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Autore: _Marshmallow_    05/01/2013    4 recensioni
Piccolo missing moments, in terza persona, sulla storia dell'Erudito con i capelli rossi, che durante l'iniziazione di Tris, non riesce a salire sul treno in corsa, diventando un escluso.
"Le pupille dei suoi occhi si allargano ad una sola consapevolezza:
Ormai non ha più una fazione
Ormai non ha più una casa
Ormai è un Escluso..."
Genere: Azione, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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One choice could destroy him

Lancia un grido, capace quasi di superare il fischio del treno.
Un ragazzo, con i capelli rossi – un Erudito, dai vestiti che indossa e dalla scarsa velocità nell'andatura della corsa- agita le braccia dietro gli altri iniziati, alla ricerca di un appiglio sicuro, che lo porti al sicuro.
Allunga spasmodicamente un braccio, nel tentativo di afferrare la mano che una ragazza gli porge da una delle porte aperte del treno.
Ma le sue gambe tozze e corte non gli permettono di correre più veloce.
La maniglia vicino l’entrata si allontana sempre di più così come la mano della ragazza. Anche lei sta gridando, ora.
Ormai è inutile continuare a correre: il treno, dopo un altro fischio, si allontana velocemente.
Il ragazzo inciampa sulle rotaie e cade, rotolando per qualche metro. Riesce a mettersi  in ginocchio e urla, portandosi le mani alla testa.
Il fiato comincia a farsi grosso e le lacrime scendono. Vede i suoi compagni iniziati, sporgersi dal treno e guardarlo con pietà.
Le pupille dei suoi occhi si allargano ad una sola consapevolezza:
Ormai non ha più una fazione.
Ormai non ha più una casa.
Ormai è un Escluso.



 
Non sa per quanto tempo rimane così, seduto sull'asfalto, accanto alle rotaie. L’unica cosa sicura che sa, è che deve alzarsi.
Lo fa, sporco di terra e con gli occhi gonfi a causa del pianto.
Cosa avrebbe detto sua madre se fosse stata lì? E suo padre? E pensare che era così orgoglioso di lui, il giorno della Cerimonia della Scelta.
“Sarai un Intrepido” gli aveva detto “Sei coraggioso, figlio mio.”
No, non lo era. Altrimenti non sarebbe rimasto tutto quel tempo, seduto e in lacrime come una femminuccia e sarebbe stato il primo a saltare dentro il treno. Senza paura o timore.
Con passo incerto, s’incammina verso la parte opposta della città, sicuro che lì, qualcuno possa dargli spiegazioni o addirittura riportarlo a casa, dalla sua famiglia.
Si girà un attimo e osserva le rotaie e il punto in cui i suoi compagni sono spariti, solo qualche ora prima.
Sono solo un punto all’orizzonte, per lui, ormai.
Se avesse scelto meglio, a quest’ora, sarebbe a casa o in una fazione più consona alla sua personalità.
Scuote la testa con rammarico e continua a camminare per la sua strada.
Eppure, una volta glielo avevano detto che la scelta non sarebbe stata facile, che avrebbe dovuto pensarci bene.
Perché una scelta poteva rovinarlo, poteva rovinargli la vita
Una scelta poteva distruggerlo.
E così era accaduto.



Angolo dell'autrice:
Oggi ho finito di leggere Divergent. Da stammattina ho lo stomaco sottosopra, per il vuoto che mi ha lasciato quel libro.
Non ho perso un secondo e ho scritto questa storia. Dal primo momento in cui ho letto di quel ragazzo da capelli rossi, che fallisce la prova e diventa un Escluso, a causa del treno su cui non è riuscito a salire sopra, ho capito quanto crudeli potessero essere le iniziazioni. Soprattutto quella degli intrepidi.
E per non dimenticarlo, ho scritto questa fanfiction.
Spero vi sia piaciuta, fatemelo sapere ^^
_Marshmallow_
  
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