Un pacifico.
Mi sono innamorata di un pacifico.
Non so quando o come sia successo, ma mi ritrovo a fissarlo mentre parla con i suoi amici, mentre ride e scherza. Sicuramente attira l’attenzione con quei capelli stranamente bianchi e gli occhi azzurro ghiaccio, che io adoro.
Ho parlato di questa cotta solo alla mia migliore amica, Jamine, e lei mi ha preso in giro, dicendo che mi sono innamorata di un mollaccione. Intrepidi e Pacifici sono l’opposto. Ma ancora lo fisso.

-ancora sbavi dietro all’albino?- mi domanda Jamine scuotendo i ricci biondi e ridacchiando. Io arrossisco.
-sta zitta, idiota!!- mi volto verso di lei con sguardo infastidito e in un attimo mi ritrovo con il sedere a terra. Mi ero scontrata con qualcuno.
-scusami, stai bene? Non ti avevo visto...- una voce maschile mi fa alzare il capo, e sarebbe stato meglio che non l’avessi fatto, perchè rimango imbambolata a fissarlo: il ragazzo dei miei sogni mi stava guardando preoccupato. Si china verso di me, facendomi diventare rossa come un pomodoro, e raccoglie i libri che avevo in mano fino a poco prima. Me li porge con un sorriso gentile.
-tieni, e scusami ancora.- mi porge la mano e mi aiuta ad alzarmi. Nonappena sono di nuovo in piedi mi allontano di qualche passo da lui, imbarazzata. Lui mi sorride dolcemente e poi si allontana a sua volta, andando dai suoi amici.
-no, non gli sbavi dietro....- commenta Jamine sarcastica.

Quella è stata la prima e unica volta che gli ho parlato.
Sono certa che non cambierà fazione, perchè l’ho sempre visto allegro con il suo gruppetto, e non vedo motivi per cui dovrebbe venire negli intrepidi. D’accordo, essendo capitano della squadra di nuoto ha spalle larghe e un corpo snello, quindi se la caverebbe tra gli intrepidi, ma non ha motivi per farlo.
Tento di convincermi a smettere di guardarlo ma non ci riesco, mi piace troppo. Forse è il carattere dolce e gentile o forse semplicemente il suo aspetto, ma i miei occhi marroni sono sempre fissi su di lui.

Mattew si avvicina. Lui è della mia stessa fazione, ma mi odia comunque, solo perchè l’ho battuta una volta in una corsa; a suo parere un offesa gravissima. Sento il cuore battere rapidamente per la paura. Sì, io, un intrepida, ho paura di Mattew, anche se non l’ho mai detto a nessuno, perchè non sarebbe molto dignitoso: sembrerei una codarda. Deglutisco, cercando con lo sguardo qualche mio amico, ma non c’è nessuno che conosco.
-ciao ragazzina, che ci fai qui tutta sola?- la sua combriccola mi ha circondato.
-dov’è la tua amichetta?- mi tremano le gambe.
-dato che non c’è sto io qui con te...- dice lui con un ghigno minaccioso.
-lasciala in pace. Siete tre contro uno.- Alzando lo sguardo incrocio quello del pacifico tanto carino, con la testa appoggiata sulla mano e seduto al suo tavolo che guarda Mattew con fare di sfida. Un sorriso timido mi nasce in volto. É la prima volta che qualcuno mi difende.
- che vuoi pacifista?- -pacifico.- lo corregge subito lui. Mattew guarda prima me, poi lui, grugnisce e si allontana. Il ragazzo ricomincia a mangiare e chiaccherare come se nulla fosse ed io mi allontano, ma non prima di avergli lanciato uno sguardo di gratitudine.

Quella volta decisi che se mai avesse cambiato fazione sarebbe andato tra gli abneganti.
Io di certo non cambierò fazione per lui così come lui non la cambierà per me. Neanche mi conosce.
Eppure ecco i suoi occhi di ghiaccio fissi su di me.




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