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Autore: _Cramisi_    20/01/2013    3 recensioni
Allora premetto che questa storia è una sottospecie di Raund Robin.
La storia è ambientata alla Cross accademy e vedrà protagonisti oltre i nostri oc anche i veri pg dell'anime e del manga.
Passo alla trama.
Il direttore Cross, come sempre, ha avuto una delle sue folli idee per movimentare il progetto di scambio.
Nascerà qualcosa di buono da questa idea?
Bhè a questo punto spero vogliate partecipare.
PS Yuuki comparirà solo come personaggio marginale
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sorteggio


“Zero, ho un favore da chiederti”
Disse il direttore Cross con una voce mortalmente seria.
Cosa che, per precisare, fece preoccupare non poco il giovane hunter.
<<  Cosa ci sarà mai di tanto grave da incupire perfino un hunter leggendario? >>
Si chiese il neo vampire hunter.
Il direttore Cross dopo pochi attimi di pausa riprese:
“Devi andare ad accogliere tre nuovi studenti, appartengono alla night class”
“Altri tre succiasangue?!”
L’albino era veramente sconcertato, per non dire furioso, doveva andare a fare da “comitato di ben venuto”
Un’ idea che la sua mente si rifiutava di concepire.
“Non è tutto, una di loro è una sangue puro, ma non è lei che mi preoccupa”
Un’altra pausa che non ebbe altro effetto se non irritare ulteriormente il giovane
“Insieme alla ragazza, arriveranno i due gemelli del nobile casato degli Aukrust, questa famiglia aristocratica è molto potente, non dovrebbero esserci grossi problemi dato che ci sarà anche l’erede dei Nightwis, i sangue puro più potenti in tutto il nord Europa, tuttavia è meglio stare attenti”
L’ hunter capì che c’era qualcosa di grave, acconsentì con un semplice cenno della testa e si diresse verso l’uscita.

*******

“Uhh, vediamo un po’”
La sangue puro dai capelli rossi aprì la borsa, iniziò a frugarci dentro fino a che non ne estrasse una lettera.
“Qui c’è scritto che dovrebbe venire qualcuno a prendermi”
La ragazza si guardò attorno e non vedendo nessuno che indossasse l’uniforme dell’accademia Cross si diresse verso l’uscita della stazione.
Appena la giovane fu fuori da quel caotico riprese a guardarsi attorno.
Proprio mentre stava per perdere le speranza una limousine nera si fermò di fronte a lei.
Si concentrò per percepire l’aura di coloro che erano all’interno, dopo pochi secondi le fu chiaro che erano vampiri nobili.
Non dovette aspettare a lungo per sapere che aspetto avessero perché due secondi dopo la portiera della lussuosa macchina si aprì, facendo uscire due ragazzi bellissimi e identici fra loro.
Erano bellissimi, alti circa un metro e ottantacinque, capelli lunghi fino a metà schiena di un lucido nero, ma la cosa più bella e allo stesso tempo più inquietante erano gli occhi.
Un ragazzo aveva gli occhi viola, mentre l’altro aveva gli occhi azzurri.
Appena i due nobili notarono che la sangue puro li stava fissano si avvicinarono e si inchinarono in segno di rispetto:
“Salve nobile sangue puro, Io sono Sakujun Aukrust, mentre questo è mio fratello Kokujun Aukrust”
A parlare era stato il ragazzo dagli occhi viola, per tutto il tempo della presentazioni aveva tenuto il capo chino.
Il fratello che era indietro di un passò avanzo e con tono dimesso chiese:
“Scusate l’impudenza, ma potrei chiedere cosa ci fa una nobile sangue puro come voi in un posto simile?”
La ragazza puntò gli occhi sul ragazzo e tranquillamente rispose:
“Sto aspettando che mi vengano a prendere per andare all’accademia Cross, per caso la conoscete?”
“Si signorina, siamo diretti là anche noi”
Esclamo con un tenue sorriso Kokujun
Sakujun riprese parola e sommossamente chiese:
“Potrei avere l’ardire di chiederle quale sia il vostro nome?”
“Eveline, Eveline Scott”
Proferì con voce chiara e cristallina la vampira.
I giovani sorrisero, questa volta più ampiamente.
Eveline notò che il sorriso era falso, ma per il momento, preferì sorvolare.

*******

“Allora, a quanto detto dal preside Cross devo recuperare una ragazzina e due tizi, e per di più sono tutti e tre dei succhia sangue”
L’albino si portò la mano dietro la nuca con fare irritato.
Proprio a lui, che odiava più di tutti i vampiri, toccava l’ingrato compito di fare da “comitato di ben venuto”
Si guardò un’altra volta in torno, non scorgeva nessuno di particolare, almeno fino a che non notò una sangue puro dalla chioma fiammeggiante.
Vicino a lei, se ne stavano tranquilli altri due nobili.
Erano sicuramente loro i nuovi iscritti.
Si avvicinò e con tutta la freddezza del mondo disse:
“Seguitemi”
I due vampiri norvegesi lo squadrarono con superiorità per poi proferire:
“Misero livello E, non sei neanche degno di presentarti dinanzi a noi, figurarsi darci ordini”
Sakujun ostentava sul viso un sorriso sprezzante.
La rossa trattenne a stento un espressione di disgusto per le parole del giovane, conosceva quel tipo di gente, persone che si credono superiori a tutto e a tutti.
Zero, non gradì affatto quella provocazione e di tutta risposta sfoderò la sua arma e la puntò alla tempia del vampiro.
“Non litigate, dai dovremmo andare”
Eveline, seppure ancora schifata da quel comportamento, cercava di calmare le acque, almeno quel tanto che bastasse a non attirare l’attenzione generale.
Ma l’hunter non le diede retta e strinse la presa sulla pistola.
“Che sta succedendo qua?!”
Una voce fredda e tagliente interruppe il duello di sguardi che si era creato fra i tre.
Tutti i presenti avvertirono la potente aura di un’altra sangue puro, oltre che quella di un ulteriore hunter.
“Allora, qualcuno vuole rispondermi?”
Domandò per la seconda volta la nuova venuta.
I quattro ragazzi si girarono in sincrono verso quella nuova presenza dall’aura inquietante.
Le nuove presenze altri non erano se non Nives Nightwish, la principessa di tutto il nord europeo, affiancata da Raven Ohak, principessa indiscussa delle Americhe e infine affiancato alla prima stava silenzioso Filippo.
I due nobili, alla vista della loro principessa, si affrettarono a inchinarsi e a chiedere scusa, non mancando di rivolgere un’occhiata sprezzante al ragazzo.
“Nives, gli conosci?”
Chiese seccamente la ragazza dai capelli blu allontanando le mani dalle fondine che contenevano le sue mitragliette
“Si, fanno parte della famiglia Aukrust, una nobile famiglia norvegese”
“Capisco, allora sono affari tuoi”
Nives girò un attimo lo sguardo verso il suo servitore che sembrava impassibile come al solito, ma la sangue puro, che ormai lo conosceva bene, notò le labbra e i pugni serrati.
Fil era arrabbiato.
Strano, le uniche volte che aveva visto il ragazzo arrabbiato era quando qualcuno le aveva mancato di rispetto, tutta via, in questo caso non era accaduto nulla di simile.
Appena rientrati in dormitorio avrebbe chiesto, no anzi, avrebbe preteso spiegazioni dal diretto interessato.
“Seguite il guardiano”
Ordinò semplicemente prima di voltarsi e andarsene.
Ma Zero era di tutt’altra opinione.
“Voi tre, come ma siete fuori dall’edificio scolastico?”
Filippo, già alterato di suo replicò irritato:
“La nobile Nives, non deve dare spiegazioni a nessuno”
Nives indurì lo sguardo:
“Calmati Fil”
Poi si rivolse all’albino:
“Per quanto riguarda te, la risposta alla tua domanda è semplice, ho chiesto al preside Cross un permesso per uscire e lui me lo ha accordato”
La ragazza dai capelli bianchi porse al guardiano un foglio timbrato e firmato dal preside.
Il ragazzo prese il foglio, lo squadrò attentamente e ,accennando un si con il capo, lo ridiede alla giovane.
“Per quanto riguarda me”
Disse Raven attirando l’attenzione su di lei:
“Ho ricevuto un ordine dall’associazione e quindi sono andata a caccia”
“Va bene, ma ore dobbiamo rientrare tutti, le lezioni stanno per cominciare”
Detto questo il ragazzo dagli occhi viola si voltò e si diresse verso il collegio, seguito a ruota da tutti.

********

La mattina scolastica era appena iniziata, la night class a seguito del montaggio della cupola oscurante aveva iniziato a seguire le lezioni diurne, cosa che naturalmente, aveva suscitato clamore.
Le ragazze erano in estasi, si trovavano gomito a gomito con i loro idoli.
Senri Shiki:il modello
Aido Hanabusa: il ragazzo genio
Ichijo Takuma: il vice-capo dormitorio dal sorriso zuccheroso
Kain Akatsuki: il selvaggio
Kaname Kuran: il misterioso capo dormitorio.
Senza contare i nuovi venuti.
Alexander  Storm
Michel Eros (donnaiolo quasi al calibro di Peter)
Harry Gallagher
Filippo Nightwish
Insomma, per le ragazze, la vista era pienamente appagata.
Stessa cosa non voleva per i ragazzi.
Anche se le belle ragazze non mancavano, nessuno di loro veniva minimamente notato.
Ciò contribuì ad una crescita spropositata di una grande aura nera che aleggiava come una cappa oscura sopra le loro teste, rendendo l‘atmosfera lugubre e deprimente.
A contrastare l’aura nera emessa dai ragazzi era l’aura rosa emessa dalle ragazze della day-class
E le ragazze della Night?
Le ragazze della night class si limitavano a restarsene sulle proprie.
Quasi tutti gli studenti della night class erano nei banchi centrali.
In ultima fila, nei banchi a tre, c’erano Kaname a sinistra, Yuki centrale e infine Zero a  destra.
Come prevedibile Zero e Kaname si dichiararono subito guerra e, la povera responsabile della disciplina, non faceva che tentare di sedare gli animi,invano.
Alla penultima fila invece, Filip, Nives e Aido, l’ultimo, non essendo abituato a restare sveglio durante il giorno era in prossimità di fondersi con il banco.
Ci pensò Nives a svegliarlo, suonandogli un libro dalle dimensioni di un dizionario in testa.
Davanti c’erano altre due file di due banchi ciascuna.
Quello d’avanti a Nives era occupato da Raven e Shiki.
Quei due si limitavano a farsi ognuno i cavoli suoi, Shiki mangiava la confezione di Mikado offertagli da Rima dal banco vicino, nella parte destra della stanza.
Raven leggeva un libro sull‘alchimia, spiando,ogni tanto, Shiki di sottecchi.
Nei due banchi in prima fila erano seduti Tess e Alex.
Tess si sentiva sotto pressione, si fece più d’appresso ad Alex, che dal canto suo non fece niente per impedirglielo.
Emma era seduta nell’ultima fila ,nella parte destra dell‘aula, vicino alla finestra, affianco a lei, sedeva compostamente Megumi.
In classe regnava un grande caos, ragazze che urlavano, che regalavano cioccolato ai loro idoli, ragazzi che sbraitavano inferociti, insomma, una vera e propria anarchia.
A calmare quella massa informe e urlante ci pensò il professore Igor Hiska  ,che, con un solo sguardo mise a posto tutti.
Arrivato alla  cattedra riacquistò il suo sorriso e si mise a squadrare con aria da critico la composizione dell’aula.
Non appena il suo sguardo cadde sulla chioma blu della sorella si soffermò su di lei.
Notò che era seduta accanto ad un vampiro nobile.
Se la sua memoria non lo ingannava, il ragazzo si chiamava Senri Shiki.
Lanciò un occhiataccia al ragazzo, che dal canto suo, incassò semplicemente.
Dopo questa ultima occhiata si sedette sulla cattedra e iniziò a spiegare chimica.
Stranamente, seppure la materia non fosse leggera,l’ora passò in fretta e aggiungerei che fu anche piacevole.
Le ragazze, volendo impressionare il loro nuovo ed attraente  professore, facevano di tutto per dimostrargli di essere serie e studiose.
La maggior parte degli studenti della Day class prendeva appunti, tranne due, la prima, Yuki Cross, si era addormentata sul banco a causa delle numerose ronde notturne.
Il secondo,invece era Zero Kiryu, ma invece di dormire, come faceva di solito , guardava con un misto di terrore e disprezzo, sia Kuran che il professore.
Rammentò che i professori di chimica e di storia erano i fratelli di Raven Ohak.
Aveva sentito spesso parlare di lei.
Era una hunter che in brevissimo temo si era fatta strada.
Era un bravissimo cecchino, e i suoi poteri non avevano nulla da invidiare ad un sangue puro.
Squadrò con diffidenza anche le altre tre sangue puro che erano in classe.
La prima aveva lunghi capelli mogano, dall’aspetto non sembrava nemmeno una sangue puro adornata da quel sorriso dolce.
La seconda invece, aveva sempre dei lunghi capelli, ma del colore della neve.
In un flash gli sembrò di vedere Shizuka.
La ragazza sentendosi osservata si girò e lo fissò con i suoi occhi bluastri che simboleggiavano curiosità.
No, Zero si rese conto che non si trattava di quella donna, il viso della ragazza era più bambinesco, nonostante fosse affilato come naturale per dei vampiri.
Nives, se non si sbagliava, era anche la più giovane tra tutti i vampiri.
La vampira, intanto,era comodamente seduta con le gambe accavallate a sorseggiare la sua cioccolata calda con panna.
L’ultima era strana, aveva un che di misterioso che la circondava, su di lei aveva una strana sensazione
La campanella era da poco suonata ponendo fine all’estenuante e pesante ora di chimica.
L’ora seguente sarebbe stata quella di matematica.

******

Peter entrò in classe  con la sua aria da play boy, incrociando Igor che stava uscendo.
I due professori si scambiarono una rapida occhiata.
Sembrava non voler dire niente e al contempo significava tutto.
Appena il nuovo professore si fu accomodato, estrasse il registro e iniziò a fare l’appello.
Quella lista di nomi sembrava non finire mai.
La Day class già di suo era molto numerosa, ma con l’aggiunta dei membri della classe notturna l’elenco era diventato eccessivamente lungo.
Arrivato neanche alla lettera H sbottò:
“Sentite, se seguo l’appello, ci metterò tutta l’ora quindi …, “
Sospirò  e poi continuò:
“Chiedo ai  rappresentanti delle due sezioni di dirmi i nomi degli assenti”
Ad alzarsi per primo fu Kuran, che con la calma che lo contraddistingueva decretò:
“Nella sezione notturna non ci sono assenti”
Kageyama, il rappresentante della sezione diurna, si alzò, anche lui compostamente esclamando:
“Anche nella Day class, sono tutti presenti”
Il professore soddisfatto delle risposte ricevute iniziò finalmente a spiegare la sua materia.
Nel mentre spiegava la teoria della geometria analitica aveva iniziato a muoversi fra i banchi, osservando scrupolosamente tutti gli studenti.
E, in particolare modo, studiava, abbastanza attentamente, l’anatomia dei corpi femminili.
Si soffermò sulla vampira in prima fila.
Il suo nome era Tess.
Non appena il prof ebbe appoggiato la mano sul banco della ragazza, questa, aveva chiuso gli occhi e inconsciamente si aggrappò alla giacca del suo compagno.
Peter stava per chiederle come mai quella reazione.
Con le ragazze si aspettava di ricevere complimenti, occhiate languide e maliziose, dolci …
Ma una reazione di timore, non gli era mai capitata.
Quindi, voleva saperne il motivo
Fu distratto dai suoi intenti dal rumore di un cucchiaino che sbatteva sulle pareti di una tazza.
Essendo un Hunter, aveva i sensi molto sviluppati, quindi non gli fu difficile capire da dove provenisse.
Si recò nella fila al centro, dove la sangue puro albina stava, comodamente bevendo la tazza di cioccolata calda.
Si schiarì la voce per attirare l’attenzione dell’alunna.
Dopo pochi secondi si trovò gli occhi verdi di Nives puntati addosso.
In seguito ad una seconda schiarita di voce pronunciò:
“Signorina, le dispiace?”
Nives sbattè le lunghe ciglia dicendo con voce fredda:
“No, si figuri, vada pure avanti”
Finita la frase tornò a sorseggiare la sua cioccolata.
Tutta la classe fissava attonita la vampira, chiedendosi come avesse avuto il coraggio di rispondere ad un professore.
Solo tre persone non ne erano affatto sorprese.
In primo luogo Fil, dopo tutto lui era al servizio della sangue puro da molto, quindi, aveva imparato a conoscerla.
Gli altri due erano Raven e Aidoh, anch’essi  la conoscevano abbastanza bene, anche se non bene come il suo servitore.
A Peter iniziò a pulsare la vena sulla fronte.
Abbassò per un breve istante gli occhi, ma fu un errore.
Il suo sguardo cadde sul generoso seno dell’albina.
Pensò che si trattava sicuramente di una quarta, dovette sforzarsi per non far cadere la bava dalla bocca.
Tossì e si allontanò, lasciando l’albina alla sua cioccolata.
Salì i piccoli gradini che lo separavano da una delle sue prede preferite.
Emma Kreutzer.
La Hunter aveva sollevato le gambe accavallandole sul tavolo.
Le braccia incrociate sorreggevano la nuca bionda.
Peter aveva davvero un bel panorama con cui bearsi.
I polpacci della Kreutzer erano sodi e venivano messi in risalto dalle calze nere aderenti.
Mentre Peter risaliva con lo sguardo le gambe di Emma la campanella suonò ponendo fine a quella stramba ora di lezione.
Peter alzò lo sguardo e disse :
“Bene adesso ci recheremo nell’aula magna per sorteggiare le coppie”
Quando il professore ebbe finito di parlare tutti gli alunni si recarono in aula magna.
Tutti tranne uno.
Emma si era appostata vicino alla porta a braccia incrociate aspettando che anche il professore uscisse, non le era sfuggito dove era caduto lo sguardo del professore, e adesso, voleva assolutamente vendetta.
“Salve Peter”
Disse con voce innaturalmente fonda.
L’insegnante al solo sentire quella voce si pietrificò, aveva compreso che il suo destino era ormai segnato.
“Eh eh eh, Sa-Salve Emma tutto bene?”
Disse il povero condannato.
La Hunter aveva fatto scricchiolare le nocche
lui tentò di sfuggirle, ma ormai Emma aveva deciso,
Il povero biondo era in trappola, senza via d’uscita, un condannato condotto al patibolo, senza che potesse opporre alcuna resistenza.

*******

“Kara aspettami un momento, ho dimenticato una cosa in classe, vado a prenderla”
“Va bene, io intanto prendo i posti”
Quando la sua compagna ebbe finito di parlare la rossa si precipitò correndo verso l’aula.
Stava per girare l’angolo per arrivare al corridoio dove erano situate tutte le aule.
Notò che seduto a terra con le spalle al  muro, davanti all’ingresso della sua classe, vi era un ammasso di carne livida.
Si avvicinò e …
Ashley non poteva credere hai suoi occhi.
La persona a terra piena di lividi e bernoccoli altro non era che quel dongiovanni di Peter, si avvicinò a lui con cautela e cercò di identificare le sue condizioni di salute.
L’hunter pian piano aprì gli occhi e disse:
“Ohh un angelo …”
Ma nel frattempo l’occhio del professore cadde ,ACCIDENTALMENTE,  tra le gambe della ragazza.
Intanto, Ashley ignara di tutto chiese al professore:
“Come cavolo ha fatto a ridursi così?”
Peter, da bravo dongiovanni senza tatto quale era rispose.
“Ho osservato attentamente la Kreutzer”
Che tradotto nel suo gergo corrispondeva ad un :
<< Ho osservato qualcosa che non avrei dovuto guardare. >>
Il ragazzo, troppo impegnato nelle sue fantasie,
non spreco tempo a descriverle, dato che probabilmente tutti avrete capito d che natura fossero,
Non si accorse che la faccia della ragazza aveva cambiato colore, arrivando a diventare rosso scarlatto, continuò imperterrito a parlare:
“E ne è valsa veramente la pena”
Poi cambiò improvvisamente discorso:
“Comunque noto che hai indossato le mutandine rosa, ma a mio parere dovresti indossare quelle rosse”
La ragazza balzò in piedi di scatto, con impressa in faccia un espressione di puro sgomento
Sollevò il professore dal collo della camicia con un braccio, e con l’altro, gli  tirò un ceffone dalla potenza inaudita, almeno, per un corpo così in apparenza fragile.
Il povero fisico del cacciatore, già distrutto dal precedente scontro, non resistette all’urto e il povero sventurato cadde a terra svenuto.
La ragazza dopo essersi calmata prese per i capelli l’hunter e lo trascinò in aula magna.
Dove sarebbe dovuto essere già da molto tempo.

*********

Tutti gli alunni presero posto nell’aula e, parlando tra loro, attendevano ,trepidanti, l’inizio del sorteggio.
Ognuno voleva in tutti i modi essere accoppiata alla persona di cui era infatuata.
Il preside Cross salì sul palco, e dopo aver dato un paio di colpetti con l’indice al microfono disse:
“Bene diamo inizio ai sorteggi”
Tutti gli studenti, ad uno ad uno, salirono sul palco ad estrarre un bigliettino che conteneva un numero.
Le persone con il numero uguale alla fine sarebbero stati in coppia insieme.
Alla fine questi furono gli accoppiamenti:

 Harlow - Eisen

Valengo - Takamiya

Ohak - Shiki

Cross - Kuran

Kreutzer - Yagari

Aukrust K. - Touya

Storm - Sparks

Nightwish N. - Aido

Stendford - Soen

Honey - Icijo
 Yamashita - Aukrust S.

Romanova - Ernst

Mc Lane - Gallagher

Kiryu - Scott

Nightwiah F - Wakaba

Alla fine di quella snervante processione il professore Yagari prese parola:
“Per oggi è tutto, domani fatevi trovare pronti in cortile alle sei del mattino”
Dopo questa frase si levò un coro di No.
Socchiuse appena la palpebra irritato da quel brusio,
quel gesto da solo bastò a far calare l silenzio.
Soddisfatto del risultato, riavvicinò il microfono alla bocca e continuò:
“Chiunque arriverà anche con un solo minuto di ritardo, si beccherà un tema di 50 pagine da fare per il giorno dopo, mi sono spiegato?!”
Ovviamente la domanda era retorica, ma gli studenti annuirono lo stesso, addirittura, alcuni deglutirono.


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Angolo autrice:

Salve a tutti sono tornata.
* indossa l’armatura *
Non linciatemi per favore
Mi dispiace molto per questo ritardo madornale.
Ma purtroppo, il mio computer è spastico, ed io non ci posso fare molto.
Non ho molto da dire, a parte che spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento.
A quanto pare Lien è sparita, e ha pure cancellato ToF
Inutile dire che mi è molto dispiaciuto, mi piaceva tanto come storia.
Bhè, alla prossima.
PS: Lasciate un piccolo commentino
Scarlet

  
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