Mi lancia uno sguardo, il migliore. L’unico. Quegli occhi grevi di malizia che ostenta dinanzi a migliaia di persone, cantando un nostro pezzo. Iridi attraenti, foggiate di sottili filamenti dorati e verdi fusi, liquefatti in una cosa sola. In quel cipiglio arguto e assottigliato si cela l’intrigo di una giungla.