La ragazza si strinse nelle candide coperte di pelliccia di foca. Non era una giornata particolarmente fredda, ma lì, sulla Strada del Re, lontana dalla protezione degli alberi della Foresta del Lupo, tirava un vento gelido i cui spifferi s'insinuavano nella carrozza, facendola rabbrividire. Aveva insistito con suo padre per poter viaggiare a cavallo, ma l'uomo era stato irremovibile.

«Dovrai avere l'aspetto di una vera lady» le aveva detto, «per cui viaggerai come ad una lady si confà.»

Elyanna aveva ingoiato anche quell'ordine. L'esercizio per mantenere il passo del resto della compagnia l'avrebbe riscaldata, ma evidentemente la comodità non si confaceva ad una lady.
Lo sguardo le cadde sulle lettere dai sigilli spezzati che teneva tra le mani; ormai sapeva a memoria le parole che contenevano.

"Sarei onorato che tua figlia Elyanna accettasse l'invito di passare qualche tempo a Grande Inverno, per poter fare compagnia alle mie figlie e conoscere meglio i miei figli, in particolare Robb. Sono coetanei, e la lady mia moglie e io speriamo che possano condividere qualcosa –ora e nel futuro.
                                                                                                                                          Eddard Stark"

il lord di Karhold l'aveva obbligata a scrivere una risposta di suo pugno, in cui accettava l'invito, e aveva aggiunto in coda:

"Sono sicuro che Elyanna troverà Grande Inverno di suo gradimento tanto quanto la famiglia che lo abita.
                                                                                                                                   Rickard Karstark"

Elyanna non si faceva illusioni circa il vero significato di quello scambio: conosceva suo padre abbastanza da sapere che non era uomo da perdersi in piacevolezze con qualcuno, nemmeno se quel qualcuno era il suo lord. Per l'ennesima volta tentò di ricordare com'era fatto il giovane lord Stark, ma senza risultato: erano passati troppi anni da quando era venuto a Karhold insieme al lord suo padre, Eddard, e all'epoca il ragazzo aveva passato tutto il tempo coi suoi fratelli a tirare di spada e cacciare, mentre Elyanna era rimasta confinata con la sua septa e la sua dama di compagnia a cucire.

«A cosa pensi, mia signora?» la domanda di Bella la distolse dai suoi pensieri cupi.

«Penso che mi piacerebbe fare un bagno caldo.» rispose, e sorrise. Non era vero, ma tanto valeva fare buon viso a cattivo gioco; magari, se avesse continuato a mentire con abbastanza convinzione abbastanza a lungo, sarebbe riuscita a convincere anche se stessa delle sue menzogne. La fanciulla Frey, ignara, si allungò per stringerle brevemente una mano in un gesto di complicità.

«Dicono che Grande Inverno sia costruita sopra sorgenti calde che passano nei muri, riscaldando l'intera fortezza. E non manca molta strada, ormai.»

Elyanna lo sapeva. Erano partiti alle prime luci dell'alba, ed era più tardi di mezzogiorno: oltre lo strato di nubi che ingrigiva il cielo, minacciando pioggia, di tanto in tanto il sole mostrava il suo volto pallido, indicando l'ovest.

"siamo in Estate, ma quello è un Sole d'Inverno, pallido e freddo. Come me." pensò Elyanna tra se.

Udiva il rumore ritmico degli zoccoli del cavallo di suo padre e degli altri due uomini che erano con loro. Bella si sporgeva continuamente per vedere quanto ancora mancava per arrivare, e Elyanna si chiese se lo faceva perché aveva freddo o semplicemente perché era lei l'unica a non riuscire a rallegrarsi del cambiamento. Ripensò alla sera precedente, a Karhold, quando aveva salutato i suoi fratelli. Eddard e Torrhen l'avevano stretta per poco tempo tra le braccia, dicendole quanto le sarebbe piaciuta Grande Inverno. Lei li aveva ascoltati a malapena. Sua madre Alysanne l'aveva abbracciata con più calore, e l'aveva persino baciata su una guancia. La giovane lady ricordava benissimo la sua espressione: triste perché si separava da sua figlia, ma felice e soddisfatta del destino a cui andava incontro.
Per ultimo era venuto suo fratello Harrion, che l'aveva abbracciata a lungo senza dire niente, ben consapevole di quanto lei fosse riluttante a lasciare la sua casa.

"ma Karhold non è più la mia casa. Ora la mia casa è Grande Inverno."

L'andatura dei cavalli aumentò improvvisamente e il cuore di Elyanna sprofondò. Pochi minuti più tardi, scese dalla carrozza e mise piede nel cortile di Grande Inverno.