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Autore: Nyozeka_Noemy    06/01/2013    0 recensioni
Questa è la prima storia che scrivo. Spero che vi piaccia... I personaggi sono molto diversi da quelli di Twilight e tutta la fiction è abbastanza diversa... Se siete fan del libro e vi piace una fiction solo con le coppie principali... Beh... Lasciate perdere... Comunue, è stata scritta in collaborazione con Eyes Black!
Beh... Che dire.... Se decidete di leggerla, buona lettura! ;)
Nyozeka_Noemy & Eyes Black
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Pov . Aro .
Il massimo potere che avevamo noi Volturi, era il mio, saper leggere nella mente toccando una mano. L’avevo trasformata,sperando che avesse un potere simile al mio o, quantomeno, abbastanza potente ma la mia “cara” sorellina aveva deluso tutte le mie speranze! Non solo non aveva un potere forte ma manco ne aveva uno! Una vera onta! Io, il capo dei Volturi, avevo una sorella senza nessun potere!! L’avevo uccisa! Quando succede una cosa del genere, meglio che nessuno lo sappia. Infatti ,io avevo ritenuto opportuno dire che era stata rapita e che avremmo ucciso il colpevole.
Fortunatamente, nessuno si è reso conto che il vero colpevole sono IO!
Ma la situazione restava la stessa! Io volevo qualcuno con i miei stessi poteri, con dei poteri forti!
Mi racchiusi per una settimana nella biblioteca del palazzo reale. Quando uscii, stavo per uccidere Jane facendola a pezzi perché aveva avuto la sfacciataggine di venire a chiedermi come stavo!!! Come si permetteva?!?! Era più che evidente che stessi incazzato!! Non la uccisi soltanto perché,all’ultimo momento, ricordai che era tra le migliori vampire della nostra guardia!! Ma anche tra le più sceme, se devo dirlo. Come poteva stare uno a cui… Era stato detto di… avere dei figli??
*100 anni dopo*
Finalmente, mi ero convinto!!! Tra qualche giorno sarebbe dovuto nascere mio figlio. O figlia . Qualcuno, speravo, degno di essere un componente del mio esercito. Non sapevo se era maschio o femmina perché la pelle era troppo dura per permettere di far vedere qualcosa con un ecografia. E, a dirla tutta, ero super felice che stesse per arrivare il giorno del parto! Tra tanta gente, mi era dovuta capitare proprio lei. Marianne era una ragazza francese in vacanza in Italia e, studiandola per un mese, avevo potuto capire che adorava i vampiri, a differenza della maggior parte della gente. Mentre dormiva, gli avevo preso più volte la mano e avevo letto i suoi pensieri. Sognava sempre vampiri, vampiri e ancora vampiri! Poi, analizzando i suoi pensieri passati, avevo potuto capire che era da quando aveva sei anni che il suo sogno era essere una vampira! Perfetto! Il giorno dopo, grazie alla mia agilità, gli avevo sfilato la molletta dai capelli e, dopo qualche minuto, avevo fatto finta di rincorrerla e l’avevo fermata prendendole la mano. Da quello che avevo capito vedendo nella sua mente, aveva fatto molte ricerche sui vampiri . La sentii fremere al mio tocco. Si era accorta di quando fosse fredda la mia mano e di quando fosse bianca la mia pelle. Le diedi la spilla, poi sorrisi, mostrando i canini. Il giorno dopo, mi recai a casa sua e quando lei mi chiese come facevo a sapere dove abitava,le risposi che lo sapevo da sempre. La corteggiai per un mese . Poi, mi stancai e la trascinai in terrazza. Faceva freddo. La strinsi e le dissi:
-      Marianne,basta! Mi vuoi dire perché non ti piaccio?? Cos’ho che non va?? Me lo spieghi??-
Lei mi fissò negli occhi. Lessi un lampo di paura. Poi, mi disse :-Aro… Non è che non mi piaci… Mi piaci… Solo che… Io pretendo la sincerità, in un rapporto di coppia… E tu non me la daI… Aro… So che non sei umano… Dimmi cosa sei! –
La riguardai a mia volta e dissi :- Marianne… Spiegati meglio… Cosa sarei secondo te?-
Lei ebbe un tremito e rispose :-Aro non ti arrabbiare ma… Secondo me tu sei… Un vampiro!-
Era quello che volevo. Sapevo già la risposta ma mi finsi spaventato e dissi :-Si, è vero. Sono un vampiro, lo ammetto. E allora? Non mi lascerai per che lo sono? -Che me ne fregava di quello che dicevo? Tanto non avrebbe potuto raccontarlo! L’avrei portata nelle prigioni del castello domani. E sarebbe morta tra un mese.
Lei disse :-No… No di certo… A me i vampiri piacciono! E… Aro?-
     -Si? -finsi di mostrarmi incuriosito.
-Io… Io ti amo!-
S fece coraggio e mi baciò. Tenni forza al mio autocontrollo e mi concentrai fermamente sul mio obiettivo. Resistetti.
Da quella notte, sono passati tre mesi. Sospirai. Come al solito, Marianne mi voleva con sé ogni giorno . Da quando era incinta, era diventata paranoica: era sempre preoccupata di cosa sarebbe potuto succedere, del bambino, insomma di tutto . Era insopportabile! Ma, siccome dovevo fare finta di amarla, andai nelle prigioni dove l’avevo confinata all’inizio della sua gravidanza. Avevo evitato, naturalmente, di dirle che sarebbe morta quando avrebbe partorito. Le avevo detto che la gravidanza vampira era come quella umana e lei ci aveva creduto. Mi avviai verso la cella. Marianne era lì, e tremava!
Gli chiesi :- Marianne! Che succede? -
Lei si piegò a terra, vomitò sangue e balbettò:-Il bambino… Sta nascendo! -
Dopo nemmeno dieci minuti, il bambino spaccò lo stomaco di sua madre, che cadde a terra, morta.
Anzi non il bambino, mai bambini!
Osservando meglio, vidi che erano due femmine! La prima a uscire aveva capelli biondi e occhi azzurri e mi guardava con aria perplessa. La seconda, aveva i capelli castani e gli occhi dello stesso colore. La stessa espressione della sorella. Non mi stupii che avessero già i capelli. Commentai ad alta voce:-Nooo!!! Due femmine!! Non è possibile!! Volevo un maschio! –
Le due bambine, come se avessero capito, mi fissarono con sguardo omicida e, in quel momento, fui sicuro di una cosa: quelle due, da grandi, sarebbero diventate serial killer! Garantito al 100%!!
*2 anni dopo*
Avevo fatto delle ricerche e avevo scoperto che le due piccole non erano mezzo vampire ma solo per un quarto vampire perché la loro natura vampira, essendo gemelle, si era dovuta dividere due volte.
Nel tempo avevo appreso tutto di loro. Rifiutavano il sangue e mangiavano cibo umano. Dimostravano 5 anni, sia di corpo che di mente. Avevano del sangue. Non essendo vampire, non avevano dimostrato nessun potere speciale. Erano più belle di qualsiasi essere umano, ma non erano al livello di un vampiro. Erano forti e veloci poco più di un umano. Il loro cuore, aveva un ritmo diverso. Le avevo chiamate Noemy ed Eleonhore: Non sapevo perché, ma quei nomi mi piacevano!
Venendo al loro carattere, Noemy era un maschiaccio ed era già tanto che si fosse sforzata di imparare a scrivere ed era quella che mi causava più casini. mentre Eleonhore aveva già imparato a leggere e aveva letto buona parte dei libri della biblioteca.
Una cosa, le accomunava: entrambe, ogni volta che dicevo che avrei voluto un maschio o qualcosa che in ogni caso le offendesse, mi lanciavano degli sguardi omicidi che mi inquietavano non poco! Come potevano, delle bambine di cinque anni, avere QUELLO sguardo?!?!
 Vabbè, ma infondo LORO quello sguardo ce lo avevano fin dal primo attimo di vita!
Le domande più ricorrenti che mi facevano,erano :-Papà, dov’è la mamma?- e –Papà, ma perché non possiamo uscire fuori da questa stanza?-
Avevo fatto delle ricerche e avevo scoperto che, per farle diventare vampire complete, era necessario dare loro da bere del sangue di vampiro. Non potevo farlo in quel momento perché erano troppo piccole e sarebbero diventate le cosiddette “bambine immortali” e, d’altro cantoeravamo proprio noi Volturi ad aver fatto la legge che li metteva al bando, quindi, non mi restava aspettare che crescessero. Ma, man mano che i giorni passavano, e che la loro voglia di uscire fuori aumentava, capii che non potevo fare altro che farle uscire. Ma le avrebbero viste!!! Allora, cosa potevo fare?!!? Abbandonarle?!?! Ma le amavo!! La mia coscienza mi disse :- No, tu non le ami!! Sei solo uno stupido egoista!! Se le ameresti come dici, le lasceresti vivere! -
Rimuginai per giorni ma, alla fine, presi una decisone! Le avrei liberate! Prima,studiai un incantesimo per eliminare i loro ricordi(una strana formula scritta in latino). Poi, decisi di scrivere una lettera che incitasse, chi l’avrebbe letta, a prendere le bambine con sé. Ma non potevo scrivere con la mia scrittura perché la conoscevano tutti !!
Così, catturai un umano e gli feci scrivere due volte le seguenti lettere:
“Chiunque tu sia,
Signore o signora, ti prego di prenderti cura di queste povere bambine che ho dovuto abbandonare poiché non avevo i soldi per nutrirle. Mio marito mi ha lasciata e io, povera contadina, non posso mantenerle e garantire loro un’esistenza decente. Vi prego di prendere entrambe le mie figlie!
Una povera contadina.”

Poi, mi girai verso l’umano, che aveva finito di scrivere, mi avvicinai al suo collo e lo spezzai. Assaporai la mia colazione e, alla fine, mi leccai le labbra.
Andai a svegliare le bambine e misi loro del sonnifero nel latte, per farle dormire 24 ore filate. Prima che chiudessero gli occhi, pronunciai l’incantesimo di memoria, poi le avvolsi in due coperte di lana e infilai tra le pieghe di ciascuna coperta la lettera. Andai in Texas, non so bene il morivo ma mi piaceva come luogo. Deposi le piccole e baciai per l’ultima volta le loro guance dicendo :-Ricordate che tutto questo lo faccio perché vi voglio bene ! Addio !-. Pronunciai queste parole, anche se sapevo che non mi potevano sentire. Poi girai i tacchi e me ne andai.
FINE PRIMO CAPITOLO.
  
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