Natale
con i tuoi , capodanno con chi vuoi.
Puff, cazzate.
I
miei hanno passato il natale con me,
quanto? Forse
un paio d’ore i primi quattro anni della
mia vita, poi sono stato mollato fra le braccia di tate e parenti vari
di cui
nemmeno ricordo i nomi.
Quando
mi hanno spedito all’ accademia militare avevo
circa otto anni. Non venivano nemmeno a prendermi come almeno avevano
la
decenza di fare gli altri genitori. Mandavano l’autista con,
magari il maggiordomo,
e se ero fortunato li incontravo sulla porta, in partenza per qualche
viaggio
chissà dove. Non si scomodavano nemmeno a mandarmi una
cartolina. Ci ho fatto
l’abitudine.
Allora perché te ne
stai chiuso nella tua camera della Dalton, dopo non aver nemmeno toccato il cenone che hanno
rifilato a quei
quattro studenti rimasti?
Ne conoscessi uno. Neanche
quello.
Sto
chiuso nella mia stanza perché mi sento abbandonato
come la prima volta da che ho memoria. Pensavo di aver trovato una
famiglia nei
Warblers, ma, la strada che devo percorrere è ancora lunga.
Sono
quasi tutti a NY, da Kurt e Blaine.
Perché
non sono andato con loro?
Ah,
già. Cosa c’entro io con quei due? Blaine non
credo abbia un bel
ricordo di me.
Non
c’è nemmeno Sebastian compatirmi, no. Lui
è a Parigi
con Thad. Persino Trent se ne andato . Ora si starà
abbuffando a casa della
nonna come in quelle foto che mi ha fatto vedere qualche sera fa.
Basta , basta
pensare! Basta pensare a lui! Da quando se ne andato due giorni fa non
faccio
altro che chiedermi come sarebbe se fosse rimasto qui a scuola con me,
come
tutti i week end in cui gli altri se ne andavano. Non lo
ammetterò mai ad altavoce,
ma, mi manca, anche gli altri mi mancano, ma, lui di più. Anni di dura formazione
militare mandati nel
cesso da quattordici decerebrati sentimentalisti che mi hanno fatto il
lavaggio
del cervello !
E’
quasi l’una e ancora non riesco a prendere sonno. Nascondo
la testa sotto al cuscino sbuffando esasperato. Sento bussare alla
porta, la
maniglia viene alzata ed abbassata con
insistenza.
-Chi cazzo è a quest’ora?- dico, alzandomi ed
avvicinandomi alla porta
-Hunter, aprimi! Mi sono dimenticato le chiavi da nonna!-
Trent, il mio Trent, che ci fa qui? Apro
e mi trovo il suo faccino paffuto a pochi centimetri. È tutto rosso ed ha il
fiatone. Lo lascio
entrare e lui si accascia sul letto.
-Che ci fai qui? Non dovevi essere da tua nonna?-
-E tu non dovevi andare a NY con gli altri Warblers?-
-Non conosco Kurt, se
non di nome e non
ho fatto questa bellissima figura con Blaine l’ultima volta.
Mi sarei sentito
un pesce fuor d’acqua –
Strano come non mi costi niente ammettere
queste cose con lui.
-Sebastian non si è mai fatto di questi problemi-
-Sebastian ha sempre avuto Thad su cui contare-
Silenzio. Ha aperto la bocca come se volesse dire qualcosa, ma, come se
ci
avesse ripensato, rimane
in silenzio distogliendo
lo sguardo dal mio.
È
buio, ma potrei giurare che è arrossito, lui solo sa
perché.
-Allora, perché non sei da tua nonna?- dico e lui alza la
testa come se l’avessi
appena svegliato
-Thad mi ha detto che non sei partito-
Sebastian*, hai parlato con lui questa mattina. Infondo quel ragazzo ha
veramente un cuore d’oro.
-Sei tornato a
scuola per farmi compagnia? Grazie, ma sto bene da solo. Torna pure a
casa-
-No, sono venuto a prenderti. Nonna ha sentito mentre parlavo con Thad. Le ho
chiesto se potevi venire a stare da noi. Ha detto che non vede
l’ora di farti
assaggiare la sua torta alle noci!-
Sorride come un bambino di fronte al negozio di dolciumi. È
impossibile
resistere a quel sorriso, è contagioso. Cerco di reprimerlo,
insomma sono un
soldato, contegno!
Ci penso un attimo, ma so già la risposta.
-Ok, fammi preparare una borsa e possiamo andare-
Il suo sorriso si allarga ancora di più, si alza e mi
abbraccia. Anche se
volessi, non riesco a rispondere, mi stringe troppo forte. Il massimo
che
riesco a fare e dargli qualche pacca sulla schiena e ricambiare il suo
sorriso.
Preparo velocemente il mio borsone e dopo aver chiuso la porta mi giro
verso di
lui e lo fermo per un braccio.
- Trent. Grazie, sul serio-
-E’ solo un piacere, per me ,
per tutta
la mia famiglia. Il Natale si passa fra le persone che ti vogliono bene-
-Trenty,
cucciolo sei tu?-
-Si nonna, ma non strillare o sveglierai tutti e ti avevo detto di non
aspettarmi in piedi-
-Oh ma su, non sono mica così vecchia come pensi! E poi, sei
andato via
talmente velocemente che non hai pensato a dove avrebbe dormito il tuo
amico.
Gli ho sistemato il lettino ripiegabile in camera tua, spero che non
sia un
problema per te ehm, Trent non ci hai ancora presentato! Mi sembra di
avertele
insegnate le buone maniere-
La vivace vecchietta si avvicina a Trenty
, lo prenderò in giro a lungo per questo, e gli da uno
scappellotto.
-Nonna lui è Hunter, il mio compagno di stanza alla Dalton,
non che leader
degli Warblers. Hunter questa è la mia amata nonnina Clara-
parla mentre si
massaggia il collo, dove è stato colpito.
Mi
avvicino e prendo la mano alla signora, sentendo che
ricambia la mia stretta con altrettanta forza.
Già
mi sta simpatica.
-Buona sera signora Nixon, la ringrazio per la sua gentilezza, ha
veramente una
casa stupenda da quel che vedo-
-Oh ma che giovanotto ben educato. Trenty prendi esempio da lui! E non
chiamarmi signora, mi fa sentire vecchia. Chiamami Clara o se vuoi
nonna- dichiara
sorridendo.
Le sorrido di rimando. Credo sia una cosa di famiglia avere il sorriso
contagioso,
non si spiega se no perché sorrida tanto. Si allontana verso
le scale e
rimaniamo lì sulla porta. Mi giro verso Trent per chiedergli
che cosa dobbiamo
fare, ma lui ha lo sguardo perso nella mia direzione e sembra
incantato. Mi
giro istintivamente per vedere cosa osserva, ma non trovo niente di
che, forse
i bastoncini di zucchero sul camino, conoscendolo.
-Allora
ragazzi che intenzione avete? Dormire li in
piedi? È tardi filate a dormire!-
-Si signora!-
Ma che cav-? Mi giro verso di lui che mii guarda altrettanto
interrogativo.
Scoppiamo a ridere. Che poi che c’è di
così divertente nel fatto che abbiamo
detto la stessa cosa insieme? Sarà
la
stanchezza…
-Allora hai sentito nonna? Dove è camera tua?-
E’ strano seguirlo su per le scale. La cosa che mi preoccupa
è che è
stranamente piacevole. Ma
sarà
semplicemente la stanchezza o quest’aria di festa che opprime
la casa.
*Trent on-line*
-Hey
Trent ci sentite?-
-Si Richard non c’è
bisogno di urlare-
-Siamo tutti?-
-Non vedo Sebastian e Thad -
-No eccoli, si stanno collegando-
*Thad on-line*
-Sebastian,
sta fermo, siamo in diretta!-
-ops, scusa mon
petit
chocolat-
-Che ha detto?-
-L’ha chiamato cioccolatino. Tu, Blaine non mi hai mai
chiamato cioccolatino!-
-Perché sei un latticino!-
-Hunter !-
-Aio, Trent che bisogno c’era di
picchiarmi!-
-Ma c’è anche Hunter!-
-Buon giorno fatina bionda! Come vedo
sempre sveglio!-
-Nicky!!! Mi prende in giro anche a natale!-
-Aio Trent smettila con i pizzicotti!-
-Hunter che ci fai da Trent?-
- Era solo a scuola e l’ho invitato
a
stare qui per le feste-
-Thad perché lì è notte?-
-Andrew c’è
il fuso orario, sono a Parigi
loro!-
-Come si festeggia il natale a Parigi?-
-Fra le lenzuola-
-Non statelo a sentire. Mi ha portato sulla tour Eiffel a
mezzanotte , per
farmi vedere i fuochi d’artificio-
-Nicky anche io voglio andare a Parigi! Ci andiamo vero?-
-Certo. Quest’Estate ci andiamo-
-Smettetela di colare miele voi due o vi martello!-
-Oddio Wes! Ti sei portato il
martelletto?-
-Trent ancora ti stupisci? L’unica cosa che li
può separare è David!-
- Cosa c’entro io scusate?-
-L’ho capito persino io che non ti
ho mai
visto che state insieme-
-Ma Hunter ancora non è ancora passato dal lato rosa della
forza?-
-Perché ti stai mettendo il cappotto Kurt?-
-Stiamo andando a pattinare-
-No, Thad non mi ha permesso di sfoggiare il meglio di me
stesso per
convertirlo-
-Certe cose sfoggiale solo dinanzi a Thad,
per piacere! Non sono nemmeno lontanamente bi-curioso io-
-Sebastian! le
dîner est prêt!-
- Va
bien maman. Nous arrivons.
-Chi era?-
-Sua madre-
-Che ha detto?-
-Che dobbiamo scendere per la cena-
-Da quando parli così bene francese Thad?-
- Da quando lo
faccio imprecare tutte
le notti a letto-
-Il mio bambino! Nicky!!! Sebastian sta attendendo alla
virtù del nostro
piccolo!-
-Jeff, Thad non è il tuo bambino e
Sebastian
sta attendendo alla sua virtù da quando è
arrivato! E direi che se l’è già
bella che presa!-
-Cucciolo, non stare a sentire Hunter-
-Ragazzi ci sentiamo presto! -
-Ciao Thad, ciao Sebastian!-
-
Au
revoir rossignols-
*Thad off-line*
-Era un insulto?-
-No Cameron, ha detto arrivederci Usignoli!
-Aaa-
-Ragazzi, ma la Klaine
dov’è finita?-
-Andavano a pattinare-
-O Grifondoro benedetto! Vanno a pattinare!-
-Prendete i capotti, sciarpe, cappelli, martello e corriamo!-
*Niff off-line*
-Perché
sono scappati tutti? Dovevo
ancora fargli vedere il mio piano per
distruggere le ND-
-La Klaine sta andando a pattinare! Quanto vorrei essere con loro-
- Non mi sembra siano due campioni olimpionici, che ci sarà
di tanto speciale
in quei due che pattinano?-
-Il loro duetto di Natale. Non ce ne perdiamo uno da, be sempre!-
-Ok, siete definitivamente pazzi-
-Ma gli vuoi bene anche per questo-
-Non ho mai detto di volervi bene. Me ne stavo tanto bene
all’ accademia militare-
strano avrei giurato che avrebbe abbassato la testa sconsolato, come
suo
solito. Invece sostiene il mio sguardo. Un po’
imbronciato. Non posso mica dargliela vinta questa. Non mi
prenderanno
più seriamente se sanno che , si, infondo infondo, gli
voglio bene. Forse è
perché lui lo sa che sorride, e ormai ho appurato che
è inutile. In questa casa
non si può non sorridere se tutti sorridono.
Più
che una festa di Capodanno, sembra una fiera di
paese! Ma quanti parenti ha? Otto diverse prozie mi hanno strizzato le
guance,
una quindicina di cugini mi hanno dato pacche sulle spalle dicendomi di
trattare bene il loro cuginetto e altre cose varie più
appropriate da dire al
ragazzo della propri-
Oh no, no no, questi pensano che sia il ragazzo di Trent! Ma, ma a me
non
piacciono i ragazzi! A me piacciono le ragazze! E Trent è
sicuramente un
ragazzo! Ma come gli è venuto in mente?
Be, forse avrei dovuto evitare di rincorrerlo per le scale e placcarlo
stile
rugby sul divano l’altra mattina, mettergli un braccio
intorno alle spalle
quando parliamo, rispondere a quel contagioso e stupendo sorriso che fa
quando
mi guarda, cioè sempre. Non sono stupido, l’ho
capito da tanto che quel ragazzo
ha una cotta colossale per me, e come dargli torto, sono magnifico! Ma
forse
dovrebbe darmi fastidio, o forse no. È normale vero che non
mi dia fastidio?
-Cugini,
fratelli , zii, nipoti e amici! Mancano due ore
all’anno nuovo e com’ è tradizione da
ora scatta la ricerca della persona da
baciare a mezzanotte! E lo sapete che chi non bacia nessuno paga pegno!
Vero Trent?-
-
Regolatevi, quest’anno non la pulisco la stalla dei
porci!-
- Trenty, cucciolo, con quel bel bocconcino di ragazzo che ti sei
trovato spero
proprio di no!-
-Nonna!-
-Hahahhahaha-
Sono scoppiati tutti
a ridere, poverino
è talmente rosso che non lo si distingue dal maglione con le
renne che porta. E
perché tutti mi guardano? Oh , no , nonna hai perso tutta la
stima che ti eri
guadagnata. Questa vacanza sta
risultando essere deleteria, m’incanto troppo spesso, troppo spesso mi incanto a
guardare Trent.
Qui
c’è bisogno di alcol,
subito.
Due
birre e mezz’ora dopo sono dovuto scappare. Tre
cugine, un cugino e un prozia hanno cercato di abbordarmi. Ci devono
tenere
veramente a questa tradizione del bacio e ci sarei pure stato, ma
proprio non
me la sentivo di baciare quelle ragazze, assomigliano troppo a Trent.
Tanto
vale che baci lui.
Un’ora
dopo e non so più quanti bicchieri sono abbastanza
alticcio, non ubriaco, lo reggo abbastanza bene l’alcol, ma nemmeno molto lucido, e
nemmeno tanto etero
come pensavo. Ho passato l’ultima ora a chiedermi veramente
come sarebbe
baciare Trent. Infondo che c’è diverso tra baciare
una ragazza e un ragazzo? La
tecnica è sempre quella. E poi mi sono chiesto come sarebbe
toccare Trent.
Sembra così soffice, fatto di gomma piuma. La gomma piuma
è piacevole da
toccare, quindi anche toccare Trent è piacevole. E quindi baciare e toccare
insieme Trent deve
essere una cosa magnifica. Ma a me piacciono le ragazze, ma anche Trent
mi
piace. E forse dovevo bere di meno, o forse di più. E forse
dovrei andare a
cercarlo perché io non ho trovato nessuno da baciare a
mezzanotte e non voglio
di certo spalare letame. E voglio tornare a scuola, nella nostra
camera. Voglio
passare gli ultimi giorni di vacanza a scoprire quante cose di quelle
che ho
pensato stasera mi piace fare con Trent.
-Hey-
Soldato Clarington, non saresti dovuto saltare! Se mi avessero visto i
miei superiori,
congedato con disonore!
-Hey-
-Eri sparito, sono venti minuti che ti cerco-
-Mi
stavo nascondendo dalla prozia Grace, continua a
dimenticarsi che mi ha già chiesto se volevo baciarla a
mezzanotte e le ho
detto di no-
-Hai trovato qualcuno?-
-No, e tu?-
-No, ero venuto a cercarti per questo-
Quando abbassa lo sguardo lo prenderei per quelle guanciotte e lo
sbaciucchierei
tutto.
-Ok-
-Ok?-
-Si, ok, ti bacio a mezzanotte, però dopo mi prometti che ce
ne torniamo subito
alla Dalton, in camera nostra.-
-Perché vuoi tornare alla Dalton? Non ti piace stare a casa
della nonna?-
-Si, cioè no. Si mi piace stare a casa di nonna, ma ho
pensato un po’
quest’ultima ora e ci sono delle cose che voglio fare, con
te, solo io e te-
Ora posso capire perché Thaddeus si scioglie ogni volta che
Smythe gli lancia uno
di questi , come li chiama? Scopa
sguardi si!
-Ehm, io…-
-Shhh, dopo, dopo ti racconto tutto. Ora però torniamo di
là, c’è una festa in
corso e non manca molto alla mezzanotte!-
-Mancano
pochi minuti alla mezzanotte! Sono veramente
curioso di sapere chi rimarrà fuori quest’anno!-
Anche dall’angolino più lontano del cortile
riuscivamo a sentire l’enorme
cugino di Trent, che parlava senza microfono.
-Mi fa un po’ paura tuo cugino, spero di non dovermi
imbattere mai nelle sue
ire-
-Quanto sei ubriaco da uno a dieci?-
-Umm, direi sei, sei e mezzo. Quel tanto per perdere i freni inibitori
ma
essere lucidi-
Passano alcuni minuti, il silenzio non è opprimente, anche
perché ci pensa il
resto della famiglia a colmarlo.
-Hunter, io…-
-Hey, Trent è un bacio. Un bacio, che be si, ti meriteresti
da sobrio, ma non
credo che se fossi stato sobrio te l’avrei mai dato, e un
po’ mi sento in
colpa. È solo un bacio, ci penseremo l’anno
prossimo ok?-
Vedo ancora l’esitazione nei suoi occhi. Strano che non li
abbassi, che
sostenga il mio sguardo.
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Cerco
di sorridergli rassicurante, non sono mai stato
molto bravo con i sorrisi. Ho scoperto di averne tanti diversi con lui.
Ho
scoperto tante cose nuove con lui.
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34 33 32 31
Ancora
non ha risposto, non voglio forzarlo, anche se
sono un paio di secondi che le sue labbra ,rosse per il freddo, mi
chiamano
invitanti.
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-Se
non vuoi io…-
-Lo voglio-
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9 8 7 6 5
Il
conto alla rovescia diventa sempre più forte. Mi
avvicino a lui, sorrido e gli poggio una mano su una guancia, morbida e
soffice, carezzandola dolcemente. Si abbassa fino a toccare la fronte
con la
mia.
3
2 1
Urla,
fuochi d’artificio, musica a tutto volume, solo un
sottofondo indistinto quando congiungo le labbra con le sue. Le sfioro
delicatamente. Soffici. Vorrei sapere se tutto in lui è
soffice e come sarebbe
il contrasto fra soffice e duro. Hunter riprenditi! Sono sicuro di
essermi
spostato leggermente dopo quel lieve contatto, allora perché
ci stiamo ancora
baciando? E perché la lingua preme impudente sulle sue
labbra? O al diavolo, lo
sto baciando, ci stiamo baciando, ed è tutto così
bello. Sa di dolce, forse è
per via del alcol, ma la sua bocca sa di zucchero. Domani mattina ,
dopo
essermi lavato i denti dovrei ribaciarlo, per sapere se sa veramente di
zucchero.
-Be
dovevamo aspettarcelo che la Dalton fosse deserta a quest’ora-
-Peccato, avevo dei bei progetti-
Si fa lievemente rosso in viso, deve aver pensato alla stessa cosa che
ho
pensato dopo le prime bottiglie, ma sono un soldato io, e ho un piano
d’azione
preciso. E, in questo, non rientra andare di corsa. Infondo fino a
poche ore
prima ero etero! E poi bum, divento gay? Be forse gay no, bisex magari.
Ma la
cosa che mi preme di più è che questo non sia
tutto frutto del alcol. Mi sono
affezionato a Trent in un modo che non credevo in questa settimana. Per
la
prima volta ho avuto un vero amico, un fratello, una famiglia. Non
voglio farlo
soffrire.
-Ce la fai a salire le scale da solo?-
-Si mamma chioccia, anche se sarei molto felice se mi portassi su in
braccio-
In questo momento mi ricordo molto Sebastian quando fa il cascamorto
con
Thaddeus. Deve pensarlo pure lui perché ridacchia e mi da
uno schiaffetto sul
sedere per indirizzarmi verso le scale.
-Vai prima tu, così se cadi ti prendo-
-Si signore- è sempre così piacevolmente strano
salire queste scale con lui,
ora più che mai. Forse dovremmo fare più piano,
infondo è tardi, ma chi se ne
frega. Siamo giovani è innamorati. Oddio l’ho
detto davvero! Non l’ho pensato
no! Oddio sono fottuto! No, non devo pensare a Trent che…
-Hunter
ti sei incantato?-
-Scusa, sei già andato in bagno?-
-Si, tutto per te-
Mi
indica la porta e si siede sul letto, sistemando le
coperte.
-Dammi cinque minuti, non addormentarti, avevo detto dopo e dopo
è ora, è
inutile che ti rimbocchi le coperte, arrivo io a scaldarti-
Mi chiudo in bagno prima di morire di autocombustione. La mia mente
è provata,
molto provata. Quel bacio mi ha davvero scombussolato. La
verità è che mi piace
troppo tutto questo e non so ancora come gestirlo.
Esco
dal bagno e lo trovo seduto sul letto che si tortura
le mani. Lentamente mi siedo vicino a lui, sotto le coperte. Mi metto
comodo steso su un
fianco e lo osservo mentre cerca
di non incrociare il mio sguardo.
-Trent, potresti stenderti qui? Non ti preoccupare me li sono lavati i
denti-
Sorride più rilassato e si stende anche lui lentamente, non
su un fianco, a
pancia in su e fissa il soffitto. Gli passo un braccio sulla vita e non
incontrando reazioni mi faccio più vicino, poggiando la
testa sulla sua spalla.
-lo so che hai una cotta per me, e te lo giuro, sul mio onore di
militare, non voglio
fare niente per prenderti in giro o ferirti. Diciamo che gli studenti
della Dalton
non sono la compagnia a cui sono abituato, specialmente i Warblers ma,
anche se
non sembra, mi sono
affezionato molto a
voi. Siete diventati la mia famiglia contro la mia volontà,
e quando pensavo di
essere rimasto a scuola da solo sei arrivato tu a prendermi. Non mi
sono mai
sentito bene e a casa come questa settimana. E poi tutti quei parenti a fare quelle insinuazioni
su di noi,
specialmente tua nonna e tuo cugino, e prima, quando le tue cugine mi
sono
venute a chiedere di baciarle a mezzanotte io non riuscivo a dire di
si.
Insomma, sono delle gran belle gnocche-
OK, l’occhiataccia me la merito, lo so.
-Ma non riuscivo a non pensare a quanto ti assomigliassero. E allora ho
pensato
che tanto valeva
baciare te. Ho pensato
a come sarebbe stato baciarti, ed è stato favoloso. Domani
mattina ricordami di
constatare se la tua bocca sa veramente di zucchero ok?-
-Ok, ma se mi picchi
perché sei ubriaco
ora, giuro che chiamo lo zio Victor-
-Quello grosso e barbuto che fa il boscaiolo e ha minacciato di
tagliarmi il
coso se mi fossi comportato male?-
-Si, lui-
-Giuro che sono abbastanza lucido da ricordare tutto domani!-
-Lo spero bene-
Lo sento stringermi un po’ più a sé.
Continua a fissarmi e sorride. Quel
bellissimo sorriso. Mi incanto ancora ad osservarlo.
-Hai
pensato solo a questo?-
Sembra un po’ deluso. Sposto la mano che cingeva il suo
fianco sulla sua
pancia. È strana. È morbida, ma riesco assentire
dal pigiama un accenno di
muscoli. Deve essere solo grosso di corporatura. Lascio che la mano
faccia su e
giù, lentamente un paio di volte. sposta lo sguardo quando
mi soffermo sul
basso ventre. Inconsciamente ghigno.
-Ho pensato a come sarebbe stato toccarti. La prima volta che ti ho
visto ho pensato
fossi un ammasso di lardo, poi vedendoti con i Warblers solo grasso.
Ora sei
solo morbido e robusto. È piacevole, molto. Come la gomma
piuma. Mi piace la
gomma piuma-
Ride leggermente e si mordicchia un labro. Ormai la mia mano si
è fermata ad
accarezzare quella linea di pelle sopra al bordo dei pantaloni.
- Poi un pensiero tira un altro. Ho pensato a tante cose che implicano
me, te ed
una stanza vuota, ma quella che mi lascia più dubbi e come
sarebbe sentirti
gemere per mano mia, e se non vuoi che sperimenti questo, mi devi
fermare ora-
Lascio che la mia mano scivoli più in giù, a
scoprire quella mezza erezione
nascosta da i pantaloni del pigiama larghi.
-Lo sapevo che eri ben dotato-
Lo guardo in faccia, tenendomi su un gomito. È diventato
rosso, sembra che stia
per esplodere, ma non ricevendo opposizioni faccio risalire la mano, e
di nuovo
la faccio scorrere sul suo sesso da sotto i pantaloni. Questa volta non
trattiene il sospiro di piacere e lo trovo ancora più
adorabile del solito. Mi
avvicino, spostandomi più su di lui per guardarlo in faccia
e strusciare il mio
bacino contro il suo, beandomi di quella sensazione nuova.
-Non vergognarti, sono nella tua stessa tua situazione, e non mi sono
mai sentito
bene come adesso, con te-
Nascondo
il viso nel incavo fra spalla e collo e lascio
un delicato bacio.
-Non ho intenzione di fare altro, non sono quel genere di ragazzo. Non
so neanche
se domani mattina la penserò così. Tu non meriti
di essere usato o altro. Tu
meriti solo amore e felicità.-
Struscio il naso sul contorno della sua mandibola. Mi ricordo mr.
Pussy, quella
palla di pelo si strusciava spesso così su Trent e lui ha
sempre dato segno di apprezzarlo.
Quando tornerà dalla villeggiatura devo premiarlo con
qualche mutanda di Smythe,
gli piacciono un sacco.
Gli lascio un leggero bacio e mi rimetto steso su un fianco come prima,
sempre
abbracciandolo per la vita. Stavolta si stende come me e mi guarda
negli occhi.
-Non
hai detto ancora niente-
-Sto ancora pensando di capire se è un sogno-
- Ho un’abbastanza fastidiosa erezione fra le gambe, e pure
tu, spero vivamente
che non sia un sogno, o appena mi sveglio credo che ti sbatterei poco
delicatamente contro il muro-
Ridacchiamo e lui si fa più vicino, sfiorando col naso la
mia guancia.
-Potremmo sempre fare qualcosa per quelle-
-Potremmo, ma non mi sembra il momento ora-
-Lo sai che è colpa tua vero?-
-Mi saprò far perdonare domattina-
-Tu hai passato troppo tempo con Sebastian, devo dire a Thad di
chiuderlo in
camera-
-Oppure
potresti chiuderci me-
-Si,
decisamente troppo tempo con Bastian!-
Ridiamo entrambi. Mi viene da sbadigliare e contagio pure lui.
-Meglio dormire, domani sarà una lunga giornata-
-Umm, sono d’accordo-
Un ultimo bacio prima della buona notte.
Morfeo , inesorabile nel suo arrivo, ci coglie col sorriso sulle labbra.
-Trent
,Ternt svegliaaa!-
-Umm
che c’è Hunter?-
Non
serve rispondere. Mi sono svegliato ricordando ancora
tutto perfettamente, soprattutto una cosa. Mi sono lavato accuratamente
i denti
prima di svegliarlo e di fiondarmi sulle sue labbra.
-Si sai decisamente
di zucchero-
*Visto Che
Obsessed dice che non è chiaro, ma io ci tenevo
che fosse così :
Hunter parla con Seb
Seb dice a Thad che gli dispiace che Hunter resti solo e vuole fare
qualcosa
Thad dice a Seb che Trent è in Ohio a casa della nonna
Seb dice ha Thad se può dire a Trent di andare da lui o fare
qualcosa
E il resto lo sapete :3
Prego a
sinistra per
avere l’insulina invece consiglio di andare a destra se
volete un metodo meno
invasivo, quindi una bella canzone deprimente, consiglio Lana Del Rey,
con quel
tono calmo e deprimente.
Seriamente, è stato un parto! Un assurdo lungo travaglio
senza epidurale! E non
so neanche io che dire, non penso di aver mai scritto tanto! Nemmeno
con la
Nelissa credo di aver raggiunto tanto :O
Un enorme grazie a Obsessed
che mi ha fatto amare la Trunter durante la Warblers week e cha ha
gentilmente
betato il tutto!
E una dedica speciale a YouStinkOfBlue
, perché lei è un po’ il mio Trenty, la
mia cucciolottolina, il mio pasticcino
e visto che i miei regali per il suo compleanno sono sempre in ritardo,
le voglio
regalare pure questa v.v
Se qualcosa non vi è chiara commentate!
Che la maledizione della Dalton colpisca ancora
Melipedia :3