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Autore: telesette    21/01/2013    5 recensioni
Sango sentì il calore di una lacrima scenderle lungo la guancia.
Incapace di trattenersi oltre, si gettò dunque in avanti affondando le proprie labbra in quelle del monaco.
Miroku avvertì chiaramente le morbide curve della fanciulla contro il suo petto, così come la passione incontenibile di lei, e rispose al bacio con tutto il suo amore.
Un cuore per entrambi, un dolce battito all'unisono nella natura che li circondava, e tutto ciò che importava loro era di poter vivere assieme quell'unico breve istante...
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Miroku, Sango | Coppie: Miroku/Sango
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non piangere per me, Sango!

immagine di: ~sango-coral su deviantART

Perché, Miroku ?!?
Perché devi sempre comportarti in questo modo assurdo?

Sango non riusciva assolutamente a comprendere il pensiero recondito, nella mente di quel giovane monaco pervertito.
A volte Miroku sapeva essere estremamente coraggioso ed altruista.
Più volte aveva dimostrato infatti di tenere sinceramente a lei, al punto da rischiare la vita pur di salvarla, tuttavia Sango non riusciva a capire il motivo del suo perverso modo di fare: i toccamenti da maniaco, le palpatine sul fondoschiena, le varie proposte oscene ad ogni ragazza incontrata lungo il cammino...
Miroku era davvero un porco incorreggibile, nonostante fosse un monaco!
Per quanto ci pensasse continuamente, Sango non riusciva assolutamente a darsi una spiegazione logica e razionale.
Come poteva un giovane coraggioso e generoso quanto Miroku, disposto perfino a donare la propria vita per gli altri, avere un lato di sé così perverso e indecente?
Sembrava quasi voler fare di tutto per dimostrare agli altri di essere ciò che in realtà non era affatto.
Stavolta però Sango era stufa di farsi prendere in giro.
Ogniqualvolta Miroku le mancava di rispetto in modo evidente, bastava uno schiaffo bene assestato per ridurlo alla ragione... Tuttavia non c'era modo di sapere da lui il "perché" di questo assurdo comportamento.
Sango conosceva infatti sin troppo bene l'animo nobile di Miroku, poiché egli lo aveva dimostrato in troppe occasioni, ed era decisa a farsi rivelare una volta per tutte il motivo di questa sua sciocca recita.

- Monaco Miroku - esclamò d'un tratto Sango, facendosi estremamente seria in volto.

Miroku si voltò a guardarla sorpreso.
Non l'aveva mai vista con quell'espressione.

- Dimmi, Sango... C'è qualcosa che non va?
- Vorrei parlare con voi - spiegò lei, volgendo un'occhiata eloquente al resto del gruppo. - Possibilmente in privato!

Prima che l'altro potesse obiettare qualcosa, Sango lo afferrò bruscamente per il polso e lo trascinò all'ombra di un grande albero, sufficientemente lontano da occhi indiscreti. Inuyasha e Shippo fecero per seguirli di nascosto ma, come giustamente fece notare loro Kagome, si trattava di una questione personale tra Sango e Miroku.

- Bah - sbuffò il mezzodemone, sedendosi sulla strada con Tessaiga in grembo. - D'accordo, purché si sbrighino!

Frattanto Miroku era piuttosto confuso.
Non ricordava di avere mai visto Sango indossare la sua uniforme da Sterminatrice, prima di una battaglia. A differenza delle altre volte però, Sango aveva deposto Hiraikotsu ai piedi dell'albero e lasciati sciolti i lunghi capelli castani.
Era bellissima.
Per la prima volta, da che la conosceva, Miroku sembrava sorpreso di quanto ancora più affascinante lei fosse.
Tuttavia non era certo per sedurlo che Sango lo aveva condotto lì.
Era stanca di farsi prendere in giro, continuando a vedere solo ciò che l'altro voleva che lei vedesse, e intendeva fargli gettare la maschera una volta per tutte.

- Di cosa volevate parlarmi, dunque? - domandò il monaco con il suo solito fare ingenuo.

Sango strinse gli occhi.

- E' da quando ti conosco che cerco di capire che razza di persona tu sia realmente - sussurrò lei. - Non ho ancora capito se il tuo è un gioco, oppure un modo per divertirti alle spalle delle ragazze ingenue, ma io non ho alcuna intenzione di ridere... e confido tu sia abbastanza intelligente da capire a cosa mi riferisco!

Miroku sbatté gli occhi perplesso.

- Perdonatemi ma, sinceramente, non riesco proprio a capire cosa...
- Miroku, guardami negli occhi - tagliò corto Sango, annullando la distanza tra loro e fissandolo duramente.

Per un attimo nessuno dei due disse nulla.
Sango piantò insistentemente il suo sguardo in quello del monaco, cercando qualcosa che tradisse i suoi pensieri, ma ancora una volta non aveva tenuto conto dei riflessi incontrollati e imprevedibili del monaco... Quando se ne rese conto infatti, Miroku le stava già massaggiando la coscia con spudorata noncuranza. Il rosso dell'imbarazzo, misto alla collera comprensibile, scatenò dunque la violenta reazione della fanciulla.

- Ma piantala, insomma, è una fissazione la tua!

Malgrado il segno della mano di lei sulla guancia, Miroku tossicchiò appena e si sforzò di mostrare un minimo di serietà.
Ora Sango era davvero furibonda.
Con lui era impossibile fare un qualsiasi discorso serio, non c'era niente da fare, stava solamente sprecando tempo.
Subito la fanciulla fece per andarsene ma, prima che potesse allontanarsi, l'altro le afferrò dolcemente il polso.

- Perdonatemi, Sango - esclamò. - Ma se volete da me una risposta, forse dovreste prima formulare la vostra domanda in modo diverso!
- Ah, lasciami stare - ribatté lei, scostandosi da lui con rabbia. - E' inutile anche che provi a spiegartelo, tanto è evidente che non c'è nulla in grado di scuoterti da questa farsa!
- Quale farsa ?!?
- Quella che fai ogni giorno - sottolineò Sango stizzìta. - "Il dolce e premuroso monaco, tanto nobile ed altruista quanto pervertito e maniaco"... Ma si può sapere che tipo di persona sei veramente?
- Ma io...
- Cos'è, mi hai preso per una stupida forse?
- Sango, io non...
- Credi davvero che non mi sia accorta di niente - sbottò ancora Sango, quasi in preda alle lacrime. - E' perfino imbarazzante che qualcuno possa prendere sul serio questa tua "sceneggiata", specie viaggiando assieme ed imparando poco per volta a conoscerti... Ma perché accidenti non puoi mostrare un minimo di coerenza con te stesso, mi domando?

Poiché sembrava non esserci altro modo di interrompere quel fiume di domande, Miroku si vide costretto a lasciare cadere il bastone e cingerle le spalle con entrambe le mani.
Sango ammutolì di colpo.
Non tanto per il gesto inaspettato del monaco, quanto piuttosto per l'espressione che questi aveva in volto.
Era la prima volta che Miroku mostrava un atteggiamento "serio", senza lasciarsi andare al solito pervertito maniaco, e non c'era modo di sbagliarsi sulla luce che emanavano i suoi occhi.

- Sango - mormorò. - Non piangere per me, ti prego!
- Eh?
- Nessuna donna dovrà mai piangere, per uno come me - disse dunque Miroku. - Il mio desiderio è la vita: una moglie, dei figli, una famiglia cui dedicarmi con tutto me stesso; ma non credo che riuscirò a vivere abbastanza, per poter conseguire questo sogno, e non voglio lasciare ferite nel cuore di nessuno... soprattutto nel tuo, Sango!

Ora finalmente Sango capiva.
Miroku era davvero innamorato di lei, in modo sincero e appassionato, ma proprio in virtù del suo amore non poteva dichiararsi.
Non c'erano certezze nel suo futuro, ad eccezione del vortice che lentamente stava risucchiando anche lui, e non era giusto che la donna che amava piangesse per il suo destino.
Ecco perché Miroku si comportava così.
Ecco perché cercava di mostrarsi a tutti i costi peggiore di ciò che era in realtà, passando perfino sopra i suoi veri sentimenti, al fine di proteggere la donna che amava più di sé stesso.
Se anche fosse morto, se la sua vita si fosse tragicamente conclusa nel vortice sito nella sua mano destra, non avrebbe condannato Sango al dolore di perdere un uomo importante per lei.
Essere importante per lei, senza la certezza di poterle stare accanto per tutta la vita, era un sogno troppo egoista al momento.
Poteva stringerla a sé, poteva dirglielo chiaramente, ma non poteva prometterle nulla...
Ecco chi era realmente Miroku!
Sango sentì il calore di una lacrima scenderle lungo la guancia.
Incapace di trattenersi oltre, si gettò dunque in avanti affondando le proprie labbra in quelle del monaco.
Miroku avvertì chiaramente le morbide curve della fanciulla contro il suo petto, così come la passione incontenibile di lei, e rispose al bacio con tutto il suo amore.
Un cuore per entrambi, un dolce battito all'unisono nella natura che li circondava, e tutto ciò che importava loro era di poter vivere assieme quell'unico breve istante...
Nient'altro!

FINE 

   
 
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