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Autore: skina    19/01/2013    38 recensioni
Vera & Giovanni, Giovanni & Vera. Può un'amicizia di dodici lunghi anni essere messa in discussione dall'arrivo di un ragazzino d'oltre Manica?
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-Si chiama Hans.. no aspetta.. Haral... Harold! Ecco, Harold!-
-Harold? mi sa di uno in ciabatte che gioca a scacchi!- disse asciugandosi una lacrima per il troppo ridere.
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-Hi! I’m Harold.. but you can call me just Harry!- la sua bocca dai denti perfetti e bianchi si allargò in un sorriso, che ai margini diede vita a due fossette ben definite, la sua voce era roca ma calda.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.2
‘Scusa ma ti ho anticipato’



Arrivati iniziammo a girare per i negozi.. in questo caso era lui la ragazza tra noi due.
Io odio lo shopping, mi stanca, mi stressa, nulla mi sta come vorrei che mi stesse.

Avevamo la nostra routine: lui cerca a destra, io a sinistra, ci ritroviamo ai camerini con le nostre scelte.
Ha un fisico perfetto, ogni jeans sembra disegnato per lui, tutte le gradazioni di verde/azzurro si intonano perfettamente ai suoi occhi.
-Cerca di non prendere solo magliette verdi o azzurre!- mi rimproverò come sempre.
Cioè non solo lo valorizzavo e per giunta dovevo essere ripresa così?
-Vai a fanculo Giò!-

Quando finii il mio giro lo cercai per mostrargli le mie scelte. 
Ovviamente mi accorsi di aver aver preso una maglietta verde e due azzurre.
Lo trovai mentre la commessa praticamente gli pendeva dalle labbra.
Scena di sempre.
Sicuramente le stava raccontando qualche suo portento sportivo che lui sa abilmente ingigantire.. un goal al tornero universitario diventa il rigore decisivo dei mondiali... e lei ennesimo pesce che abbocca.
Mi scappò un sorriso.
Così mi sedetti aspettando che finisse di flirtare.. e gli mandai un messaggio.
--Ti dò 5 millesimi di secondo per girarti, provare qualcosa, comprare e andarci a prendere un gelato. Dopo di che sappi che andrò in giro da sola a farmi guardare le tette--

Giovanni prese il cellulare dalla sua tasca, lesse il messaggio e sorridendo si girò automaticamente
-Sapevo che eri già qui.. il tuo profumo si sente a chilometri!-
-Smettila di fare il paraculo e muoviamoci!-
gli risposi incurante della commessa presente con gli occhi a forma di cuore che sapevo mi stava odiando a morte.
Lui mi lanciò un bacio e entrò nel camerino.
Quell'oca stava ancora lì dietro di me, aspettando di vederlo uscire dalla tendina, al che mi girai e con fare evidentemente scocciato le dissi -Grazie ma come vede non abbiamo più bisogno di lei!-
E che palle!

Inizia il rito che seguiamo da anni: si cambia, apre la tendina, si mette in posa da book fotografico e aspetta un Si o No da parte mia.
-Come sto?-
-Mmm.. non mi convince il jeans.. sembra stretto-
-Ma che stretto! E' che ho le gambe muscolose..troppi allenamenti..-
mi rispose infastidito.
Mi scocciava assecondarlo e iniziare un dibattito su quanto fossero muscolose le sue gambe, quindi decisi di sospirare pazientemente e lasciarlo cuocere nel suo brodo.
Un ragazzo accanto a me guardò la scena divertito e esclamò
-Fare shopping con i fidanzati è uno strazio eh?!-
Ancora una volta ci scambiavano per una coppia.
-E' uno strazio averla come fidanzata! ...non sai che tortura amico!- gli rispose Giovanni uscendo dal camerino.
Ma che dice!!!
Gli diedi un pugno sul braccio e sempre rivolgendomi al ragazzo lo smentii:
-Infatti è solo il mio migliore amico.. mi basta! Pensa che trauma stare con lui!-
Ridemmo tutti tranne Giovanni.

Andammo alla cassa.
-Oh Giò che hai??-
-Niente-
con tono glaciale
-Non dirmi che te la sei presa per la mia battuta.. no vero?-
Prese la busta con gli acquisti, uscimmo, si sedette sulla panchina e mi disse
-Credi davvero che sarebbe un trauma stare con me?-
Mi spiazzò. Non era tipo dalla bassa autostima.
-Eh? Dai era una battuta.. giusto per ridere..- cercai di smorzare la tensione sedendomi accanto a lui.
Ero visibilmente in imbarazzo, non pensavo se la fosse presa così e non pensavo mi chiedesse una cosa del genere.
-Rispondimi: credi davvero che sarebbe un trauma stare con me?-
I suoi occhi verde acqua fissavano i miei castani.
Mi resi conto che quella risposta era importante per lui.. non sapevo bene il perchè, ma gli si leggeva in faccia.
-Giò ma che dici! lo sai anche tu che le ragazze stanno in fila per stare con te! ..e anche solo per una scopata, se è per questo! Non capisco il senso di questa tua domanda..-
Volevo davvero capire cosa gli passasse per la testa.
Lui rimase in silenzio sempre fissandomi.
Si alzò di scatto. 
-Non ha nessun senso, nessun senso Vè..-
Si incamminò da solo verso l’uscita.
Lo seguii senza dire una parola.
Di solito quando è di quest'umore preferisco non parlargli.. ma stavolta volevo approfondire.
Lo chiamai più volte ma troncava ogni tentativo di dialogo con ‘Niente’ e ‘Lascia stare’.
E non poteva venirla a raccontare proprio a me.
Arrivammo al motorino in silenzio, l'unica sua parola fu –Tieni- passandomi il casco.
Quel suo ‘‘Credi davvero che sarebbe un trauma stare con me?’’ mi rimbombava nella mente.. cosa voleva dirmi?
Forse non stava passando un bel momento e non mi aveva detto nulla?
Una specie di crisi di fascino?
Un calo di autostima?
Oddio il mio migliore amico stava male e io non l'avevo capito!
Sono pessima!
No, non era da Giovanni.. lui che si definiva un misto tra Brad Pitt e Matt Damon.. no, non poteva.

Arrivata davanti casa, scesi dal motorino, gli ridiedi il casco.
Mi avvicinai per dargli il solito bacio sulla guancia -Puoi dirmi tutto. Lo sai vero?- gli sussurrai.
Lui si limito ad accennare un si leggero con la testa e a ricambiare il mio bacio. 
Accellerò e scomparve dietro la curva.

In tanti anni che lo conoscevo non mi aveva mai dato motivo di interrogarmi sulle sue frasi o sui suoi silenzi.. è sempre stato limpido e senza troppe pippe mentali.
Ma oggi volevo proprio aprirgli quella testaccia bionda e controllare se si era inceppata qualche rotella!

Nemmeno il tempo di pranzare che il mio cellulare segnalò un messaggio. Giovanni.
--Lo so che mi stai analizzando. Non perderci tempo, non ho nulla! Solo un cambio d'umore.. ora sono tornato in me! Quindi stasera andiamo a ballare, ci sono i miei amici e non mi fare storie perchè loro non ti piacciono bla bla.. alle 23 passo, vestiti figa.. per quanto puoi!--
Ok ok, lo stavo proprio analizzando. 
Ok è un coglione ed è tornato in se!
--Cambi umore in modo strano lo sai vero? Per caso hai il ciclo? ...o stai entrando in menopausa? I tuoi amici mi stanno sulle palle,lo sai.. se la tirano troppo! Ma non accetterai un no quindi..sarò pronta e figa --

Raccontai tutto a mamma, per quanto potesse essere poco obiettiva nei suoi confronti.
Secondo lei c'era qualcosa che lo turbava.
-Mamma ma mi ha sempre detto tutto! Non mi nasconderebbe nulla!-
-Io un'idea ce l'ho da tempo.. ma non voglio dire nulla per non influenzarvi- sentenziò bevendo il suo caffè.
Sapevo già a cosa si riferisse.. ma la cosa non mi influenzava per niente.
-Mamma non credi che in 12 anni ci saremmo messi insieme? e invece no, nemmeno per scherzo, per scommessa, per un giorno, per un bacio al gioco della bottiglia! Togliti questa assurdità dalla mente! Non ci interessiamo in quel senso!-
Ah mamma anche lei catturata dal fascino di Giovanni! 
-Prima di pensare a stasera, ricordati di liberare la stanzetta dalle tue cose.. il ragazzo dello scambio arriverà da noi a giorni ormai.. è un ospite ok ma non puoi fargli trovare il tuo disordine!-
Ci mancava solo lui.
Un estraneo londinese.. già lo maledivo mentalmente mentre spostavo le mie cianfrusaglie, lasciandogli la stanza di fronte alla mia pulita come quella di un hotel.

Dopo cena iniziai a scegliere cosa indossare.
I jeans furono la prima cosa che stavo per uscire dall’armadio.
Poi un lampo! ‘‘vestiti figa.. per quanto quanto puoi’’ e immaginai di sentire il tono di sfida della sua voce.
Sorrisi tra me e me... ok, colsi la sfida e indossai un semplicissimo vestitino nero, scollato quanto basta, tutto svolazzante, e un paio di tacchi.
Insomma ero enormemente a disagio ma pregustavo già la sua faccia sconvolta dalla trasformazione.

Puntuale suonò il citofono.
-Giovanni ciao! Si si.. sta scendendo.. divertitevi!- rispose mamma.

La sua macchina era esattamente al centro del mio portone, col motore acceso.
Dal finestrino si levò un -Ma che bona stasera!- da uno dei suoi simpaticiiiissimi amici.
Senza rispondere salii in macchina, come passeggero davanti ovviamente.
Diedi un bacio a Giovanni e un ciao generale alla simpatia compagnia dietro.
Erano 2 ragazzi e una ragazza.. li avevo visti un paio di volte e si erano presi una notevole confidenza. 
I suoi compagni di squadra sono tanto belli quanto egocentrici.
-Oh certo a lui il bacio, a noi un ciao... la cosa mi puzza quindi pretendo un bacio anch'io!- disse uno dietro.
Giovanni e io ci girammo contemporaneamente e lo fulminammo con lo sguardo.
Poi ci guardammo.
-Quando ti ho scritto ‘vestiti figa’ mi hai preso in parola eh!- affermò sorridendo.
-Sapevo che mi avresti presa per il culo se non l'avessi fatto.. quindi mi mi sono sforzata! Mi fanno già male i piedi e mi sento nuda!- incrociai le braccia in segno di protesta.
-Non devi sentirti nuda.. lo sei! ahahaha fai troppo ridere con quei tacchi-
-Sei simpatico come un infarto- poggiai il gomito sul finestrino con aria annoiata.
ingranò la marcia e partimmo.
Notai il suo abbigliamento: jeans scuri e camicia nera.. non la conoscevo! Giovanni capì il mio sguardo interrogativo e mi anticipò –Gelosona.. la camicia l'ho presa l'altro giorno.. avevi la febbre e mi sono fatto aiutare da Stefania-
Ah si, la tipa della settimana scorsa.. perfettina, occhi azzurri, taglia 38. 
Già archiviata nella cartella ‘Scopate’.

-Si entra in coppia- ci disse serio il buttafuori davanti al locale.
Uno degli amici di Giovanni mi prese per il braccio, mi fece un'occhiolino e gli rispose -Si si io sono con lei!- 
A queste parole sentii afferrarmi l’altra mano, mi voltai trovandomi Giovanni con uno dei suoi soliti sorrisi calmi, pacati, rilassati.
Guardò l'amico.
-Scusa ma ti ho anticipato di.. emm.. 12 anni-
Pagammo ed entrammo.

-Sei il mio eroe! Il gel del tuo amico mi stava dando la nausea!- feci la faccia schifata e mi misi 2 dita in gola in segno di vomito.
-A me stava dando il vomito proprio la scena.. non puoi fartela con uno dei mio gruppo! non puoi!- mi rispose continuando a fare no con la testa.
Prendemmo due super alcolici e andammo a ballare in pista insieme ai suoi amici.
Era divertente vederlo ballare.. sconosce il senso del ritmo!
Totalmente scoordinato da una vita!
Non che io fossi una ballerina nata.. ma mi sapevo muovere, per quanto lo svolazzare del vestito mi permettesse.. 
La pista era piena di bei ragazzi.
Mi guardavo intorno alla ricerca di una qualche conquista, seppur provvisoria... 

 

*tadan*
Che mi dite di questo baldo giovane?
E della frase che ha scatenato i mille dubbi nella mente di Vera?
Ah per la cronaca.. il ‘Giovanni’ della storia esiste davvero!
*scoop!*
Il ragazzo da Londra per lo scambio arrivetrà tra pochissimo.. come avete letto... ^^
r.e.c.e.n.s.i.t.e.!

 
 
 
 
 
 
 
  
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