Saremo insieme per l’eternità.
"E se mi sognerai, sarò sempre lì con te. [...]
Ed io ti seguirò.
Ovunque sarai, io sarò."
- Oggi sono quattordici anni, Rick.
- Lo so.
- Ho paura.
- Di cosa, amore?
- Di dimenticarla.
- Cosa ricordi?
- I suoi capelli. Erano belli, come i miei.
Se li accarezza.
- Poi?
- I suoi occhi verdi. Due bellissimi occhi verdi.
Sbatte le ciglia.
- Che altro?
- La sua voce. Cantava fantasticamente, adoravo le sue filastrocche.
- Sarà stata bella come la tua.
Sorride.
- Ricordo le sue mani, lisce e sempre morbide. Ricordo anche la sua pelle, odorava di muschio bianco. Mi piaceva il suo odore.
Si stringe nelle spalle.
- Ricordi molto, allora.
- Già. Quando sorrideva le si creavano due fossette sotto gli zigomi, papà la prendeva sempre in giro per questo e lei arrossiva. Quando invece si arrabbiava, le si formava una ruga in mezzo alla fronte, poco sopra il naso. Era adorabile anche in quei momenti.
- Mi ricorda tanto una persona…
Lascia sfuggire una lacrima.
- Non voglio dimenticare tutto questo.
- Non succederà.
- Tutti si dimenticano qualcosa, prima o poi.
Si stringe a lui.
- C’è qualcosa che non ricordi?
- Si.
- Cosa?
- Non ricordo un giorno in cui lei non sia stata nei miei pensieri.
Sussurra.
- Allora non puoi dimenticarla. Stanne certa. Ti fidi di me?
Annuisce.
Lo ringrazia.
Lo bacia.
L’ho fatto oggi a scuola, eppure non sono sicura che fosse Socrate.
Non ero molto attenta. Il 9 Gennaio, da quattro anni, non sto attenta a nulla. È più forte di me.
Bene, questo filosofo, chiunque lui sia, ha detto una cosa che mi ha colpita.
State certi che una persona non verrà dimenticata fino a quando non ci sarà almeno un giorno in cui non avrete pensato ad essa.
O una cosa del genere, ma il succo era questo.
Beckett ricorda tutto ed è contenta di ciò.
Cosa succede, invece, quando qualcuno ricorda ogni singolo dettaglio ma non vorrebbe ricordare così bene, perché questi ricordi fanno troppo male?
Nessun filosofo l’ha mai detto.