Film > La Bella e la Bestia
Ricorda la storia  |      
Autore: GiulyHermi96    20/01/2013    7 recensioni
Quando la Bestia muore tra le braccia di Belle e subito dopo si risveglia tornato umano, è incredulo.
Cos'ha provato Adam? Cos'è successo mentre era ancora svenuto e intanto veniva trasformato? Quali sensazioni ha avuto? Cos'ha visto? E Belle? Come si è sentita quando lo ha riconosciuto?
Questo è ciò che ho cercato di dire in questa shot. Sicuramente sarà già stata scritta da qualcuno, ma spero che vada bene comunque... Io ho sempre i brividi in questa scena...
Dalla ff:
Un bellissimo angelo con le mani davanti alla bocca per la sorpresa, per lo shock, per il non riuscire a capire cosa stesse succedendo.
Anche lei era umida di pioggia e una dolcissima piccola ciocca di capelli le ricadeva sulla fronte per l'acqua che l'aveva completamente bagnata.
Vedendola così confusa, Adam le si avvicinò lentamente, cercando di farle capire che era ancora lui, che era lo stesso di prima, solo con un aspetto diverso.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adam, Belle | Coppie: Adam/Belle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Baciato dalla fortuna

Image and video hosting by TinyPic


 

 

Almeno ho potuto vederti...” disse la Bestia deglutendo per la fatica.

Se ne stava andando. Lo sapeva. Sentiva l'immenso dolore sul suo fianco espandersi piano piano per tutto il corpo intorpidendolo completamente. Lo capiva anche dalle lacrime di Belle che le scendevano sulle guance confondendosi con la pioggia.

Le gocce d'acqua sul proprio corpo, sul proprio viso, nei propri occhi stavano diventando quasi insensibili per lui, che cercava di bagnarsi le labbra per parlare meglio.

Sentiva la propria pelliccia bagnarsi sempre di più della pioggia e diventare sempre più pesante lungo tutto il suo corpo.

... un-un ultima volta.” riuscì a dire accarezzando il viso di Belle.

Belle. Belle era tornata da lui. Dopo averlo lasciato nel momento in cui avrebbe avuto più bisogno di lei, era tornata. Era tornata da lui, pur essendo una Bestia.

Ma Belle era sua amica, era un'amica, lei stessa glielo aveva detto.

L'amicizia non sarebbe bastata, Adam lo sapeva, ma ormai non importava più, poiché sapeva che non sarebbe riuscito nel suo intento. Lo sapeva, tanto che stava morendo col sorriso sulle labbra.

L'unica amica che avesse mai avuto era tornata da lui. L'unica persona, fatta eccezione per i suoi servitori, che avesse mai provato anche solo a volergli bene, era tornata e lo stava guardando morire.

Ad Adam dispiacque. Gli dispiacque, perché anche lui aveva visto suo padre morirgli davanti agli occhi e sapeva che sarebbe stato un ricordo indelebile nella mente di quella piccola, meravigliosa, ma al contempo forte e bellissima ragazza.

Sorrise. Sorrise a quei pensieri, perché si era davvero innamorato. Innamorato di quella ragazza così strana eppure così meravigliosa.

Sorrise e sentì una forte fitta al cuore.

Vide le stelle scomparire davanti a se. Prima dagli angoli del suo sguardo, poi sempre più verso il centro, fino a che il viso di Belle non fu che una macchia che si rimpiccioliva sempre di più.

L'ultima cosa che riuscì a vedere furono gli occhi scuri e profondi di quella bellissima ragazza brillare tra le lacrime, le sue mani raggiungere la propria bocca sconvolta e le sue labbra muoversi a formare una frase sconnessa che non riuscì a capire.

No! No! Ti prego... Ti prego... Ti prego non lasciarmi!... Io ti amo” quelle tre ultime parole, quelle sette lettere non furono udite dalla Bestia, che era crollato al suolo, ferito mortalmente da Gaston.

Belle era disperata. Non ce l'aveva fatta. Non era stata abbastanza veloce, non era riuscita a salvarlo.

Appoggiandosi sul petto della Bestia cominciò a piangere, sentendo il profumo di rose che aveva sempre caratterizzato l'amico che girava sempre in solitudine nel castello.

Adam intanto era certo di vedere un viso.

In realtà, non ne era certo. Aveva visto una luce sfavillante, ed era certo di starsene andando nell'aldilà, quando una donna lontana da lui, vestita di verde, di carnagione pallida e con boccoli d'oro che le incorniciavano il viso, non gli si era parata davanti sorridendo e soffiando una leggera e fresca brezza su di lui.

In quel momento Adam non riuscì più a capire nulla.

Sentì un forza brutale sbalzarlo di qua e di là. Sentì di essere sollevato da terra e di non avere alcun controllo sul suo corpo.

Sentì quella brezza leggera farsi forte e profumata.

Sentì il proprio respiro mancargli e il dolore al fianco tornare non solo in quel punto ma ovunque.

Sentì l'intero corpo bruciargli di un dolore quasi familiare, ma che non riusciva a riportare ad un ricordo particolare.

Sentì il vento forte e freddo rallentare e finalmente tornò a sentire la terra sotto i propri piedi.

Era come se quella brezza lo avesse reso più leggero, più libero, meno impedito nei movimenti, benché non si fosse ancora mosso.

Quando Adam riuscì di nuovo a respirare, sentì i propri arti tremare e scoprì di volersi alzare in piedi.
Con gli occhi aperti si guardò intorno.
Quel posto sembrava davvero la terrazza dove aveva appena lasciato Belle. Che l'aldilà fosse davvero così? Che fosse esattamente come il suo castello?
Confuso, cercò veramente di alzarsi in piedi con le gambe che ancora tremavano.

Sentì un altro movimento leggero, ma non ci fece caso.
Gli abiti che aveva addosso gli sembravano estremamente pesanti. Sentiva ancora la pioggia su di sé, anche se gli sembrava più fredda e scivolosa di prima.
Prendendo un respiro, si alzò finalmente in piedi scrollandosi di dosso il mantello così pesante rispetto a prima.

Con un ulteriore respiro, si eresse totalmente scoprendosi veramente più leggero e decisamente più alto rispetto a prima, o per lo meno, meno gobbo o arcuato.

Guardando le nuvole in cielo, scoprì che fosse ancora lo stesso momento di prima, che non fosse passato molto tempo dalla sua morte.

Ma era davvero morto? Poteva essere morto, se riusciva a sentire ancora così bene la consistenza, il profumo e il sapore sulle proprie labbra della pioggia.

Le proprie labbra?
Sconvolto che le proprie labbra fossero così morbide a contatto con la propria lingua, Adam si guardò intorno e finì col fissarsi le mani.

Erano vere mani. Nessuna peluria, niente artigli lunghi parecchi centimetri... al loro posto c'erano pelle e unghie. Guardandole scoprì queste ultime estremamente più fragili rispetto ai vecchi artigli e la pelle molto più sensibile senza tutto quel pelo.

Col cuore che batteva dall'emozione e le mani che tremavano quanto prima avevano tremato le gambe, il suo sguardo si posò sulla rosa che fino a poco prima stava appassendo. Era scomparsa. Non c'erano più né lo stelo, ne i petali caduti, né il coperchio di vetro che l'aveva tenuta al sicuro per tutto quel tempo.

Possibile che...

Possibile che quella donna fosse...

Ma allora...

Una consapevolezza sconvolgente cacciò via tutti gli altri pensieri nella sua mente urlandogli contro, come se volesse essere vista, capita più di tutti gli altri.

Era di nuovo umano. Lui era di nuovo umano e aveva rivisto la strega che l'aveva riportato indietro dal regno dei morti...

E tutto ciò poteva essere accaduto solo per un motivo. Un motivo che non era riuscito ad ascoltare, perché morto, o quasi, qualche secondo prima di poterlo sentire.

Un motivo che aveva bellissimi capelli castani e profondi occhi scuri.

In quell'istante si rese conto di poter udire un altro respiro vicino a lui.

Un respiro spaventato e leggero, che sembrava avvicinarsi e allontanarsi da lui quasi in cadenza ritmica, come se fosse insicuro sul da farsi.

Ancora scioccato, Adam si rese conto che tutto quello che era accaduto, il suo ritorno ad essere un umano e, più di tutto, il suo ritorno sulla terra, era dovuto ad un unico sentimento che poteva sembrare scontato, ma che invece era stato vitale per lui.

Sconvolto dal fatto che Belle, la bellissima ragazza del villaggio, intelligente anche se popolana e di umili origini e gentile, anche se piacevolmente testarda spesso e volentieri, anche con una bestia quale era stato lui, lo amasse.

Belle lo amava e aveva spezzato l'incantesimo.

Dirselo nella propria mente fece diventare tutto più reale, tanto che si girò, col cuore che batteva all'impazzata verso quel respiro così leggero dietro di sé.
Appena si girò con gli occhi spalancati, le mani davanti a se, dimenticate lì dopo la contemplazione, gli sembrò di vedere un angelo.

Un bellissimo angelo con le mani davanti alla bocca per la sorpresa, per lo shock, per il non riuscire a capire cosa stesse succedendo.

Anche lei era umida di pioggia e una dolcissima piccola ciocca di capelli le ricadeva sulla fronte per l'acqua che l'aveva completamente bagnata.

Vedendola così confusa, Adam le si avvicinò lentamente, cercando di farle capire che era ancora lui, che era lo stesso di prima, solo con un aspetto diverso.
Ancora incredulo di quella situazione, quindi, si prese la camicia tra le mani, sentendo sotto la stoffa bagnata il petto umido e non coperto da uno spesso strato di peli, e, come a trascinarsi verso di lei, le si spostò ancora più vicino dicendo: “Belle... sono io.” e staccando le proprie mani dalla propria maglia, prese quelle piccole, sottili e in quel momento congelate della ragazza che a sua volta gli si era avvicinata per vederlo meglio.

Con una smorfietta adorabile sul piccolo viso, la ragazza sfilò le proprie mani dalle sue e allungò la sinistra verso di lui.

Le dita sottilissime di Belle gli spostarono una ciocca di capelli sulla spalla, come per riconoscere in quella consistenza la stessa della pelliccia che aveva avuto lui fino a poco prima o a riuscire a vedere il colore della Bestia nel dorato dei capelli di Adam.

Ancora non sicura, Belle spostò lo sguardo su quel viso d'uomo davanti a se.

Era lo stesso del quadro nella camera della Bestia, lo aveva riconosciuto subito e la trasformazione avvenuta davanti ai suoi occhi non avrebbe dovuto darle dubbi su chi fosse l'uomo davanti a se, eppure non ne era certa.

Era in cerca di qualche cosa che le potesse dare la certezza che la stessa creatura che era riuscita a farla innamorare di sé, fosse identica a quella di fronte a lei in quel momento.

Adam intanto non la toccava. Non voleva spaventarla, non voleva affrettare le cose, voleva semplicemente che Belle gli credesse, che lo riconoscesse, che capisse quanto l'avesse aiutato e quanto fosse stata e fosse ancora indispensabile per lui.

Perciò Adam non faceva altro che guardarla, guardava i suoi occhi spostarsi sui propri capelli e sulla propria figura in cerca di qualche cosa che solo lei poteva riconoscere.

La guardava e desiderava ardentemente stringerla a se e non lasciarla mai più andare ora che, finalmente, era giusto per lei.

Gli occhi scuri di Belle continuavano a guardarlo, a cercare quella cosa in lui, da poterle dare la certezza di avere colui che era nel proprio cuore davanti a sé.

La trovò.
La trovò, quando scrutandolo in viso tentando di riconoscerlo senza le corna poco sopra la fronte e senza le zanne, incontrò con i propri, gli occhi celesti del ragazzo.
Gli occhi di Adam erano identici a quelli che la Bestia aveva avuto per tutto quel tempo.

Non li riconobbe per forma, o per il colore, ma per la luce che emanavano, per lo scintillio che vi brillava al loro interno.

In quell'istante, quando Belle riconobbe quella scintilla che aveva visto negli occhi della Bestia per tante volte in quei mesi, un brivido le percorse la schiena, come ad avvertirla che sì, l'uomo alto, muscoloso e con gli abiti troppo grandi e strappati davanti a lei fosse davvero la stessa creatura che per molti mesi l'aveva prima tenuta rinchiusa e poi accudita con affetto e gentilezza in quel castello.

Quel brivido la fece automaticamente sorridere e, portando la propria mano sulla guancia destra del ragazzo disse raggiante e incredula: “Sei proprio tu...” con le lacrime agli occhi per la felicità.

Adam a quelle parole non seppe cosa rispondere.

Il cuore sembrò accelerare ancora di più nel suo petto e non riuscì a non rispondere a quel bellissimo sorriso di donna davanti a lui.

Era riuscita a fargli capire, nuovamente, che qualunque creatura sarebbe mai stato, Belle l'avrebbe sempre comunque amato, in forma umana o meno.

A sua volta le accarezzo la guancia e Belle sorrise chiudendo gli occhi a quel contatto così nuovo, date le mani umane di lui.

La pelle del viso di Belle era bellissima, constatò Adam. Troppo bella e soffice per essere veramente sotto la sua mano.

Spostando il proprio palmo destro, il ragazzo sfiorò con le dita i capelli di lei, così setosi anche se bagnati dalla pioggia che continuava a cadere incessantemente.

Sorrise al poter veramente sentire quelle sensazioni sotto la propria mano e sorrise ancora di più, quando la mano della ragazza gli percorse tutta la mascella fermandosi al proprio mento e sostando in quel punto che prima, in forma di Bestia era quasi del tutto assente.

In quell'istante, i loro occhi si rincontrarono e non ci furono ripensamenti o interruzioni, nessuno dei due pensò di stare facendo una cosa sbagliata, poiché ciò che avvenne, fu la cosa più naturale da entrambe le parti.

Il bacio che avvenne in quel momento, bastò per tutte le parole non dette, per tutto ciò che entrambi avevano taciuto per quei mesi.
Quel baciò sprigionò in entrambi la certezza di essere amati e di amare alla follia e quella consapevolezza, sprigionò con loro una forza talmente grande da riportare tutto alla sua natura.

Staccandosi l'uno dall'altra, alzarono insieme i propri visi in tempo per vedere uno, due, tre... quattro fuochi d'artificio, che con le loro scintille, sembrarono illuminare tutto il castello, che tornò al suo originale splendore, riportando i demoni alla loro forma di angeli e i colori scuri agli originali brillanti e solari.

I due si guardarono e si sorrisero uno più incredulo dell'altra.

E in quel momento, quando il ragazzo vide i suoi servitori tornare umani e, dopo tutte le torture che quella magia gli aveva inflitto, sorridergli e rimanere con lui, si rese conto che lui era stato baciato dalla fortuna e non dalla sfortuna quando era stato sottoposto a quell'incantesimo, poiché grazie a quello aveva scoperto cosa volesse dire amare veramente e grazie a quello aveva trovato una meravigliosa ragazza che lo aveva salvato dal suo destino ben più che crudele, se non fosse cambiato in meglio nella sua vita.

Angolino autrice:
Spero davvero vi sia piaciuta *^* Io ho adorato scriverla e l'ho fatto con la melodia della scena sotto :3
Un saluto, spero mi direte cosa ne pensate :)
GiulyHermi96

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > La Bella e la Bestia / Vai alla pagina dell'autore: GiulyHermi96