-Perché non parli? A questo punto puoi anche riattaccare!-
Il telefono è più arrabbiato del solito; urla, rimprovera e sbuffa come non aveva mai fatto, e la cosa fa paura, fa tremare le tue gambe che ritenevi forti, ma che ora non ne possono più di trattenere il peso del senso di colpa che ti assale come un leone infuriato.
E in fondo sai di meritartelo.
-Perdonami, non sapevo cosa fare…-
Ora dall’altra parte c’è silenzio, un cuore che batte silenziosamente, o che semplicemente per te ha smesso di battere perché andato in tilt a causa di un’iniezione di egoismo.
Ma forse non è troppo tardi per un massaggio cardiaco, c’è bisogno della collaborazione sia delle mani che spingono che del muscolo che ha intenzione di tornare al ritmo precedente, per quanto sfiancante.
Ma si sa, è un muscolo involontario, e vuole o non vuole cercherà di non fermarsi.

-E’ già la terza volta che mi deludi, le scuse non bastano più.-

Sono coltellate ora, che ti arrivano tramite la sua voce piena di stanchezza, di disperazione. E anche lei soffre, perché non ne può più di lanciare coltelli, e l’acido lattico le sta divorando il braccio.
Ma a differenza tua non lo merita, non dopo le meravigliose esperienze che ti ha fatto vivere.

Tutto questo solo perché volevi essere messa alla prova, ma non hai saputo come comportarti.

Come ti sono stati lanciati i coltelli, anche tu vuoi lanciare qualcosa, ma che provi a lenire il suo dolore; perché in fondo il tuo obbiettivo è sempre stato questo, farla felice, ma hai ottenuto l’effetto contrario, ed è una cosa che non ti perdonerai mai.
Sì, un abbraccio, quello che ha sempre voluto rifiutare.

Guardare dalla sua prospettiva forse può farla stare meglio, per ora.

Quando si litiga non si è mai se stessi, possono uscir fuori bugie colossali dette per semplice e cieca rabbia, o per la paura non si trovano le parole per cercare di spiegare.

Tra quelle ferite cerchi ancora un coltello conficcato per sbaglio, speri che in quel silenzio lei cerchi l’abbraccio che solo una migliore amica può dare.

Arriverà il giorno nel quale tu spezzerai il silenzio, e ti verranno bendate le cicatrici.