamo?- mi chiese sospirando -Come facciamo a stare insieme?-
-Non mi importa della scuola quando posso avere te, se posso e se tu mi vuoi, vengo con te, dappertutto- Dissi
-Ad una condizione-
-Quale?-
-Non devi litigare con i tuoi e non devi spendere un centesimo!-
-Ok, non ci litigherò, ma se mi impediranno di essere felice scapperò!-
Lui sorrise, raccolse il reggiseno da terra e me lo allacciò.
-Sei bellissima- disse
-Mai quanto te- risposi infilandogli la maglietta.
In quel momento ero la ragazza più felice del mondo, e ora, con lui, lo sono ancora.
  
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