Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Writers    12/01/2013    2 recensioni
Quando: 1823
Personaggi: Catelynn Styles. (protagonista)
Harry Styles. (padre)
Taylor Swift. (madre morta)
Zayn Malik. (zio di Cate)
Niall Horan. (migliore amico di Cate)
Liam Payne. (migliore amico di Louis)
Louis Tomilson. (protagonista)
Dove: città della Gran Bretagna-Carlise.
***
Due mondi diversi, due persone diverse, due cuori non raggiungibili.
***
Mi dispiace di aver messo Taylor come la madre morta, ma serve.
Spero leggiate e recensite questi capitoli successivi.
Saluti, S.
P.s: mi scuso per i vestiti dei personaggi che sono moderni ma.. Non ne trovavo altri. Grazie c:
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Caro diario,
oggi mio padre mi ha detto che andiamo all’opera.. Cos’è questa cosa? Non ci sono mai andata, però credo che mi divertirò. Ma mio padre mi ha anche detto che..

***
 
“Catelynn però devi stare attenta, quest’oggi ci sarà anche il principe. Fai attenzione, non devi minimamente avvicinarti a lui, non devi neppure sfiorarlo”  mi disse serio.
Il principe, non lo avevo mai visto, sapevo solo che era un ragazzo pieno di se e bellissimo. Avevo una voglia matta di vederlo, vedere la sua bellezza ma sfortunatamente non potevo, era stato vietato a tutti. Ma anche se fosse il problema era che io ero una povera ragazzina della campagna, non importava a nessuno quello che facevo o che pensavo.

***
 
Sai, una volta arrivati all’opera, l’ho visto. Sinceramente di sfuggita ma non importa, l’ho visto questo basta.
***
 
Ero fuori dall’opera con mio padre vicino. Mi sentivo osservata ma credevo che fossero delle ragazze che mi squadravano dalla testa ai piedi per poi ridacchiare del mio vestiario.
Insomma avevo solo messo un vestitino ricamato che scendeva sulle mie gambe coprendomi i piedi, non ci vedevo nulla di male.
“Non girarti, non lo devi guardare” disse mio padre con tono duro.
Solo allora capì che si trattava del principe, non ricordo nemmeno il nome credo sia Luigi o qualcosa del genere.
“D’accordo padre” dissi sconsolata al pensiero di non poterlo vedere.
Entrammo dentro la maestosa sala, maestosa era poco.
Ci sedemmo quasi vicino al palco perché.. non lo so nemmeno io.
“Adesso stiamo un po’ qui e parliamo ok?” mi disse sorridente mio padre.
Pensavo che di lui non importasse niente, insomma ero io la causa della morte di mia madre dopo che sono nata io mio “nonno” l’ha uccisa.
“D’accordo, padre” dissi sorridendo senza far vedere i denti.
“Con Niall come va?”
“Niall, è da tanto che non lo vedo.”
Mi sentivo trapassare da uno sguardo sconosciuto, non dovevo girarmi, non potevo.
 Iniziai a diventare nervosa “Quando inizia lo spettacolo, padre?” dissi con la poca calma che mi era rimasta.
“Non so, cagnolino” disse sorridendo.
Era da tanto che non mi chiamava così, mi chiamava solo col mio nome intero; i miei occhi diventarono lucidi e sorrisi felice, presa dalla felicità lo abbracciai.
Mio padre passò un dito sulla colonna vertebrale facendomi diventare tranquilla, ma avevo sempre lo sguardo di quel qualcuno addosso.
Mi staccai da mio padre e mi girai di scatto.
Ed in quel momento lo vidi, era un ragazzo un po’ più grande di me, credo, con gli occhi azzurri ed i capelli castani.
Al suo fianco c’era un ragazzo dagli occhi marroni ed i capelli castani più chiaro di quello del principe.
Esso mi stava ancora guardando, ma quando incrociai il suo sguardo cambiò subito direzione.
Arrossì di botto e mi rigirai verso mio padre che mi guardava tra il confuso e l’arrabbiato.
“Chi guardavi?” disse facendo la sua voce dura.
“Nessuno.”
“Nessuno? Chi ti ha fatto arrossire?”
“Nessuno, padre.”
“Non ti credo andiamocene.” Disse prendendomi e portandomi fuori.

 Non volevo, ma dovevo rispettare le sue decisioni, sempre.
*** 
Sai? Credo che il principe mi abbia seguito perché poi la sera me lo sono ritrovato in giardino a camminare con il suo amico, ha guardato la finestra e poi se ne è andato sorridendo.
***
Era sera ed io dovevo andare a letto, mi misi la vestaglia bianca e mi sedetti sul letto.
Sentì delle voci in lontananza così scostai le finestre e lo vidi, per la seconda volta nello stesso giorno. Sorrisi, ma poi lui se ne andò, non dopo avermi lasciato uno sguardo di sfuggita.
***

Sai, diario, adesso è pomeriggio e si sta facendo tardi ma non voglio andare a cucinare, non adesso che devo dirti questa cosa importante:

L’ho rivisto oggi. Mi ha anche parlato!
***
 
Ero andata nel boschetto che si affacciava alla casa, quindi non fu così tanto difficile raggiungerlo.
Ero sempre stata una ragazza spensierata, anche se per il secolo in cui mi trovavo non era facile essere costantemente felice, ma quel giorno lo ero di più delle altre volte.
Mi appoggiai al primo albero che mi capitò a tiro e mi sedetti osservando la natura che mi circondava.
Non sapevo però che c’era un uomo che mi osservava, ma dalle dimensioni sembrava un ragazzino.
Mi si avvicinò furtivamente, ma lo avevo già visto quindi mi girai e gli feci “bu!” ma era il principe così mi alzai velocemente dall’albero e indietreggiai.
Lui mi stava seguendo con lo sguardo fin quando non disse “Resta qui.” Aveva una voce squillante.
“Non posso.” Dissi sbrigativa girando la testa dall’altro lato per vedere se nessuno si era accorto di noi, specialmente mio padre.
“Perché no?”
“Mi è stato proibito di parlarti”
“Ma adesso lo stai facendo, fanciulla.”
Accennai un sorriso, era divertente per essere un principe.
“Sei della stirpe reale, io sono no.” Dissi. “Tu dovresti essere a castello, in questo momento, perché non lo sei, principe?” continuai.
Si alzò e si diresse verso di me “Volevo vedere la ragazza che ieri ho visto all’opera.”
“Ora mi ha visto.”
“Oh, dammi del tu, fanciulla” mi disse accarezzandomi una guancia, ma io andai indietro.
“D’accordo, io dovrei andare da mio padre, se non ti dispiace” dissi accennando un sorriso timido per poi voltarmi.
“Lascia che mi presenti almeno. Sono Louis William Tomilson, figlio del re Tomilson, potrei avere il piacere di conoscere la ragazza che adesso mi volta le spalle?” mi disse facendo un piccolo inchino.
Mi rigirai e poi dissi “Il mio nome è Catelynn Styles, figlia di Harold Edward Styles.”
“Oh, gli Styles.” Disse facendo un sorriso amaro.

“Bene, adesso io dovrei andare, arrivederla principe.” Dissi sorridendo ed andando verso casa.
***
 
Adesso devo proprio andare, poi ti racconto altre storie, ciao.
Catelynn.



Salve a tutti.
allora che ne dite? Li ho fatti incontrare i govani 'sconosciuti' ma adesso che succederà? Mh. colpo di scena? Non lo so c:
Che ne dite di recensire eh? Sarebbe bello sapere che ne pensate della storia. 
Grazie.
Pace. S.

Image and video hosting by TinyPic Ecco Catelynn
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Writers