Film > Peter Pan
Segui la storia  |       
Autore: Caster_Gamer    14/01/2013    2 recensioni
-Seconda Parte di "Alex, L'Isola che Non c'è."
Alex, Ryan, Mark e Peter sono tornati sulla Terra da ormai due anni.
Nessuno di loro però ha dimenticato perché erano lì e Peter si accorge che il tempo scorre.
Nonna Kate lascia in eredità ad Alex uno strano scrigno che porterà lei e i tre ragazzi a vivere un'avventura capace di "riportarli indietro".
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Campanellino, Nuovo personaggio, Peter Pan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 7

 

Alex aprì lentamente le palpebre sbattendole più volte, tutto era fin troppo offuscato, così si stropicciò gli occhi mettendosi seduta.

Si guardò attorno, era sola chiusa in una stanza bellissima.

Sembrava una camera da letto ottocentesca, i colori governanti erano infatti il bordeaux e l'oro, dato che c'erano molti oggetti di quel materiale.

Dov'era finita?

Che stesse sognando di essere una principessa?

In tutta la sua vita non le era mai capitata una cosa del genere e doveva accadere proprio ora?

Qualcosa le saltò sulle gambe, gli rivolse lo sguardo e si accorse di un gatto siamese molto magro e dal pelo lucido.

« Come sei bello... » sussurrò guardando i suoi occhi azzurri, l'animale la guardò mettendosi poi comodo con le zampe anteriori incrociate.

« Grazie. »

Una voce maschile calda provenne dalla sua bocca, la ragazza strabuzzò gli occhi.

« Cosa...che!? Tu parli?! » chiese stupita, lui roteò gli occhi.

« Sei semplicemente tu che riesci a capirmi. » rispose.

« ...Sì sto sognando. »

Gettò la testa sul cuscino, era rosso e morbido come se fosse riempito da piume d'oca.

« Con tutte le cose che hai visto ti stupisci se riesci a parlare con un gatto? Mi sembra piuttosto curioso non credi? » le domandò stiracchiandosi, lei gli lanciò appena un'occhiata.

« Mi spieghi allora dove mi trovo? »

« Questa è casa Hook*. »

« Casa...Hook? » chiese perplessa, il gatto annuì « E tu chi saresti? »

« Mi chiamo Brian. »

« Brian...se togli la B sembra Ryan... » costatò lei sorridendo, l'animale si fece un giro attorno al letto.

« Come il ragazzo che ti ha ospitato. »

« EH!? »

Quella era...la casa di Ryan?

« Ryan vive qui, era la vecchia casa di campagna dei suoi genitori, e poi l'hanno affidata completamente a lui. » spiegò mettendosi sulle gambe di Alex, che le tirò indietro per balzare in piedi.

Brian la seguì con lo sguardo andare verso la porta.

Cercò di abbassare la maniglia ma non riuscì ad aprirla.

« Perché è chiusa a chiave!? » interrogò il gatto continuando a scuotere l'oggetto dorato, lui saltò giù dal letto e venne verso di lei.

« Non volevano che quell'elfo ti trovasse, quindi ti hanno rinchiusa qui. »

« Di chi parli? »

« Ryan ed altri ragazzi. »

Alex sospirò e guardò il suo compagno di stanza.

« Tu da dove sei entrato? » gli chiese, lui indicò le tubature dei riscaldamenti, le quali entrata era appena più in alto del letto a baldacchino.

Sbuffò e tornò a sedersi sul letto, cos'avrebbe fatto lì da sola?

« Credo che debba mettere questi. » Brian attirò la sua attenzione saltando sopra a dei vestiti, la ragazza li prese per controllarli.

« Mh, d'accordo. »

Si mise in piedi ed abbassò le maniche della camicia da notte color carne, il gatto rimase lì a fissarla.

« Com'è che io riesco a capirti? » gli domandò lei mentre si svestiva.

« Una storia piuttosto lunga. » si limitò a dire osservandola vestirsi, quando la ragazza terminò si voltò verso di lui accorgendosi di una spazzola sopra al comodino.

La usò per pettinarsi i capelli e si voltò verso il lungo specchio ovale che stava in un angolo della stanza. La cornice dorata era elaborata ed impolverata, il vetro aveva qualche graffio.

I capelli neri che le arrivavano ormai fino a metà schiena, dato che non li tagliava da molto tempo, erano ben sistemati sopra al vestito in lana rossa che copriva il lupetto grigio ed i lunghi calzettoni contenuti negli stivali.

« Certo che ti sta bene, eh? »

Brian si avvicinò ai suoi stivali neri e la guardò nello specchio, prima che lei potesse rispondere si sentirono dei rumori provenire dalla porta.

Entrambi si voltarono verso di essa, il gatto sapeva già che avrebbe visto.

Quando si aprì, un ragazzo dai capelli corvini la fissò con gli occhi azzurri, Alex sorrise e gli andò in contro.

« E così questa è casa tua Ryan? » domandò guardandosi attorno, il gatto la seguiva.

« Già, di certo non sono le possibilità economiche che mi mancano... » disse facendole un sorriso malizioso, lei roteò gli occhi.

« Piuttosto...cos'è successo? »

L'espressione divertita di Ryan ritornò seria e le prese la mano cominciando a trascinarla con sé.

« Posso camminare da sola! » esclamò lei cercando di liberarsi, ma il ragazzo la ignorò.

« Ti racconto di là con Peter e Mark, sono in pensiero per te. »

« ...Mark? »

Chissà per quale motivo era rimasta sorpresa nel sentire pronunciare il suo nome.

« Sì, ah quasi dimenticavo quel Neal... »

Proprio non lo poteva sopportare e nemmeno si conoscevano!

Bah, a volte non lo capiva proprio.

Dal divertito passava al serio, dal triste al felice...era davvero particolare.

Si lasciò scappare un sorriso proprio quando arrivarono davanti ad un grande salone con vari divani dalla stoffa soffice e bordeaux.

Su due di essi erano seduti Peter, Mark e Neal, che come la videro entrare abbozzarono un sorriso.

Peter balzò in piedi e le venne in contro.

« Stai bene vero!? » le domandò preoccupato, lei gli sorrise.

« Sì sto bene! Tu invece? Ricordo che sia tu che Ryan- »

« Stiamo bene, non è di noi che devi preoccuparti. » la interruppe Ryan mettendosi a braccia conserte.

Alex sentì qualcosa strofinarsi sulle sue gambe, abbassò lo sguardo e trovò Brian.

« Lui chi è? » chiese prendendolo in braccio, Neal si schiarì la voce.

« Brian è un elfo. » rispose ridacchiando.

La ragazza non ebbe nemmeno il tempo di lasciarlo ed urlare “Cosa!” che della polvere le offuscò la vista, e quando ritornò tutto normale si ritrovò in braccio ad un ragazzo dai capelli biondi lunghi fin sopra le spalle che gli cadevano sbarazzini sul viso.

Gli occhi azzurri erano accentuati dal sorriso divertito, quell'espressione beffarda e la situazione la fecero arrossire fino alla punta del naso.

« Fammi scendere! » urlò dimenandosi per farsi lasciare, lui la lasciò in piedi delicatamente.

« Tu...emerito idiota! » lo insultò puntandogli il dito sul petto « Mi sono cambiata davanti a te credendo che fossi un gatto! »

Mark balzò in piedi e Ryan si voltò di scatto verso i due.

« COSA!? » gridarono all'uniscono mentre lei continuava a dare pugni sul petto a quell'elfo, che ormai stava morendo dal ridere.

« Ti rendi conto della gravità della situazione!? » le domandò il biondo venendole in contro, lei si fermò tenendo lo sguardo basso.

Forse avrebbe dovuto evitare di dirlo davanti a tutti...

« Non è stata colpa mia! Uffa! » chiuse gli occhi stringendo le palpebre, i due rivolsero lo sguardo furioso al ragazzo.

« Che posso farci io! Ero là dentro... » ridacchiò divertito, Mark strinse i pugni.

« Brutto pervertito io ti- »

« Bada a come parli carino, non voglio ricorrere alla mia magia inutilmente. » lo ammonì Brian puntandogli il dito contro, la sua bocca fu bendata da qualcosa di resistente che sembrava tanto essere una liana.

« Ma se non fai altro che vantarti dei tuoi poteri! » s'intromise Neal inarcando un sopracciglio, l'altro pronunciò le labbra.

« Dettagli... » mormorò sorridendo, poi guardò Ryan che ricambiò il suo sguardo per qualche istante distogliendolo lentamente solo dopo un po'.

« Comunque...parlando di cose serie, alla fine io e Peter siamo stati salvati da Neal, che è entrato in casa gettando per terra delle bolle verdi. »

« Ci ha fatto mangiare una strana foglia verde e ci siamo sentiti meglio...anche se era un po' amara ma va beh. » continuò Peter sedendosi.

« Con me c'era Brian, lui spezzava le radici nere che continuavano a dar noie ai due, subito dopo è entrato Mark. » disse Neal, Alex guardò il diretto interessato che seguiva il discorso dell'elfo « Siamo saliti in camera tua, lui ti aveva già preso. »

« Lui...? »

« Hai presente l'elfo oscuro che ha usato un incantesimo che può fargli assumere la mia forma? »

« Sì... »

« Ecco lui. »

Alex era perplessa, aveva ancora un po' di confusione in testa, ricordava che dopo essere salita in camera sua non trovava il carillon, del fumo le aveva provocato sonnolenza e...

 

Flash Back

 

Quel fumo aveva ormai invaso la stanza, e quando Alex corse ad abbassare la maniglia tossendo qualcuno le avvolse una mano attorno allo stomaco.

Delle corde molto strette le tapparono la bocca ed il senso di sonnolenza la pervase.

Mentre le sue palpebre si chiudevano una risata cattiva s'insinuava nelle sue orecchie, era davvero...così familiare...

 

Fine Flash Back

 

Quella persona che l'aveva presa era l'elfo oscuro di cui le aveva parlato?

Allora perché quella risata le ricordava qualcosa? Come se l'avesse già conosciuto...

« Neal, io ho mai visto questo elfo oscuro? » chiese al ragazzo puntando lo sguardo nel vuoto, lui rimase sorpreso da quella domanda.

Guardò altrove per poi sospirare.

« Era una notte come tante altre, eri in auto con i tuoi genitori per tornare alla casa di città...pioveva forte, lampi e tuoni sembravano accompagnare il loro umore...stavano infatti litigando pesantemente. »

Alex sussultò, ricordava quella notte...ogni immagine era rimasta impressa nella sua mente...O forse non proprio tutte.

« Ad un certo punto la macchina si sollevò, le radici nere la schiacciarono fino a che non la scaraventarono sulla montagna. »

La ragazza cominciò a ricordare ogni cosa proprio come lui la raccontava, le immagini le scorrevano nella testa velocemente.

« I tuoi genitori morirono con l'impatto, ma tu no, potevi vivere ancora...ma lui era lì, è lui la causa della perdita dei tuoi genitori. Voleva solo puntare a te, che avevi ereditato le stesse capacità di tua nonna. Succhiarti via tutta l'energia vitale sarebbe stato facile, ma lui voleva divertirsi... » si fermò come se volesse evitare di raccontare altro, solo dopo un po' riprese con uno sguardo pieno di amarezza « Io, Ninfabella e Brian ti salvammo. »

Alex si mise a terra in ginocchio premendosi le tempie, i tre ragazzi corsero verso di lei per consolarla.

« Come... » stringendo le palpebre e scuotendo la testa sentì il bisogno di sapere qualcosa di più « Come si chiama... »

Neal strinse i pugni e si morse la lingua, se glielo avrebbe detto si sarebbe ricordata ogni cosa.

Però...forse era giusto così.

« Matthew. »

Alex sgranò gli occhi e ricordò ogni cosa del suo passato.

 

 

 

 

 

 

*Hook sarebbe Uncino (dato che Ryan è il pro-pro-pro nipote di Capitan Uncino) ma dato che sembrava strano dire “Casa Uncino” ho preferito “Casa Hook”

 

 

Nota dell'autrice: Eccomi qua! Puntuale questa volta e pronta a rispondere alle vostre domande! In questo capitolo non succede niente di avventuroso, sì lo so, ma presto vedremo i ricordi di Alex e conosceremo un altro personaggio di cui ho già fatto riferimento molte volte...spero soltanto di farlo entrare realmente in scena il prima possibile!
Che ne pensate di Brian?
E del capitolo in generale?
Mi farebbe piacere saperlo!
A presto, Matt_Kun

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Peter Pan / Vai alla pagina dell'autore: Caster_Gamer